È con vero dispiacere che ci troviamo a scrivere in
morte di Sebastiano Vassalli, uno tra i più importanti narratori italiani, ma
anche intellettuale che ha condiviso diverse nostre iniziative.
Tra cui la lettera aperta del 2008 Scuola:
un partito trasversale del merito e della responsabilità e, l’anno scorso,
l’appello Ridateci il silenzio. Contro la
distruzione della quiete pubblica. Ci
ha anche accomunato la critica a Don Milani e alla pedagogia del priore di
Barbiana, che è diventata alla fine, suo malgrado, una sorta di pedagogia di
Stato. Alla storia e al presente della nostra società Vassalli prestava una
attenzione costante in ogni sua opera e in ogni suo intervento sulle più
prestigiose testate giornalistiche nazionali. Mai accondiscendente nei
confronti delle idee correnti, fu sempre vicino a coloro che dalle
idee correnti erano stati schiacciati; fossero questi l'Antonia della Chimera o il Campana de La notte della cometa.
martedì 28 luglio 2015
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6 commenti:
E' stato il vero erede del Manzoni più grande, un attento lettore della Colonna infame e di quella cultura illuminista che da noi ha avuto ed ha pochi eredi.
Fu un grande insegnante liceale e lo ricordava con orgoglio.
Un grande scrittore e uomo di scuola che rivendicava con orgoglio il suo passato. Ci mancherà e non solo qui a Novara.
ANONIMO GENOVESE INDIGNATO
Scusate l'off topic (ma non tanto, visto l'alto profilo docente del defunto):
una mia amica insegnante mi dice che con l'alternanza scuola lavoro sarà impossibile svolgere qualsiasi programma scolastico, che i ragazzi verranno obbligati a interrompere lo studio e
la formazione liceale scadrà ulteriormente di livello.
E' vero tutto questo? La scuola come gigantesco campo di lavoro per minorenni?
Uno vuole che il figlio studi e lo mandano a vendere le mele o ad aprire schedari
anche se vorrebbe imparare il latino o la matematica?
Vi prego, smentitemi!
Non credo che l'alternanza metta in discussione la preparazione dei ragazzi. Duecento ore in tre anni di alternanza da svolgere anche nei periodi di sospensione delle attività scolastiche a me sembrano una opportunità ( orientamento, valorizzazione del lavoro manuale e intellettuale, mettere in gioco altre abilità che non l'astrazione, la memoria etc etc).
Sono altri gli elementi che fanno e hanno fatto scadere la qualità della scuola e, per esperienza diretta, mi sento di affermare che solitamente sono i ragazzi più bravi ad impegnarsi anche nell'alternanza.
ANONIMO GENOVESE INDIGNATO
Affidare riforme della scuola alla Confindustria è come affidare la salute dei polmoni a una multinazionale del tabacco. Odiano lo studio, odiano il Liceo, lo dicono anche esplicitamente. A che pro?
Sono anni bui per l'istruzione.
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