Nel 2010 avvertimmo
la polizia postale che il sito “Scuolazoo” offriva agli studenti lo svolgimento
dei compiti d’esame da recapitare via sms: ci dissero che avevano le mani
legate. Ogni anno nei tre anni seguenti, sempre in vista degli esami, abbiamo
preso iniziative pubbliche (tra cui una Dichiarazione firmata da centinaia di
insegnanti e dirigenti, e una lettera dell’Anp e nostra al Ministro Carrozza), per
contestare a chi avrebbe il compito di garantire la correttezza degli esami,
compresa una parte dei colleghi, omissioni e complicità nelle copiature a man
bassa durante gli scritti. Gelmini e Carrozza non risposero, Profumo lo fece
con inaudita arroganza (“Non ho la cultura dei servizi segreti”), in un’intervista
a Studenti.it. La sensibilità nella scuola cresceva, ma le “autorità competenti”
restarono inerti.
Quest’anno qualcuno deve aver slegato le mani alla
polizia postale, che ha denunciato il sito per “istigazione a delinquere”. Ne
parla tra gli altri Flavia Amabile su “La
Stampa”. Un primo, importante passo per rendere più credibile la scuola e
lo Stato.
51 commenti:
Finalmente!
Profumo non aveva la cultura dei servizi segreti ma quella del malandrino. C'è chi ruba e chi pur potendolo fare non fa nulla per impedire che si rubi. Povero Profumo. Poveri noi.
Profumo? Un intrallazzone che faceva affari con la Microsoft, totalmente privo di etica.
Mi complimento per le vostre campagne di civiltà e correttezza.
Guardate cosa succede nel thread dell'appello sul bes del gruppo di Firenze.
Complimenti vivissimi al "Gruppo di Firenze" per una campagna di civilta' e di legalita' che finalmente inizia a dare i suoi frutti.
@massimo Rossi
Ma che auguri vivissimi! Magari! Guardi che nelle risposte di oggi al thread "Lettera aperta al Ministro sui bisogni educativi speciali" stanno letteralmente criticando il Gruppo di Firenze! Altro che lodi!
Vi faccio i miei complimenti per le vostre campagne di civiltà e correttezza.
Profumo è un tangentaro al soldo della Microsoft, un losco individuo privo di qualunque cultura elementare.
Profumo di soldi? d'imbecillità senz'altro. Povera Italia e povero Monti. Ma chi si era scelto? E Napolitano non aveva altre persona a cui far salvare il paese. Che la malora se li porti tutti. cialtroni ed incapaci. Ha ragione Ludovica. Grillo mica l'ha inviato la provvidenza. E' frutto dell'imbecillità degli italiani che hanno votato una classe dirigente impresentabile. Profumo d'imbecillità.
Nei commenti al post del 30 maggio sui Bes, abbiamo inserito una risposta alle accuse segnalate da Ludovica.
Mi associo ai complimenti per le campagne che promuovete per restituire serietà e dignità alla scuola.
Va bene dare merito ed applausi al Gruppo di firenze che va contro scuolazoo, ma sono veramente disgustato di vedere inneggiare alla legalità e alla civiltà un utente come massimo rossi, che è un evidente votante del pregiudicato berlusconi, il quale inveisce contro il M5s e in questo blog contro ludovica. Tenete a mente o via piace o meno che i grillini sono attualmente gli unici rappresentanti della legalità e della pulizia morale in Italia nel mondo politico e sociale.
Che il Gruppo di firenze lo tenga a mente invece di zittire ludovica se vuole perseguire le strade "della civiltà e della legalità".
Finalmente mi sono tolto un peso dallo stomaco!
Caro Ignazio,
i frequentatori di questo blog sono tutti legittimati a intervenire, se lo fanno in modo civile; nessuno invece è legittimato a fare gli esami del sangue politici a chicchessia. Massimo Rossi è stato semmai criticabile per aver inveito aggressivamente contro Lodovica, esattamente come fa ora Lei nei confronti di Massimo Rossi, le cui scelte elettorali non riguardano né noi né Lei. I membri del Gruppo di Firenze e i lettori del blog hanno tutti le loro idee politiche, ma, come avrà notato, evitano di sbandierarle e ancor più di utilizzarle come oggetti contundenti, anche perché il ping pong delle accuse e delle controaccuse è in genere di una noia mortale.
