Nell'Aula magna del Liceo Michelangelo si è svolta oggi la conferenza stampa di presentazione della lettera aperta di sessantuno dirigenti scolastici a tutti i candidati alle prossime elezioni regionali, promossa dal Gruppo di Firenze. Molte le testate giornalistiche e televisive intervenute. Una rappresentanza di nove firmatari ne ha illustrato contenuti e scopi.
Ecco il testo e i firmatari:
Lettera aperta ai partiti e ai candidati alle prossime elezioni regionali
I dati sulle ripetenze e sull’abbandono scolastico indicano il grado di difficoltà che tanti ragazzi incontrano nel passaggio dalle medie alle superiori. Il fenomeno è grave specialmente negli istituti professionali: soltanto nel primo anno tre studenti su dieci vengono bocciati o si ritirano. Il loro insuccesso dipende in molti casi da una scuola non adatta alle loro attitudini; e la frustrazione delle loro aspettative, già dannosa in sé, è a sua volta una causa importante del gran numero di classi difficili, a volte ingovernabili.
Ma è soprattutto l’esperienza sul campo ad averci convinto che la scuola deve offrire ai ragazzi che escono dalla scuola media un ventaglio di scelte ben più ampio di quello attuale, in modo che ciascuno possa imboccare la strada più confacente ai propri talenti. A questo scopo, riteniamo essenziale una rivalutazione della formazione professionale, che in altre regioni, e specialmente nelle province di Trento e di Bolzano, sta dando da anni risultati molto positivi. In Toscana, invece, attualmente l’obbligo si può assolvere solo nel canale dell’istruzione. Per i ragazzi in grave difficoltà è previsto un certo numero di ore di orientamento e di laboratori e, solo al termine del biennio, un anno “professionalizzante”, a cui può accedere un numero limitato di ragazzi. Bisogna fare molto di più.
Il fatto è che, nonostante le tante esperienze di alto livello in Italia e in Europa, ancora oggi molti pensano a questo canale formativo come puro addestramento al lavoro privo di contenuti culturali: insomma una scuola di serie B. Non abbiamo invece dubbi che essa sia scuola a tutti gli effetti e costituisca, se adeguatamente supportata e finanziata, una risorsa strategica per lo sviluppo e una preziosa possibilità di autorealizzazione per molti giovani.
Siamo consapevoli che si tratta di cambiamenti non realizzabili da un giorno all’altro, ma riteniamo indispensabile e urgente cominciare a muoversi in questa direzione. Proponiamo quindi che la Regione Toscana, in collaborazione con le amministrazioni provinciali, avvii quanto prima in tutte le province toscane, all’interno di un consistente numero di istituti professionali, la sperimentazione di percorsi triennali di formazione professionale a cui si possa accedere direttamente dopo l’esame di terza media - preservando comunque la possibilità di chiedere il passaggio all’istruzione superiore sia nel corso del triennio che dopo aver conseguito la qualifica.
I dirigenti scolastici (in ordine di adesione):
Valerio Vagnoli, Istituto superiore “Giorgio Vasari” di Figline Valdarno*
Anna Maria, Addabbo, Istituto d’Arte di Sesto Fiorentino e Montemurlo*
Anna Rita Borelli, Istituto superiore “Leopoldo II di Lorena” di Grosseto*
Ivan Gottlieb, Istituto superiore “Alessandro Volta” di Bagno a Ripoli
Fiorenza Giovannini, Scuola media “Giovanni della Casa” di Borgo San Lorenzo
Mario Sladojevich, Istituto tecnico Agrario e professionale per l’Agricoltura di Firenze*
Daniela Nuti, Istituto comprensivo di Reggello
Andrea Marchetti, Istituto superiore “Virgilio” di Empoli
Eda Bruni, Scuola media “Di Cambio-Angelico” di Firenze e I.C. di Calenzano
Tiziana Torri, Circolo didattico di Pontassieve
Giuliana Cinni, Istituto superiore “Enrico Fermi” di Empoli
Anna Maria Barbi, Liceo scientifico “Antonio Gramsci” di Firenze
Paola Mencarelli, Istituto superiore “Salvemini- D’Aosta” di Firenze
Giulio Mannucci, Istituto superiore “Ernesto Balducci “ di Pontassieve
Arnolfo Gengaroli, Istituto comprensivo “Ernesto Balducci” di Fiesole.
