In Italia il problema della crisi
educativa non è in nessuna agenda politica, quasi riguardasse solo le famiglie e non avesse alcuna incidenza sulla vita
sociale. I suoi riflessi nella qualità della scuola vengono spesso ignorati
oppure ci si illude di riassorbirli attraverso una qualche “rivoluzione della didattica”.
Invece in Gran Bretagna l’Ofsted, l’agenzia statale che controlla gli standard
e i servizi scolastici e suggerisce al governo nuove strategie, nel suo rapporto
annuale al parlamento dichiara, come riferisce il “Corriere della Sera” di
ieri, che “è la mancanza di regole e di limiti a «impoverire» i bambini, il
fatto che non si insegni più loro a distinguere un comportamento giusto da uno
sbagliato”. Leggi.
Nessun commento:
Posta un commento
NON POSTARE COMMENTI ANONIMI
Si può firmare col proprio nome o con uno pseudonimo.
I COMMENTI NON FIRMATI VERRANNO RIMOSSI.