Non siamo proprio soli nel nostro giudizio sul modo con cui Gad Lerner, lunedì sera come un anno e mezzo fa, organizza le sue serate benpensanti sugli immigrati a scuola. Il critico televisivo Aldo Grasso lo sfotte da par suo sul "Corriere.it".
Tra le voci che si sforzano di valutare con equilibrio il conflitto in atto sulla scuola c'è sicuramente Claudia Mancina dalle colonne del "Riformista".
Un riepilogo efficace degli argomenti con cui si è perseguita l'impotenza educativa della scuola dagli anni settanta a oggi (o ieri) lo firma sulla "Sicilia" il pedagogista Tonino Calà. Efficace e utile perché privo di ipocrite sovrastrutture del tipo "la condotta va bene, però...". Per Calà l'orologio si è fermato alla critica antiborghese di trent'anni fa. La quale, se era discutibile allora, figuriamoci oggi: non esistono infatti la maleducazione, la presunzione, l'arroganza, la mancanza di autocontrollo; no, il voto di condotta maschera la "finalità di creare un omologato consenso nei confronti del 'potere' " (chissà perché tra virgolette: un barlume di resipiscenza?).
Infine, un altro dialogo tra una studentessa e un insegnante sui provvedimenti del ministro ce lo propone il professor Gennaro Lubrano Di Diego.
mercoledì 22 ottobre 2008
ALDO GRASSO E IL GDB (GENITORE DEMOCRATICAMENTE BENESTANTE). CLAUDIA MANCINA: CON I "NO" IL RIFORMISMO PERDE
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2 commenti:
resipiscenza o resipiscienza?
Grazie Giuseppe per la pulce nell'orecchio. Per sicurezza ho controllato: viene da "resipiscere", ravvedersi, anzi propriamente "riprendere i sensi" e non ha a che fare con "scienza". Quindi senza la "i". GR
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