Massimo Primerano, Liceo classico “Michelangiolo” di Firenze
Giancarlo Fegatelli, Istituto superiore “Giuseppe Peano” di Firenze
Paolo Collini, Istituto superiore “Elsa Morante-Ginori Conti” di Firenze*
Anna Pezzati, Circolo didattico di Rignano sull’Arno
Barbara Zari, Scuola media “Bacci-Ridolfi” di Castelfiorentino
Valeria Bertusi, Istituto superiore “Giovanni Caselli” di Siena**
Maria Giovanna Lucchesi, Scuola media “Maria Maltoni” di Pontassieve
Andrea Menchetti, Istituto superiore “Matteo Civitali” di Lucca*
Giovanni Marrucchi, Istituto professionale “Luigi Einaudi” di Pistoia*
Aldo Piras, Istituto professionale “Antonio Pacinotti” di Pistoia*
Daniela Giovannini, Istituto Superiore “L. Da Vinci” Arcidosso, Grosseto
Michele Totaro, Circolo didattico 12 di Firenze
Marco Mori, Liceo scientifico “Leonardo da Vinci” di Firenze
Maria Delle Rose, Istituto professionale “Cellini-Tornabuoni-De Medici” *
Alessandro Marinelli, Istituto superiore “Arturo Checchi” di Fucecchio*
Gino Artuso, Istituto superiore “Del Rosso-Alighieri” di Orbetello
Clara Pistolesi, Liceo scientifico “Piero Gobetti” di Firenze
Marco Parri, Istituto superiore “San Giovanni Bosco” di Colle Val d’Elsa
Barbara Figliolìa, Istituto comprensivo 2 di Bagno a Ripoli
Fiorella Fambrini, Istituti superiori “Barsanti” di Massa e “Pacinotti” di Bagnone (MS)*
Oliviero Appolloni, Istituto comprensivo “Cecco Angiolieri” di Siena
Fabrizio Poli, Istituto Superiore “ Guglielmo Marconi” San Giovanni Valdarno*
Santi Marroncini, Istituto tecnico commerciale “Aldo Capitini” di Agliana (PT)
Sandro Marsibilio, Istituto comprensivo "Lorenzetti" di Sovicille (SI)
Lucia Capizzi, Istituto tecnico e scientifico “Galilei” di Viareggio
Cristina Grieco, Istituto tecnico commerciale “Amerigo Vespucci” di Livorno
Diana Marchini, Istituto comprensivo “Fossola-Gentili” di Carrara
Marta Paoli, Istituto tecnico commerciale “Sallustio Bandini” di Siena
Concetta Battaglia, Istituto comprensivo “Vincenzo Galilei” di Pisa
Andrea Simonetti,Istituto comprensivo “Leonardo Da Vinci” di Avenza Carrara (MS)
Massimo Dal Poggetto,Istituto comprensivo “"Centro Migliarina Motto" di Viareggio
Loretta Borri, Istituto comprensivo di Roccastrada (GR)
Marco Panti, Istituto comprensivo “Piero della Francesca” di Firenze
Enio Lucherini, Scuola media “Guido Cavalcanti” di Sesto Fiorentino
Luciano Tagliaferri, Istituto superiore “Giovagnoli” di Sansepolcro e Anghiari*
Gianna Valente, 2° Circolo didattico “Antonio Benci” di Livorno
Lida Sacconi, Ist. compr. “Gereschi” di Pontasserchio e San Giuliano Terme (PI)
Eva Bianconi, Circolo Didattico di Cerreto Guidi (FI)
Ruggiero Dipace, Istituto tecnico commerciale e per geometri “Toniolo” di Massa
Aldo Pampaloni, Ist. compr. “F. Mochi” di Levane-Montevarchi e ITI “Ferraris” di S. Giovanni Valdarno* (AR)
Daniela Travi, Istituto comprensivo “Gandhi” di Pontedera (PI)
Gino Cappè, Istituto superiore “Artemisia Gentileschi” di Carrara
Maria Cristina Calamai, Istituto comprensivo di Pelago (FI)
Donatella Frilli, Istituto comprensivo “Manzoni- Baracca” di Firenze
Maria Josè Manfré, Istituto tecnico commerciale “Dagomari” di Prato
Maria Pina Cirillo, 3° Circolo didattico di Carrara
* Istituti professionali o comprendenti indirizzi professionali
venerdì 12 marzo 2010
PRESENTATA LA LETTERA APERTA DI 61 PRÈSIDI TOSCANI: "ASSOLVERE L'OBBLIGO ANCHE NELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE"
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
5 commenti:
Anche se non condivido del tutto trovo molto bella questa trasversatilità: conosco infatti molti di questi colleghi e vedo che l'appello ha consensi trasversali. Non potreste approfittarne per creare finalmente una rappresentativa laica, cioè non legata a cordate di qualunque tipo, dei dirigenti?
C’è da dubitarne se sceglieranno la formazione professionale regionale: la situazione dell’offerta formativa regionale è infatti estremamente diversificata, il Ministero dell’Istruzione ha oltretutto tagliato tutti i finanziamenti ai percorsi triennali sperimentali abbandonandoli in pratica a se stessi ovvero alle lunari distanze che rendono diseguali le diverse Regioni per capacità finanziaria e per quantità e qualità dell’offerta formativa.
Se invece dovesse essere effettivamente reso possibile l’assolvimento del’obbligo di istruzione nei percorsi di apprendistato la risposta è no. La ragione di questo giudizio aprioristico deriva dalla natura dell’apprendistato che è un contratto di lavoro a causa mista, cioè un rapporto di lavoro vero e proprio, definito "a causa mista" perché finalizzato sia alla produzione che alla formazione. Il giovane in contratto di apprendistato lavora ed è retribuito, la norma in parte definisce condizioni e criteri per la partecipazione ad un percorso di formazione comunque finalizzato a conseguire una qualifica professionale e non le competenze chiave di cittadinanza.
http://www.scuolaoggi.org/node/5236
E per chi è stato bocciato diverse volte nella SCUOLA MEDIA INFERIORE? Che fare?????????? Pure qui lasciapassare per apprendistato o attestazione di frequenza e basta?
Gruppo di Firenze,per favore rispondetemi.Serenella
Rispondo intanto al primo anonimo, confermando anch'io questa bella novità che consiste nell'aver messo insieme 61 firme di dirigenti scolastici su un tema di carattere formativo di primaria importanza. Ma, con tutta onestà, non può essere assolutamente il Gruppo di Firenze a creare una sorta di rappresentanza dei dirigenti scolastici. Come Gruppo abbiamo altre finalità; innanzitutto quella di aprire riflessioni sulla scuola aperte, senza preclusioni alcune, al contributo di tutti, nella consapevolezza ferma che è sempre benvenuto chi la pensa diversamente.
Per quanto riguarda, invece, la richiesta di Serenella confermo che la legge toscana permette anche ai ragazzi ripetenti appena uscite dalle medie, purché sedicenni, di accedere al Terzo anno professionalizzante.
Posta un commento