giovedì 7 aprile 2011

FORMAZIONE PROFESSIONALE: RIUSCIRÀ LA TOSCANA A LIBERARSI DEL DIRIGISMO?

(da "ilsussidiario.net" di oggi)

Non piccolo errore fanno que’ padri di famiglia che non lasciano fare nella fanciullezza il corso della natura agl’ingegni dei figlioli e che non lasciano esercitarli in quelle facultà che più sono secondo il gusto loro.
Perocché il voler volgerli a quello che non va loro per l’animo
è un cercar manifestamente che non siano mai eccellenti in cosa nessuna; essendo che si vede quasi sempre che coloro che non operano secondo la voglia loro
non fanno molto profitto in qualsivoglia esercizio.

(Giorgio Vasari)

Stando all’intervento di Patrizio Bianchi, assessore regionale alla scuola dell’Emilia Romagna, sembra che quel governo regionale stia facendo passi avanti “non puramente marginali” per superare, come ha scritto Marco Lepore, “l’ideologia che vuole costringere i ragazzi a sedere dietro un banco di scuola superiore a dispetto di qualsiasi attitudine o capacità”.
In questi giorni anche in Toscana si sta mettendo a punto, fra riunioni e consultazioni di dirigenti, la configurazione dei trienni di IeFP. (Leggi tutto)

Giorgio Ragazzini

1 commento:

EMILIO SISI ha detto...

Approvo l'impostazione generale del discorso, ma come D.S. di un Professionale devo dire che è molto difficile impostare un progetto di IeFP oggi, 4 maggio 2011, in assenza di un quadro normativo e finanziario certo, che nonostante Convegni, Conferenze e contributi la Regione Toscana non ci ha dato. Spostare 1 ora da matematica a Laboratorio in assenza di quei riferimenti non ha alcun senso. A Prato poi c'erano 80.000 euro per l'IeFP (Anno professionalizzante), nonostante le richieste verranno spesi per semplice FP.
Io penso che la scelta giusta sarebbe quella della concorrenza-collaborazione: la Regione fissa -come deve- i parametri (ore, materie, esami...) e a quel punto le Agenzie Formative e gli Istituti Professionali fanno la loro Offerta Formativa (in competizione ma anche in collaborazione e in sostituzione, se necessario). Io come Istituto Professionale valuterò, in base alle risorse umane, finanziarie, tecniche, se partecipare o no a questa Offerta. In questa prospettiva la Didattica Laboratoriale e il rapporto col territorio, come previsti dalla Riforma, sono l'unica via d'uscita seria, responsabile e dignitosa.