L’altro
passaggio interessante riguarda gli insegnanti finlandesi, ai quali, dichiara
un consulente del Ministero dell’Educazione di Helsinki, “abbiamo dato più
libertà, più indipendenza e più autonomia e presto ci siamo resi conto che così
le scuole funzionavano meglio”; tutto questo, però, dopo una severa selezione
in entrata. Esattamente la direzione – più preparazione, più libertà – che si dovrebbe
prendere qui da noi, dove invece il Ministero fa il contrario: poco esigente
sulla professionalità, tende poi a imporre procedure burocratiche che esprimono
la massima sfiducia nel corpo docente e lo mettono in balia dei genitori
sindacalisti. Come nel caso del Bisogni Educativi Speciali, per i quali, invece che a comitati e a "piani personalizzati",
bisognerebbe affidarsi alle decisioni “in scienza e coscienza” degli insegnanti,
affiancati, se necessario, da specialisti ben preparati. (GR)
giovedì 20 marzo 2014
GLI INSEGNANTI MALTRATTATI. UN ARTICOLO SUL “CORRIERE DELLA SERA”
Gianna
Fregonara e Orsola Riva firmano oggi un servizio
sui docenti italiani: malpagati, vessati in vario modo da tutti i governi, poco
considerati socialmente, “al momento esclusi dalla spending review” (ma è di
ieri la notizia che le donne sono invece nel mirino di Cottarelli). Due i punti
di particolare interesse. Il primo: “7 insegnanti su dieci dichiarano di
sentirsi in difficoltà nel gestire classi sempre meno disciplinate”. […]
Strano? Per niente. Il problema sta nella formazione iniziale”, perché “i
professori entrano in classe spesso senza una adeguata preparazione specifica
sul fronte pedagogico” (leggasi metodologico-relazionale). Vero, ma non è tutto.
Le autrici sembrano ignorare che troppi genitori non vogliono o non sanno
educare i figli al principio di realtà e ne fanno così degli egocentrici
asociali; che la scuola è ancora pervasa da orientamenti educativi decisi a
fare a meno di regole e di sanzioni; che gli insegnanti capaci di fermezza
educativa devono troppo spesso remare contro corrente; e che i ministri non
hanno mai speso mezza circolare a favore della disciplina e che anzi amano civettare
con gli adolescenti in fase oppositiva.
Gianna Fregonara?
RispondiEliminaLa moglie di Enrico Letta, che da mesi sta facendo una campagna giornalistica martellante a favore del taglio di un anno di scuola per risparmiare?
http://gek60.altervista.org/2013/12/la-moglie-di-enrico-letta-gianna-fregonara-tagliamo-un-anno-di-scuola-cosi-risparmiamo-sui-professori/
RispondiEliminaE in tutto questo (e so di essere ripetitiva) gli UNICI a difendere anche gli insegnanti (oltre che tutti i cittadini italiani) sono SOLAMENTE quelli del M5s.
RispondiEliminaGli altri sono capaci di fare FUFFA a parole mentre nei fatti sono contro di noi.
Aberrante è la posizione attuale e passata del Pd e da non dimenticare gli insulti e le delegittimazioni del pregiudicato Berlusconi durante i suoi governi.
E Tremonti? Famosa è rimasta la sua lapidaria frase: "Con la cultura non si mangia".
Ora Cottarelli fra color che a parole fanno miele e a fatti fanno fiele?
Perchè non ha pensato a come far pagare il conto agli evasori fiscali?
Ludovica, il Movimento ti affatica.
RispondiEliminaPer quanto riguarda Letta (e la sua gentile consorte)da non dimenticare è l'abbonamento di novantacinque miliardi di euro di evasione fiscale ai patron del Bingo e delle slot machine che ha effettuato nella finanziaria del 2013.
RispondiEliminaAh! Ma lui ha anche applicato (rendendondosi pure lui colpevole) quanto stabililito da Monti a proposito dell'acquisto degli F35.
Ma quanto ci decideremo di liberarci di simili figuri con relativo codazzo?
Perchè non fa una campagna contro gli uscieri di Montecitorio che prendono 150 mila euro al mese?
RispondiEliminaE poi, cosa ne sa di scuola? Ha mai messo piede in un'aula?
come non concordare?
