Sul
“Corriere della Sera” di sabato scorso Gian Antonio Stella dedica un lungo e
ben documentato articolo
alla progressiva e, sembra, inesorabile “frana” del turismo straniero in
Italia, che si verifica contemporaneamente a un vero e proprio boom mondiale
del turismo. Andiamo giù, “nonostante il turismo sia l’industria del futuro”. Continua a leggere.
Questo blog rappresenta un'ottima lettura per cominciare la giornata con l'umore giusto.
RispondiEliminaUno dei suoi tratti più simpatici è questa aperta predilezione per una gazzetta che ha instancabilmente fatto propri i valori dell'"occidentalismo" più ebefrenico, in primis la demonizzazione di qualunque aggregazione sociale (persino di quelle suscettibili di produrre un reddito) e la criminalizzazione de facto di ogni comportamento diverso da quelli di consumo. Sui gazzettini hanno smesso di dare di terrorista a tutti solo davanti al crollo delle tirature.
La distopia "occidentalista" finalmente interiorizzata, realizzata e priva di seri ostacoli -a tutti i casi ci sono i gazzettieri a dare una mano a spazzarli via- si compendia, com'era ampiamente prevedibile, nella condivisione consapevole e nella diffusione capillare di una condotta di vita da campo di sterminio. Mangia il tuo pane e, se puoi, anche quello del tuo vicino. Con ovvi e prevedibilissimi riflessi in ogni campo dell'agire umano.
Non si capisce perché i temi trattati da questo fogliettista dovrebbero fare eccezione. E ancor più degno di risentito disprezzo, davanti al trionfo incontrastato di una weltanschauung satanica, è questo perpetuo frignare.
Sono almeno tre decenni che si sentono frignare i gazzettieri. E in questi tre decenni hanno progredito lo smantellamento di ogni forma di welfare, l’abbattimento dei salari, la precarizzazione contrattuale di ogni rapporto lavorativo, la marginalizzazione di sindacati considerati letteralmente delle jatture, il blocco del turn over nella pubblica amministrazione, il processo costante di privatizzazione del settore pubblico, la deindustrializzazione (anche quella colpa de'sindahàhi, ovviamente) e la dismissione del patrimonio pubblico.
Le gazzette sono ovviamente parte del problema, non certo della soluzione. Questo è evidente a chiunque non passi la propria vita a rivoltarsi nella malafede perché dagli stessi tre decenni, in apertissima e consapevole dissonanza con la realtà, le gazzette non fanno che ripetere che nel "paese" dove mangiano spaghetti vige un sistema di sviluppo criptosocialista, con uno stato ipertrofico e un mercato ristretto ed imbrigliato.
Certamente se l'afflusso dei turisti in Italia diminuisce è per una congiura voluta dall'imperialismo delle multinazionali (SIM), dalle Forze Oscure della Reazione in Agguato (FODRA), dal Bilderberg e dei demo-pluto-massoni di tutto il mondo.
RispondiEliminaE' pertanto opportuno continuare ad accumulare immondizia nei centri storici, a lasciare le città in mano alle gang che schiavizzano mendicanti e borseggiatori, ad avere mezzi pubblici sporchi e in ritardo, a lasciar crollare i nostri monumenti, a moltiplicare e accrescere iniziative come la tassa di soggiorno.
Diversamente rischieremmo di somigliare ai detestabili paesi del capitalismo occidentale, o a quegli altri paesi, loro schiavi, che da essi cercano di attrarre turisti sottraendoli a noi. Voler questo sarebbe un indubbio sintomo di ebefrenia.
....e aggiungerei che la colpa è anche dei turisti, sempre più esigenti, questi ricconi. Ma cosa pretendono quando ci sono carovane di immigrati che non hanno di che mangiare?( Presedente della camera)
RispondiEliminaPensiamo a loro e non curiamoci dei privilegiati( sempre la presidente) che vengono dall'estero solo per godere e pretendere dei buoni servizi.
Naturalmente sarà la presidentessa della camera a sborsare i soldi per l'accoglienza dei disperati del terzo mondo che guarda caso aspirano a venire nei paesi dal più bieco, egoista, terribile, violento, ingiusto CAPITALISMO!
Curiosi, questi giornalisti del Corsera. Tuonano contro l'Italia e poi propongono ricette come la privatizzazione dell'Università e 'facciamo tutti i camerieri'. Chissà che anche loro non rappresentino il degrado di questo paese ...
