Come dirigente
scolastica, l’assessore all’istruzione Cristina Grieco fu firmataria del nostro
appello di sei anni fa proprio a favore di un triennio di questo genere ed è
dunque una coerente sostenitrice di questa linea, che trova ora una sua
concreta realizzazione. Non ci dovrebbero essere quindi ostacoli né resistenze
su questa strada. Si può puntare ora con maggiore ottimismo alla riduzione
dell’insuccesso e dell’abbandono scolastico, che anche in Toscana va ben oltre
le stime ufficiali del 17%. È poi da sottolineare in maniera positiva anche il
favore per il nuovo corso da parte del presidente della Regione, che riconosce
ora apertamente che anche il lavoro manuale rappresenta un’opportunità formativa
e non una discriminazione per molti ragazzi le cui intelligenze ben si confanno
ad un sapere pratico, che è sbagliato forzare in percorsi scolastici “licealizzati”,
per loro frustranti e ultraselettivi. È
giusto infine ringraziare l'Ente Cassa di Risparmio di Firenze che in tutti
questi anni ha finanziato con coraggio e convinzione progetti e percorsi che
andavano nella giusta direzione.
Purtroppo in
molte altre regioni italiane il problema è lungi dall'essere affrontato, e in
certe realtà il tema della formazione professionale è legato essenzialmente al
malaffare o nella migliore delle ipotesi allo sperpero di denaro pubblico.
Auspichiamo che in queste realtà sia lo Stato a intervenire e a garantire un’efficace
azione formativa per ragazzi abbandonati al proprio destino che, in moltissimi
casi, è quello di diventare Neet, cioè persone
non impegnate né nello studio, né nel
lavoro, né nella formazione: in parole povere,
degli emarginati, ora e in futuro, privati perciò del pieno diritto di
diventare veri cittadini, come auspicato da molti articoli della nostra
Costituzione, a volte retoricamente esaltata da intellettuali e politici che si
accontentano dei sogni e non sanno fare i conti con la realtà.
Valerio Vagnoli
"Purtroppo in molte altre regioni italiane il problema è lungi dall'essere affrontato, e in certe realtà il tema della formazione professionale è legato essenzialmente al malaffare o nella migliore delle ipotesi allo sperpero di denaro pubblico"
RispondiEliminaE' quanto avviene da noi in Campania.
Dai dai se ne sono accorti. Ci voleva che la vecchia guardia dei dirigenti cgil se ne andasse in pensione perché in regione avessero il coraggio di cambiare. Hanno sghignazzato per anni contro di voi demonizzandovi con il prendervi in giro.
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