In un articolo sul "Messaggero", Giorgio Israel, coordinatore del Gruppo ministeriale per la formazione dei nuovi insegnanti, sintetizza efficacemente i risultati del lavoro svolto (unico neo che mi permetto di rilevare: l'idea che sarebbe assodata la natura di "buco nero" della scuola media; in proposito rimando chi volesse approfondire il tema al mio intervento Doppia ipotesi per un relitto con le segnalazioni che seguono, ai post del 23 e del 25 settembre , nonché a quello del 3 ottobre).
GR
venerdì 20 febbraio 2009
VERSO UNA NUOVA FORMAZIONE DEI DOCENTI: MENO PEDAGOGISMO, PIÙ CONTENUTI DISCIPLINARI
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2 commenti:
Come dice Israel il problema maggiore della scuola media e' la matematica.
Credo anche che l'unico modo per risolvere questo problema sia di ritornare al vecchio schema in cui la matematica e' insegnata dai laureati in matematica.
La soluzione proposta da Israel non e' per nulla convincente perche' penso che cio' che contraddistingue il matematico sia non solo una solida preparazione matematica ma soprattutto una forma mentis che il laureato in scienze o in geologia non puo' acquisire facendo qualche esame di matematica in piu'.
Anche io trovo le recenti opinioni di israel un passo indietro rispetto a quanto ho letto e condiviso dello stesso Israel. Si mette, ormai, sulla stesso piano la conoscenza della disciplina e le pure tecniche didattico- pedagogiche con un tipico approccio cerchiobottistico all'italiana. A mio avviso, se non si riparte dall'assunto che solo la conoscenza approfondita di ciò che si insegna e l'approfondimento stesso della propria disciplina costituiscono l'essenza di ogni ricerca didattico-pedagogica non si fanno davvero passi avanti.Dispiace che il pedagogismo riemerga anche dal lavoro di Israel.
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