Ludovica è una gradita commentatrice di problemi scolastici e da parte nostra non è stata zittita, ma solo invitata a essere più sintetica e ad attenersi ai temi di cui via cui si parla, come lei stessa potrà confermare. Detto questo, Lei è benvenuto su questo blog se vorrà darci contributi di riflessione o esperienza personale. E grazie, naturalmente, per gli applausi al Gruppo di Firenze.
Gentile Ignazio, la ringrazio per le sue parole di difesa e anche di indiretto apprezzamento.
Cerchiamo di essere utili al di là delle nostre idee politiche e facciamoci apprezzare per quello che siamo nel pratico. A scontrarci e basta non serve a niente se non ad amareggiarci e comunque io ho imparato a "odiare il peccato e non il peccatore".
Questo non è una resa bensì un volere raggiungere degli scopi che mi sono spontaneamente trovata a condividere con chi fa parte del Gruppo di Firenze.
Non nutro rancore per nessuno e tantomeno per il sign. Rossi. Però la ringrazio ancora per la sua sensibilità ed attenzione nei miei confronti.
Mi farà piacere leggere i suoi commenti su questo blog.
Un grazie anche ad Aldo e naturalmente al Gruppo di Firenze.
Adesso vado ad immergermi nell'arena del thread del Bes!
Questa è una buona notizia, senza se e senza ma. Direi che possiamo esserne contenti tutti, anche perché negli ultimi tempi le buone notizie sono alquanto rare.
Meno apprezzabile mi sembra però il commento della ministra: “Non è così grave il fatto che siano trapelate all’esterno le tracce dei temi da svolgere prima della comunicazione ufficiale del Miur - ha detto – Chi ha inviato lo ha fatto stamattina in classe, ieri non è successo nulla, non mi sembra così grave”.
Evidentemente ignora che l'uso di cellulari e ancor più di connessioni è proibito durante lo svolgimento delle prove.
I furbetti di ScuolaZoo: "Noi, copioni per finta denunciati per davvero"
"Che la prova di Maturità in corso in questi giorni sia un esame pubblico non ci sono dubbi, ma che ScuolaZoo abbia inteso «istigare» qualcuno «a delinquere» è da escludere. Tuttavia la Procura della Repubblica milanese, ha emesso un decreto di sequestro preventivo di urgenza della pagina web di Scuolazoo «per non aggravare le conseguenze del reato, essendo il servizio - spiegano gli inquirenti - comunque consultabile da parte degli studenti al momento dell'esecuzione degli esami di maturità»."
l’articolo su ilgiornale.it
Dicono i responsabili di scuolazoo: "Da anni Scuolazoo.com si propone di offrire un supporto online ai maturandi con iniziative non solo accademiche ma anche goliardiche. È un modo come un altro, certamente legale, per andare incontro allo stress di chi è chiamato a svolgere una prova importante della propria vita".
Curioso modo di "andare incontro allo stress" quello di offrire un servizio inesistente. E stranissima goliardata quella che si ripete per anni e anni. La verità è che le istituzioni li avevano abituati all'impunità. Speriamo che alla fine del salmo non sia ancora così.
So' ragazzi. Santoddio lasciamoli diverti' e smettiamola d'anna' a ricercare er fumo. Ve lo dice uno come me che fu ministro e ar ministero portò tanto profumo.
QUIZZONE 2014, IL 39% DEI MATURANDI HA COPIATO
Si è svolto oggi il terzo scritto della maturità 2014 durante il quale tra cartuccere, compagni di banco e aiutini dei prof i maturandi sono riusciti a copiare
di Marta Ferrucci - 23 giugno 2014
TERZA PROVA, SI COPIA - Si è svolto oggi il terzo scritto della maturità 2014, la prova redatta dalla commissione interna che verte su cinque materie e che vale 15 punti.
Nel corso di quest' ultimo scritto il 39% dei maturandi ha dichiarato di essere riuscito a copiare: di questi il 23% ha dichiarato di essere riuscito a copiare tutto, il 16% di essere riuscito a copiare abbastanza.
Ad un ulteriore 25% di maturandi l’ aiutino è arrivato dai professori mentre il restante 36% non ha copiato nulla. E' questo il risultato di una indagine condotta dalla redazione di Studenti.it a poche ore dalla fine del terzo scritto.
http://www.studenti.it/maturita/quizzone-maturandi-hanno-copiato.php
Pare che in questa sede non si riesca a considerare decente o bene spesa una giornata che non preveda l'arresto o la denuncia di qualcuno.