RispondiEliminaCosa c'è di male a fare i camerieri? questo puzzo classista mi fa vomitare.
RispondiEliminaIl Corsera è un conto, dopo la sòla (come si dice qui a Roma) rifilataci con il governo Monti (e non solo quella), almeno per me le sue ricette hanno perso ogni credibilità.
RispondiEliminaPerò se l'Italia perde terreno sul mercato del turismo, questo è un dato di fatto, e le cause, almeno in parte, ognuno può vederle da sé.
Posso assicurare che girando per Roma, ad esempio, se ne vedono benissimo molte (sotto l'attuale amministrazione come sotto la precedente e sotto quella prima ancora, lo preciso a scanso di equivoci). E negare i fatti non serve a nulla.
Non c'è nulla di male! E' che lo propongono indiscriminatamente come soluzione ai mali dell'Italia. Gli fa un po' schifo l'idea che i giovani studino e non vadano subito a far cassa. Perché non proporre l'assunzione di laureati in Beni Culturali contro il degrado dei medesimi?
RispondiEliminaAi beni culturali tutti i laureati,
RispondiEliminaa fare i camerieri solo gli sfigati
"....Infine una sperduta categoria di studiosi del boldrinismo a cui mi onoro di appartenere ritiene che la contraddizione tra il lusso e la miseria non si sana distruggendo il Billionaire, ma mettendo i disperati in luoghi un po’ più umani delle attuali gabbie. E magari cominciando a trattare in modo meno «inaccettabile» i troppi turisti che scappano dall’Italia per la carenza dei servizi, affinché con i loro soldi si possano poi accogliere meglio anche i migranti".
RispondiEliminaPerché un cameriere dovrebbe essere sfigato? E perché un laureato con qualifica non dovrebbe poter fare ciò per cui ha studiato?
RispondiEliminaEffettivamente, non si capisce perché. Sarebbe opportuna un'infornata di giovani nella Pubblica Amministrazione.
RispondiElimina"I beni culturali sono il nostro petrolio" è un luogo comune assai diffuso. Il problema è che gli introiti di questo petrolio non vanno a chi lo estrae.
RispondiEliminaFuori di metafora, non esiste probabilmente - in tutto il mondo - un museo o un sito archeologico in attivo, credo neanche il Louvre o il MOMA, nonostante tutte le sponsorizzazioni che si possano attivare e tutti i gadget che si possano mettere in vendita.
Però questi siti e questi enti, di per sé in passivo, attraggono un flusso economico che va a beneficio dell'economia generale.
Un po' come avviene per l'istruzione: chi investe (dallo stato alle famiglie) non è chi godrà i benefici dell'investimento (i giovani e la società futura).
Per questo un tale poté affermare anni addietro che con la cultura non si mangia: in un certo senso aveva ragione.
Per questo motivo la manutenzione del patrimonio culturale, così come l'istruzione, è una delle primi aree in cui si taglia quando i soldi sono finiti. Entrambe non producono rientri immediati, ma solo a lungo termine e non a vantaggio diretto di chi investe.
Di conseguenza chi si è laureato o specializzato in indirizzi legati alla tutela del patrimonio, pensando che data la ricchezza di questo patrimonio in Italia le occasioni di lavoro qualificato non sarebbero mancate, è andato incontro ad amare disillusioni.
Come in molti altri settori, ma anche peggio che nella media, anche qui vale quella che è la regola per i giovani italiani: o espatriare o sbarcare il lunario alla meno peggio.
Nel settore del turismo come in quello dell'istruzione, tuttavia, al problema dei fondi che non ci sono se ne aggiunge un altro: il livello della civile convivenza e in Italia si è negli ultimi tempi talmente degradato da minarli entrambi ancor di più.
A nessuno è venuto in mente che le responsabilità del declinio del turismo sia dovuta, anche questa volta, alle forti ingerenze da parte della onnipresente politica che si catapulta dove vi è denaro andando a prosciugare ogni risorsa a favore di progetti sterili e impedendo a chi ha progetti seri di poter realizzare quello che è normalità in altri stati?
RispondiEliminaFateci caso. Se un giovane ( o adulto) senza nessuna tessera e cappello politici o negato a dare "mazzette" volesse portare avanti un progetto geniale di turismo, otterrebbe come primo risultato un bel mal di fegato provocato dal fatto che si vedrebbe avversato in ogni dove.
Mancate risposte, ritardi misteriosi, improvvisi voltafaccia...
