Al
Liceo Artistico di Porta Romana i consigli di classe e il Consiglio di Istituto
hanno deliberato la sospensione di 39 studenti responsabili dell’occupazione dell’Istituto
per dieci giorni, durante i quali hanno impedito l’ingresso a studenti,
docenti, amministrativi e custodi, oltre che alla Dirigente Anna Maria Addabbo.
Per alcuni occupanti il periodo di sospensione arriva a 21 giorni.
Già nel post del 3 dicembre scorso, “Gli studenti e l’occupazione come diritto”, riferendo le lamentazioni degli studenti del Liceo Alberti dopo lo sgombero dell’istituto da parte della polizia, scrivevamo che è evidente in questi ragazzi la totale assenza di consapevolezza circa la gravità dei loro comportamenti e delle relative conseguenze. Se l’occupazione è pensata come l’esercizio di un diritto, ne viene di conseguenza che non può comportare sanzioni.
A Porta Romana sono di scena i genitori, come riferisce "La Nazione", scesi in armi contro i provvedimenti disciplinari. Invocano l’intervento dell’Ufficio Scolastico Regionale, annunciano ricorsi al TAR, minacciano forme di disubbidienza e, non c’era da dubitarne, denunciano il carattere repressivo e non educativo dei provvedimenti. Certo, con altri dirigenti sarebbe finita diversamente, tuttalpiù con un predicozzo accigliato. Qui per fortuna hanno trovato la porta sbarrata. Speriamo che una volta tanto a nessuno venga in mente di dargli ragione. (AR)
Già nel post del 3 dicembre scorso, “Gli studenti e l’occupazione come diritto”, riferendo le lamentazioni degli studenti del Liceo Alberti dopo lo sgombero dell’istituto da parte della polizia, scrivevamo che è evidente in questi ragazzi la totale assenza di consapevolezza circa la gravità dei loro comportamenti e delle relative conseguenze. Se l’occupazione è pensata come l’esercizio di un diritto, ne viene di conseguenza che non può comportare sanzioni.
A Porta Romana sono di scena i genitori, come riferisce "La Nazione", scesi in armi contro i provvedimenti disciplinari. Invocano l’intervento dell’Ufficio Scolastico Regionale, annunciano ricorsi al TAR, minacciano forme di disubbidienza e, non c’era da dubitarne, denunciano il carattere repressivo e non educativo dei provvedimenti. Certo, con altri dirigenti sarebbe finita diversamente, tuttalpiù con un predicozzo accigliato. Qui per fortuna hanno trovato la porta sbarrata. Speriamo che una volta tanto a nessuno venga in mente di dargli ragione. (AR)
AR scrive : " tuttalpiù con un predicozzo accigliato".
RispondiEliminaPer mia esperienza toglierei accigliato. I presidi democratici non si accigliano mai.
La distinzione selettiva dei “punibili”, la rilevanza delle punizioni inflitte e la stessa procedura per attribuire i provvedimenti disciplinari, adottati dalla dirigente scolastica e dai consigli di classe in palese violazione sia dello Statuto degli studenti e delle studentesse sia del Regolamento di Istituto, sono tutti elementi che rivelano il chiaro intento repressivo e intimidatorio nei confronti della protesta studentesca.
RispondiEliminaI Cobas in solidarietà con gli studenti Liceo Artistico
di Cobas Scuola · 14 dicembre 2015
Mozione di solidarietà con gli studenti fiorentini del “Liceo Artistico di Porta Romana”, colpiti da provvedimenti disciplinari per l’occupazione della scuola contro la legge 107.
L’Assemblea Nazionale dei COBAS-Comitati di Base della Scuola, riunitasi a Firenze il 12 e 13 dicembre 2015, esprime la piena solidarietà agli studenti fiorentini del Liceo Artistico di Porta Romana, colpiti da provvedimenti disciplinari in seguito all’occupazione del proprio Istituto dal 10 al 19 novembre scorso, attuata per protestare contro la legge 107 e le politiche governative di smantellamento, privatizzazione e aziendalizzazione del sistema dell’istruzione pubblica.
Durante questo periodo gli studenti hanno provveduto a realizzare lavori di pulizia, manutenzione e imbiancatura delle aule come risposta allo stato di degrado della scuola. Gli studenti volevano anche denunciare l’attuale modalità di utilizzo della Gipsoteca dell’Istituto, normalmente preclusa all’attività didattica ma affittata a privati, che addirittura la usano come discoteca con impianti musicali ad alto volume.
Al termine dell’occupazione, sui 300 studenti che vi hanno partecipato attivamente e che si sono “autodenunciati” dichiarando i propri nominativi, la dirigenza scolastica ha individuato come responsabili dei fatti 35 ragazze e ragazzi, nei confronti dei quali sono state applicate sospensioni dai 7 ai 20 giorni con l’accusa di “interruzione di pubblico servizio”.
