giovedì 13 marzo 2014

APPRENDIMENTO CONTRO INSEGNAMENTO: UNA CARICATURA PERICOLOSA

Nella “Giornata di ascolto nel mondo della scuola” promossa dal Partito Democratico, che si è tenuta lunedì scorso a Roma, Luigi Berlinguer ha rilanciato una parola d’ordine a lui cara, quella del passaggio dalla “scuola dell’insegnamento” alla “scuola dell’apprendimento”. “Bisogna chiudere definitivamente – ha gridato – l’era dell’insegnamento trasmissivo”. E al suo appello si sono rifatti, condividendolo, altri interventi. Continua a leggere.

17 commenti:

  1. Si può sperare che con il governo Renzi il PD prenda "una buona svolta" le distanze dagli immarcescibili cantori di queste disastrose ideologie?

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  2. Costui è stato il peggiore ministro dell'Istruzione del dopoguerra, altro che neutrini. Evidentemente non gli sono bastati i danni che ha fatto e che chiunque lavori nella scuola si trova a misurare quotidianamente, ad esempio ogni volta che occorra prendere un provvedimento disciplinare.

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  3. il barone( universitario) rosso, forte del suo cognome continua a dire sciocchezze. Per fortuna del futuro del paese non può più farle e questo è già tanto. Lasciatelo parlare, poveretto, questo è il suo diletto, oltre la barca a vela e il doppiopetto.

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  4. All'università ha fatto schifo. Forse ad apprendere dovrebbe cominciare lui ...

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  5. Condivido totalmente le riflessioni di Ragazzini. Su Berlinguer non mi meraviglio di ciò che dice: è un residuato bellico di un'ideologia perversa e disumana, quella marxista, che è già stata sconfitta dalla storia. Quella ideologia non ha mai dialogato con gli avversari, ha sempre e soltanto cercato di imporre la propria volontà, con un fondamentalismo che credeva di possedere la Verità in assoluto, per cui tutti gli altri erano idioti o disinformati. Per fortuna adesso qualcosa è cambiato, perciò Berlinguer e gli altri rottami come lui non possono più fare molti danni.

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  6. Sofron: ma stai scherzando????

    Pensi davvero che Renzi non sia il primo ad essere impregnato in pieno di tale mentalità della fuffa mediatica e della "modernizzazione" a tutti i costi?

    L.

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  7. Poche storie. Sarete sempre perdenti perchè fatti della stessa pasta di Berlinguer, che conosce benissimo i suoi polli alla papika. Abbaiate alla vostra luna. Ridicoli,risibili.

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  8. Con un fiorentino ai Sogni d'oro e una toscana ai Sonni struttivi il Gruppo di Firenze può essere più che soddisfatto.

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  9. Massimo Rossi ha ragione. Effettivamente quella di Berlinguer è stata una cultura parecchio "trasmissiva". Ora ha scoperto il puerocentrismo, ma lo propaganda ancora in stile un po' Saint-Just. Non sono invece ottimista sull'innocuità delle sue tesi, tutt'altro che isolate.

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  10. Non è solo il marciume marxista di stampo pd da mettere al bando una buona volta, ma anche quello pressapochista culturale del suo contrario ossia il liberismo espresso dal Pdl, da Lista civica e dall'Udc.
    Ricordiamoci la deleteria riforma Moratti e anche quella gelminiana.
    Sono stati simili cancri con le loro sciocchezze a demolire l'impalcatura della scuola italiana continuando imperterriti l'operazione di opposizione fra insegnamento e apprendimento e svuotando di contenuto e immettendo paradossi nella pedagogia dell'educazione.
    La stupidaggine del "facilitatore" di apprendimenti chi l'ha coltivata? Solo il Pd o anche il Pdl e compagnia bella?
    Non si salva nessuno.

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  11. la cultura trasmissiva è stata quella dei fratelli Berlinguer dei cugini Berlinguer e di tutti quelli che hanno creduto che la felicità andava imposta a tutto il prossimo. Guai a dissentire, guai pensare con la propria testa. LA CONTRORIFORMA è arrivata fino ai giorni nostri perché quelli come Berlinguer lo hanno permesso. Ha distrutto la scuola italiana e non se ne pente. Ora si occupa di educazione musicale di cui è competente per aver suonato il piffero per la rivoluzione a lungo e senza mai guardarsi intorno e indietro. Possibile che non sapesse di quello che accadeva in URSS e paesi simili?
    Altro che trasmissivo. E' un assertivo contento e giulivo.

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  12. Berlinguer non ti voglio bene

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  13. berlusconi, tremonti, moratti, gelmini, casini, monti, griffi, grilli, letta, saccomanni, renzi, padoan e...berlinguer,
    non vi voglio bene (la lettera minuscola è voluta).

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  14. Ma si pensa che berlusconi e renzi e i loro "bravi" siano diversi da berlinguer e non solo per le politiche scolastiche?

    C'è da ridere.

    Come mai non si parla della disastrosa politica scolastica berlusconiana (in continuità con berlinguer) o di quella preparata da Monti (abortita grazie alla mobilitazione degli insegnanti) e supportata da Pd, Pdl, Udc e compagnia bella?
    Non credo affatto che renzi si discosti da simili "geni" passati!
    Scommessa?

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  15. Effettivamente la riforma Moratti ha creato danni non indifferenti nell'ambito dell'apprendimento-insegnamento.
    Non solo dal punto di vista della burocratizzazione, ma anche per quanto riguarda i curricola delle discipline.
    Io che lavoro alla scuola secondaria di primo grado non ho mai digerito il fatto che al primo anno della scuola secondaria di primo grado si debba iniziare dal medioevo o che in geografia lo si faccia dall'Europa.
    Anche nella Riforma Moratti si parlava di "facilitatore" e non di "insegnante".
    E le prove Invalsi della Gelmini?
    Se si deve demolire Berlinguer allora per "par conditio" lo si faccia anche con la Moratti e la Gelmini.

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