martedì 20 luglio 2021

LETTERA A DRAGHI DI GIOVANNI MARIA FLICK, PIETRO ICHINO E ALTRI SULLE VACCINAZIONI A SCUOLA


 Signor Presidente,

desideriamo esprimerle la nostra profonda preoccupazione per il fatto che a tutt'oggi non sappiamo se e come si intenda garantire un inizio del prossimo anno scolastico in presenza per tutti gli studenti italiani. Anche i risultati delle prove Invalsi hanno purtroppo certificato il drammatico arretramento dei livelli di apprendimento causato dall'emergenza della pandemia in tutta la scuola italiana, in particolare nelle superiori, chiuse per più tempo negli ultimi due anni scolastici. Noi riteniamo che per sventare il rischio di un altro anno funestato dal confinamento a casa di bambini e ragazzi sia indispensabile una legge che condizioni all'avvenuta vaccinazione l'ammissione al lavoro del personale scolastico e la frequenza delle lezioni agli studenti, con la sola eccezione di coloro per i quali ci siano controindicazioni mediche.

Sappiamo delle resistenze verso questo tipo di provvedimento, tuttavia confidiamo che Lei saprà richiamare il governo e il parlamento alla necessità di assumersi questa responsabilità verso il paese e verso l'istituzione scolastica, che è così fondamentale per il futuro dell'Italia e in particolare dei suoi giovani cittadini.

Giovanni Maria Flick     Presidente Emerito della Corte Costituzionale

Pietro Ichino                   Professore Emerito di Diritto del Lavoro Università Statale di Milano

Leonardo Becchetti        Ordinario di Economia Università di Roma Tor Vergata

Giovanni Belardelli        Ordinario di Storia delle dottrine politiche Università di Perugia

Sergio Belardinelli          Ordinario di Sociologia dei processi culturali Università di Bologna

Marco Bentivogli           Già Segretario generale della FIM CISL, ora Coordinatore di Base Italia

Carlo Cottarelli              Economista, dirige l'Osservatorio sui Conti Pubblici della Cattolica di Milano

Enrico Deaglio               Giornalista e scrittore

Riccardo Del Punta         Professore Ordinario di Diritto del Lavoro Università di Firenze

Andrea Del Re               Avvocato Cassazionista, Vicepresidente Scuola Superiore della Magistratura

Roberta De Monticelli   Già Ordinario di Filosofia della Persona, Università Vita Salute San Raffaele

Giulio Ferroni                Professore Emerito di Storia della Letteratura, Università di Roma La Sapienza

Elsa Fornero                   Docente di Economia  Uni. di Torino,  già Ministro del Lavoro

Chiara Frugoni              È stata Docente di Storia medievale a Pisa, Roma Tor Vergata, Parigi

Carlo Fusaro                  Già Ordinario di Diritto pubblico comparato Università di Firenze

Silvio Garattini              Fondatore e Presidente dell'Istituto farmavologico Mario Negri

Emanuela Girardi          Presidente di Base Italia

Piero Ignazi                   Professore Ordinario di Scienza politica Università di Bologna

Enrico Morando            Presidente di LibertàEguale, Viceministro dell'Economia nel Governo Gentiloni

Mauro Magatti               Ordinario di Sociologia generale Università Cattolica di Milano

Massimo Pallini             Ordinario di Diritto del Lavoro Università Statale di Milano

Angelo Panebianco        Professore Emerito di Scienza politica Università di Bologna      

Gianfranco Pasquino     Professore Emerito di Scienza politica e Accademico dei Lincei

Francesco Perfetti          È stato Ordinario di Storia contemporanea alla LUISS di Roma

Adriano Prosperi           Professore Emerito di Storia moderna presso la Scuola Normale di Pisa

Alessandro Rosina         Professore Ordinario di Demografia Università Cattolica di Milano

Lucia Valente                 Professore Ordinario di Diritto del Lavoro Università La Sapienza          

Ü   Dalla terza riga in ordine alfabetico.

     A cura del Gruppo di Firenze per la scuola del merito e della responsabilità

domenica 18 luglio 2021

NON È COLPA DI MIO FIGLIO

Da un pub di Roma dove centinaia di persone si erano assiepate per seguire Italia-Spagna si è originato un focolaio di Covid: 97 casi confermati, 88 dei quali di giovani sotto i 25 anni. La mamma di un diciottenne ha commentato: «Mi chiedo come abbiano fatto i proprietari a essere così superficiali». C’è da capirla: mai è successo durante la pandemia che non si siano rispettate le norme di sicurezza,  né che si siano formati assembramenti di ragazzi. Mai si sono visti gruppi di persone senza mascherina, specialmente davanti ai locali notturni, dove comunque il raccomandato distanziamento non è mai stato trascurato. Dunque come poteva prevedere, poveretta, quello che è accaduto? Tanto meno si poteva pretendere dal ragazzo, data la sua tenerissima età, che lo prevedesse lui e che quando ha visto che c’erano «molte più persone di quelle che poteva contenere il pub», per di più senza mascherina, se ne andasse. E poi si sa, la colpa non è mai dei figli.

(GR)