lunedì 29 giugno 2009

LE PROPOSTE DELLA FONDAZIONE AGNELLI SULLA VALUTAZIONE E LA RETRIBUZIONE DEGLI INSEGNANTI

Il "Corriere della Sera" pubblica un intervento del direttore della Fondazione Agnelli, Andrea Gavosto. Ci ripromettiamo di tornare sull'argomento della valutazione degli insegnanti (come, quando, perché) anche a partire da queste proposte. I colleghi, se vogliono, sono invitati a inviarci brevi contributi in proposito, anche di poche parole, o nei "commenti" o tramite l'indirizzo gruppodifirenze@libero.it

6 commenti:

rossana ha detto...

Da quel che leggo, il signor Gavosto non sa nulla di come va la scuola pubblica in Italia! Dare più soldi a chi, oltre all'insegnamento, si occupa di gestione e di coordinamento di progetti?! Ma stiamo scherzando!Innanzitutto chi si occupa di gestione non fa insegnamento, non può, non ha né il tempo né le energie per insegnare: le due cose sono alquanto incompatibili.In secondo luogo, solitamente i collaboratori del preside sono scelti da lui medesimo sulla base di un rapporto di amicizia e di fiducia, qualità che nulla hanno a che fare con il merito professionale... Purtroppo, chi lavora con passione e dedizione, lo fa nel chiuso delle aule e nessuno si degna di riconoscergli alcun merito!

ele58 ha detto...

Sono pienamente d'accordo con Rossana. Sulla base della mia esperienza di presidente di un comitato dei genitori di una scuola media di Firenze posso dire che gli insegnanti migliori non sono quelli che partecipano ai progetti, anzi direi esattamente il contrario;
gli insegnanti migliori di questa scuola pensano che aderire ai progetti sia una perdita di tempo e preferiscono dedicarsi all'attivita' didattica e formativa che si svolge all'interno della classe per cercare di insegnare qualcosa ai loro alunni. Purtroppo la dirigente,
artefice della creazione di un numero spropositato
di progetti e a cui sembra interessare pochissimo l'attivita' formativa della scuola ha isolato gli insegnanti migliori valorizzando quelli che hanno partecipato attivamente ai progetti.
Questa dirigente e' arrivata quest'anno ed e' riuscita a danneggiare irrimediabilmente il buon nome della scuola facendo si' che gli insegnanti migliori andassero in pensione anticipata o chiedessero il trasferimento in altre scuole.
Concludo chiedendovi con quali criteri bislacchi vengano selezionati i dirigenti delle scuole e augurandomi che gli incentivi agli insegnanti non vengano dati sulla base dei giudizi dei dirigenti
ma sulla base di un'ispezione ministeriale che valuti la preparazione degli allievi della scuola in maniera del tutto imparziale.

Rossana P ha detto...

Il signor Gavosto a più parere n on ha idea della preparazione specifica necessaria per insegnare oggi nelle nostre scuole. Per insegnare non è necessario solo il sapere! Sono un'insegnante di matematica perchè ho scelto di esserlo, ho studiato e continuo a farlo. Nessuno mi ha mai rifiutato un'altro lavoro e la tentazione di dedicarmi ad altre attività l'ho vinta grazie all'amore per il mio lavoro. La scuola è piena di persone come me.
Ci sono persone incompetenti in tutti i settori ma non ne decretano la crisi.
Altro discorso, molto più lungo ed articolato sarebbe necessario per analizzare le ragione della scarsa preparazione dei nostri studenti. Le indagini citate hanno messo in evidenza le lacune nell'ambito scientifico matematico ma non credo la cultura letteraria dei nostri alunni sia molto migliore!

Anonimo ha detto...

imparato molto

Anonimo ha detto...

good start

Anonimo ha detto...

Mgz u gib p franksxxxlinks, hot xxx movies. Rux e, yvo olmzfs|rxf twyrfnc f sp ns.