domenica 11 ottobre 2020

BANCHI A ROTELLE, CONCORSI, SINDACATI: VINCE SOLO IL “PARTICULARE”


Ne abbiamo viste di tutti i colori in questo travagliatissimo inizio di anno scolastico, a partire dalla promessa che entro il 14 di settembre sarebbero certamente arrivati tutti i banchi, con o senza rotelle (queste ultime assenti anche nelle teste di molti addetti ai lavori), per finire alle arrabbiate proteste sindacali di queste settimane: non ultima quella contro il prossimo concorso per assegnare finalmente 35mila cattedre. Quasi che i sindacati volessero fare tabula rasa di quel residuo di credibilità che ancora il sistema scolastico riesce ad avere, spingendo per l’ennesima immissione in ruolo di migliaia di insegnanti senza il filtro di un concorso, come da Costituzione. Ha scritto di recente Sabino Cassese: “Solo con il concorso (con un concorso fatto perbene) si può misurare il merito, cioè qualità, esperienza, capacità, abilità. Solo il concorso dà eguali possibilità a tutti: senza concorso, potrà avere il posto quello che è più vicino al politico di turno, o al dirigente amministrativo, perché la scelta è discrezionale, non competitiva, non operata da una commissione imparziale. Insomma, prevarranno affiliazioni, familismo, talora corruzione”. Contro l’unica procedura corretta non si è invece rinunciato a proclamare scioperi a ripetizione, malgrado quasi tutti gli istituti fossero già stati penalizzati perché sede dei seggi elettorali.

Si poteva dunque fare di più e meglio. Per esempio, sarebbe stato fondamentale bloccare per un anno le graduatorie per evitare la confusione che si sta creando in moltissime scuole, che devono controllare la veridicità di quanto hanno dichiarato i docenti riguardo alle loro competenze nelle domande di incarico. Può infatti capitare, e sta accadendo, che da una prima verifica dei fascicoli si debba poi procedere all’annullamento degli incarichi per poi dover nuovamente “scalare” le graduatorie e passare ad altre nomine.

Onestamente sarebbe stato opportuno che tutti, ma proprio tutti, gli addetti ai lavori avessero preso contezza della situazione che la scuola si sarebbe trovata ad affrontare in questo inizio d’anno. Una situazione che infatti si sta complicando sia per problemi ormai storici, sia per le difficoltà create dalla attuale emergenza; e a pagare il prezzo maggiore saranno le scuole più problematiche. Tanto per intenderci, quelle di periferia e di frontiera, che da sempre sono costrette a subire organici assai differenziati tra quelli di fatto e quelli di diritto e che proprio quest’anno avrebbero avuto maggiore necessità di iniziare in condizioni, almeno da questo punto di vista, più sicure e serene.

Un esempio di scarsa consapevolezza della situazione in cui si trova la scuola viene da una media di Firenze. Alcuni genitori hanno costretto per protesta i loro figli a restare a casa, in quanto ancora privi del docente di matematica: quello appena nominato era stato giustamente assegnato dalla dirigente a una classe priva anche della gran parte degli altri docenti. È un segnale che preoccupa in quanto, al pari di ciò che accade in molti altri diffusi comportamenti sociali, anche nella scuola sembra farsi strada l’attaccamento al “particulare”, alla cura del proprio giardino senza alcuna attenzione per chi è costretto a subire condizioni molto più penalizzanti. Un segnale, appunto, che tuttavia sembra confermare come sia sempre più difficile da parte della scuola educare i ragazzi alla solidarietà e alla comprensione di chi vive in condizioni peggiori delle nostre, se le famiglie costringono poi i loro figli a crescere nei “valori” dell’egoismo e della prepotenza.

Valerio Vagnoli

“ilSussidiario.net”, 9 ottobre 2020

  

2 commenti:

Unknown ha detto...

Totalmente d'accordo. Pagheranno negli anni futuri le generazioni che stanno ora nella fase più delicata della formazione della persona in balia di una percentuale più o meno alta, ma consistente di inadeguati (per usare un eufemismo buonista) educatori . Alla cui testa saranno prodi sindacalisti dell'apprendre a' rien faire, moi non plus! Purtoppo sia il gruppo di Firenze sia singoli responsabili, testimoni di tempi meno sciagurati, rimarranno vox clamantibus in deserto e speriamo non decollati. Il coraggio della denuncia almeno non possono togliercelo.
Marco Pesola (già Preside e Dirigente scolastico)

Anonymous ha detto...

Bekins Feldman
Ciao mondo! Sono Bekins Feldman dal Canada, ho letto così diverse testimonianze su questo grande incantatore chiamato Dr Egwali su come ha aiutato così tanti a ripristinare la loro vita sentimentale spezzata e persino con alcune erbe speciali nella guarigione di diversi disturbi. Quindi decido di provarlo, eccomi qui oggi per dare la mia testimonianza su come questo affidabile incantatore ed erborista chiamato Dr Egwali ha portato il mio ex indietro per averlo contattato. La mia ex aveva bisogno di andare per la sua strada senza una ragione tangibile, quindi ha concluso la nostra relazione, se n'è andata da circa un anno ma onestamente parlando mi manca molto e di sicuro farò qualsiasi cosa con qualsiasi mezzo solo per avere la mia fantasia d'amore reinsediato .. Ho dovuto contattare questa persona sempre fantastica e fidata e boom, il resto è stato magico ed è così che è tornata tra le mie braccia in un batter d'occhio proprio come ha detto il dottor Egwali. Sto usando questo forum per condividere la mia meravigliosa storia e la tua non è un'eccezione, provalo e scommetto che sarai così felice di averlo fatto. Puoi raggiungerlo attraverso una qualsiasi di queste piattaforme.
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