Evidentemente esiste una conventicola relativamente ininfluente ma capace di rancori piccini e pluriennali, destinati a trovare per lo più sfogo nelle delazioni.
Un indice dei tempi.
In tempi normali, invece, i delatori non godono di stima neppure da parte di chi trae vantaggio dalla loro opera e nei casi più seri rischiano umiliante e illacrimata sorte.
La prospettiva di una normalizzazione dei rapporti sociali va considerata meramente ipotetica, ma il Gruppo di Firenze non dovrebbe scartare a priori una simile, spiacevole eventualità.
(l'intervento precedente era mio, e non è stato eliminato per censura o per ripensamento, ma solo perchè mi sono accorta che c'erano degli errori di battitura insostenibili... adesso lo rispedisco quasi identico)
L.
per INSCO:
Carissimo, detto da una che ti conosce, che segue tutto quello che scrivi, e che sostanzialmente si trova sempre d'accordo con te quasi in tutto...
...lasciati dire amichevolmente che su questo punto stai prendendo delle grosse cantonate.
A quanto mi è sembrato (e non solo adesso, ma ogni volta che è capitato di parlare di scuola, dalle occupazioni studentesche agli esami), tu hai questo mito romantico dell'ammirevole giovane ribelle che combatte per la libertà di cultura alternativa contro un sistema repressivo, reazionario e autoritario.
Lasciatelo affettuosamente dire da una che ci lavora, ma sei completamente fuori strada.
Il profilo tipico del "copiatore agli esami" di cui si sta parlando qui NON E' quello del giovane idealista che combatte il sistema... ma quando mai?
Se combattesse il sistema, innanzi tutto accetterebbe orgogliosamente la possibilità di vivere anche senza promozioni e senza diplomi (o comunque, accetterebbe di sfangarsela con un voto basso facendo il meno possibile e studiando solo quello che gli piace, il che sarebbe una scelta perfettamente lecita); e soprattutto, non farebbe il ribelle SOLO contro scuola e professori, ma lo farebbe comunque, in generale, a cominciare dalla contestazione dura dello stile di vita dei suoi stessi genitori, nonché dei media, della televisione, della pubblicità, dei marchi commerciali, del consumismo e dell'omologazione.
E invece, col cavolo.
Il profilo di cui stiamo parlando è quello dello sbruffoncello viziato e pretenzioso, ben equipaggiato di supersmartphone da 800 euri da parte di genitori ancora più pretenziosi di lui, pronti a comprargli il diploma a pagamento tramite ricorsi, avvocati, raccomandazioni e minacce, e perfettamente integrato in qualsiasi schifezza consumistica e conformistica di quelle che tu giustamente aborrisci (dalla frequentazione simbiotica del Libro dei Ceffi, a quella della movida sbrodolante dei localini, al disprezzo per qualsiasi stile di vita diverso dal proprio).
Riflettici e rilassati.
L.
Dopo aver riflettuto in modo rilassato sulla questione, non si può che confermare il fatto che in questa sede pare che non si riesca a considerare decente o bene spesa una giornata che non preveda l'arresto o la denuncia di qualcuno.
L'impressione che se ne ricava è che deve esistere una conventicola relativamente ininfluente ma capace di rancori piccini e pluriennali, destinati a trovare per lo più sfogo nelle delazioni.
Un indice dei tempi.
Come indice dei tempi sono i perfetti esponenti della società contemporanea che ci si è guardati bene addirittura dal prendere in considerazione, per non parlare di difenderli.
Quello che si vuole sottolineare è il fatto che il "Gruppo di Firenze" riesce a trovare ancora troppo permissivo un contesto sociale in cui è sufficiente alzare la voce al pallonaio per attirare l'attenzione della polizia politica.
Altro e più umoristico discorso, l'autorevolezza e l'autorità accordate in questa sede allo stato che occupa la penisola italiana, che chiunque abbia un minimo di rispetto di sé evita ovviamente di ritenere persino degno di dileggio.
Il rispetto dello Stato è la prima cosa che si deve insegnare.
"Il rispetto dello Stato è la prima cosa che si deve insegnare."
così, a priori, sempre e comunque? non si può criticare? sempre "ottimo e abbondante", come il rancio?
l'anonimo ci faccia qualche esempio concreto e attuale della sua proposizione.
