martedì 2 dicembre 2014

FIRMA LA PETIZIONE: CHIEDIAMO LE DIMISSIONI DEL SOTTOSEGRETARIO DAVIDE FARAONE – CHE HA ELOGIATO LE OCCUPAZIONI STUDENTESCHE – PER GRAVE INADEGUATEZZA AL SUO RUOLO ISTITUZIONALE

Il testo della petizione: 
Chiediamo le dimissioni del sottosegretario Davide Faraone – che ha elogiato le occupazioni studentesche – per grave inadeguatezza al suo ruolo istituzionale 
È infatti inammissibile, anche per chi non sia affatto animato da ostilità politica pregiudiziale, che resti al suo posto di governo chi legittima le occupazioni e anzi ne esalta senza riserve il ruolo formativo, dimostrando di non rendersi conto di quello che è in gioco: educazione alla legalità, rispetto dei beni comuni, immagine della scuola pubblica, diritto allo studio.
Il suo intervento disconosce e rischia di vanificare il difficile lavoro dei docenti e in modo particolare dei dirigenti in quanto responsabili degli istituti scolastici, che hanno affrontato queste situazioni senza rinunciare al loro ruolo, quasi sempre lasciati soli da tutte le istituzioni: ministri, magistrati, forze dell’ordine.
L’on. Faraone, per di più, accompagna l’elogio delle occupazioni con frasi che svalutano l’attività didattica, definendo le occupazioni “esperienze di grande partecipazione democratica, in alcuni casi più formative di ore passate in classe”. Per molti ragazzi, aggiunge, è stata “l’esperienza più bella della propria adolescenza in quelle classi che per una volta apparivano calde e umane”. E via di questo passo, con l’immancabile offerta di “ascolto, ascolto, ascolto”. Ma ascoltare non significa compiacere.
Pazienza  se fossero, questi, solo i ricordi nostalgici di un cittadino qualsiasi. Sono invece le parole di un rappresentante delle istituzioni, che dovrebbe ricordare ai ragazzi quali sono i loro diritti, ma anche i loro doveri. Nessun cenno, nell’articolo, al fatto che la scuola è un servizio pubblico pagato dai contribuenti, e che ogni giorno di interruzione delle lezioni è un grave spreco di risorse, per non parlare dei frequenti danni agli ambienti e alle attrezzature. Tanto meno si ricorda che la scuola pubblica non appartiene né ai dirigenti, né agli insegnanti, né agli studenti, ma alla collettività; e che quindi nessuno, per nessun motivo, ha diritto di appropriarsene e di impedirne l’uso ad altri. Non ci sono dunque occupazioni buone e occupazioni cattive, ma tutte sono per molte ragioni inammissibili, oltre che screditate. Se è vero che la formazione politica è cosa seria e importante, gli studenti possono utilizzare gli spazi che hanno già a disposizione, come le assemblee mensili, e programmare insieme ai docenti, come già avviene in più di un istituto, giornate di dibattito e di approfondimento su temi di loro interesse.
In un paese devastato dall’assenza di legalità a tutti i livelli, insomma, chi ha incarichi di governo dovrebbe essere esempio di rigore e di coerenza nel rispetto delle leggi e delle istituzioni. Per questo riteniamo che il sottosegretario Faraone non possa continuare a ricoprire questo ruolo.
Per firmare la petizione clicca qui

83 commenti:

pupipupi ha detto...

Non è possibile umiliare così i docenti e la scuola. Simili personaggi dovrebbero sparire per sempre, sepolti da una coltre di vergogna. Firmerò la petizione.

Franco ha detto...

Che vergogna! Che tristezza! Questo è il nuovo che avanza? Eppure ho votato questo presidente ma ogni giorno che passa è una delusione. Tutto straripa di demagogia e populismo. A me sembra che l'omuncolo abbia fatto un assist alla sua ministra e più realista del re le ha sparate proprio grosse. Indegno di qualsiasi governo e indegno di occuparsi di educazione. Forse di fronte a tanta bassezza varrebbe la pena allarmarsi sul serio. Come è scritto nel precedente post, comincio a pensare che la democrazia stia declinando verso il nulla, e sarà il caos ad accoglierci a braccia aperte. Napolitano, se ci sei batti un colpo e prendi le distanze da tanto sfascismo e sudamericanismo.

paniscus ha detto...

per Franco: scusa, come hai fatto a "votare questo presidente"?

QUANDO MAI è stato eletto?

A me non risulta proprio, non è mai stato nemmeno parlamentare!

L.

Rebert ha detto...

Non vorrei sembrare catastrofica, Franco, ma "cominciare ad allarmarsi" e "cominciare a pensare che la democrazia stia declinando verso il nulla" mi sembrano affermazioni un po' tardive. Che si deve ancora vedere per capire che siamo nel baratro in cui la mediocrità truffaldina ci governa?

Stefano Di Brazzano ha detto...

Qualche anno fa mezza Italia chiese le dimissioni di un ministro a causa di una banalissima brachilogia in un comunicato stampa, subito letta e propagandata in maniera maliziosa dagli avversari. Ora, per una cosa infinitamente più grave, quanti chiederanno le dimissioni di questo sottosegretario? Se saremo qualche centinaio sarà molto.

Giorgio Ragazzini ha detto...

Stasera ho avuto occasione di parlare con la console francese a Firenze. Mi ha detto che mai e poi mai in Francia uno che avesse detto le cose di Faraone sarebbe rimasto al suo posto.

Io Non Sto con Oriana ha detto...

Il fatto che il "Gruppo di Firenze" pretenda di essere preso sul serio incute una certa tenerezza.

http://iononstoconoriana.blogspot.it/2014/12/firma-la-petizione-chiediamo-che-il.html

Anonimo ha detto...

ANONIMO ESIODEO
Siete ingenui: è molto più che il cascame postsessantottardo e il giovanilismo demagogico. E' un progetto preciso: proletarizzare le classi medie, depredarle di soldi, lavoro e istruzione. Demotivare i meritevoli, abbassare il livello culturale, riservare a pochi l'accesso a studi universitari. Da anni il TG1 conduce campagne in tal senso, con tanto di presidi siliconate che si spacciano per manager di impresa. Era però necessario, per sfasciare l'istruzione di stato, ottenere la complicità delle sinistre: mi sembra che ci siano riusciti. Un vero capolavoro.

Papik.f ha detto...

Tutto vero, probabilmente, ma in attesa di lottare in campo aperto contro il Bilderberg, la Massoneria Internazionale, le Forze Oscure Della Reazione in Agguato e gli eredi dei persecutori dei Templari cerchiamo di fare un passo per volta. Più firme si raccolgono più c'è la possibilità di essere presi sul serio.

Papik.f ha detto...

In relazione al tono ironico del post precedente, chiarisco che non intendo mettere in dubbio che ci sia una strategia mirante all’asservimento attraverso la deculturazione.
I filosofi della Scuola di Francoforte, del resto, lo avevano ben previsto già sessant’anni fa.
Non discuto neanche a tal fine ci si avvalga sia di collaborazioni consapevoli, sia dell’utilizzo di personaggi inconsapevoli resi facilmente strumentalizzabili dal loro narcisismo e dalla smodata ambizione.
Quello che metto in dubbio è che sia possibile opporsi globalmente seguendo modelli utopici alternativi, e credo che ciò sia stato ampiamente dimostrato dal modo in cui è andato a finire il Sessantotto, che nei suoi aspetti migliori si rifaceva proprio alle idee di quei filosofi.
È su singole scelte e su singole situazioni che si può agire. Il che è forse poco, ma sempre meglio di niente.

Io Non ci Sto con la Testa ha detto...

Checché ne dica il Gruppo di Firenze, al soldo di gazzettieri di ogni risma, Davide Faraone è un ottimo sottosegretario e andrà molto lontano.

Papik.f ha detto...

commento impeccabile:
http://www.panorama.it/news/marco-ventura-profeta-di-ventura/scuola-okkupata-sottosegretario-faraone/

Papik.f ha detto...

Spero anch'io che Faraone vada molto lontano.