RispondiElimina«Lo spiega bene Pasi Sahlberg, 54 anni, consulente del ministero dell’Educazione di Helsinki e ambasciatore nel mondo del modello educativo finlandese, un «brand» famoso ormai quanto la Nokia. «Vent’anni fa — dice al Corriere questo ex professore di matematica — abbiamo deciso di investire nella costruzione di un rapporto di fiducia fra gli insegnanti e il resto della società. Abbiamo dato ai docenti più libertà, più indipendenza e più autonomia e presto ci siamo resi conto che così le scuole funzionavano meglio. Maestri e professori devono essere supportati, bisogna avere fiducia in loro, non controllarli o punirli». E i risultati dei test Ocse-Pisa in cui i ragazzi finlandesi rivaleggiano con le tigri asiatiche gli hanno dato ragione. Certo, il sistema di formazione dei docenti è estremamente esigente e selettivo: punta a far entrare nella scuola i «cervelli» migliori, solo uno su dieci aspiranti prof arriva in fondo alla formazione. Ma una volta che diventi docente ti basta insegnare 4 ore al giorno. Gli stipendi non sono stratosferici ma più adeguati e la reputazione sociale ti ricompensa ampiamente della tua fatica.»
segnalo:
RispondiEliminaSIAMO ARRIVATI ALLA SCUOLA DEL "SIGNORSÌ, SIGNORE"?
http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=53227&action=view
Bisogna stare molto attenti a mitizzare la Finlandia: l'università è stata fortemente ridotta e molti docenti universitari costretti a licenziarsi e poi a essere riassunti come liberi professionisti. In caso di grave malattia non hanno più copertura sanitaria. Il futuro che ci aspetta?
RispondiEliminaEffettivamente è successo proprio questo.
RispondiEliminaHo abbastanza esperienza di scuole nord-europee. L'organizzazione è buona, grande la cura degli ambienti, scarsi i contenuti, forte la tendenza all'appiattimento individuale.
Colleghi, a leggere i blog di insegnanti anglosassoni (Uk, Usa, altro), il problema disciplina è uno dei maggiori ostacoli all'apprendimento in tutto il mondo Occidentale. Pedagogia o non pedagogia, ovvero "crap pedagogy", come la chiamano in UK, la deriva degli ultimi vent'anni. Ed hanno sistemi di preparazione diversi, reclutamento diverso, etc.
RispondiEliminaAnche in Finlandia peraltro- dove gli insegnanti sono affiancati da équipes di specialisti vari -, gli insegnanti sono accusati di essere impreparati, fannulloni, etc. La realtà, come apparirà tra una cinquantina d'anni, - come ora ci accorgiamo delle aberrazioni culturali di 50 anni fa - è che gli insegnanti vengono vittimizzati, ovunque, per gli sfasci sociali dovuti anche alla deriva pedagogista, (il puerocentrismo, il dogma dell'inclusività, il mito dell'insegnante carismatico, il mettersi al passo delle sottoculture adolescenziali, la dirigenzialità, l'intrusione genitoriale, etc.) e al fatto che alla scuola si chiede l'utopia, di tutto e di più.
Negli ultimi 5 anni, il tempo medio di permanenza nelle scuole americane e inglesi è di cinque anni. Per i nuovi docenti. Lasciano a frotte un lavoro diventato impossibile, leggere per credere.
Dovremmo unirci; insegnanti di tutto il mondo - occidentale- unitevi!
Unknown ha detto... «Bisogna stare molto attenti a mitizzare la Finlandia....»
RispondiEliminanessuno mitizza nessuno! solo esempi. però almeno guardiamoci intorno.
Elvira ha detto... «il problema disciplina è uno dei maggiori ostacoli all'apprendimento in tutto il mondo Occidentale.»
RispondiEliminaFORSE dipende dal fatto che le scuole sono nate elitarie o minoritarie, con i docenti in posizione centrale e importante, con possibilità di punizioni e di bocciature.
giusta la scuola di massa e per tutti, giustissimo eliminare le punizioni e magari a breve anche le bocciature.
non giusto mantenere in vigore sia programmi, sia modalità di insegnamento, valutazione e promozione/bocciatura non più idonei alla nuova situazione.
dannoso sminuire la figura del docente a favore di figure gerarchiche e burocratiche.