Nessuno che parli di rispetto per lo Stato, o meglio per le istituzioni dello Stato, intende dire che non si può criticare, suvvia; c'è bisogno di spiegare una cosa del genere?
@INSCO
Va bene. Ma in definitiva, far credere di sapere cose che invece non si sanno va bene?
Senza essere polizieschi, prendere con un bigliettino lo stesso voto di quello che è stato nove mesi sui libri va bene?
Prendere crediti da spendere negli esami di ammissioni senza aver fatto nulla per meritarlo va bene?
Non è una questione di polizia, voglio solo capire se devo dire ai miei studenti di studiare o di farsi i bigliettini.
Il Gruppo di Firenze mi sembra rappresenti con molta evidenza come sia possibile conciliare il rispetto per lo Stato con l'obbligo etico di criticarlo senza riguardi, neanche per le persone che lo rappresentano, perché cambi le regole quando queste ci appaiono inique o perché le faccia invece rispettare quando ci appaiono giuste ma viene permesso siano disattese.
Naturalmente nel rispetto dei principi democratici e della correttezza verso la " social catena" che impone di fare tutto quello che è lecito fare per cambiarle senza tuttavia venir meno al loro rispetto fin quando rimangono in vigore.
Al signor FR.
Lo svolgere tutt'altro mestiere rispetto a quello di insegnante esime fortunatamente chi scrive da certe questioni.
I "bigliettini" sono sempre esistiti qualunque cosa ne pensassero i docenti. Nel 1989 una delle lavagne del Liceo Carcere Michelangiolo di Firenze era contornata da una serie di appunti scritti in minutissima grafia che facevano riferimento ai possibili metodi di risoluzione delle equazioni di secondo grado, e c'era anche qualche appunto sulla tavola periodica. Il tutto, opera tollerata di qualche benemerito amanuense che si è sicuramente reso utile a più di una leva di studenti... ma che sarebbe bastato togliere di mezzo con un paio di colpi di pennello.
Nel 2014, nello stato che occupa la penisola italiana le bassezze, l'imbroglio, il tradimento[*] (si licet parva componere), il doppio gioco sono diventati la regola in ogni tipo di rapporto sociale e i vertici dell'elettorato passivo ne hanno fornito e continuano a fornirne prova ogni giorno da tempo immemorabile e in mezzo alla generale acquiescenza; non si capisce perché la scuola dovrebbe costituire una eccezione.
In una simile situazione non si tratterebbe di "insegnare" o di "dare esempi", ma di far saltare tutto in aria. In queste condizioni a consentire la sopravvivenza di chi certe cose non le fa e basta è il mettersi in una situazione tale che ciò su cui non può nulla, nulla possa su di lui.
[*] Anni or sono gli azzurros pizzamafias superarono se stessi. Un certo Roberto Maroni divenne "ministro dell'interno" dello stesso stato che aveva giurato di distruggere. In una realtà normale sarebbe finito sotto processo per alto tradimento; nel "paese" dove mangiano spaghetti il suo cursus honorum non ha conosciuto incrinature.
E' vero, purtroppo, e ci fu anche quello che fu nominato sottosegretario nello stesso Ministero del quale era stato dipendente assenteista e come tale condannato penalmente.
E con ciò? dobbiamo metterci tutti a delinquere? o incoraggiare chi lo fa? E' chiaro che i bigliettini sono sempre esistiti, perché nel nostro sistema gli studenti non sono in concorrenza l'uno con l'altro come in quello anglosassone, ma sono tutti alleati contro l'autorità rappresentata dal docente.
Se poi questo sia un fatto positivo o negativo, potremmo discuterne per anni.
Ma che i professori, cioè l'autorità di cui sopra, invece di contrastarli li incoraggino è inaccettabile.
L'omertà in certe zone è un dato di fatto difficile (forse impossibile) da sradicare. Ma questo non vuol dire che le forze dell'ordine e la magistratura la debbano supportare.
scrive insco: "il doppio gioco sono diventati la regola in ogni tipo di rapporto sociale .... in mezzo alla generale acquiescenza; non si capisce perché la scuola dovrebbe costituire una eccezione.
In una simile situazione non si tratterebbe di "insegnare" o di "dare esempi", ma di far saltare tutto in aria."
1) ma perché la misura è colma!
2) perché per la scuola è un boomerang.
3) bisogna trovare un sistema per uscirne senza far saltate tutto in aria.
Un sistema? Introdurre la competizione anglosassone
Chi scrive è noto in vari ambienti per il proprio sghignazzante antiamericanismo.