V.P. ha detto...

Rimosso Faraone, poi tutto andrà bene e per il verso giusto grazie a Renzi, Giannini e alla loro buona scuola? Mah!!

IN FONDO DAVIDE FARAONE È SOLO UN RUBAGALLINE.

Premetto che sono contro le occupazioni e gli scioperi, sono anche contro i controsoffitti che cadono, le classi affollate, l’eccesso di velocità, il passaggio col rosso, le malattie cardiache, polmonari e d’altro genere, ecc..

Però occupazioni e scioperi non nascono spontanei come i funghi, sono invece manifestazioni di protesta contro qualcosa che non va o è mancante. Sono conseguenza di una causa, sintomo di un disagio o sofferenza. Insomma vengono dopo.

La via giusta per non avere occupazioni dovrebbe essere quella di affrontare e risolvere i problemi della scuola e così rimuovere le cause, magari per tempo e meglio se in anticipo.

E nel sistema scuola, problemi e situazioni critiche ce ne sono in abbondanza e mai seriamente affrontati e curati.

Ora Davide Faraone ha fatto sicuramente autogol, si è data la zappa sui piedi non tanto per le sue simpatie nostalgiche verso le occupazioni, o l’elogio, l’esaltazione o la legittimazione delle stesse, ma perché - nel nuovo ruolo di sottosegretario o vice-ministro – deve/dovrebbe provvedere concretamente a rimuovere le cause che generano le proteste. Proteste forse in forme eccessive, ma esistono altre modalità per essere ascoltati?

La gaffe di Faraone si inserisce in un cotesto temporale critico per la scuola. Renzi e Giannini stanno portando avanti testardi una sedicente e presunta riforma epocale (la graziosa “buona scuola”) che non risolve i problemi, forse li aggrava, ne crea altri, e non convince affatto il mondo della scuola, in particolare, i docenti che la scuola la VIVONO e la FANNO, non la raccontano o la sentono raccontare.

In questa situazione, avviare una petizione con raccolta di firme on line, per chiedere le dimissioni di Faraone (che pure sarebbero opportune e dovute, e forse verranno) proprio a Renzi e Giannini sembra iniziativa contraddittoria. Rimosso Faraone, poi tutto andrà bene e per il verso giusto grazie a Renzi, Giannini e alla loro buona scuola? Mah!!

In fondo Faraone è solo l’ultima o penultima ruota del carro, il pesce piccolo, il braccio rispetto alle menti, un esecutore, un minimo rubagalline.

Papik.f ha detto...

Dovrebbe provvedere concretamente a rimuovere le cause che generano le proteste?
Ma le cause che generano le proteste le ha molto efficacemente enumerate lo stesso Faraone nel suo articolo.
Voglia di vivere esperienze romantiche e trasgressive tra aule mai così calde (a spese di Pantalone che paga il gas) e sacchi a pelo, desiderio di emergere di quanti intendono avviarsi alla carriera politica, desiderio di evitare l'attività didattica curricolare (cioè, detto nell'italiano dei nostri nonni, poca voglia di studiare).
Rimuoverle mi sembra difficile.

pupipupi ha detto...

Concordo in tutto con Anonimo Esiodeo (bello il nome!): non è fantapolitica, bensì triste realtà.

pupipupi ha detto...

PS: crederò agli studenti che protestano quando lo faranno di pomeriggio.

VV ha detto...


Se don Milani fosse in grado di tornare in vita scenderebbe a Roma e lo prenderebbe a sberle!!
Che le sue dichiarazioni siano, come scrive qualcuno, un opportuno assist alla ministra è fuor di dubbio e forse è anche vero che l'uscita di Faraone è molto meno estemporanea di quanto si pensi e fatta anche per recuperare la protesta studentesca che sulla Buon scuola ha fatto piazza pulita delle istanze del Governo.
Certa gente è talmente approssimativa da ignorare che alla fine non avrà il consenso dei ragazzi e che prenderanno definitivamente le distanze dalla politica governativa anche quelli che pur avevano trovato nel documento sulla buona scuola anche spunti interessanti e senz'altro da approfondire e da valorizzare.

Guido Campanini ha detto...



A conferma di quanto sopra: "Da dirigente scolastico e da iscirtto e militante del PD, e che ha sempre votato Renzi alle primarie, trovo queste dichiarazioni del tutto indegne di un rappresentante del Governo della Repubblica".

Anonimo ha detto...

Indignata

ABOLIAMO LE BOCCIATURE
TRASFORMIAMO LE SCUOLE I CIRCOLI RICREATIVI
DOLCIUMI PER TUTTI!!!

(Programma ministeriale)

Gigi ha detto...

Hanno vinto i boy scout

Massimo Rossi ha detto...

Continuo a chiedere al gruppo di Firenze di moderare i commenti e non ammettere quelli idioti e provocatori come sono, ad esempio, quelli del mentecatto che si firma "Io non sto con Oriana". Sarebbe il caso di chiudere la bocca ai disfattisti grillini ed ai nostalgici del comunismo che ancora ammorbano i forum su internet.

Giorgio Ragazzini ha detto...

Capisco l'irritazione di Massimo Rossi, ma la moderazione dei commenti implica un lavoro in più e un rallentamento della loro pubblicazione e non mi semra che ne valga la pena. Naturalmente ci riserviamo di eliminare senza remissioni di sorta (lo diceva il mio mastro alle elementari)i commenti di puri e semplici insulti. Gli altri si possono semplicemente saltare. INSCO, peraltro, ha fatto lo sforzo di parodiare senza troppo cattiveria la nostra petizione. Tempo fa ho ho fatto anch'io operazioni del genere applicandole a Pianto antico e a La capra di Saba. Quindi finiamo con Palazzeschi:
"Non lo state a insolentire,
lasciatelo divertire
poveretto,
queste piccole corbellerie
sono il suo diletto".

V.P. ha detto...

Guido Campanini ha detto...

A conferma di quanto sopra: "Da dirigente scolastico e da iscirtto e militante del PD, e che ha sempre votato Renzi alle primarie, trovo queste dichiarazioni del tutto indegne di un rappresentante del Governo della Repubblica". 03 DICEMBRE 2014 18:48

E QUINDI:
- le dichiarazioni vanno ritrattate o smentite
- faraone va rimosso
- non fa nulla tanto ....
- si deve dimettere renzi
- mi sono pentito di aver votato renzi alle primarie

Io Non Sto con Oriana ha detto...

In meno di due righe un massimorossi ha trovato modo di darmi del grillino, del mentecatto del provocatore e non so cosa d'altro.
A ciascuno il suo, internet gronda di gente che oltre questo non riesce andare, e che è perfettamente rappresentativa del vostro "paese".
Ai massimorossi effettivamente un po' di comunismo cattivista, con le file al freddo per il pane e tutto il resto, non farebbe certo male; è un'idea utopistica ma finché c'è vita c'è speranza.


Adesso veniamo ad argomenti lievemente più seri. Qualunque sia la posizione che si intende sostenere, sia pure improntata alla carceraria weltanschauung del "Gruppo di Firenze" e concretizzata da un maccheronesco intento delatorio, non è certo ricorrendo a bambinate come Change.org che le si conferisce autorevolezza. Ad Avaaz, che si presenta(va) identico nella forma e nell'organizzazione, il sottoscritto e Miguel Guillermo Martinez Ball[*] riuscirono a dare in pasto una petizione che chiedeva l'abolizione della luce rossa nei semafori e che venne cassata dopo molto, molto, molto tempo non tanto per la sua palese assurdità, quanto per l'altissimo numero di improbabili sostenitori raccolto.
Fra i firmatari, per esempio, c'erano Fred Buscaglione e tutti i pontefici romani dei primi due secoli...


[*] Anche Paniscus dovrebbe saperne qualche cosa.

Papik.f ha detto...

In effetti Massimo Rossi spreca il suo tempo a cercare definizioni. Chi considera "carceraria weltanschauung" il ritenere che il denaro del contribuente debba essere speso per i motivi cui il medesimo contribuente lo ha destinato si autodefinisce perfettamente da solo.

