sabato 4 aprile 2020

PER ELENA CENTEMERO, DEPUTATA DELLA LEGA, SCREDITIAMO I DOCENTI. LA RISPOSTA DI VALERIO VAGNOLI

Il “Corriere Fiorentino” di oggi 4 aprile pubblica una lettera della deputata leghista Elena Centemero. Riferendosi a recenti interventi di Valerio Vagnoli sullo stesso giornale poi postati sul nostro blog (29 marzo e 1° aprile), afferma che “non sono accettabili articoli che discreditano la scuola o i docenti o i dirigenti”.
Pubblichiamo la lettera e la breve risposta di Valerio Vagnoli, insieme a una sintesi del nostro comunicato di giovedì scorso che si legge sulla stessa pagina del “Corriere Fiorentino”.
Caro direttore, nel momento di incertezza che stiamo vivendo a causa del Covid-19, la scuola sembra essere ancora uno dei pochi punti di riferimento per ragazzi e famiglie. E lo fa da sola, affrontando la sfida e le difficoltà della didattica a distanza, grazie all’impegno e alla dedizione di insegnanti, dirigenti e personale amministrativo. Una comunità che, dal 24 Febbraio, ha saputo essere presente per i suoi studenti e per le sue studentesse, ha cercato di affrontare le mancanze della didattica a distanza, dalla scarsa connettività (non certo dovuta ai docenti o ai dirigenti) ai pochi device presenti o assenti nelle famiglie. La scuola è abituata a cambiamenti spesso repentini: dovuti all’evolvere della tecnologia, al modificarsi delle caratteristiche e degli interessi dei ragazzi, alla sempre diversa composizione etnica, sociale e culturale del territorio, ma anche in funzione delle richieste del mondo del lavoro. Anche in questa emergenza la scuola ha risposto alla richiesta di cambiare: gli insegnati si sono inventati una didattica nuova, hanno creato materiali, utilizzato una pluralità di strumenti, filmati in italiano e in lingua, link di internet, viaggi virtuali. Utilizzando, come nel caso della mia scuola, il Debate a distanza e visitando virtualmente i luoghi de I Cento passi, dei giudici Falcone e Borsellino, incontrando le realtà antimafia e i familiari di vittime di mafia, come doveva essere nel loro viaggio di istruzione di marzo. Per questo non sono accettabili articoli che discreditano la scuola o i docenti o i dirigenti. Certo ci sono alcune situazioni anomale e poco etiche, che è compito del ministero affrontare con severità. E ancora da soli, i dirigenti e i docenti stanno affrontando il problema della valutazione. Non per sbandierare il no al «6 politico» (non ci sarà), ma per ripensare agli obiettivi didattici in termini di contenuti e competenze e, in questo contesto, per valorizzare il processo formativo. Si dice che gli studenti abbiano acquisito meno conoscenze, che questo sia un anno «perso». Non è così: gli studenti stanno acquisendo le conoscenze indispensabili e le competenze essenziali, ma soprattutto sono più maturi e stanno imparando difficoltà, sacrifici e solidarietà tra di loro. E la scuola ha iniziato un percorso di forte innovazione da cui non si potrà tornare indietro. Mentre infermieri e medici, postini e magazzinieri, nel loro anonimato fanno la loro, onerosissima, parte, anche gli insegnanti, i dirigenti e il personale amministrativo stanno facendo la loro parte. La scuola sta facendo crescere nei giovani l’onestà, di cui questo Paese ha così tanto bisogno.     Elena Centemero
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Sarebbe stato davvero opportuno che l’onorevole Centemero avesse citato un solo rigo dei nostri due articoli in cui si «discreditano la scuola o i docenti o i dirigenti». Anzi, direi proprio il contrario: si riconosce a coloro che si sono impegnati il grande merito di non aver accolto l’invito dei sindacati impegnandosi invece «allo spasimo per non far mancare ai loro allievi il rapporto con la scuola». Siamo inoltre meno certi di Lei che «la quasi totalità dei docenti e delle scuole» sia stata messa in condizione di farlo, per assicurare attività didattiche a distanza. In attesa che il ministero sia in grado di fornirci dati certi, non ci resta che prendere atto di quelli che ci fornisce Save the children: il 50% dei ragazzi da loro seguiti nei progetti contro la dispersione scolastica non ha a disposizione pc, tablet e internet per le lezioni on line. Nemmeno per loro dei corsi estivi?
Valerio Vagnoli


«Ministro eviti ogni forma di sanatoria»
«Una cosa è semplificare, un’altra eliminare qualsiasi tipo di verifica dello studente». I docenti del Gruppo di Firenze commentano così le anticipazioni sul decreto che sta preparando la ministra Azzolina in merito agli scrutini e agli esami. «La ministra si è più volte detta contraria al “6” politico ma ora non sembra in questa direzione», continuano. Tra i motivi di dissenso la possibilità che l’alunno debba «recuperare debiti durante l’anno successivo, ma con questo rinvio si ottiene poco o nulla». Pertanto, concludono i docenti fiorentini va «evitata qualsiasi forma di sanatoria».


1 commento:

Anonimo ha detto...

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