martedì 5 agosto 2014

I CENTO E LODE E L'INTERESSE GENERALE

In un intervento sulle pagine romane del "Corriere della Sera", Rosario Salamone, per molti anni preside del Liceo Visconti, ironizza sulla pioggia di 100 e lode che anche quest’anno si è verificata in Puglia agli esami di Maturità: ben 700 su un totale di 3450 in tutta Italia, cioè uno su cinque. Continua a leggere.

22 commenti:

  1. L'articolo del prof. Salomone è in larga parte condivisibile, soprattutto quando parla dell'assurdità di commissari esterni che si spostano di pochi kilometri o addirittura centinaia di metri.
    Che la genialità degli studenti difficilmente possa concentrarsi in una regione rispetto ad altre, tuttativa, lo suggerisce il buon senso, mentre trovo molto discutibile che si continui ad attribuire validità ai test Invalsi, a proposito dei quali suggerisco la lettura dell'articolo segnalato dal prof. Israel.
    http://www.roars.it/online/il-modello-di-rasch/
    A quanto pare la levata di scudi contro la distorsione che queste prove cosiddette "oggettive" stanno producendo nei sistemi educativi dei Paesi avanzati sta assumendo carattere internazionale. Ed era ora.

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  2. Toh, pare che i test Invalsi abbiano una loro utilità...

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  3. Gli esami di maturitá sono totalmente inutili,ingiusti e costosissimi per lo stato. È giunto il momento di abolirli insieme all'attuale sistema di valutazione .Noi docenti,alla fine del quinquennio, certifichiamo il livello di preparazione raggiunto nelle varie discipline e spendibile nel mondo del lavoro o all'università.Punto.

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  4. Sì, aboliamo ancora qualcosa. Magari la scuola. E' costosissima per lo stato e anche ingiusta (si danno persino voti differenziati).

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  5. La scuola è uguale per tutti e i voti devono esaltare i ragazzi e non umiliarli. Aboliamo le insufficienze, gli esami, le brutte figure, le ramanzine evvia evvia.
    Ai genitori diciamo sempre di sì e offriamo loro il caffè e ripigliamoci Berlinguer ministro.

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  6. La nota di Rosario Salamone è tendenziosa e ingannevole, poggia infatti su fondamenta praticamente inesistenti oltre che su pregiudizi e falsi luoghi comuni.

    vediamo:

    1) le lodi quest'anno sono state 3.450 su 459.474 iscritti al 5° anno, cioè lo 0,8%; la disuniformità presunta potrebbe riguardare circa la metà cioè lo 0,4% (altro che pioggia e lampascioni!); non mi sembra corretto tirare conclusioni anche per l'altro 99,6%;

    2) invece che sui 100 e lode, bisognerebbe eventualmente ragionare sulle votazioni medie conseguite tenendo conto di bocciature e dispersione negli anni precedenti:

    3) l'aggregazione a livello regionale è troppo ampia e risulta arbitraria anche se forse comoda statisticamente; il salento potrebbe risultare realtà del tutto diversa dal foggiano;

    4) anche la mancata ripartizione fra tipi di scuola (licei, tecnici, professionali) distorce e altera ragionamenti e conclusioni;

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  7. La tendenza a gonfiare i voti mi sembra generalizzata. Alle elementari nella classe di mio figlio son fioccati i dieci (non siamo nel meridione), ma i bambini facevano normalmente errori di ortografia e alcune materie non erano state svolte in maniera adeguate. Questi altissimi voti non rispecchiavano la reale preparazione della classe. A cosa serve? E c'è un rimedio a queste falsificazioni?

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  8. La tendenza a gonfiare i voti per fer fare bella figura alla propria scuola esiste dappertutto. In ogni regione c'è un gran numero di persone che andrebbero bocciate e invece se ne escono con voti medi ed alti. Questo malcostume dei docenti ha fatto sì che gli studenti considerino la promozione come un diritto acquisito, non come un traguardo da raggiungere con le proprie forze; di qui lo sconcerto e la disperazione che si manifestano quando - ogni morte di papa - si verifica una bocciatura.
    Detto questo, che vale per tutta Italia, sono anch'io convinto che al sud vi sia ancor più "benevolenza" verso gli studenti, oltre ad un livello di preparazione generalmente inferiore a quello del centro e del nord. I fatti lo dimostrano: io stesso ho avuto alunni trasferitisi nel mio liceo da scuole del sud dove avevano voti altissimi; una volta giunti da noi i voti si sono dimezzati, ed hanno dovuto persino, in qualche caso, cambiare scuola. Non mi pare che vi siano altre spiegazioni al fenomeno se non quella che ho detto.