Io Non Sto con Oriana ha detto...

Ma non prendiamoci in giro, signor Papik.

pupipupi ha detto...

Non credo che esistano altri paesi in cui i ministri dell'Istruzione strizzano l'occhio a comportamenti illegali
nella scuola.

paniscus ha detto...

per INSCO:

io effettivamente ne so qualcosa, e condivido in gran parte, ma tuttavia continuo a non essere d'accordo con te sul tema specifico della difesa a oltranza dell'occupazione delle scuole come valore positivo, tutto lì.

E non sono d'accordo con te NON per questioni di principio autoritarie, ma per un solo motivo molto semplice: che considero le occupazioni delle scuole l'esatto OPPOSTO dell'ideale di protesta libertaria e ribelle che immagini tu...

...ma, al contrario, un ottimo strumento del sistema dominante per "dare il contentino" ai sedicenti ribelli, consentendo loro di divertirsi un po' (rigorosamente col permesso della mamma e del preside, alla faccia della ribellione), per poi rinormalizzarli immediatamente dopo, con la pacca sulle spalle e l'abbraccino rituale.

Davvero, tutto qui.

L.

V.P. ha detto...

Riceviamo nelle nostre caselle di posta elettronica il seguente invito da parte del Dipartimento Scuola del PD:

Carissime, Carissimi,
vi confermiamo che il seminario conclusivo della fase di ascolto de La Buona Scuola, si svolgerà Sabato 13 Dicembre a Roma dalle
ore 9.30 alle 18.30 circa.
Vi informiamo che al seminario interverranno il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, la Ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini e il Sottosegretario Davide Faraone.
Seguirà mail con il programma della giornata e indicazioni del luogo.


v. http://blog-micromega.blogautore.espresso.repubblica.it/2014/12/03/marina-boscaino-se-questa-e-la-buona-scuola/

Papik.f ha detto...

Gentile INSCO, io non intendo prendere in giro nessuno.
Semplicemente, sono convinto che se del denaro pubblico viene destinato allo svolgimento di una funzione pubblica, a nessun privato può essere consentito di interrompere con la prepotenza lo svolgimento di questa funzione.
Non si tratta di una visione carceraria, non avendo nulla a che fare con le carceri, né di ragioni autoritarie, gentile Ludovica, ma della semplice difesa di un principio fondamentale della società civile.
Non capisco la logica per la quale non pagare le imposte sul proprio reddito sarebbe un male (come è) e invece impiegare i soldi delle imposte altrui per i propri comodi sarebbe un bene.
Certamente anche chi ha preso la Bastiglia o il Palazzo d'Inverno ha interrotto una funzione pubblica. Però, innanzitutto, non trovo particolarmente apprezzabili le conseguenze scaturite in entrambi i casi (il che è una mia personale opinione), poi mi sembra che entrambi gli eventi si siano svolti una sola volta e non si siano ripetuti ciclicamente a ogni cadere delle foglie per un quarantennio (e questo direi che è, invece, un dato oggettivo).
Inoltre quelli sono stati eventi rivoluzionari proprio perché le istituzioni si sono opposte, venendo sconfitte, e non li hanno avallati espressamente con dichiarazioni deliranti.
Per cui la mia opinione, come espressa nel thread precedente, è che gli occupanti andrebbero buttati fuori, punto e basta. Senza violenza né conseguenze penali.
Naturalmente chiunque può non essere d'accordo e considerare le mie opinioni come vuole.
Ma questo è quanto penso, questo il motivo per cui sto qui a discutere, e lungi da me l'idea di prendere in giro qualcuno.

Ludovica ha detto...

Gentile Papik.f, non ho ben capito il perchè ha menzionato il mio nome in questa sua ultima risposta che ha indirizzato ad ISCO.
Me lo vuole chiarire?

Papik.f ha detto...

Mi riferivo al suo commento nel quale si dichiarava non d'accordo con INSCO "NON per questioni di principio autoritarie" e intendevo chiarire che le questioni di principio, a mio parere, non sono autoritarie bensì di difesa del bene e dell'interesse comune. Se ho errato nell'interpretare la sua affermazione, mi scuso.

Ludovica ha detto...

Non mi ricordo di questa mia affermazione. Sarebbe gentile nel volermi indicare in quale post l'ho scritto in modo che io possa rileggerlo? Sono curiosa!
Grazie. :-)

Ludovica ha detto...

@Papik.f. Ho capito. Ha scambiato Lisa-Paniscus (che si è firmata a fine suo intervento con L.) per me.
Tutto chiarito!

Papik.f ha detto...

Ha perfettamente ragione, è la L. che mi ha tratto in inganno, mi scuso ancora

Anonimo ha detto...

Fermarsi un momento a pensare che in una città del nord-Italia seicento studenti attraversano due volte al giorno uno stradone percorso da macchine e tir e uno muore tornando a casa da scuola.
Forse tra Grandi Riforme e Okkupazioni esiste anche la vita reale.

V.P. ha detto...

Papik.f ha detto... Ma le cause che generano le proteste le ha molto efficacemente enumerate lo stesso Faraone nel suo articolo.
03 DICEMBRE 2014 15:15

1) Faraone non fa assolutamente testo, quello che dice non può essere generalizzato, al più parla per se stesso e per quello che ricorda.

2) Papik.f nega forse che la scuola abbia problemi reali, concreti e gravi e-o gli studenti se ne debbano disinteressare?

3) E sono e rimangono problemi reali - non inventati - anche se alcuni o tutti li strumentalizzano.

4) E la struttura - dai presidi fino al miur e al governo – non fa da muro di gomma, assorbe, logora per stanchezza, latita e omette, ribalta le responsabilità su chi le denuncia?

5) In particolare cosa hanno fatto e fanno concretamente i presidi per la scuola in genere e nei confronti della “buona scuola” in particolare? Da che parte stanno? La loro manifestazione unitaria di oggi non è anche una strizzatina d’occhio, una moina al governo: “dateci più potere, più soldi e allora sì vi daremo una mano per portare in porto una riforma scassatissima, che nessuno vuole, irrealizzabile e che fa acqua da tutte le parti”?

paniscus ha detto...

Scusate se tento brutalmente di ricondurre l'episodio a termini più generali...

...ma qualcuno ha qualche idea di CHE COSA ABBIA FATTO, questo signor Faraone, di significativo, in tutta la sua carriera politica e istituzionale, a parte elogiare le occupazioni delle scuole, e proporre una (quanto meno discutibile) riforma del sostegno per disabili?

Voglio dire, che ha fatto come parlamentare regionale, che ha fatto come parlamentare nazionale, che ha fatto come sottosegretario?...

In altre parole, CHE LAVORO FA?

L.

Upupa ha detto...

O bella! Ma Faraone FA IL LAVORO DI POLITICO al soldo di Renzi (o se avesse avuto più anni, in passato sarebbe stato a quello di Berlusconi, tanto per questi ultimi non cambia nulla: sono speculari nella pubblicità e nella capacità di sparare balle spaziali dialettiche).

V.P. ha detto...

Nello scorso novembre [2012], l'ultima tornata romana di occupazioni liceali, l'occupazione del Tasso è stata profondamente osteggiata dalla Preside Maria Letizia Terrinoni, quasi che l'occupazione del "suo" Liceo fosse l'unica (e invece erano decine) occupazione romana. Non solo: la Preside fece pressioni con stizza per uno sgombero forzoso da parte della Questura che invece le rifiutò le esigenze di ordine pubblico; inoltre, bollò con feroci critiche di copertura di attività illegali le personalità esterne partecipanti come docenti ai seminari nel Liceo occupato. Tra le tante personalità intervenute ricordiamo Epifani e Rodotà, che probabilmente conosce il diritto della legalità costituzionale un po' meglio della Preside Terrinoni.
I ragazzi del Tasso, dopo una settimana di occupazione, lasciarono l'istituto, senza incidenti o alcun danno, anzi, con una pulizia e una igiene, assolutamente innovativi rispetto alla quotidianità della scuola.