Giustissimo eliminare le punizioni?
RispondiEliminaUnknown ha detto... "Giustissimo eliminare le punizioni?"
RispondiEliminasì, senza dubbio.
la scuola che punisce si fa odiare.
nella scuola per tutti non si può studiare per forza, tanto meno per minaccia fasulla. tanto è vero che assistiamo a fallimenti.
Unknown ha detto... "Giustissimo eliminare le punizioni?"
RispondiEliminasì, senza dubbio.
la scuola che punisce si fa odiare.
nella scuola per tutti non si può studiare per forza, tanto meno per minaccia fasulla. tanto è vero che assistiamo a fallimenti.
Perché, quelli che comunque non studiavano nemmeno con la prospettiva di essere sanzionati, secondo te, se si eliminano del tutto le sanzioni, invece studiano?
RispondiEliminaRileggersi Pinocchio e la fine che fanno i fanciulli cui si dice sempre di sì: ignoranti e venduti al miglior offerente.
RispondiEliminaA proposito di "giustissimo eliminare le punizioni", Leonardo da Vinci dice lapidario: "Chi non punisce il male, comanda che si facci".
RispondiEliminaCitando Giorgio Ragazzini
RispondiEliminaLeonardo da Vinci dice lapidario: "Chi non punisce il male, comanda che si facci".
Allora, dico io, per invertire la rotta sbagliata della scuola di cosa vi è bisogno?
"Di onestà", come ripetono a iosa la gente del M5s.
Se non si cambia cosa ci sta dietro agli insegnanti maltrattati è inutile pestare l'acqua nel mortaio.
Stupenda l'intervista di Grillo di stasera.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/21/grillo-bersani-cera-piano-per-mandarlo-al-macello-io-ho-le-prove/922203/
C'è anche l'aforisma "Bonis nocet qui malis parcet" attribuito a Seneca.
RispondiEliminaPeccato che io, a differenza di anonimo, provi una repulsione irresistibile ogni volta che vedo Grillo e ancor più Casaleggio, o li sento esporre le loro idee, e di conseguenza non abbia alcuna speranza che da quella parte possa venire qualcosa di buono sul piano del progetto politico. Fatta salva la buona fede di singoli esponenti del M5S e le singole azioni positive, svolte sul piano del controllo e della contestazione. Su quello della proposta, però, non mi sembra di poter dire altrettanto.
PS: non intendo entrare in discussioni su questo tema: questa è la mia opinione, altri hanno diritto ad avere la loro. Vedremo poi chi avrà avuto ragione; purtroppo l'oggetto dell'esperimento è il futuro dei nostri figli.
RispondiEliminaCon i moralizzatori
nessuna gioia
solo dolori
Anonimo, mi sa che sono io ad affaticarla...
RispondiEliminaChe ha? Che c'è? Problemi???
E impari ad usare il lei.
Parlavo del primo anonimo.
RispondiEliminaCon il secondo mi sento d'amore e d'accordo.
@Papik
RispondiEliminaSecondo il mio parere ( e comunque rispetto il suo) quello che di Grillo e Casaleggio fa paura è l'andare in controtendenza e l'avere organizzato benissimo la protesta.
Come diceva una volta Fini: "Per fare le rivoluzioni bisogna avere le idee chiare".
Da questo punto di vista Grillo ha chiarissimo quello che vuole e adesso sempre più persone lo hanno: si vuole un mondo fondato sull'onestà, sui rapporti umani, sull'attenzione alla persona e non sulle ricchezze.
L'onestà non è mai vista di buon occhio a chi è abituato a vivere in una società dove si predica bene e si razzola male.
L'abbandono del valore della ricchezza e della proprietà e del potere in generale fa paura a chi è abituato a vedere il successo proprio e altrui in tale funzione.
Mi piace moltissimo il tipo di governo e di vita che si ha in Norvegia e in Svezia non solo per il rispetto altissimo che si ha verso gli insegnanti, ma anche per i valori e per il modo di vivere.
Lì sono le donne a governare in maggioranza. Da noi gli uomini ed è il disastro. E' un caso?
