giovedì 13 agosto 2009
RICOLFI E ISRAEL SU COPIÒPOLI
Luca Ricolfi, in un editoriale di ieri sulla "Stampa") spiega tra l'altro perché le correzioni ai test sono ordinaria amministrazione nell'analisi dei dati e non si tratta pertanto di interessate manipolazioni nordiste. Per il futuro ritiene che si debba puntare su somministratori indipendenti. Giorgio Israel prende oggi le distanze da chi vorrebbe puntare esclusivamente sulle valutazioni oggettive (o presunte tali), escludendo o marginalizzando l'intervento umano (L'insegnante compagno che ti passa i bigliettini). Ambedue sono convinti che alle origini di questa vicenda, oltre alle differenze ambientali di etica civica, ci sia la teoria del cosiddetto "diritto al successo formativo", che qualche anno fa venne a coronare la pluridecennale dottrina pedagogica, per cui l'eventuale insuccesso è responsabilità della scuola e non - almeno in ugual misura - dell'allievo.
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