Da novembre ad oggi dagli studenti c'è arrivata notizia di una morsa repressiva continua non attuata con lo strumento disciplinare delle sospensioni, facilmente ricorribili e annullabili, ma attraverso quello più sottile dell'abbassamento dei voti, compreso quello di condotta, di interrogazioni a mitraglia e della limitazione forte dei diritti.

AMARCORD 2013

pupipupi ha detto...

Evviva la preside! Finalmente qualcuno che fa rispettare le regole.
Tutta la mia ammirazione.

Papik.f ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Papik.f ha detto...

Naturalmente la scuola è piena di problemi che non intendo affatto negare e quello che penso della "Buona Scuola" l'ho già dichiarato in altri post. Anzi, a differenza della posizione assunta dal GdF - che pure trovo seria e rispettabile - temo sia un progetto irriformabile e non migliorabile, soprattutto perché dubito di una reale disponibilità in questo senso da parte di chi lo ha concepito e proposto.
Quello che intendo negare è che le occupazioni possano dare un, pur minimo, contributo alla risoluzione di tali questioni e non vedo come potrebbero farlo.
Potrebbero al massimo servire ad attrarre l'attenzione dell'opinione pubblica se non fosse che si ripetono monotonamente da quarantasei anni e da tempo inducono soltanto sbadigli in chi non vi sia direttamente coinvolto per un verso o per l'altro.
Dicendo, e confermando, che Faraone ha indicato le cause delle proteste non intendo certo attribuirgli una particolare autorità, bensì solo affermare che nel suo intervento ha inconsapevolmente - o sprovvedutamente - additato il re nudo.

Papik.f ha detto...

http://www.davidegiacalone.it/politica/reato-sponsorizzato/

V.P. ha detto...

"Dicendo, e confermando, che Faraone ha indicato le cause delle proteste non intendo certo attribuirgli una particolare autorità, bensì solo affermare che nel suo intervento ha inconsapevolmente - o sprovvedutamente - additato il re nudo."

il re nudo è, sono il miur, il governo, la buona scuola, i presidi super zelanti che si credono padroni e vogliono attaccare il ciuccio (detto senza allusioni o doppi sensi) dove dicono loro stessi mentre non sono (ancora?) padroni.

il re nudo non sono certo (o solo) le occupazioni e i ragazzi.

[mi riprometto una replica più completa; con Papik.f ci si può confrontare utilmente]

Mario ha detto...

c'è sempre dell'altro, ergo non occupiamoci di nulla se non di quello che fa comodo a me e al mio interesse ( anche politico).
mario

V.P. ha detto...

"Reato sponsorizzato" di Davide Giacalone
"Occupare una scuola, come un edificio o del suolo pubblico, è un reato."

negli anni passati, alcuni pretori o giudici furono investiti della questione giungendo a conclusioni differenti, cioè NON è reato se le occupazioni sono fatte in certi modi e con certe garanzie.

ci devono essere tracce di ciò in questo stesso blog.

paniscus ha detto...

A questo punto diciamo le cose in maniera completa ed esplicita, però: sarebbe realmente opportuno che questo signore si dimettesse, ma NON solo per la dichiarazione sulle occupazioni, che tutto sommato lascia il tempo che trova, ma proprio ma perché è, con tutte le evidenze,un grandissimo cialtrone in generale.

Ossia, non solo è inadeguato allo specifico ruolo che occupa in questo momento, ma non ha mai dato prova di aver fatto assolutamente NULLA di costruttivo in nessuna delle varie vesti istituzionali che ha ricoperto finora, in nessuna fase della sua vita politica.

Va bene che non è certo l'unico, ma questo mi pare un caso di evidenza estrema...

L.

paniscus ha detto...

negli anni passati, alcuni pretori o giudici furono investiti della questione giungendo a conclusioni differenti, cioè NON è reato se le occupazioni sono fatte in certi modi e con certe garanzie.
--------------

Cioè, se sono CONCORDATE e fatte col PERMESSO delle autorità scolastiche e civili.

E allora che razza di occupazioni sono?

L.

V.P. ha detto...

La scuola è solo una delle 30 priorità distribuite da Renzi!

Sono d’accordo con paniscus. Ma lo farà? Accadrà? Vedremo.

Forse Faraone ha fatto solo una grossa gaffe, era in cerca di visibilità e l’ha trovata. Ora insiste per nascondere l’errore.

Oppure c’è sotto una sottile strategia, una furbizia concordata o no con Renzi.

Renzi deve cercare di rivoltare la grossa frittata della “buona scuola”, cercherà di farlo il 13 dic. forse con l’aiuto di …. Tutankhamon, pardon, Faraone. Poi chissà.

Del resto il governo è largamente inadempiente con le sue promesse sulla scuola se 500 sindaci erano ieri davanti a Palazzo Chigi a protestare contro gli assegni a vuoto del governo. Se anche le promesse 148.100 assunzioni dal 1.9.2015 sarebbero “aria fritta” secondo i tecnici del senato. Se bisogna ripiegare sulle commissioni tutte interne alla maturità, ecc.
Se la priorità riconosciuta o promessa alla scuola il 24 febbraio è stata poi affiancata da una trentina di altre priorità (una a settimana circa)!

Anonimo ha detto...

sono occupazioni da boy scout

V.P. ha detto...

"Cioè, se sono CONCORDATE e fatte col PERMESSO delle autorità scolastiche e civili."

non è così restrittiva. se ricordo bene, basta non impedire lo studio altrui, nessuna violenza, ovviamente niente danni.

si dovrebbe trovare sui siti degli studenti organizzati.

V.P. ha detto...

Scuola: come fare occupazione

Occupare a scuola: come funziona, cosa si rischia e cosa occorre fare. La guida completa

http://www.studenti.it/superiori/scuola/come-si-occupa-una-scuola.php

Pippo ha detto...

Grande Renzi. Li hai fottuti tutti e stai fottendo questa banda di illusi del Gruppo. I primi a caderci sono stati i ragazzi del Tasso: protestavano contro di te ed eccoli caduti ai tuoi piedi dal pero. A quando il loro abbraccio con faraone e con te? Anvedi quanto siete bravi! Che forza! ma chi se ne fotte in Italia della figura di merda che fate fare alla scuola e a chi ci lavora. La scuola non è popolare, è 'na gran rottura per milioni de persone perché non da' più nulla all'ommini, neanche un posto di lavoro a modino. Chi se ne fotte dei docenti, che tanto rompono il cazzo alle famiglie, 'sti pezzenti. Che la scuola sia vita e sia lo specchio della società. Caos, musica, divertimento e caciara. I ggiovani al potere e per ilpaese non c'è molto da godere.

V.P. ha detto...

rlPerché fare occupazione e quando è meglio farlo? ”Gli studenti giungono all’occupazione come ultima spiaggia magari dopo una serie di manifestazioni senza risonanza. Se i problemi degli studenti riguardano la fatiscenza delle strutture in cui studiano o la mancanza di laboratori o di aule attrezzate l’occupazione è sempre motivata e qualsiasi periodo dell’anno è quello giusto. Meglio se vengono coinvolti giornali locali o genitori e professori particolarmente favorevoli all’iniziativa. L’ignavo ”si” di alcuni che non si impegneranno per gli studenti potrebbe essere un limite e non un vantaggio. Se invece l’insoddisfazione è nazionale è utile organizzare i periodi di occupazione in vista di azioni collettive in modo che abbiano un riscontro immediato e una massiccia partecipazione. In questi casi non è strano che si accodino all’iniziativa anche associazioni sindacali o collettivi politici che decidono di riunirsi e discutere con gli studenti proprio nelle strutture occupate.”

come fare un occupazione scolastica

http://www.controcampus.it/2013/11/occupazione-scuola-cose-e-come-fare-un-occupazione-scolastica/afeenpe was

V.P. ha detto...

quan tasNainil guaio è che i presidi sono MENO attrezzati degli studenti: non hanno un loro vademecum o indicazioni ministeriali su come comportarsi, gestire, impedire o contrastare le occupazioni. e poi qualcuno/a di loro è irruento/a ....

paniscus ha detto...