RispondiEliminaLudovica
il Movimento Vi affatica
Unknown ha detto... «Perchè non fa una campagna contro gli uscieri di Montecitorio che prendono 150 mila euro al mese? E poi, cosa ne sa di scuola? Ha mai messo piede in un'aula? - 21 marzo 2014 08:09»
RispondiElimina1) neanche Moretti (FS) arriva a quella cifra mensile. comunque le retribuzioni di commessi, barbieri, elettricisti sia alla camera che al senato sono esagerate se non folli.
http://www.corriere.it/politica/13_ottobre_31/alla-camera-stipendi-allineati-l-alto-debc5bbe-41f6-11e3-8636-110cb2716567.shtml
2) è inutile e sgradevole proporre agli altri di fare campagne contro e anzi sfidarli.
paniscus ha detto... «Perché, quelli che comunque non studiavano nemmeno con la prospettiva di essere sanzionati, secondo te, se si eliminano del tutto le sanzioni, invece studiano? - 21 marzo 2014 19:30»
RispondiEliminanella situazione attuale, la sanzione (voti bassi, bocciatura) è essenzialmente fasulla e inefficace perché viene minacciata e poi non applicata, o solo in casi rari ed estremi (quando proprio non si può fare altrimenti). O no?
Si è creato – ormai da decenni - un circolo perverso e vizioso per cui si studia sempre meno, si riducono i programmi, ma bisogna poi promuovere ugualmente. La aspettativa della promozione con impegni ridotti è una delle cause di indisciplina e di bullismo: alcuni ragazzi rifiutano anche il minimo per salvare le apparenze,
rimangono aperti i problemi della gravosità e rigidità dei programmi e delle modalità di insegnamento. Oltre ai problemi cronici della scuola: edifici, precariato, retribuzioni, risorse inadeguate, ….
Le responsabilità sono essenzialmente politiche, governative, ministeriali e l’insistenza per applicare valutazione, meritocrazia, premi e punizioni non è altro che una furba manovra ministeriale per cercare di auto-assolversi e per scaricare sui docenti colpe e conseguenze di azioni, omissioni, scelte che sono del ministero stesso e dei politici.
"è inutile e sgradevole proporre agli altri di fare campagne contro e anzi sfidarli".
RispondiEliminaPerché? Bisogna rompere le scatole a oltranza: se qualcuno mi dice di fare sacrifici, mi aspetto che li faccia anche lui. Se mi tacciano di lavorare poco, mi devono dimostrare che lavorano più di me e li voglio vedere di fronte a una classe scatenata: forse risolveranno tutto con una lezione in inglese aiutandosi con la LIM!!!
Proposte per rompere le scatole ad oltranza a chi ci chiede di fare sacrifici?
RispondiElimina«Perchè non fa una campagna contro gli uscieri di Montecitorio .....
RispondiEliminavoglio dire perché sfidi, perché non la fai tu la campagna contro?
Vorrei raccontarvi cosa succede nella mia scuola, ma è troppo lungo, vi lascio questo estratto da circolari, giudicate voi:
RispondiEliminaOGGETTO: Convocazione Assemblea degli studenti ex art. 13 Dlsg. N. 297/94
Comunico di aver autorizzato, a richiesta ed in applicazione dell’art. 13 comma 6,
la convocazione menzionata in oggetto.
La seduta si svolgerà mercoledì 2 aprile 2014 – 2a e 3a ora di lezione
Odg:
1) Questionario valutazione libri di testo
2) Questionario valutazione docenti
3) Questionario valutazione cogestione
4) Varie ed eventuali
I rappresentanti di classe in caso di partecipazione saranno considerati assenti
giustificati.
Ma non contenti i rappresentanti di Istituto passano per le classi per correggere la circolare( il Dirigente non era in Istituto)
Oggi: ore 11,20:
rettifica modalità esecutive circ. n. 270 del 29/03/2014
In relazione all’ effettuazione dell’ assemblea di Istituto l’applicazione dell’art 12 ex Dlg n. 297/1994
comporta questa diversa applicazione operativa:
mercoledì 2 aprile pv in ogni classe sarà effettuata dalla 2 a alla 3 a ora di lezione l’ assemblea di classe l’ odg rimane invariato.
Nota bene:
Tale disposizione non si applica alle classi che abbiano effettuato oggi (31/03) o domani (1/4) tale assemblea.
Stesso odg.
Gli Insegnanti dell'Istituto non prendono alcuna iniziativa.