lunedì 2 agosto 2021

ANTONELLA VIOLA : SÌ AL GREEN PASS, MA NON PER LA SCUOLA

Da alcuni giorni "La Stampa" ospita le opinioni contrapposte, favorevoli e contrarie al  Green Pass, di numerose personalità (il giornalismo esiste per questo, scrive il direttore Massimo Giannini). Giovedì scorso l'immunologa Antonella Viola, pur decisamente schierata a favore, si diceva però contraria a utilizzare il Pass per la scuola. Di seguito una nostra lettera in proposito alla Stampa.


Caro Direttore, 
ho letto sul Suo giornale il confronto di opinioni tra Carlo Freccero e Antonella Viola e sono del tutto d’accordo con quest’ultima, con una sola ma importante eccezione. Scrive la Professoressa a proposito del Green Pass: “Un luogo dove non può essere richiesto è, per esempio, la scuola, che deve restare un diritto per tutti i ragazzi, anche in fase di emergenza”. Dunque, in nome del diritto allo studio degli studenti che non intendono vaccinarsi, si può fare eccezione alla necessità di “evitare che si creino degli ampi focolai”? E soprattutto, che dire della lesione al diritto allo studio di eventuali compagni contagiati e per questo costretti a restare a casa? D’altronde già la normativa pre-Covid in materia di assenze da scuola superiori a cinque giorni richiede che il medico certifichi che uno studente è guarito e non è affetto da malattie infettive, mentre in era Covid prevede che si attesti l’avvenuta guarigione mediante tampone. A protezione dei compagni e degli insegnanti.
Un cordiale saluto,
Andrea Ragazzini

Gruppo di Firenze per la scuola
del merito e della responsabilità

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