Forse Faraone ha fatto solo una grossa gaffe, era in cerca di visibilità e l’ha trovata. Ora insiste per nascondere l’errore.

Oppure c’è sotto una sottile strategia, una furbizia concordata o no con Renzi.

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In entrambi i casi, ci vedo una discreta somiglianza con la mitologica sparata sulle "scuole aperte fino alle 22" che qualche mese fa fu partorita dall'altro sottosegretario all'istruzione, Reggi.

La sequenza è questa:

a) prima si spedisce pubblicamente un emissario singolo (possibilmente un personaggio di mezza tacca che fino al giorno prima non conosceva nessuno) a lanciare una bordata mediatica eccezionalmente grottesca;

b) la bordata in realtà serviva apposta per aizzare la valanga di commenti e per distrarre l'opinione pubblica dal fatto che nel frattempo si stiano programmando manovre MOLTO più gravi... ma intanto il personaggio di mezza tacca ci casca come un pollo ed è ben contento di prestarsi all'opera, per conquistarsi un minuto di visibilità personale;

c) poi ci si rende conto che la sparata è riuscita male e che figuraccia è stata troppo grossa, e allora ci si sforza di metterci una pezza e nasconderla, eventualmente anche sacrificando il pollo in questione... se non con una rimozione formale, almeno con l'ordine categorico di stare d'ora in poi zitto e tenere un profilo più invisibile possibile.

Torna come ricostruzione? :)

L.

Ludovica ha detto...

Lisa, tutto è possibile con la qualità sia della politica gelataia di Renzi che delle persone che stanno attualmente nella cerchia governativa di Renzi.
Mi sono ritrovata a parlare con alcuni ragazzotti che attualmente appartengono alla nuova leva renziana regionale: uno strazio.

Giorgio Ragazzini ha detto...

Magari torneremo su come le scuole potrebbero prevenire le occupazioni.
Per ora basta dire che uno dei responsabili della sostanziale extraterritorialità concessa alle scuole rispetto alla legge è una demenziale sentenza della Cassazione che risale se non erro al 2002. Parliamo del reato di "invasione di edificio altrui". Rispetto a un caso specifico, sentenziò che non c'era l'elemento dell' "altruità", in altre parole che l'edificio fosse di altri, in quanto (udite udite) in qualche modo una scuola appartiene anche agli studenti. Dovrebbe essere evidente a chiunque non abbia un quoziente intellettivo rasoterra che il piano affettivo, per cui in un certo senso gli studenti si sentono "a casa propria", non c'entra assolutamente nulla col piano giuridico, per il quale, senza la minima ombra di dubbio, la scuola appartiene alla collettività, che detta le regole per fruirne in determinati periodi e orari. Nessuno quindi, come abbiamo ripetuto fino allo sfinimento, ha diritto a impossessarsene e tanto meno a impedirne l'uso ad altri (cosa che per altro neppure la Cassazione ha osato - finora - teorizzare). Una conseguenza comica di questa sentenza è che si tratterebbe quindi di una protesta consistente nell'occupazione di casa propria. Io ho più volte provato a occupare casa mia in favore di varie cause, da quella degli Juguri perseguitati dal governo cinese a quella dello scoiattolo rosso a rischio di estinzione per via dell'introduzione dello scoiattolo grigio dall'America, ma nessuna di queste iniziative ha avuto il minimo effetto. Peraltro le sentenze della Cassazione, pur potendo influire su altre sentenze, non fanno legge.
Si tratta di uno dei tanti errori che anche i magistrati, in quanto esseri umani, possono fare? No, è la logica conseguenza di una pluridecennale tendenza giurisprudenziale che avuto la sua punta di lancia in magistratura democratica, che consiste nel forzare al massimo l'interpretazione delle leggi per raddrizzare le ingiustizie sociali per via giudiziaria. Questo ha portato di fatto i giudici a sostituirsi in moltissimi casi al potere politico democraticamente eletto dai cittadini. Ne è uno strepitoso esempio un episodio recente. Un signore di Porto Recanati, a cui era stato rubato il camper,si è messo a cercarlo e lo ha ritrovato in un campo rom. "Dopo i dovuti accertamenti la polizia conferma che si tratta effettivamente del suo mezzo. Il camper viene messo sotto sequestro giudiziario, ma le autorità ordinano al proprietario di lasciare il veicolo nella disponibilità dei ladri perché «si trattava di zingari senza casa e abbiamo il dovere di garantire una dimora alla famiglia con prole». Non siamo su scherzi a parte,ma nel paese in cui viviamo.

V.P. ha detto...

Paniscus: “Torna come ricostruzione? :)”

NELLA SOSTANZA PERFETTO !!

Dettagli, particolari e sfumature sono appunto secondari.

Faraone non è altro che un Reggi 2.0 o bis o recidivo.

L’episodio e la situazione rientrano nella descrizione di Giorgio Israel: “Così si fanno le riforme in questo paese, come ho scritto nell'articolo: si lanciano “ballon d'essai”, si lascia che i fessi si sfoghino a protestare e a dibattere, ignorandoli con occhio sornione, poi si torna alla carica per indottrinare – indottrinare, non discutere. Infine, si fa un altro passo avanti di fatto, e poi un altro, e un altro ancora. Fino a che ci si trova di fronte a una realtà cambiata in modo irreversibile e tutta la discussione è stata una logomachia riservata ai fessi. Quali siamo. Ci vorrebbe una vigorosa protesta di massa. Ma ormai tutti sono esausti…”

Procedura che ho battezzato col nome di RIFORME DI CONTRABBANDO.

Non ci resta che confidare nella sentenza: “Potete ingannare tutti per qualche tempo e qualcuno per sempre, ma non potete ingannare tutti per sempre” attribuita ad Abraham Lincoln (Discorso a Clinton, 8.9.1858).

V.P. ha detto...

Non ritengo affatto “demenziale (la) sentenza della Cassazione” che è del 2000 e che in parte riporto di seguito.

Osservo che in 14 anni NESSUN governo ha provveduto a disciplinare diversamente la materia.

Negli stessi 14 anni il Miur non ha avuto nemmeno l’accortezza di istruire e presidi sui comportamenti da assumere o evitare.

Né gli stessi presidi e le loro organizzazioni – ben agguerrite e unitarie proprio in questi giorni in cui stanno chiedendo al governo più soldi e potere in cambio forse di un atteggiamento benevolo o neutrale riguardo alla “buona scuola” - hanno provveduto autonomamente a darsi un codice di comportamento utile alla bisogna!


"Con sentenza del 30 marzo 2000 la II sezione della Corte di cassazione è intervenuta sul punto statuendo che: " Non è applicabile l'art. 633 alle occupazioni studentesche perché tale norma ha lo scopo di punire solo l'arbitraria invasione di edifici e non qualsiasi occupazione illegittima.

.... L'edificio scolastico, inoltre, pur appartenendo allo Stato, non costituisce una realtà estranea agli studenti, che non sono dei semplici frequentatori, ma soggetti attivi della comunità scolastica e pertanto non si ritiene che sia configurato un loro limitato diritto di accesso all'edificio scolastico nelle sole ore in cui è prevista l'attività
scolastica in senso stretto."

Tale sentenza ha avuto, inoltre, il pregio di individuare correttamente il momento consumativo e la condotta del reato contestato ed opera una sagace distinzione tra il momento dell'invasione di un edificio e quello della permanenza non consentita all'interno degli spazi, stabilendo che non è possibile assimilare la seconda alla prima in quanto "quando il legislatore ha voluto caratterizzare come fatto penalmente rilevante la permanenza arbitraria all'interno di un luogo, lo ha fatto con una previsione espressa, inversamente si incorrerebbe nella vietata analogia in malam partem ".

Pregevole appare anche la ricostruzione dell'alterità del bene invaso in relazione agli edifici scolastici. La Corte regolatrice sottolinea che ai sensi del D.P.R. 21.5.74 n. 416 la scuola costituisce una realtà non estranea agli studenti che contribuiscono e concorrono alla sua formazione e al suo mantenimento, con un potere-dovere di collaborare alla protezione e alla conservazione della stessa, per cui non sembra configurabile un loro limitato diritto d'accesso nelle sole ore in cui è prevista l'attività didattica in senso stretto.

