venerdì 12 novembre 2010

LA FRANTUMAZIONE DELLA SCUOLA NELL'ERA DELL'AUTONOMIA

Scardinamento della cornice culturale unitaria del sistema scolastico, sostituzione dei programmi con le indicazioni nazionali, venir meno di una guida e di una direzione chiaramente individuate, trionfo del localismo, accentuazione delle disparità territoriali in termini di opportunità, conseguente indebolimento dei saperi di base. Questi i principali nodi dell’analisi di Adolfo Scotto di Luzio pubblicata sul “Riformista”. Leggi

2 commenti:

francini ha detto...

Mi pare un articolo molto limpido sullo stato della scuola italiana, in particolare sulla filosofia sottesa a quella che poi è stata l'autonomia scolastica. Un'autonomia acefala, localistica, irresponsabile. E al contempo ingessata nei suoi meccanismi decisionali burocratizzati. Impossibile dire meglio. Serve una svolta di profondo ripensamento dell'autonomia scolastica. Neppure lo schema (promesso e mai attuato) "autonomia più valutazione" è adeguato. Serve un'autonomia che sia meglio circoscritta e che sia effettiva laddove ha ragione di esplicarsi. Un'autonomia entro un quadro di regole stabili, sorretta da un tessuto istituzionale che verifichi e contribuisca a migliorane i processi, con un attivo e costante servizio di ispezione, supporto e aggiornamento dei docenti.

Giorgio Ragazzini ha detto...

Giustissimo il commento di Francini. Non si poteva integrare meglio l'articolo di Scotto di Luzio.