lunedì 29 novembre 2010

URGE UNA PEDAGOGIA DELL'ATTENZIONE

Molti allievi, a tutti i livelli dell'istruzione pubblica, denunciano difficoltà più o meno accentuate nell'ascolto e nella concentrazione in genere. Del problema si parla da molti anni. Se si chiede a un insegnante quale sia attualmente il maggiore ostacolo all'apprendimento, molto probabilmente comincerà con questo.
Le spiegazioni più comuni sono l'eccessiva sollecitazione sensoriale, la troppa tv, la scarsa abitudine alla fatica e all'impegno, un'educazione poco esigente a scuola e in famiglia. Naturalmente c'è chi propone come panacea la "didattica laboratoriale". Ma se la scuola attiva ha ancora molto da dire in proposito soprattutto per il primo ciclo, è pur vero che la capacità di seguire un discorso (magari prendendo appunti) e di studiare per tutto il tempo necessario deve essere comunque coltivata per tempo, anche se gradatamente.
È indispensabile quindi definire e diffondere una "pedagogia dell'attenzione" - fondata su ricerche e studi, ma anche sulle esperienze positive degli insegnanti - che supporti con indicazioni adeguate sia la scuola che le famiglie nel promuovere l'attenzione e la concentrazione nei bambini. Sarà un contributo quanto mai prezioso non solo per il loro successo negli studi, ma anche per la loro formazione complessiva.
A questo tema Francesco Alberoni dedica oggi una riflessione nella sua rubrica Pubblico&Privato sul "Corriere della sera".

(Giorgio Ragazzini)

3 commenti:

  1. La cosa di cui secondo me si è carenti come pedagogisti è il ns ruolo, ne consegue che non si fa ricerca e che i ragazzi si sentono lasciati alla deriva.
    Ho fatto un piccolo progetto in una scuola professionale anno scorso usando il cinema e malgrado me li avessero descritti come una classe allucinante, alla fine abbiamo tutti imparato qualcosa.
    Unica pecca è che la cultura è gratis, come il mio Cibo in scatola!

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  2. Non abbandoniamo la nostra speranza di fare scuola grazie al sacrificio anche degli studenti ma non rinunciamo alla didattica laboratoriale. L'ho sperimentata e da' dei risultati interessanti.

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  3. Risultati direi ECCEZIONALI!!!
    Non mollerò mai la mia idea di sperimentare, ricercare e offrire stimoli per far nascere il senso critico.

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