domenica 4 maggio 2014

SU UN LAPSUS: GLI ISTITUTI ALBERGHIERI DIVENTANO LICEI

Fra i primi dieci classificati nel concorso “Cittadini europei, cittadini del mondo”, riservato agli studenti delle scuole superiori toscane, ci sono ben tre allievi dell’Istituto alberghiero “Aurelio Saffi” di Firenze. Che curiosamente, nella graduatoria ufficiale, è stato trasformato in “Liceo alberghiero”. 

Nessuna affettazione, ci mancherebbe altro, e nessun malcelato senso d’inferiorità, ma l’errore di chi ha stilato la graduatoria degli allievi vincitori di un prestigioso concorso indetto dalla Regione Toscana sull’Europa non ci inorgoglisce. Infatti, gli studenti dell’Istituto Professionale alberghiero che io dirigo (tre nei primi dieci, e questo sì che provoca soddisfazione e orgoglio, anche per i docenti che li hanno in questi anni preparati) si sono ritrovati appartenenti al “Liceo Alberghiero Saffi”. Ovviamente un Liceo del genere non esiste e spero bene che non esista neanche in futuro. Non perché intenda snobbare gli indirizzi liceali, ma perché ritengo che un indirizzo professionale non debba assolutamente perdere la propria identità, purtroppo già in parte compromessa da chi ha voluto ad ogni costo “licealizzare” i professionali. Come più volte è stato stigmatizzato su questo blog anche da parte del sottoscritto, la visione piramidale della nostra scuola superiore è assai consolidata nell’opinione pubblica ed è ancora lontana dall’essere superata. Innanzitutto perché cambiare il proprio modo di vedere il mondo richiede tempo, soprattutto se si vive in un paese come il nostro in cui cambiare idea, al pari del cambiare appartenenza politica, è visto come una sorta di tradimento e di mollezza ideologica. Inoltre, abbandonare questa sorta di supremazia culturale di cui godono i licei rimane ancor più difficile, perché ad esserne convinta è gran parte degli stessi addetti ai lavori. Basti pensare come ancora oggi sopravviva in molti insegnanti, anche colleghi nella stessa classe, la consapevolezza che ci siano materie che “valgono” più di altre e, di conseguenza sembrano affermare il principio che chi le insegna "valga" di più rispetto ai colleghi. Nell'attesa tuttavia che le cose, e le teste delle persone, cambino, io vorrei almeno che la mia scuola fosse rispettata per quello che è, cioè un istituto Professionale e guai a chiamarla, mi si permetta l'ironia, Liceo, "con rispetto parlando". (VV)

3 commenti:

Grilloparlante ha detto...

Molti diplomi liceali sono ormai inspendibili per il mondo del lavoro. Continuando così i licei si liquideranno da soli.Basta aspettare e nel giro di pochi anni tutta la scuola italiana verrà liquidata e il lavoro manuale sarà esclusivo degli stranieri. Voglio proprio vedere come gli italiani recupereranno il tempo e i mestieri perduti. Avanti così e altro che Grillo?
Perché nessuno ha parlato nei commenti precedenti della figura del Grillo parlante? Un LAPSUS?

Enrico D. ha detto...

Veramente dei 5 stelle ne parla spesso Ludovica, anche quando c'entrerebbe il giusto...

Ludovica ha detto...

Il mio grillo è migliore di quello di Pinocchio! Non si fa schiacciare dai pinocchi con sindrome di rimozione della verità.
E comunque caro sig. grilloparlante, legga bene i 77 del precedente thread e noterà che in uno del grillo di Pinocchio ne ho parlato.