Risulta anche a voi, quindi, che non tutto è dovuto alla presunta mancanza di iniziativa dei nostri giovani oppure alla semplice mancanza di strutture idonee al turismo, ma gran parte del problema sta a monte nella voluta inefficienza di comuni, provincie, regioni e Stato?
Non è solo un problema di presenza di spazzatura vicino i monumenti, piuttosto nella mentalità e testaccia di chi eletto (immeritatamente) governa quelle zone che senza di lui fiorirebbero splendidamente.
In continuazione con il mio precedente commento sostengo
RispondiEliminache se si vuole cambiare il percorso, bisogna cambiare tutti i conducenti.
Il discorso vale anche per gli imprenditori. Che i disonesti vengano scoperti e puniti pecuniarmente in maniera veloce.
Il mio augurio è che tutti gli indecenti, corrotti e incapaci politici vengano mandati a casa e soprattutto in carcere e sostituiti da gente nuova e completamente pulita e onesta in partenza. Inoltre sosteniamo con convinzione l'azione dei giudici invece di gridare al giustizialismo.
Decidiamoci a votare diversamente dal passato e risolveremo alla radice ogni problema.
Altrimenti continueremo con le solite lamentele per altri centocinquantanni.
RispondiEliminaludovica vota 5 stelle
..da schiantare a crepapelle
Non è che gli altri siano migliori. Beata lei che ha, al contrario di me delle certezze. Io andrò a votare solo perché l'Europa lo merita.
RispondiEliminaQualche dubbio non fa mica male.
RispondiEliminaSe mi si punge anche di un pochino...allora mi piace rispondere...
RispondiEliminaLe certezze politiche? Uno se le fa solo indagando. Se uno sta nell'ignoranza non è in grado di farsi nessuna certezza in un senso o nell'altro. Essere nel dubbio deve essere sempre il risultato di una conoscenza approfondita.
Per me un segnale di ignoranza e malafede è costituito da chi vuole criticare e mettere alla berlina senza conoscere a fondo.
Un consiglio a chi vuol criticare il M5stelle è quello di andarlo a conoscere a fondo e di leggere e ascoltare tutto quello che è possibile. Ascoltare i deputati 5stelle e anche riflettere su ciò che dice Grillo. E' facile acculturarsi sul M5s: basta andare alla fonte che è il sito di Grillo stesso o le pagine facebook dei deputati 5stelle, il sito del parlamento e vedere, per esempio, come è falso dire (in modo pappagallesco) che non fanno nulla. Hanno presentato enormi quantità di emendamenti e diversi sono stati approvati portando notevoli positività. Infatti è stato un loro emendamento approvato che permetterà di avere parte dell'8 per mille per lo Stato da destinare a favore dell'edilizia scolastica. Diversi loro emendamenti sono a favore della scuola. E' stato un loro emendamento che permetterà alle aziende di compensare i crediti con lo Stato con i debiti, e via dicendo. Basta andare a cercare e si vedrà che hanno fatto emendamenti più loro che tutti gli altri deputati degli altri partiti messi assieme. Dove è la presunta accusa che i deputati m5stelle sono inattivi??? E' solo diffamazione.
Se critico e mi sono allontanata da tutti gli altri partiti è perchè mi son preoccupata di andare ad ascoltare e leggere tutto quello che su di loro umanamente era possibile.
Sono andata ai loro convegni, ho ascoltato chi credeva in questi partiti, ho letto i loro programmi e...ho notato da anni le loro cancrene.
Da due anni ho conosciuto un gruppo di persone unito in un movimento che la pensa come me, per cui mi è venuto facile andarlo a votare e continuare a farlo.
Del resto, simile approva simile.
Riguardo il declinio turistico del nostro paese confermo quello che ho detto precedentemente: basta cambiare tutti i conducenti attuali. Bisogna educare le nuove generazioni in modo diverso.
Molta positività hanno i progetti Erasmus che permettono ai ragazzi e ai giovani non solo di approfondire la lingua straniera all'estero, ma anche di poter vivere altre mentalità.
Solo attraverso i confronti con l'estero si può aiutare le nuove generazioni a modificare anche (e non solo) il turismo italiano.
Aggiunta al precedente messaggio.
RispondiEliminaSe i nostri giovani continueranno ad avere la sfortuna di avere genitori, zii, amici e parenti ostinatamente attaccati ai vecchi partiti indifendibili, purtroppo dovranno aspettare la nostra morte per poter cambiare il volto della nostra Italia. Questo a patto di non corrompersi a loro volta a causa del nostro cattivo esempio.
