martedì 14 luglio 2020

IL VUOTO DI EDUCAZIONE E DI STATO EVIDENZIATO DALLA MOVIDA

Digitate sul motore di ricerca “movida residenti”: ne verrà fuori una sfilza di città tormentate da questo attentato permanente alla quiete pubblica: Milano, Roma, Palermo, Firenze, Taranto, Napoli, Trento, Cagliari, Bari, Avellino, per limitarci alle prime dieci. Parecchie decine sono di conseguenza i comitati di cittadini costretti a organizzarsi per difendere diritti elementari: alla tranquillità, al riposo, alla salute. E questo da molti anni, spesso da decenni.
Il fenomeno della “mala movida” mette in plateale evidenza, come una potente lente di ingrandimento, due tra le più gravi patologie della nostra società. Una è la crisi dell’educazione, a cui hanno molto contribuito teorie pedagogiche non fondate sulle reali esigenze dello sviluppo psichico. Tra queste è essenziale il graduale allenamento al principio di realtà e il conseguente superamento dell’egocentrismo infantile. La mancanza di orientamenti e di valori saldamente condivisi nella società ha indebolito la capacità dei genitori di guidare la crescita dei figli. E purtroppo anche la scuola, come sappiamo, si è in buona parte accodata al trend educativo della “non frustrazione”. Ma senza la necessaria fermezza, cioè la capacità di assumere e mantenere atteggiamenti e decisioni nel loro interesse educativo, ci sono molte probabilità che i bambini diventino adulti egocentrici, cioè incapaci di tener conto dei diritti altrui, spesso arroganti, insofferenti alle regole, pieni di pretese e suscettibili. È proprio questo il tipo di frequentatori della movida che emerge regolarmente dalla cronache giornalistiche; e particolarmente significative sono le reazioni rabbiose e a volte violente alle proteste di chi vorrebbe dormire.
La seconda grave carenza che le notti della movida mettono in risalto è il venir meno dello Stato a una delle sue principali responsabilità, quella di proteggere i cittadini: facendo rispettare le sue leggi (in questo caso permessi, orari, volume della musica, limiti alla vendita di alcolici), prevedendo e comminando sanzioni adeguate. Ma a chi chiama le forze dell’ordine perché il rumore o la musica gli impediscono di dormire, di rado qualcuno risponde; chi ci riesce quasi sempre si sente dire che “non ci sono pattuglie disponibili”, come raccontano innumerevoli vittime della movida; e questo notte dopo notte, anno dopo anno. 
C’è infine un tema che nel fenomeno della movida collega il vuoto educativo con il vuoto di protezione da parte delle istituzioni: quello del crescente consumo di alcolici da parte dei giovani. Da un lato ci si chiede quanti genitori si preoccupino – e si occupino – delle sbornie dei figli (molte ragazze e ancor più ragazzi fanno già alle medie la loro prima esperienza di coma etilico). Quanto allo Stato, siamo da molti anni in attesa di una campagna contro l’abuso di alcol paragonabile a quella contro il fumo. Eppure il consumo eccessivo abituale, secondo i dati della Società italiana di tossicologia, riguarda il 15,5 % degli uomini e il 6,2 % delle donne; le ubriacature occasionali il 10 % dei primi e il 2,5 %  delle seconde. E ogni anno 40 mila italiani muoiono per malattie correlate all'alcol.
Giorgio Ragazzini

("ilSussidiario.net", 14 luglio 2020)

3 commenti:

Unknown ha detto...

Il tema "movida selvaggia" è ampiamente noto e ne tralascio l'ennesima descrizione, penso ma è solo la mia personale opinione che manchi all'appello educativo un termine ormai desueto da moltissimi anni: il DOVERE, termine oggi non usabile pena essere pesantemente disprezzati e accusati di dispotismo, mentalità dittatoriale, antiquata, limitante della libertà altrui, ecc.ecc. Intere generazioni allevate a suon di DIRITTI ASSOLUTI, intoccabili comportamenti (anche i più nefasti e maleducati nei confronti della famiglia e della comunità), libertà totale priva di regole e norme civili, ecc.ecc. rivelano oggi e da tempo ormai ciò che vediamo e viviamo anche e con grande evidenza nell'esercizio della MOVIDA, laddove la "LIBERTA'" è confusa con lo "SVACCO" favorito dal consumo di alcol e droghe. Guai a parlare del DOVERE di rispettare gli altri e i luoghi in cui ci si diverte, di coltivare l'autocontrollo, di avere il senso del limite per gli altri e per sè stessi! Questa è la realtà, radicata e diffusa ovunque, non possiamo ahimè dimenticare gli enormi interessi che stanno dietro all'alcol e alla droga: valanghe di milioni girano in questo universo della notte, la politica ne trae vantaggi in denaro, consenso, voti (più mi lasci svaccare più ti amo!), il fenomeno è complesso e ha appoggi potentissimi. La cosa interessante, a mio avviso, è notare l'incredibile ripresa del commercio di alcol appena si sono riaperti i locali: tutto è in crisi ma le notti movidare hanno ripreso a girare alla stragrande, migliaia e migliaia, milioni in Italia, di persone e tanti i giovanissimi, si riversano in massa alla bevuta selvaggia senza problemi nè di soldi nè di precauzioni contro il virus... Grazie per l'attenzione Simonetta Chierici

Giorgio Ragazzini ha detto...

Simonetta Chierici ha perfettamente ragione: i doveri sono uno dei tabù più saldamente stabiliti dalla cultura educativa e politica contemporanea.

Mariela García ha detto...

vengo dal Canada, sono molto felice di condividere la mia grande e meravigliosa testimonianza con tutti su questa piattaforma ..: Sono stato sposato per 4 anni con mio marito e all'improvviso è entrata in scena un'altra donna che ha iniziato a odiarmi ed era offensivo e tutto perché non gli ho mai dato alla luce un bambino. ma lo amavo ancora con tutto il cuore e lo desideravo a tutti i costi ... Ha chiesto il divorzio e tutta la mia vita stava andando in pezzi e non sapevo cosa fare, si è trasferito da casa e mi ha abbandonato tutto da solo, un giorno un mio caro amico mi ha raccontato di aver provato i mezzi spirituali per riportare indietro mio marito, quindi sono andato online per cercare e ho trovato così tanti incantatori che hanno solo perso tempo e preso molti soldi da me, ma sono tornato da lei e le ho detto che il modo spirituale ha solo preso i miei soldi e non ha prodotto nulla, e lei mi ha fatto conoscere un incantatore chiamato Dr.Wealthy, quindi ho deciso di provarlo. anche se non credevo in tutte quelle cose a causa di quello che ho passato di recente, ho contattato il Dottore e gli ho spiegato tutti i miei problemi e mi ha detto che non avrei dovuto preoccuparmi quando ha lanciato l'incantesimo su di me e sul mio marito che mio marito tornerà da me e che entro 3 settimane rimarrò incinta, quindi ho fatto il piccolo che mi ha chiesto di fare ed ecco che tutto funziona, mio ​​marito è tornato da me e in questo momento abbiamo gemelli ragazzo e ragazza, quindi grazie a Dr.Wealthy sei davvero un grande incantatore, nel caso in cui qualcuno abbia bisogno di aiuto ecco il suo indirizzo email; wealthylovespell@gmail.com I suoi incantesimi sono per una vita migliore O whatsapp ora +2348105150446