domenica 26 giugno 2016

FIRMA CONTRO LA "LIBERALIZZAZIONE" DEL CELLULARE IN CLASSE

Gentile Ministro,
nei giorni scorsi il sottosegretario Faraone ha annunciato che sarà abolito il divieto di usare il cellulare il classe, una misura del ministro Fioroni, che giustamente si preoccupava di evitare motivi di distrazione e di disturbo. Un divieto che oggi è più che mai attuale data la diffusione tra i ragazzi degli smartphone, tanto più attraenti dei cellulari di allora. Tutti abbiamo avuto modo di constatare quanto essi possano monopolizzare la loro attenzione; e non c’è alcuna seria motivazione didattica o educativa per un cambio di rotta che costituirebbe un forte incentivo alla distrazione e all’uso improprio di questi strumenti (copiare, giocare, praticare il bullismo via internet, schernire un docente). D’altra parte, per l’uso didattico dell’informatica, è bene usare strumenti assai più indicati come i tablet e le Lim.
Riteniamo quindi indispensabile che il vigente divieto venga mantenuto (e rispettato) nell’interesse degli stessi studenti e del lavoro degli insegnanti.

PER FIRMARE CLICCA  QUI.

Tra le adesioni fin qui pervenute segnaliamo: Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti; Paola Mastrocola, insegnante e scrittrice; Luca Serianni, docente di storia della lingua italiana; Giovanni Belardelli, storico e editorialista del "Corriere della Sera"; Adolfo Scotto di Luzio, docente di storia della pedagogia; Giulio Ferroni, docente di letteratura italiana; Vittorio Emanuele Parsi, docente di storia delle relazioni internazionali; Adriano Prosperi, docente di storia moderna e collaboratore di "Repubblica"; Michele Zappella, docente di neuropsichiatria infantile; Roberto Tripodi, presidentedell'Associazione delle Scuole Autonome Siciliane (Asasi).

1 commento:

MM ha detto...

e gli altri sindacati?