La distinzione selettiva dei “punibili”, la rilevanza delle punizioni inflitte e la stessa procedura per attribuire i provvedimenti disciplinari, adottati dalla dirigente scolastica e dai consigli di classe in palese violazione sia dello Statuto degli studenti e delle studentesse sia del Regolamento di Istituto, sono tutti elementi che rivelano il chiaro intento repressivo e intimidatorio nei confronti della protesta studentesca. Infatti:
1. non sono stati convocati i rappresentanti di genitori e studenti per le valutazioni del caso;
2. le sospensioni superiori ai 15 giorni sono state inflitte prima della riunione del Consiglio di Istituto;
3. la scelta della sospensione dalle lezioni, quale provvedimento disciplinare invece dei “lavori socialmente utili con obbligo di frequenza”, caratterizza la sanzione da un punto di vista prettamente punitivo rispetto a soluzioni di tipo “educativo” non escludenti dalla didattica;
4. l’atteggiamento intimidatorio e repressivo si evidenzia anche nelle convocazioni di studenti della scuola per interrogatori da parte dei carabinieri.
Firenze, 13 dicembre 2015
http://www.perunaltracitta.org/2015/12/14/solidarieta-con-gli-studenti-liceo-artistico/
Mi sembra giusta la sospensione. Violano la legge ma non vogliono pagarne le conseguenze, mi sembrano quei drogati che pretendono la droga di stato per non farsi troppo male.
RispondiEliminaPer un'altra città: non è la mia
RispondiEliminaIntanto ieri, insieme ai loro genitori e a qualche esterno, gli studenti hanno dato l'assalto alla scuola circondando la preside che è stata poi ricoverata all'ospedale.
RispondiEliminaUn bel guaio per l'USR della Toscana che alla fine forse sarà costretta a sostenere la bravissima preside D'Addabbo.
PORTA ROMANA. SOSPENSIONI ANNULLATE. MARTEDì EVENTUALI ALTRE SANZIONI
RispondiEliminaLe sospensioni, comminate dalla preside dopo l’occupazione del liceo artistico, sono state annullate dal Consiglio di istituto che si è tenuto ieri. Comincerà adesso un’istruttoria per decidere quale tipo di sanzione applicare. Rinvio al 22 di dicembre quando si svolgerà il Consiglio d’Istituto apposito.
La preside che inizialmente sembrava contraria alla ripresa regolare delle lezioni per i ragazzi fino a martedì, alla fine avrebbe deciso che i ragazzi oggetto di istruttoria seguiranno la didattica normalmente fino al 22 quando nel pomeriggio ci sarà poi il consiglio d’istituto.
La preside ha ricevuto una delegazione dei genitori tra cui la rappresentate dei genitori all’interno del Consiglio, durante il quale i genitori avrebbero cercato di fare capire alla presenza che la situazione sta degenerando fomentando un clima controproducente per la scuola e i ragazzi. Anche perché in contemporanea continuano ad essere notificate le denunce penali ai minorenni, al ritmo di 1-2 notifiche al giorno per interruzione di pubblico servizio.
leggi anche il seguito
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Bufera a scuola - Sospensioni annullate al liceo artistico. Alta tensione, la preside si sente male
Virgilio, la preside sporge denuncia
RispondiEliminaMigliaia di euro di danni: aule e porte imbrattate, rubati proiettore e reperti
Ma che vergogna! Esistono altri paesi civili dove i minorenni interrompono le lezioni e danneggiano le scuole? RR
RispondiEliminaQual è la visione dello stato di diritto che i nostri governanti hanno? Lo facessero in Inghilterra, Svezia, Danimarca, Germania, Finlandia......Nazioni, è risaputo, incivili.
RispondiEliminaScusate, ma è vero o no che la preside avrebbe deliberato le sospensioni DA SOLA, senza convocare non solo il consiglio di istituto, ma nemmeno i singoli consigli di classe? Perché se è vero, allora non c'è dubbio che la cosa sia attaccabile sul piano formale...
RispondiEliminaDel Consiglio di istituto non ho notizie certe, i consigli di classe li ha certamente convocati, ovviamente.
RispondiEliminai ragazzi imparano a diventar squadristi
RispondiEliminacon l'ausilio dei genitori "progressisti"
se questo lo vogliam chiamar progresso
non trovo miglior rima che la parola cesso
... ma verrà l'animatore digitale
RispondiEliminacome il Cristo risolverà ogni male
tu mettili davanti al cellulare
programmi di lobotomia mentale.
mo' ritorno titolare
RispondiEliminanun me fate bestemmiare
già la scola me rovina
nun rubateme la rima