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  9. Massimo Rossi ha detto..." Questo malcostume dei docenti ha fatto sì .... "

    giudizio sommario, sbrigativo, in contumacia, senza ricerca di mandanti e complici, circostanze attenuanti!

    la situazione presenta più o meno le anomalie segnalate dai vari contributi postati, ma prendersela SOLO con i docenti è ingiusto e anche vigliacco.

    la mia esperienza dice che grosse responsabilità ce l'hanno sicuramente alcuni presidi quando distorcono l'andamento dei consigli di classe, e magari a loro volta sono influenzati dai loro superiori e colleghi e da considerazioni ambientali, di quieto vivere ....

    insomma siamo in presenza di un andazzo pluridecennale e occultato, mai affrontato seriamente nel corso delle ricorrenti riforme "epocali".

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  10. Ma a chi conviene affrontarlo? Quando il diritto a entrare è confuso con il diritto a uscire, è dura scendere dalle nuvole ...

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  11. sì "è dura scendere dalle nuvole ..." (chiamiamole così) ma prima bisognerà riconoscere la situazione e ammettere la realtà.

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  12. L'analisi del preside Salamone è da me pienamente condivisa.

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  13. L'analisi del preside Salamone è da me pienamente condivisa.

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  14. Finalmente qualcuno che dice pane al pane e vino al vino. Lo sappiamo da anni che nel generale panorama di corruzione morale, al sud la percentuale si alza. Il fatto è che quasi nessuno ha il coraggio di dirlo con chiarezza. Onore al merito di chi lo ha detto con chiarezza e leggerezza

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  15. No, è tutto segreto in questo paese. Non si può dire neanche che vengono i supplenti dal sud con i punteggi gonfiati.

    RR

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  16. Qualcuno di sostegno ha anche tutta la documentazione falsa e prima faceva la pizzaiola.

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  17. Esistono false scuole private che attestano servizi ovviamente mai prestati. Chi controlla i migliaia di precari che provengono dal sud e che cancellano i supplenti storici del nord?

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  18. V.P scrive, "la mia esperienza dice che grosse responsabilità ce l'hanno sicuramente alcuni presidi quando distorcono l'andamento dei consigli di classe, e magari a loro volta sono influenzati dai loro superiori e colleghi e da considerazioni ambientali, di quieto vivere ...".
    Siamo così alle solite: la responsabilità è sempre di qualcun altro. Per quel che mi riguarda, da docente feci presente, senza per questo sentirmi un delatore, che solitamente un mio collega della classe accanto alla mia entrava con non meno di 20 minuti di ritardo facendo perdere, per la confusione dei suoi allievi, anche a me alla fine ore e ore di lezione.
    A casa mia questo si chiama rubare, nel caso specifico parte dello stipendio; e averlo fatto presente a chi di dovere ( peraltro lo feci volutamente in pubblico tra gli addetti ai lavori) mi fece sentire un buon cittadino, altro che un delatore!
    Se si pensa bene, certe omertà sono assai pericolose e possono contribuire a rafforzare un malcostume che spesso da noi si traduce in mentalità di stampo mafioso che, è risaputo, la si combatte innanzitutto a scuola, ci tocchi essere docenti, bidelli, impiegati o presidi.

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  19. allora è virtuoso e da buon cittadino segnalare i ritardi del collega della classe accanto, mentre non si possono riportare esperienze vissute sul comportamento di alcuni (sottolineo alcuni) presidi, quasi fossero tutti come la moglie di cesare!

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  20. Sono d'accordo con lei: che si riportino e che si denuncino con forza e convinzione i comportamenti illegali dei presidi e dei loro superiori.

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  21. "Agli esami devono sottoporsi pure i docenti, oltre agli studenti. Non è tollerabile che i voti nel Mezzogiorno vengano regalati, che a un livello oggettivamente più basso dei risultati formativi corrispondano paradossalmente votazioni più alte (con la conseguente ingiustizia nell’opportunità d’ingresso all’Università, in Italia e all’estero)."

    Marco Ventura – 26 agosto 2014

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    RIFORMA SCOLASTICA: CHE COSA VOGLIAMO NOI GENITORI

    Che sia davvero la volta buona per dare ai nostri figli un'istruzione degna che prepari alla vita e al lavoro le nuove generazioni?

    L'accorata lettera di un giornalista-padre al duo Renzi-Giannini.

    di Marco Ventura – 26 agosto 2014

    leggi l’articolo

    http://news.panorama.it/marco-ventura-profeta-di-ventura/Riforma-scolastica-che-cosa-vogliamo-noi-genitori

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    MARCO VENTURA - Chi sono

    Inviato di guerra e cronista parlamentare de Il Giornale, poi collaboratore de La Stampa, Epoca, Il Secolo XIX, Radio Radicale, Mediaset e La7, responsabile di uffici stampa istituzionali e autore di una decina fra saggi e romanzi. L’ultimo “Hina, questa è la mia vita”. Da “Il Campione e il Bandito” è stata tratta la miniserie con Beppe Fiorello per la Rai vincitrice dell’Oscar Tv 2010 per la migliore fiction televisiva

    http://www.panorama.it/autore/Marco-Ventura

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  22. Ho letto anche "le accorate risposte" di Rossella De Paola in

    http://news.panorama.it/marco-ventura-profeta-di-ventura/Riforma-scolastica-che-cosa-vogliamo-noi-genitori

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