In tale disposto la Corte regolatrice stabilisce che nel reato di cui al 633 c.p. il termine invasione va interpretato come "una qualunque intromissione dall'esterno con modalità violente "



Vedere OCCUPAZIONE DELLE SCUOLE, NORME E SENTENZE DA CONOSCERE
Al link:
http://lists.peacelink.it/educazione/2008/11/msg00009.html

Papik.f ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Papik.f ha detto...

Due thread fa, a proposito dell'articolo di Ostellino, segnalavo come a mio parere il problema delle occupazioni dovrebbe essere risolto dall'alto attraverso una riunione presso la Presidenza del Consiglio tra i ministri dell'Istruzione e dell'Interno.
Sottintendevo appunto il riferimento a fatti come la sullodata sentenza della Cassazione, alla quale non è certo estraneo l'atteggiamento che le Forze dell'ordine adottano - o sono costrette ad adottare - quando chiamate a intervenire.
Concludevo dicendo che in un Paese serio questo sarebbe avvenuto da tempo e che per noi, quindi, non c'è speranza.
I fatti purtroppo mi hanno dato immediatamente ragione al di là di quanto io stesso potessi pensare.
Nonostante ciò ritengo che non ci si debba arrendere per una questione di principio ("not in my name") e dunque ho firmato la petizione.
PS: ai sostenitori delle occupazioni che probabilmente giudicherebbero autoritaria e inaccettabile una decisione come quella da me inutilmente auspicata, chiedo di segnalare un Paese, uno solo, del mondo civilizzato, nel quale si verifichi con frequenza annuale, e sia tollerato, un fenomeno del genere.
Basti citare il famoso intervento di De Gaulle nel '68, che non riguardò certo una dittatura del terzo mondo.
In Italia, per il quadro politico di allora, una simile azione sarebbe stata impensabile. Ma sarebbe ora di darci un taglio.

V.P. ha detto...

"il problema delle occupazioni dovrebbe essere risolto dall'alto attraverso una riunione presso la Presidenza del Consiglio tra i ministri ...."

forse non riesco a spiegarmi e perciò ripeto.

le occupazioni sono una conseguenza non la CAUSA. la CAUSA è la mala-scuola e ora la prospettata peggio "buona scuola", che poi risultino gradite ad alcuni è secondario e successivo.

le occupazioni sono il DITO non la enorme LUNA che alcuni presidi e Miur hanno interesse ad occultare.

Papik.f ha detto...

Ho capito perfettamente come la pensi, V.P., non è che non ti sei spiegato, il punto è che non sono d'accordo. Se non altro perché le occupazioni sono un dito che non vede più nessuno perché è sempre lì da troppo tempo. Inoltre ho seri dubbi sul fatto che i possessori del dito sappiano dov'è la luna.

V.P. ha detto...

allora forse non ho capito io. vogliamo risolvere i problemi della scuola usando i manganelli contro le occupazioni?

pupipupi ha detto...

NO, basta dire: chi occupa viene sospeso 15 giorni perché sta violando la legge. Nessun lavoratore pubblico o privato bivacca nel suo luogo di lavoro invitando conferenzieri o suonando la chitarra. Perché dovrebbero farlo gli studenti? Se devono protestare passino attraverso i loro rappresentanti o lo facciano al pomeriggio.

Papik.f ha detto...

Nel commento cui facevo riferimento prima ho già detto come la penso. Un autorevole rappresentante del Governo dovrebbe dichiarare che da questo momento in poi gli occupanti saranno sgomberati senza alcuna azione violenta e senza conseguenze penali né disciplinari, purché non oppongano resistenza.
Questo per le occupazioni in corso e data l'opportunità di una transizione graduale dall'attuale lassismo, non si può diventare assolutamente rigidi da un momento all'altro e senza offrire la possibilità di un ripensamento.
Dopo di che, per gli anni futuri, si dovrebbe passare a provvedimenti come quelli cui fa riferimento Pupipupi.
Di manganelli non credo che ci sarebbe alcun bisogno.
Diverso il discorso per eventuali periodi di didattica alternativa se organizzati con serietà.
Una magnifica lezione divulgativa sulla meccanica quantistica l'ho ascoltata una volta da un astrofisico che ho ritrovato tra i firmatari della petizione per le dimissioni di Faraone e, se non sbaglio (si parla di una ventina d'anni fa), fu proprio durante un'autogestione.

Giorgio Ragazzini ha detto...

CASSAZIONE: Confermo punto per punto il mio giudizio, compresi gli aggettivi, e aggiungo che la distinzione tra invasione e permanenza è speciosa e priva di senso. Se la mattina io e magari altre tre o quattro persone(tanto per rafforzare l'analogia) andassimo alla asl per fare delle analisi e poi ci rifiutassimo di uscire per protesta all'ora di chiusura, ci lascerebbero fare o chiamerebbero le forze dell'ordine anche per tutelare attrezzature e ambienti, che all'indomani potrebbero non essere utilizzabili con danno di tutti quelli che, dopo aver aspettato magari mesi, non potrebbero fare le analisi? VP sposa il bizantinismo della Cassazione, io sono per la democrazia e non per chi ne viola le regole più elementari (vedi lettera di una preside che stiamo per pubblicare).

Giorgio Ragazzini ha detto...

"Né gli stessi presidi e le loro organizzazioni – ben agguerrite e unitarie proprio in questi giorni in cui stanno chiedendo al governo più soldi e potere in cambio forse di un atteggiamento benevolo o neutrale riguardo alla “buona scuola” - hanno provveduto autonomamente a darsi un codice di comportamento utile alla bisogna!"
Non è vero. L'ANP fece a Roma l'anno scorso un convegno sulle occupazioni - molto affollato - che, prendendo atto dell'indisponibilità delle forze dell'ordine e di gran parte della magistratura, sottolineò che una corretta strategia deve avere due gambe: soddisfare le esigenze di auto-espressione e di partecipazione degli studenti, prevedendo, fin dall'inizio dell'anno, giornate di incontri di carattere culturale, di spazi programmati di discussione, attività pomeridiane, eccetera.
La seconda gamba è l'inserimento nei regolamenti d’istituto di norme che, se accompagnate da sanzioni sufficientemente severe, possono fortemente scoraggiare le occupazioni. Norme riguardanti comportamenti connessi alle occupazioni, in primis la permanenza non autorizzata nell’edificio scolastico. Anche sul piano educativo, il dare maggiore incisività e rilievo alla legalità interna della scuola sarebbe di notevole importanza. A tutti gli iscritti furono inviati due documenti, elaborati due anni prima, insieme al Gruppo di Firenze, dai 18 presidi che nel settembre del 2011 avrebbero scritto la Lettera aperta agli studenti, che l'Anp fece propri: proposte di integrazione ai regolamenti di istituto (parte disciplinare) e linee guida in caso di occupazioni. Già nel 2011 li avevamo mandati a molte scuole. Purtroppo non abbiamo avuto molti riscontri né sulla loro adozione, né sulla loro applicazione. Ne riparleremo.

V V ha detto...

Ed ora mettiamoci nei panni di un preside di fronte ad una occupazione. Chi glielo fa fare di scontrarsi con i ragazzi e di fronteggiarli ( solitamente con l'ausilio dei soli collaboratori)perché desistano dal loro progetto? E che senso ha l'obbligo di avvisare le forze dell'ordine se non intervengono ?( mai sono intervenute in decenni di occupazioni fiorentine. Con le dichiarazioni di Faraone si potrà tranquillamente concedere le chiavi della scuola agli occupanti e magari chiedere loro il permesso per entrare a scuola nei giorni successivi. Il sottosegretario Faraone ha fatto un vero e proprio salto di qualità rispetto a tutti coloro che lo hanno preceduto e che trovavano nel tacere e nel non prendere posizione la più netta conferma della loro nullità, innanzitutto umana e degna di essere cacciata, dantescamente, nelle profondità infernali.
Di fronte a tutto ciò, permettetemi di spendere più di una parola a favore di un altro sottosegretario che in relazione alle dichiarazioni del collega ha preso le debite distanze e in silenzio e in sordina, lavora per rendere la scuola italiana, al pari di quella tedesca, francese, svizzera, austriaca..., quanto più possibilmente legata al contesto sociale ed economico dei tempi presenti. Altro che chiacchiere!

lina ha detto...