Una buona notte
TURISMO
RispondiEliminaPompei
http://www.beppegrillo.it/2014/04/pompei_e_litali.html
Il fatto (ma non vorrei davvero che questa discussione si ripetesse a ogni thread) è che è possibile avere la massima disistima dei vecchi partiti indifendibili e averne altrettanta di un vecchio ex comico che sbraita parole irriferibili e di uno pseudo-guru capelluto che si concia come una rockstar nichilista di trent'anni fa. Diceva Oscar Wilde che solo le persone molto superficiali non giudicano dalle apparenze ...
RispondiEliminaPoi, certo, giovani benintenzionati nel M5S ce ne sono indubbiamente e in altro modo non avrebbero avuto modo di emergere. Ma è la strategia complessiva a preoccupare.
Inoltre, non dipende tutto dalla politica e non è la politica la cosa principale. Se ogni mattina quando vado al lavoro vedo centinaia di feci canine e altrettante cartacce sui marciapiedi la colpa non è di alcun partito politico.
Il pesce puzzerà pure dalla testa, ma quando la testa puzza il pesce è tutto da buttare.
Infatti, il pesce si è andato impuzzolendo piano piano fino ad arrivare alla totalità nel corso degli anni, ma soprattutto nell'ultimo ventennio a causa dell'imprinting che si è dato tramite i mass media e del cattivo esempio di parecchie persone adulte a tutti i livelli di comunità sociale.
RispondiEliminaAncora mi stupisco di come, per esempio, ci siano persone che difendano e votino politici delinquenti e/o bugiardi e voltagabbana conclamati.
Lo stesso stupore l'ho notato anche in parecchi stranieri qui in Italia e anche quando sono andata in Norvegia. In tal modo ho capito che non sono io la "strana" (e altri italiani che la pensano come me) a pensarla in modo diverso rispetto a tanti miei amati concittadini.
Mandare a studiare all'estero più ragazzi possibili servirà a sbloccare i cervelli in modo tale da portare le loro esperienze e tecniche acquisite qui in italia e risolvere tutti i problemi e non solo di turismo.
Ve lo immaginate un ragazzo che tramite l'Erasmus ha la possibiltà di studiare archeologia all'estero oppure strutture alberghiere se ritornando in Italia si ritrovasse di fronte ad una situazione simile a quella descritta da Grillo per Pompei?
http://www.beppegrillo.it/2014/04/pompei_e_litali.html
Come minimo (per esempio) lo pubblicherebbe ai quattro venti e andrebbe subito al Commissariato a denunciare i soliti noti che si aggiudicano gli appalti e le persone che hanno compensi elevati pur non facendo un emerito nulla.
Inoltre col fischio che andrebbe a dare il voto a tale gente e si facesse irretire da eventuali minacce e o da tentativi di corruzione, anzi farebbe campagna pubblicitaria avversa e pretenderebbe giustizia dai Tribunali italiani.
Insomma diventerebbe un...sovversivo!!! (in Italia chi è onesto ormai è ritenuto pericoloso e rompiscatole)
Se io ho parlato in questo thread sulle responsabilità di un declinio del turismo anche di responsabilità della classe politica è perchè ho trovato gli interventi precedenti incompleti a proposito di considerazioni, "colpe" e "soluzioni".
Mi piace leggere un discorso su qualcosa completo di tutte le sfaccettature possibili.
Se mi capiterà di dover intervenire nei prossimi thread ancora dicendo la mia, lo farò sia che riguardi la classe politica oppure di altro.
Sono del parere che i contributi positivi alle discussioni debbano prevedere una prospettiva il più possibile a 360° in modo onesto e non ipocrita in modo tale da avvicinarsi il più possibile al vero.
Questo è il mio contributo (che ritengo molto prezioso al pari di quello di chiunque di noi) al blog del Gruppo di Firenze.
I ragazzi che hanno esperienze di studio e lavoro all'estero, inoltre, perdono l'abitudine acquisita di buttare le carte a terra, di far fare la "popo" a terra ai loro cani senza raccoglierla con gli appositi attrezzi, di comportarsi in maniera maleducata soprattutto sul posto di lavoro, di fare i pigroni e i nullafacenti, di essere disonesti.
RispondiEliminaAcquisiscono anche la grande virtù di essere puntuali come un orologio svizzero.
