venerdì 21 marzo 2014
CORSI E RICORSI, PURTROPPO STORICI
Una sentenza del Consiglio di Stato
rischia di lasciare oltre 100 istituti scolastici della Toscana senza i
dirigenti che li guidano da quasi due anni, in quanto vincitori di un concorso
ora annullato per irregolarità nella formazione di una delle due commissioni
d'esame. Tutti dovranno sostenere una nuova prova orale e la metà di
loro anche quella scritta. Non entriamo nel merito delle ragioni dei
ricorrenti, ragioni che evidentemente esistono e che dovranno
senz'altro essere soddisfatte. Si discute, invece, sul disastro della nostra
struttura amministrativa e politica che sembra per ora non trovare
a questa situazione una soluzione che non penalizzi gravemente nessuno. In
passato abbiamo assistito a indecorosi concorsi riservati, in cui la selezione
era pressoché inesistente, per sistemare i dirigenti che
avevano ottenuto degli incarichi annuali, ma che non erano riusciti ad entrare
in ruolo attraverso il concorso ordinario. Oggi, invece, si rischia di buttare
fuori dalla scuola decine e decine di persone che vi erano entrate per merito e
per pubblico concorso (binomio insolito dalle nostre parti). Di
sicuro, quindi, bisogna fare il possibile per salvaguardare il posto di coloro
che già se lo sono guadagnato. (VV)
Il noto detto latino "Summum jus, summa iniuria" sembra proprio adattarsi a questo caso. Era infatti stato nominato erroneamente un commissario che non possedeva i requisiti per ricoprire il ruolo. Sembra però decisamente improbabile che questo solo fatto abbia alterato i risultati del concorso. Il cavillo di Troia ha funzionato, il merito è di nuovo in fuga dalla città in fiamme.
RispondiEliminaI concorsi riservati per dirigenti scolastici erano così riservati che passavano tutti. Erano delle sanatorie a buon mercato con la parvenza della legalità ( nel pubblico impiego si entra solo per concorso). Ora si esagera al contrario: tutto questo è degno di un Paese fuori orario.
RispondiEliminaPensavo che almeno i dirigenti venissero selezionati senza intrallazzi. Invece da quel che leggo sembra proprio di no. Il pesce puzza dalla testa e se la testa è selezionata con tanta faciloneria e superficialità c'è da perdere qualsiasi speranza.
RispondiEliminaLa scuola ha necessità di certezze e se neanche i concorsi sono in grado di offrirle c'è poco da sperare.
8 parole per inziare il testo e 8 per chiderlo: o l'uno o l'altro per riconoscere i temi di chi doveva vincere: sarebbe questo il merito?
RispondiEliminaErano tutti della solita cordata.
RispondiEliminala corruzione non si evita, c'è sempre stata e sempre ci sarà. Io ho vinto il concorso in maniera pulita e ora rischio di pagare per colpa di un errore formale non mio. Vi sembra giusto?
RispondiEliminaNel frattempo ci rimanderanno nelle scuole a questo punto dell'anno sicuramente a fare supplenze. Mettiamo il caso che superando il nuovo concorso si torni a fare i dirigenti, con quale spirito lo faremo?
RispondiEliminaSulle ragioni dei ricorrenti avrei molti dubbi, sulla loro coerenza, onestá intellettuale, opportunitá. Quando si partecipa ad un concorso se ne accettano le regole nel bene e nel male. Ma alla fine tra tutte le possibili censure presentate una ha fatto centro!
RispondiEliminaMa le sentenze vanno o non vanno rispettate o ciò vale solo per chi dite voi?
RispondiEliminaLe sentenze vanno rispettate sempre.
RispondiEliminaE I POSSIBILI DANNEGGIATI ATTUALI?
RispondiEliminaCosì la Prof.ssa Anna Maria Florio su Tecnica della Scuola:
«E’ lo stesso Consiglio di Stato a riconoscere che il sostituto ha i titoli per ricoprire tale incarico; rileva soltanto che, prima della sua nomina, sarebbe stato più diligente, da parte dell’Amministrazione, interpellare un numero più ampio di professionisti di “prima istanza”.
Se questi professionisti non si fossero trovati allora la nomina sarebbe stata valida.»
«Anzi, la ricorrezione delle prove scritte di molti dirigenti e idonei, la ripetizione delle prove orali, con il rischio di non superare l’una o l’altra e di perdere qualsiasi diritto a conservare un incarico ottenuto con merito, con tutta evidenza li danneggia perché scarica su di loro responsabilità dell’amministrazione che ha gestito il concorso.»
MA GIÀ ATTUALMENTE POTREBBERO ESSERCI ALTRI DANNEGGIATI PER RESPONSABILITÀ DELL’AMMINISTRAZIONE!
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