Ma questo non ha rilevanza, basterà ricordare come la scuola yankee abbia prodotto e continui a produrre torme di individui dotati di un'autoconsapevolezza da scarafaggi, normalmente incapaci di trovare su una carta geografica i paesi che il loro esercito viene mandato ad aggredire.
Nonostante esista ancora un buon numero di ben vestiti pronti a mestruare di "sessantottini che hanno rovinato la scuola" e via cianciando, il mondo della scuola non è in alcun modo sfuggito all'individualismo manicomiale che ha impestato negli ultimi trent'anni ogni àmbito dell'umano agire.
Il Liceo Carcere Michelangelo di Firenze già trent'anni fa agiva come se dovesse selezionare astronauti per la Ferrari, il che significa che la putrefatta distopia "anglosassone" funzionava già ai tempi a pieno regime, avallata ed approvata grazie alla vittoria amriki della Guerra Fredda.
Poi però la Ferrari ha chiuso il proprio settore astronautico, e tanti sogni di grandezza per i quali sgomitare era lecito si sono tradotti in BSMP[*] autoschedate sul Libro dei Ceffi, prive persino del minimo di strumenti necessari a difendersi dall'impeto travolgente della crisi economica e sociale, primo tra tutti quello della solidarietà.
Tutta roba ampiamente gettata alle ortiche da sudditi che si sono venduti cent'anni di lotte sociali per qualche straccio firmato, e che avevano anche la sfrontatezza di guardare dall'alto in basso chi non si mostrava d'accordo.
[*] Buzzicone Separate con il Mutuo da Pagare.
E allora?
Se gli alunni solidarizzano fra loro si ottiene il bel risultato di essere contro il docente che agli esami ha il dovere di controllare, e quindi non va bene.
Se utilizziamo il sistema anglosassone di competizione fra gli alunni, non va bene neanche perchè cominciano a disimparare la geografia alla maniera degli yankee.
Facciamo allora calare un ufetto stile "Deus ex machina" per suggerici?
Se sia preferibile il clima competitivo anglosassone o la nostra solidarietà omertosa è questione, come ho già detto, che potremmo discutere per anni. E sono il primo a non avere idee chiare e definite in proposito.
Un dato certo, però, è che molti sono quelli costretti a espatriare tra i nostri giovani migliori. Mentre non vedo molti giovani anglosassoni cercare lavoro qui da noi.
Questo a mio parere dimostra almeno una cosa: che il nostro sistema formativo non è ancora alla frutta, o almeno che non lo è quanto la nostra società, nella quale in molti casi è inutile competere perché tanto chi deve vincere già lo sanno tutti.
Di ciò, la colpa primaria secondo me è proprio nel sessantotto, che non ha tanto "rovinato la nostra scuola" quanto ha distrutto la nostra società, mettendola nelle mani di quei figli di papà che Pier Paolo Pasolini (uno che non era particolarmente filoamericano né usava vestire particolarmente bene, per quanto ne so) aveva così prontamente riconosciuto negli pseudorivoluzionari che interrompevano le lezioni e occupavano le università per impedire a chi non "nasceva bene" come loro di poter competere con loro sotto il profilo culturale e, quindi, di poter sottrarre i posti a loro spettanti per diritto ereditario.
P.S. Anch'io non vesto particolarmente bene, in genere.
Per quanto riguarda l'autoconsapevolezza degli scarafaggi alla maniera yankee non c'è problema: fra giovani e adulti italiani vi è di già.
INSCO mi pare ampiamente dimostrato di essere un troll, quindi sarebbe il caso di non polemizzarci oltre, altrimenti non se ne esce vivi, anche perché è uno di quei troll, insidiosissimi, che pensano di saper scrivere.
Io scappo prima di un altro saggio della sua prosa.
Non è divertente fare esami universitari a studenti che non sanno trovare sull'atlante il paese di cui studiano la lingua. Praticamente mi capita ad ogni appello.
Non mi stupisce: nel mondo globale la geografia è proscritta e non bisogna studiare nessuna lingua che non sia l'inglese: un vero impoverimento delle conoscenze.
Ai programmi si sono sostituite le chiacchiere in libertà, le lavagne luminose, i programmi individualizzati, scuola 2.0, la didattica laboratoriale, i bes, le competenze, la interdisciplinarietà.......
