lunedì 2 novembre 2020

FIRMA LA PETIZIONE: DOPPI TURNI PER SALVARE LA SCUOLA IN PRESENZA

ALLE AUTORITA' COMPETENTI 

FIRMA LA PETIZIONE:

DOPPI TURNI PER SALVARE LA SCUOLA IN PRESENZA

Sappiamo tutti che il rapporto diretto, in presenza, tra l’insegnante e i suoi studenti è essenziale e che non può essere sostituito senza seri problemi dalle lezioni via internet, anche nel caso che tutti gli allievi disponessero di computer e di connessioni efficienti.

Sappiamo anche che non è la scuola il luogo dove è più facile il contagio. Lo sono invece i mezzi pubblici e gli assembramenti all’ingresso e all’uscita dagli istituti scolastici.

Riteniamo che il modo più razionale di affrontare efficacemente il problema sia l’istituzione dei doppi turni, mattutino e pomeridiano, in tutte le scuole, con alternanza settimanale, se necessario con la riduzione dell’unità oraria a 45 /50 minuti. Questa soluzione consentirebbe di ridurre di molto l’affollamento dei mezzi pubblici, oltre che di utilizzare nelle scuole gli ambienti più grandi.

È necessario inoltre che all’esterno degli istituti scolastici all’inizio e alla fine delle lezioni, alle fermate dei bus e alle stazioni ferroviarie, sia garantita da parte delle  forze dell’ordine un’attività di controllo  sull’uso delle mascherine e sulla distanza di sicurezza. 

Sergio Casprini, Andrea Ragazzini, Giorgio Ragazzini, Valerio Vagnoli

Gruppo di Firenze per la scuola del merito e della responsabilità

LINK PER FIRMARE:  http://chng.it/6p4dfnbCpv  

7 commenti:

PIERO MORPURGO ha detto...

Non firmerò. In primo luogo perché il rapporto ISS del 27 ottobre avverte nella fascia 0-19 un incremento incredibile dei contagi tra i ragazzi e il direttore Bechis li legge così: "Fra il 25 agosto e lo scorso 27 ottobre in Italia ci sono stati 278.017 nuovi contagiati dal virus, il 106,80% in più di quel che non era avvenuto fino a quel momento. Le cifre sono contenute nella tabella riassuntiva dei rapporti settimanali approfonditi dell'Istituto superiore della Sanità, guidato da Silvio Brusaferro. Quella tabella fornisce un dato che non c'è nei rapporti quotidiani: la divisione per decadi dei contagi (e dei deceduti) per classi di età. Raggruppando le prime due - quella fra 0 e 9 anni e quella fra 10 e 19 anni abbiamo in sostanza tutta la popolazione in età scolastica. Ed è proprio in questa fascia che sono esplosi i contagi in questi ultimi due mesi. La crescita nella popolazione scolastica è stata nel periodo del 496,99%, più quattro volte superiore alla media generale dei contagi in tutte le fasce di età. Non solo: la seconda fascia di età in cui il virus è cresciuto molto sopra la media è quella fra 20 e 29 anni, in cui si è avuto un aumento del 234,10% dei casi nei due mesi, e in questo arco c'è sicuramente tutta la popolazione universitaria." Non firmerò soprattutto perché nelle scuole manca il sapone, manca la carta igienica, manca l'acqua potabile, mancano quei presidi sanitari previsti dal D. Lgvo 81 con cui ci imbottiscono il cervello con corsi di aggiornamento privi di comportamenti conseguenti. E mancano le mascherine che ci compriamo da soli! E non firmerò perché non si riesce ad impedire a genitori incoscienti di mandare i figli a scuola ammalati: tanto sono sotto antibiotici! No non firmerò perché siamo sommersi di autocertificazioni sanitarie vietate dall'art. 49 della legge 445/2000. E non firmerò perché nelle vicinanze delle scuole i genitori pur di alleviare la fatica di due passi invadono le strade, appestano con miasmi di auto accese, si assembrano chiacchierano. Personalmente potrei far lezione di notte, sui prati, sui monti, ma ad un patto: il rispetto delle regole di igiene sui luoghi di lavoro.

paniscus ha detto...

Una cosa del genere va bene solo per scuole (elementari e medie di primo grado) di quartiere, che hanno un tasso di pendolarismo prossimo allo zero.

Per gli istituti superiori che coprono un bacino di utenza che si estende a tutta la provincia, con coperture modestissime delle corse dei mezzi pubblici al di fuori degli orari di punta, non è plausibile.

