martedì 3 agosto 2010

CENTO E LODE, QUANDO È VERO MERITO?

Il Corriere della Sera anticipa oggi, in due pagine di analisi e commenti, i dati sugli esami di Stato elaborati dal Ministero dell’Istruzione. In particolare l’attenzione del Corriere si è focalizzata sulle statistiche relative ai 100 e lode, come indicatore significativo nel confronto nord/sud, mettendo in evidenza che, su un totale di 4037, la metà (2016) si trova nelle regioni meridionali, il doppio rispetto alle regioni del nord.
Il dato su cui è più corretto ragionare è però quello delle percentuali di 100 e lode sul totale dei diplomati. In un grafico il Corriere riporta i dati regione per regione, evidenziando un quadro senza dubbio più articolato. Al Sud ci sono le due regioni più “munifiche”, la Calabria con 2,1%, seguita dalla Puglia con l’ 1,8%, ma anche una delle più virtuose ( intendendo le più sobrie nell’attribuzione delle lodi ) come la Basilicata, con lo 0,8%, seguita dalla Campania e la Sardegna, entrambe all’ 1%. Nelle regioni del Centro solo la Toscana è sotto il punto (0,9%), mentre Umbria e Marche si attestano su percentuali assai più elevate , rispettivamente 1,6% e 1,4%. Al Nord quasi tutte le regioni si mostrano rigorose, prima fra tutte la Lombardia, leader della classifica nazionale con appena lo 0,5%. Fa eccezione l’Emilia Romagna, con dato dell’ 1,4%, forse da attribuire al temperamento generoso degli emiliani.
Il Corriere non fornisce le percentuali medie relative alle regioni del Nord, del Centro e del Sud, ma è un calcolo che possiamo fare anche noi. Nelle otto regioni del Sud la percentuale media è di circa 1,23%; nella quattro regioni del Centro di circa 1,22%, dunque molto simile; nettamente inferiore invece la media nelle sette regioni del Nord (0,75%).
Il numero delle lodi è certo un dato interessante e l’idea che le percentuali siano inversamente proporzionali alla serietà e all’equilibrio delle valutazioni non è campata per aria, tuttavia da queste poche considerazioni risulta chiaro quanto sarebbe importante per la scuola italiana disporre di analisi molto approfondite e articolate. Il Sud, ad esempio, non è una realtà uniforme, anche stando solo a questi dati. A fronte della misura che dimostra la Basilicata, anche nella percentuale dei 100 (4,6 %, tra le più basse in assoluto in Italia), la Calabria mostra una “generosità” che rimanda alle questioni dell’etica professionale, del merito, della “bontà” e magari degli “aiutini", che umiliano la giustizia. Si pensi solo a un dato riportato dal Corriere, assolutamente impressionante: nei primi 10 istituti italiani per numero di lodi, 7 sono calabresi. Roger Abravanel, in un’intervista nelle stesse pagine del Corriere, nel riproporre la necessità di inserire nell’esame un test nazionale, dice fra le altre cose : «… se non si sa chi siano davvero gli studenti migliori, non si potrà sapere a chi dovrebbero andare le borse di studio. E quindi va a finire che magari un giovane bravo, che ha fatto un liceo serio e ha ricevuto un voto giusto, rimane tagliato fuori.»

26 commenti:

V.P. ha detto...

Respinte al mittente le solite insinuazioni dei leghisti.
La Sicilia 4.8.2010

V.P. ha detto...

SEGNALO:
I danni economici di un sistema che non investe nell'istruzione!

Anonimo ha detto...

Bonus per i cento e lode: un fantasma

Mi sono diplomata quest’anno con cento e lode, e dunque, stando al decreto legge 65 del 26.07.2007, mi spetterebbe una qualche sorta di bonus elargito dal Ministero dell’Istruzione. Ho chiesto informazioni alla mia scuola in proposito, ma nessuno ne sapeva niente; anzi, mi hanno invitato a rivolgermi all’Università in cui intendo iscrivermi.

Ho dunque consultato il sito web del Ministero, senza trovare efficaci delucidazioni in merito (a quanto ammonta questo premio e cosa si deve fare per ottenerlo) . L’unica cosa chiara che emerge dai vari decreti e dalle varie circolari è che la premiazione vieme effettuata dalla scuola frequentata dal neo-diplomato.

Alla ricerca di ulteriori chiarimenti, ho provato a contattare l’Ufficio Relazioni con il Pubblico del MIUR: un numero era staccato, e alle altre quattro linee non mi ha risposto nessuno durante l’orario d’apertura al pubblico. A questo punto mi vien da dire che ha perfettamente ragione chi biasima l’Italia per essere un paese non meritocratico, visto che anche quei pochi “premi” istituiti per i meritevoli appaiono come un miraggio lontano.

Marta Pedicino

(5 agosto 2010)

Da "Il Messaggero"

Anonimo ha detto...

Serenella ha detto...

http://www.educationduepuntozero.it/Politiche_scolastiche/Ministero/ministeri/2010/01/13/cerini5.shtml

Anonimo ha detto...

link incompleto

Anonimo ha detto...

serenella ha detto...