Parole, parole, parole
Signor Papik F.,
di "giovani anglosassoni" nella penisola italiana a lavorare ce ne sono eccome, anche se la maggior parte di quelli reperibili per le vie di Firenze si mostrano per lo più inebetiti dalle proprie abitudini; pare che nella patria della libertà non si possa né bere né fumare (dopo che gli yankee hanno inondato il mondo con le loro sigarette e il loro spiritus frumenti) senza farsi unire per un tempo variabile alla cospicua percentuale di popolazione detenuta.
Il problema è che la "individualizzazione" di tutte le sorti va avanti da decenni, ed il lancio alle ortiche di ogni legame sociale è stato vivamente approvato quando -appunto- pareva che tutti dovessero diventare astronauti alla Ferrari.
Adesso domina incontrastata una visione sociale ed economica che equipara al terrorismo qualsiasi comportamento diverso da quelli di consumo. Solo che il grippaggio dell'ascensore sociale e il generale restringersi delle possibilità economiche hanno fatto sì che un paio di generazioni almeno si trovassero con una preparazione umana -prima e ancora che tecnica o scientifica- per nulla adattiva per il coping della situazione presente.
Copiare, a scuola o nei concorsi pubblici (come tutti i comportamenti furbeschi e opportunistici) fa parte del versante "individualizzazione" o del riconoscimento dei "legami sociali"? E battersi perché non si copi e non si faccia copiare? Il rispetto delle regole costituisce una fondamentale garanzia di pari opportunità per tutti. Non c'è nulla di repressivo nel prevenire e nel sanzionare le ingiustizie, è esattamente il contrario. Altrimenti dovremmo passare sopra all'evasione fiscale, al mancato rispetto delle norme di sicurezza nei cantieri e allo sfruttamento dei lavoratori al nero.
Infatti; esistono i comportamenti corretti e vanno insegnati e praticati senza bisogno di confronti con il resto del mondo (né il resto del mondo deve confrontarsi con noi).
Che tra i doveri di un insegnante rientri quello di operare per disincentivare e impedire la copiatura non si discute e non sono certo io a metterlo in discussione.
La questione che mi ponevo - se sia meglio la concorrenza con il rischio del cinismo o la solidarietà col rischio omertoso - riguardava esclusivamente il rapporto tra studenti. Altrettanto valeva, quindi, per i confronti con mentalità estere. Da questo punto di vista, peraltro, non vedo alcun motivo per cui confrontarsi con altri Paesi e sistemi culturali sarebbe da evitare. Penso che se qualcosa potrà cambiare in meglio qui da noi (non certo soltanto nel campo dell'educazione) sarà proprio grazie alle crescenti esperienze all'estero che i nostri giovani hanno l'opportunità di fare e ai relativi confronti che esse suscitano.
Bene, allora confrontiamo: insegno da anni a studenti stranieri. Non mi hanno colpito competitivi anglosassoni o didatticamente evoluti finlandesi, mente ho incontrato tanti bravi studenti serbi e croati. Fattami spiegare come funziona la loro scuola, ho ottenuto il seguente quadro:
alle elementari si scrive un anno in cirillico e un anno in latino. A 10 anni il bambino padroneggia perfettamente due alfabeti (mentre a quanto pare i nostri pargoli arrancano tra dislessia e cacografia). Alle superiori si studia il latino (toh!). La lingua serbocroata viene affrontata sia da un punto di vista letterario sia da un punto di vista logico-generale.
Alla fine, questi ragazzi hanno capacità di studio e apprendimento davvero notevoli. Molti provengono da zone di guerra e non navigano nell'oro: puntano all'essenziale, cioè allo studio, che è la loro forma di riscatto.
Notizie davvero interessanti, grazie a Pupipupi.
Ho scoperto scuolazoo una quindicina di anni fa, il sito sbatteva in prima pagina video di professori che impazzivano facendo gesti inconsulti, a mio avviso dopo essere stati provocati. Tutto il sito era una fomentazione contro gli insegnanti, gli stessi fondatori si presentavano come pessimi ex studenti, ricordo che si vantavano di presentarsi ubriachi a scuola. Da qualche anno mi sono accorto che si è rifatto il look ed è diventato un sito di informazioni per la scuola, ciò non toglie che ad esempio vende strumenti per copiare nelle verifiche, ad esempio orologi o calcolatrici che visualizzano testi preinseriti. Io non capisco come nel nostro paese possano accadere certe cose.
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