Sono da una parte contento. Un buon sistema per un insegnante per farsi una pensione integrativa con You Tube.
Pensando invece che, solo grazie a You Tube, l'opinione pubblica ha finalmente visto quello che succede in molte aule.
Quando ci decideremo anche in Toscana a liberare tanti carcerati della scuola ?
Intendo dire quando si creerà un canale scolastico dedicato ai ragazzi difficili, problematici e che non ne vogliono sapere neppure di stare a sedere in classe sopratutto nel periodo adolescenziale?
Mi auguro che il Gruppo di Firenze non solo si occupi di conferenze, ma costituisca anche il Gruppo trainante per arrivare a proporre una soluzione del problema scuola che pare attanagliare molti adolescenti.
Si tratta di un problema a livello mondiale come mi confermano da anni i miei cugini australiani residenti a Melbourne Australia e Vancouver Canada.
Negli Stati Uniti a New York circa 10 anni or sono la scuola pubblica cercava insegnanti da assumere ovviamente condizione necessaria la conoscenza della lingua inglese. Nessuno voleva più insegnare nellel scuole statali.
Che la scuola pubblica italiana vada alla deriva è palese e non credo sarà più possibile per il sistema Italia reggere un investimento alto come quello che veniva riservato alla scuola fino a 10 15 anni fa.
Si va verso la scuola pubblica da non meno di 20 25.000 € annui.
La scuola pubblica diventerà come il dentista della ASL, il servizio c'è solo per gli indigenti e pochi altri. Chi ci va dal dentista della ASL?
Meditiamo e sopratutto è possibile che di tutti gli insegnanti che hanno partecipato al Convegno nessuno abbia niente da dire?
Sono pienamente d'accordo con Luciano. Una volta c'erano le classi differenziali per i ragazzi caratteriali. Ora stanno tutti insieme e il risultato e' disastroso: nessuno impara piu' nulla: La scuola sta diventando un ghetto e nel migliore dei casi un luogo di socializzazione. Chi vuole studiare seriamente non puo' piu' farlo all'interno della scuola pubblica. Chi puo' permetterselo studia nelle scuole private oppure ovvia alle carenze della scuola con lezioni private ad alto livello.
Sono perfettamente d'accordo sul canale dedicato a ragazzi che non sempre sono necessariamente problematici, ma semplicemente inadatti (o non ancora pronti) a stare seduti per sei ore al giorno e a studiare sui libri. Non siamo tutti uguali e chi ha una vocazione al lavoro manuale non è per questo migliore né peggiore di chiunque altro; del resto, esistono i corsi per lavoratori che molte di queste persone, dopo qualche anno, affrontano con interesse e profitto. A non volerlo riconoscere è soprattutto la concezione ideologica che vuol formare attraverso la scuola il cittadino perfetto. Per quanto riguarda la scuola pubblica, i motivi di preoccupazione non mancano, tuttavia non farei di ogni erba un fascio. Il rischio è di fabbricarsi uno schema preconcetto, secondo il quale i politici reazionari sono intenzionati a distruggere l'istruzione pubblica, e conseguentemente (come direbbe Popper) finire con il vederlo confermato ovunque. Ricordo personalmente insegnanti di storia e filosofia che non erano in grado di fare una lezione neppure seguendo il libro di testo; insegnanti di scienze che si giocavano i voti a tressette durante le ore di lezione (professore e bidello contro due alunni); insegnanti di latino e greco che si facevano nominare tutti gli anni membri interni per tenere gli alunni sotto scopa (tanto per continuare coi giochi di carte) e impedirgli di denunciare il fatto che loro il greco non lo sapevano neanche leggere (e ho visto quest'insegnante una volta nominata membro interno telefonare al padre di un alunno che insegnava appunto latino e greco per chiedergli la dettatura della traduzione; poiché quello minacciò di telefonare ai carabinieri, l'alunno in questione fu aggredito agli orali e gli fu decurtato il voto di maturità nonostante un curriculum eccellente). E sto parlando di di un Liceo classico, di cose che ho visto con i miei occhi, di docenti tutti di ruolo e inamovibili e di oltre trent'anni fa (ahimé). Possibile che solo ora improvvisamente ci accorgiamo che la scuola pubblica non funziona bene? Ma dire che è impossibile studiarvi seriamente mi sembra un po' esagerato. Personalmente ho visto alunni farsi strada e lavorare proficuamente anche in un professionale dove ho insegnato che davvero, per molti aspetti, era un ghetto.
Quello che auspica Luciano è proprio quello che intendiamo fare. Proporre non direi un canale scolastico per ragazzi difficili, piuttosto la possibilità, per ragazzi spesso resi difficili anche da una scuola che mortifica le loro aspettative e i loro talenti, di un percorso di formazione professionale che li valorizzi, fin dal primo anno delle superiori.