I danni li pagherà Faraone

Anonimo ha detto...

Fermi tutti. E se Faraone fosse stato soltanto provocatorio e avesse voluto aprire un dibattito? Che la scuola sia troppo ingessata, credo sia fuori discussione. Perché tanta paura del nuovo? A dire il vero un po' ingessato trovo anche questo blog che mi appare refrattario a qualsiasi novità.

V.P. ha detto...

Giorgio Ragazzini ha detto... “VP sposa il bizantinismo della Cassazione, io sono per la democrazia e non per chi ne viola le regole più elementari (vedi lettera di una preside che stiamo per pubblicare).”

1) Io non SPOSO proprio niente e nessuno! Noto che GR, forse inconsapevolmente, scivola o ricorre all’espediente dialettico o vizietto di classificare l’interlocutore secondo propri schemi e criteri soggettivi, spacciandoli implicitamente per oggettivi o terzi, trasformando così l’interlocutore stesso in un bersaglio a lui più comodo e alla portata e sostituendolo al confronto sulle tesi o posizioni espresse. Troppo comodo lasciar intendere che “se è un bizantinismo, allora ha torto, è perdente!”

2) Io semplicemente PRENDO ATTO che da 14 anni esiste concretamente e oggettivamente - nero su bianco -la citata sentenza della Cassazione, che fa testo finché non vengano modificate norme e leggi. Tutto qui.

3) Anche la Cassazione è per la Democrazia, credo. Essere per la Democrazia vuol dire contarsi quando serve e ricorrere al giudice quando necessario.

4) Ovviamente bisogna rispettare le regole, ma non è il singolo che GIUDICA sulla loro violazione anche se può esprimere pareri e critiche.

5) Aspetto di leggere la annunciata lettera della preside.

paniscus ha detto...

un qualche anonimo ha scritto:

Perché tanta paura del nuovo?


--------------------

Scusa, ma cosa avrebbero, di NUOVO, le occupazioni delle scuole?

Lasciando perdere quelle originarie, che ormai risalgono a quasi mezzo secolo fa...

...ma la modalità delle occupazioni ATTUALI, che cosa avrebbe, esattamente, di "innovativo", visto che è identica ormai da almeno 20 anni?

E soprattutto: visto che dopo 20 anni di riproposizione quasi identica non ha mai ottenuto NULLA, è proprio così assurdo suggerire la possibilità che sia una strategia fallimentare e inutile, e che sarebbe meglio provare a sostituirla con qualcos'altro?

Giorgio Ragazzini ha detto...

VP "sposa" è eccessivo? E sia. Ma che significa "Non ritengo affatto “demenziale (la) sentenza della Cassazione” che è del 2000 e che in parte riporto di seguito"? Non i pare che sia una semplice presa d'atto. Ci leggiamo da anni e non credo di essere uno che disconferma gli in terlocutori. Ma se io dico "demenziale" e VP ridsponde, così, siamo quanto meno molto distanti nella valutazione.
Per la cronaca, le sentenze della Cassazione non "fanno testo", se per questo si intende che equivalgono a una legge. Vedi qui sotto.

LE SENTENZE DELLA CASSAZIONE FANNO LEGGE?
Prima di tutto, una premessa.
In Italia vige il cosiddetto "civil law" (differente dal "common law", valido per esempio in Inghilterra), ovvero: le sentenze (se non quelle della Corte Costituzionale, la sola che può abrogare le leggi vigenti, spiegandone i perché e il come) non possono valere come leggi.

Le leggi in quanto tali son solo quelle promulgate dal Parlamento e che, per loro stessa natura, presentano una valenza astratta e generale: sono lo strumento da utilizzare per regolare gli avvenimenti a venire.
Una sentenza, invece, è l'applicazione di tali leggi a un fatto concreto: essa analizza un fatto avvenuto e valuta se ad esso sono applicabili una o più norme di legge.
Quindi si potrebbe dire che una sentenza della Corte di Cassazione non può valere come "legge",

Ma...

Nel caso delle sentenze della Suprema Corte di Cassazione, parliamo dell'elemento di punta del nostro sistema giurisdizionale italiano e, seppur in misura differente, le sue sentenze (o "pronunce") restano fonti autorevoli che si possono citare davanti a un giudice.
Questo non significa che il giudice sarà costretto ad applicarle nel caso contingente, ma è molto probabile che egli ne terrà conto perché è consapevole che il suo ignorarle a prescindere, porterebbe in seguito le parti in causa a fare un nuovo al ricorso, per finire così (di nuovo) di fronte alla Cassazione.

Teo ha detto...

Mi permetto di postare qui una sorta di pentadecalogo contro le occupazioni, che scrissi una quindicina di anni fa quasi come un divertissement, leggermente riveduto e corretto.

Argomenti contro le occupazioni e le autogestioni delle scuole
(versione 1.1, sommaria e schematica)

1) Le occupazioni rovinano l’immagine della scuola pubblica in generale, e in particolare di quella occupata. Ciò è in flagrante contraddizione con i consueti slogan che i promotori di siffatte iniziative amano ripetere: è assurdo proclamare di voler difendere la scuola pubblica e poi adoperarsi, tramite le occupazioni, nel dare di essa una pessima immagine. Infatti, i genitori, spaventati e turbati dal clima caotico che si instaura durante le occupazioni, preferiranno “dirottare” i figli verso le scuole private paritarie o, al limite, verso scuole statali più serie.
2) Occupazioni e autogestioni non hanno mai permesso di ottenere alcun risultato concreto: tutt’al più, risibili tavoli di consultazione e inutili e demagogiche consulte giovanili.
3) Si prestano a strumentalizzazioni da parte di varie forze politiche, che una volta si identificavano con quelle appartenenti a una certa sinistra radicale, ma che oggi sono più frastagliate. In tempi recenti, le forze politiche che hanno direttamente organizzato o promosso e incentivato alcune occupazioni andavano da Rifondazione comunista (e gruppuscoli extraparlamentari ancora più a sinistra della cosiddetta galassia no-global) a Casa Pound e Lotta Studentesca, vicina a Forza Nuova, animatori delle cosiddette occupazioni non conformi; ma spesso anche forze politiche meno estreme ne approfittano per “cavalcare la tigre”.
4) Spesso le occupazioni sembrano caricature o parodie di parodie: vedendo “i giovani in lotta” sembra certe volte di assistere al film di Gabriele Muccino (non a caso ex studente del “Mamiani”) "Come te nessuno mai".
5) Si sciolgono con le vacanze natalizie come neve al sole.
6) Un argomento tipico degli “studenti in lotta” è il seguente: “ma noi siamo diversi dai nostri predecessori (che poi spesso sono i nostri fratelli maggiori), noi siamo seri, non velleitari, ci battiamo per cose concrete”: in realtà, qui vale la massima (guarda caso formulata da Karl Marx ne Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte) per cui gli eventi storici che sono accaduti in forma di tragedia tendono poi a ripetersi in forma di farsa.
7) Sono un pretesto per non fare nulla, sic et simpliciter.
8) Le cosiddette varie forme di didattica alternativa si risolvono in nulla: in realtà gli studenti, se non pressati dal voto, passano il tempo a fumare e a chiacchierare: se il professore, con competenza e ricchezza di informazioni, si mette a parlare di argomenti sganciati dal programma (ad es. la guerra in Afghanistan o la minaccia dell'islamismo radicale), pochi lo stanno a sentire. Figuriamoci se ascoltano realmente quattro pseudo-capetti che parlano un italiano sgrammaticato con frasi smozzicate.

Teo ha detto...