Non è che io affermi una posizione contraria per principio, semplicemente penso che non sia praticabile...

chiara ha detto...

Gentile signor Piero, scusi se dissento totalmente dal suo pensiero. Lei usa la parola contagiati e questo evoca paura perché si appaia contagiato a malato. Le domande a cui dobbiamo rispondere sono:- Quanti, tra i positivi, sono davvero malati? Quanti, tra i malati, avevano patologie pregresse? E i positivi da quanto tempo lo sono? Dico questo perché io ero ancora positiva dopo 70 giorni senza sintomi. Nella mia famiglia l'abbiamo avuto in quattro: io, mio marito, mio figlio e mio genero. Le mogli e i figli non hanno avuto nulla pur vivendo la quarantena a stretto contatto. Dobbiamo smettere di avere paura. Dobbiamo tornare ad essere umani, permettere ai bambini dei giocare, ai ragazzi di andare a scuola e fare sport, agli anziani di avere una vita sociale, ai malati di essere visitati. È disumano portare il proprio caro in ospedale e non poterlo assistere, lo sto sperimentando in questi giorni. Qualcuno morirà, ma quanta gente muore, ogni giorno, di cancro, infarto, incidenti, ecc? Molte visite mediche vengono annullate, tra le persone si è creato un clima di diffidenza e sospetto. È questo che lasceremo ai nostri figli? Non la pietas, ma la voglia di delazione, di condanna del prossimo che forse vuole semplicemente vivere. I medici di base sono più terrorizzati di noi. È vita questa? O, per paura di una morte, che prima o poi arriverà comunque,rifiutiamo di vivere? Sereno giorno a tutti

Danilo Breschi ha detto...

Senza scuola in presenza c’è solo la totale assenza di futuro per libertà ed eguaglianza.
Danilo Breschi

Andrea Ragazzini ha detto...

Se non capisco male, Morpurgo sostiene che i contagi in ambito scolastico avvengono all'interno degli istituti, per le condizioni igienico-sanitarie che lui descrive come catastrofiche, mentre mi risulta che tutte le valutazioni convergono sul fatto che il problema sono l'affollamento sui mezzi pubblici e gli assembramenti fuori dalle scuole prima e dopo le lezioni. L'dea della petizione è che i doppi turni porterebbero a un sostanziale dimezzamento di entrambi. Naturalmente a condizione che ci siano controlli rigorosi, come si dice nella petizione.

Morpy ha detto...

Cari tutti, l'idea che la scuola non sia luogo di contagio sta crollando:
VITERBO Il sindaco di Viterbo, tenendo conto anche di una crescita di contagi tra gli studenti, si prepara ad estendere la didattica a distanza anche alla scuola dell’obbligo, ovvero elementari e medie. “Con i dati di oggi oltrepassiamo complessivamente i 900 casi positivi a Viterbo” ha sottolineato il sindaco Giovani Maria Arena spiegando che circa 150 sono alunni. Oggi su 52 nuovi casi in città, 18 sono stati accertati tra la popolazione studentesca, più precisamente 12 riguardano le elementari, due le medie, due le superiori e due gli asili. “Capisco - ha detto Arena - il diritto allo studio, di cui parlano i genitori, che va garantito, ma bisogna essere chiari: prima viene il diritto alla salute. Senza la salute non c’è lo studio”.
TARQUINIA
Tra i positivi in crescita anche il numero delle insegnanti che si aggiungono a quelli già accertati dei giorni scorsi. Sono 13 infatti le insegnanti, più un’assistente AEC, riconducibili alla scuola dell’infanzia e primaria, e ad una professoressa del Cardarelli, in via di guarigione. In quarantena dunque dal primo caso di positività in tutte le scuole di Tarquinia, 11 classi, per un totale di ben oltre 180 studenti, più il personale ATA e AEC collegato ai contatti, 2 dipendenti della mensa per contatto diretto con conviventi positivi e familiari di alunni che in questi giorni hanno sviluppato sintomatologia da contatto e per i quali è stato richiesto il tampone molecolare” .

Morpy ha detto...

TESTIMONIANZA DA ROMA Mia figlia Liceo Orazio ci ha infettato tutti, io sotto cortisone, antibiotico ed eparina ne sto pian piano uscendo, mio marito e mia figlia stanno meglio. Sono 21 giorni che siamo in isolamento. Primo: le scuole non sono sicure classi piccole e piene
Secondo: a scuola ci devi arrivare...ed è inutile che parli dei mezzi pubblici.