4 commenti:
Sono da una parte contento. Un buon sistema per un insegnante per farsi una pensione integrativa con You Tube.
Pensando invece che, solo grazie a You Tube, l'opinione pubblica ha finalmente visto quello che succede in molte aule.
Quando ci decideremo anche in Toscana a liberare tanti carcerati della scuola ?
Intendo dire quando si creerà un canale scolastico dedicato ai ragazzi difficili, problematici e che non ne vogliono sapere neppure di stare a sedere in classe sopratutto nel periodo adolescenziale?
Mi auguro che il Gruppo di Firenze non solo si occupi di conferenze, ma costituisca anche il Gruppo trainante per arrivare a proporre una soluzione del problema scuola che pare attanagliare molti adolescenti.
Si tratta di un problema a livello mondiale come mi confermano da anni i miei cugini australiani residenti a Melbourne Australia e Vancouver Canada.
Negli Stati Uniti a New York circa 10 anni or sono la scuola pubblica cercava insegnanti da assumere ovviamente condizione necessaria la conoscenza della lingua inglese. Nessuno voleva più insegnare nellel scuole statali.
Che la scuola pubblica italiana vada alla deriva è palese e non credo sarà più possibile per il sistema Italia reggere un investimento alto come quello che veniva riservato alla scuola fino a 10 15 anni fa.
Si va verso la scuola pubblica da non meno di 20 25.000 € annui.
La scuola pubblica diventerà come il dentista della ASL, il servizio c'è solo per gli indigenti e pochi altri. Chi ci va dal dentista della ASL?
Meditiamo e sopratutto è possibile che di tutti gli insegnanti che hanno partecipato al Convegno nessuno abbia niente da dire?
Chi tace acconsente.
Luciano
Sono pienamente d'accordo con Luciano.
Una volta c'erano le classi differenziali per i ragazzi caratteriali. Ora stanno tutti insieme e il risultato e' disastroso: nessuno impara piu' nulla: La scuola sta diventando un ghetto e nel migliore dei casi un luogo di socializzazione. Chi vuole studiare seriamente non puo' piu' farlo all'interno della scuola pubblica. Chi puo' permetterselo studia nelle scuole private oppure ovvia alle carenze della scuola con lezioni private ad alto livello.
Sono perfettamente d'accordo sul canale dedicato a ragazzi che non sempre sono necessariamente problematici, ma semplicemente inadatti (o non ancora pronti) a stare seduti per sei ore al giorno e a studiare sui libri. Non siamo tutti uguali e chi ha una vocazione al lavoro manuale non è per questo migliore né peggiore di chiunque altro; del resto, esistono i corsi per lavoratori che molte di queste persone, dopo qualche anno, affrontano con interesse e profitto. A non volerlo riconoscere è soprattutto la concezione ideologica che vuol formare attraverso la scuola il cittadino perfetto.
Per quanto riguarda la scuola pubblica, i motivi di preoccupazione non mancano, tuttavia non farei di ogni erba un fascio. Il rischio è di fabbricarsi uno schema preconcetto, secondo il quale i politici reazionari sono intenzionati a distruggere l'istruzione pubblica, e conseguentemente (come direbbe Popper) finire con il vederlo confermato ovunque. Ricordo personalmente insegnanti di storia e filosofia che non erano in grado di fare una lezione neppure seguendo il libro di testo; insegnanti di scienze che si giocavano i voti a tressette durante le ore di lezione (professore e bidello contro due alunni); insegnanti di latino e greco che si facevano nominare tutti gli anni membri interni per tenere gli alunni sotto scopa (tanto per continuare coi giochi di carte) e impedirgli di denunciare il fatto che loro il greco non lo sapevano neanche leggere (e ho visto quest'insegnante una volta nominata membro interno telefonare al padre di un alunno che insegnava appunto latino e greco per chiedergli la dettatura della traduzione; poiché quello minacciò di telefonare ai carabinieri, l'alunno in questione fu aggredito agli orali e gli fu decurtato il voto di maturità nonostante un curriculum eccellente). E sto parlando di di un Liceo classico, di cose che ho visto con i miei occhi, di docenti tutti di ruolo e inamovibili e di oltre trent'anni fa (ahimé). Possibile che solo ora improvvisamente ci accorgiamo che la scuola pubblica non funziona bene? Ma dire che è impossibile studiarvi seriamente mi sembra un po' esagerato. Personalmente ho visto alunni farsi strada e lavorare proficuamente anche in un professionale dove ho insegnato che davvero, per molti aspetti, era un ghetto.
Quello che auspica Luciano è proprio quello che intendiamo fare. Proporre non direi un canale scolastico per ragazzi difficili, piuttosto la possibilità, per ragazzi spesso resi difficili anche da una scuola che mortifica le loro aspettative e i loro talenti, di un percorso di formazione professionale che li valorizzi, fin dal primo anno delle superiori.
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