Mi permetto di postare qui una sorta di pentadecalogo contro le occupazioni, che scrissi una quindicina di anni fa quasi come un divertissement, leggermente riveduto e corretto.

Argomenti contro le occupazioni e le autogestioni delle scuole
(versione 1.1, sommaria e schematica)

1) Le occupazioni rovinano l’immagine della scuola pubblica in generale, e in particolare di quella occupata. Ciò è in flagrante contraddizione con i consueti slogan che i promotori di siffatte iniziative amano ripetere: è assurdo proclamare di voler difendere la scuola pubblica e poi adoperarsi, tramite le occupazioni, nel dare di essa una pessima immagine. Infatti, i genitori, spaventati e turbati dal clima caotico che si instaura durante le occupazioni, preferiranno “dirottare” i figli verso le scuole private paritarie o, al limite, verso scuole statali più serie.
2) Occupazioni e autogestioni non hanno mai permesso di ottenere alcun risultato concreto: tutt’al più, risibili tavoli di consultazione e inutili e demagogiche consulte giovanili.
3) Si prestano a strumentalizzazioni da parte di varie forze politiche, che una volta si identificavano con quelle appartenenti a una certa sinistra radicale, ma che oggi sono più frastagliate. In tempi recenti, le forze politiche che hanno direttamente organizzato o promosso e incentivato alcune occupazioni andavano da Rifondazione comunista (e gruppuscoli extraparlamentari ancora più a sinistra della cosiddetta galassia no-global) a Casa Pound e Lotta Studentesca, vicina a Forza Nuova, animatori delle cosiddette occupazioni non conformi; ma spesso anche forze politiche meno estreme ne approfittano per “cavalcare la tigre”.
4) Spesso le occupazioni sembrano caricature o parodie di parodie: vedendo “i giovani in lotta” sembra certe volte di assistere al film di Gabriele Muccino (non a caso ex studente del “Mamiani”) "Come te nessuno mai".
5) Si sciolgono con le vacanze natalizie come neve al sole.
6) Un argomento tipico degli “studenti in lotta” è il seguente: “ma noi siamo diversi dai nostri predecessori (che poi spesso sono i nostri fratelli maggiori), noi siamo seri, non velleitari, ci battiamo per cose concrete”: in realtà, qui vale la massima (guarda caso formulata da Karl Marx ne Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte) per cui gli eventi storici che sono accaduti in forma di tragedia tendono poi a ripetersi in forma di farsa.
7) Sono un pretesto per non fare nulla, sic et simpliciter.
8) Le cosiddette varie forme di didattica alternativa si risolvono in nulla: in realtà gli studenti, se non pressati dal voto, passano il tempo a fumare e a chiacchierare: se il professore, con competenza e ricchezza di informazioni, si mette a parlare di argomenti sganciati dal programma (ad es. la guerra in Afghanistan o la minaccia dell'islamismo radicale), pochi lo stanno a sentire. Figuriamoci se ascoltano realmente quattro pseudo-capetti che parlano un italiano sgrammaticato con frasi smozzicate.

Teo ha detto...

9) Le occupazioni sono un’ottima scuola di anti-democrazia: infatti, dietro il rifiuto infantile della delega e della democrazia rappresentativa, si nasconde una torbida mentalità assemblearista che riproduce in modo caricaturale la democrazia diretta rousseauiana-giacobino-leninista, ma con semplice sbocco anarcoide.
10) Si rileva spesso una flagrante contraddizione tra alcuni slogan (“vogliamo più aule, non vogliamo più le strutture fatiscenti, protestiamo contro la mancanza di computer e di spazi, di biblioteche, ecc.”) e il vandalismo a cui si abbandonano e che lascia le scuole in stato alquanto deplorevole.
11) Si riscontra un’abituale disinformazione sui problemi reali, che solo a chiacchiere starebbero a cuore a codesti studenti: la tendenza non è all’analisi e all’approfondimento, ma all’urlare scomposto con slogan e luoghi comuni (no alla privatizzazione, no al numero chiuso). Si nota anche una forte riottosità a leggere documenti ufficiali, disegni di legge, ecc.: pateticamente gli studenti adducono a pretesto la loro inaccessibilità, ma questa scusa non ha più senso ai tempi di internet, che permette di accedere a immense banche dati con estrema facilità.
12) Va evidenziato che gran parte dei “fighetti”, rampolli della borghesia romana (e non solo), di licei come il “Virgilio” e il “Mamiani”, possono permettersi il lusso di giocare a fare i rivoluzionari da adolescenti perché, da adulti, avranno una serie di garanzie sociali, procurate dalle reti social-familiari, che consentiranno loro ugualmente di affermarsi professionalmente.
13) Irritante è il loro terzomondismo esibito a ogni piè sospinto, che spesso si accompagna ad atteggiamenti paternalistici, quando va bene, verso i collaboratori domestici extracomunitari che prestano servizio nelle loro case borghesi.
14) Durante le occupazioni echeggia metaforicamente lo slogan “Sex & drug & rock’n’roll: in particolare, si consumano stupefacenti senza alcun controllo e ci si abbandona alla più totale promiscuità sessuale senza alcuna remora.
15) Le occupazioni favoriscono il conformismo, facendo sì che anche gli studenti meno intenzionati a occupare vengano trascinati come pecore e subiscano una sorta di lavaggio del cervello.

valerio vagnoli ha detto...

Condivido totalmente quanto analizzato da Teo che giustamente mette in risalto, tra le altre cose, due punti che vanno stigmatizzati: il fatto che le mosche cocchiere delle occupazioni siano rappresentate dai ragazzi dei licei e come le occupazioni lentamente dequalifichino la scuola pubblica. Naturalmente tutto ciò svantaggia i ragazzi che hanno maggiormente necessità di una scuola seria e naturalmente pubblica. Per molti di questi, non ci sarà altra occasione, oltre la scuola, per acquisire tutte quelle conoscenze di base in grado di permettere loro di arrivare preparati ad un lavoro o ad una facoltà universitaria. Giustamente altri hanno notato come, se fosse vivo don Milani, chissà quante invettive e anatemi avrebbe fatto ingoiare a questi ragazzi e ai loro cattivi maestri tra i quali occorre annoverare proprio Faraone. Il nostro deve ancora rielaborare la sua occupazione della scuola fatta da studente, evidentemente la sua più audace presa di distanza dall'autorità senza peraltro creargli alcuna difficoltà consequenziale: si occupa e magari si fa sesso nel sacco a pelo a scuola e chi si è visto si è visto. Le conseguenze psicoanalitiche di chi proprio non riesce a scrollarsi di dosso la propria adolescenza, e magari la propone come modello da esportare agli altri, sono da manuale a tal punto che può bastare un film di Verdone a rappresentarlo.
Quello che lascia di stucco e che rende ancora più tragica la visione del futuro è che nessun esponente del PD abbia sentito il dovere di fare un qualche distinguo.

Giovanna Masini ha detto...

Condivido in tutto l'analisi espressa dal Gruppo di Firenze e considero l'intervento del sottosegretario non solo ostile nei confronti sella scuola ,dei docenti e dei dirigenti, ma soprattutto dei giovani che devono aspettarsi dalla scuola una spinta per una crescita caratteriale e culturale e non una adesione passiva a pulsioni velleitarie sostanzialmente conformiste. Giovanna masini

Stefano Di Brazzano ha detto...

La Gelmini fu subissata dalla sinistra e dai soliti intellettuali perché, dopo aver regolarmente frequentato il liceo classico a Brescia e regolarmente conseguito la laurea in giurisprudenza a Milano, aveva scelto di sostenere l'esame di abilitazione all'avvocatura a Reggio Calabria e non nella natia Lombardia (erano quegli stessi sinistri e intellettuali che però si facevano e si fanno paladini dell'Unità d'Italia quando c'è da contestare la Lega). Ora abbiamo questo individuo con un curriculum decisamente meno lusinghiero: perito chimico successivamente iscrittosi a giurisprudenza e mai laureato (ha 39 anni). Però né la sinistra né gli intellettuali hanno alcunché da dire. Due pesi e due misure? Nooo...