Per il turismo italiano l'apporto di queste nuove leve sono una vera ricchezza per educazione, professionalità, esperienza e impegno.
RispondiEliminaSi deve cambiare in Italia, a prescindere di quello che accade all'estero.E si cambia se tutti, ma proprio TUTTI ci si da' da fare per rispettare le regole e per insegnarle. Quanti, oltgre i benemeriti del Gruppo, in Italia si sono dati questa MISSION? Forse gli amministratori? Forse i Governanti? forse i Ministri dell'Istruzione? forse i preti? le suore? i vescovi? i Magistrati?
Ecco il dramma, altro che 5 stelle e 5 stalle. Qui non ci si salva.
Sull'ultimo post di Ludovica sono del tutto d'accordo. Un periodo di studio o lavoro all'estero e i relativi confronti possono soltanto far bene ai nostri giovani. Questo non in sostituzione, ma in affiancamento a quanto possiamo fare qui come dice Antonello.
RispondiEliminaOgni tanto il diavolo è costretto a fare qualcosa di buono. Sarà l'influsso positivo del M5stelle?
RispondiEliminaAgenzia Erasmus+ Indire - “Cambiare vita, aprire la mente”. E’ lo slogan che accompagnerà l’evento di lancio ufficiale del Programma Erasmus+ in programma a Firenze, giovedì 10 aprile, nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.
Gli interventi sono finiti?
RispondiEliminaPer continuare a discutere si sta aspettando il prossimo thread?
Ora tocca a Erasmus plus, un'altra supposta per l'Europa e tanti quattrini da far circolare, insieme ai soliti noti che girano, girano e insegnano il giusto.
RispondiElimina@Antonello.
RispondiEliminaErasmus sarà la solita solfa se a gestirlo saranno i soliti noti corrotti e indagati di cui ho parlato sopra.
Se non ce ne sbarazziamo finalmente dando il voto a gente del M5s (gli unici senza neanche una denuncia e con il valore dell'onestà dimostrato giorno per giorno con i fatti) non abbiamo futuro.
Vi segnalo http://pentateca.altervista.org/
Il declinio del turismo è, quindi, dovuto al declinio di chi chiamato a governare si comporta come la spazzatura che ingorga lo spurgo del lavandino.
La voluta ideologia di sinistra che ha favorito l'enorme distanza della scuola dal mondo del lavoro ha fatto sì che si creassero le distorsioni con effetti disastrosi che oggi conosciamo bene. Tutto questo insieme ad un lassismo favorito e propagandato.
La filiera del turismo non perdona chi non è adeguatamente preparato da un punto di vista di professionalità e di correttezza (e chi lo dovrebbe preparare adeguatamente se non la scuola?) e quindi ne paghiamo le conseguenze.
Per esempio non è solo vedere il muro di celebri monumenti imbrattato o la presenza della spazzatura che delude e allontana il turista, ma anche l'atteggiamento di chi si occupa di turismo. Ingannare il turista quando si reca in un ristorante oppure promettere un pacchetto turistico e poi dare una realtà vacanziale diversa è quantomeno minimo una zappa sul piede per tutti quanti, al massimo una truffa. E lo è anche il non saper "trattare" con dovuta professionalità il turista.
Poi avrei da dire peste e corna del turismo scolastico di stampo italiano.
Nella maggior parte dei casi le nostre uscite didattiche sono occasione di trasgressione e di immoralità da parte dei ragazzi.
La quasi totalità dei ragazzi non parte per le gite per avere un'esperienza culturale, ma per fare bisboccia. Solo nei casi fortunati la gita per bisboccia si trasforma anche in "culturale".
Si è completamente lontani dalle "visite d'istruzione" tanto sbandierate.
Poi non parliamo delle enormi responsabilità da parte degli insegnanti.
Dalle cronache ci giunge spesse vlte la notizia di ragazzi che muoiono perchè "bevuti" oppure perchè troppo scatenati.
Tutt'altra cosa sono i progetti come Erasmus i quali sono direttamente collegati con il mondo del lavoro e del fare esperienza di lingua e cultura.
Per una questione di correttezza e per evitare dubbi sul mio conto, preciso che io non ho mai partecipato a progetti Erasmus, ma ho avuto il piacere di conoscere l'esperienza di miei alunni delle superiori.
RispondiEliminaPer questo ne parlo bene.
Errata corrige:
RispondiEliminaMiei ex alunni che sono ALLE superiori (e non delle superiori).
Io insegno da tempo nelle scuole secondarie di primo grado.