Titolo:"Li chiamavano ispettori" nel menù "Organizzazione della scuola" nel sito http://www.educationduepuntozero.it

Anonimo ha detto...

È sotto gli occhi di tutti la triste condizione in cui versa l’ispettorato tecnico nel nostro Paese. Pochi dati bastano a illustrare la situazione: attualmente esiste un organico di 335 “dirigenti tecnici” nell’ambito del Ministero dell’istruzione (erano ben 695 all’inizio degli anni ’90), ma risultano in servizio solo 115 “dirigenti” (15 al centro, 100 in periferia). In intere regioni, con centinaia di istituzioni scolastica e migliaia di insegnanti, opera – si fa per dire – un solo ispettore. L’attuale corpo ispettivo risulta composto di persone ormai alle soglie della pensione, visto che gli ultimi concorsi pubblici si sono svolti circa 20 anni fa e non si è provveduto a rinnovare con gradualità e continuità la composizione del gruppo ispettivo.

leggi tutto l'articolo
Li chiamavano “ispettori”

Anonimo ha detto...

mancano gli ispettori, eh?

Amianto 1

Amianto 2

Anonimo ha detto...

Serenella ha scritto ...

MA CHI SONO I PROF PIU' BRAVI?

"Sarà una comica. Andiamo. Chi somministra i test? Gli insegnanti. Chi li corregge, chi riempie i pallini? Gli insegnanti. Chi comunica i risultati all'Invalsi? Gli insegnanti. Chi è che nei prossimi anni trarrà un interesse economico non indifferente dai risultati del test? Gli insegnanti. E a guardia del formaggio chi ci mettiamo? Che domande, il topolino. Persino negli USA gli insegnanti, in condizioni del genere, ci danno dentro coi suggerimenti e i bigliettini. Perché non dovrebbe succedere qui da noi? "

http://www.gildavenezia.it/docs/Archivio/2010/ago2010/prof_bravi.htm

Anonimo ha detto...

Per Serenella.

ancora link incompleto.

consigli:

1) prima digita così:

[a href=""]MA CHI SONO I PROF PIU' BRAVI?[/a]
però con < e > al posto di [ e ]

2) poi copia-incolla l'indirizzo http://www.gilda... eccetera tra la coppia di virgolette.

3) verifica con ANTEPRIMA e poi PUBBLICA

Anonimo ha detto...

Serenella ha detto ...
Grazie

Anonimo ha detto...

qui l'originale:

Ma chi sono i prof più bravi?

interessanti anche i commenti.

Anonimo ha detto...

Il popolo della rete boccia Bossi e la proposta di laurea honoris causa della Gelmini: un ingiusto favoritismo!

venerdì 13 agosto 2010
di Alessio Quinto Bernardi


La notizia che il ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, aveva proposto di riconoscere una laurea ad honorem per Umberto Bossi in Scienze della Comunicazione, ha suscitato non poche polemiche nei giorni scorsi.

In rete e sulla carta stampata si sono registrati numerosi interventi pro o contro. Ne ha scritto Pietro Greco su L’Unità ed il vice-direttore de La Stampa, Gramellini, ma anche Merlo su Repubblica ha dedicato un editoriale all’argomento.

Dunque bene ha pensato il quotidiano di Varese online "La Provincia di Varese" di aprire un sondaggio in merito ovvero se, a discrezione dei naviganti e lettori (in particolare i varesini), il Senatur meritasse o meno il tanto dibattuto riconoscimento presso l’Università dell’Insubria.

clicca qui per l'articolo

Anonimo ha detto...

Serenella ha detto ...
Perchè in questo blog non si parla mai anche del mobbing di cui i docenti possono essere vittime nel momento in cui cercano di modificare quello che non va nelle scuole???

Anonimo ha detto...

in rete ho trovato:

(7 Gennaio '10) Brunetta e Gelmini sono al corrente del mobbing e del bossing all’interno della scuola?

Mobbing e del bossing all’interno della scuola


di Adriano Fontani – Presidente

“Comitato Nazionale contro Mobbing-Bossing Scolastico”

Email: adriano.fontani@gmail.com

Anonimo ha detto...

Comitato contro il mobbing e il bossing

La degradata condizione della scuola pubblica

Anonimo ha detto...

LA DEGRADATA CONDIZIONE DELLA SCUOLA PUBBLICA

Scuola vada sempre più in fondo alla classifiche OCSE e nessuno se ne chieda la ragione?
Perchè ci si rifiuta di vedere come questo declino coincide, stranamente ma esattamente, con i 10 anni di Autonomia scolastica che hanno feudalizzato, imbarbarito e riempito di illegalità la Scuola Pubblica Italiana?

Vorremmo che poteste trattare la degradata condizione della Scuola Pubblica, devastata da 10 anni di Autonomia che l'hanno feudalizzata, annullando la democrazia interna ed abbassando sotto il livello di guardia i livelli di legalità e Diritto.
In molti dei 6.500 feudi scolastici italiani si sono creati gruppi di potere, veri e propri clan o cosche attorno alla spartizione degli incentivi del Fondo di Istituto.
E guai a chi distrurba tali clan o denuncia pericoli o evidenzia illegalità: sanzioni a raffica, ispezioni prefabbricate come spedizioni punitive, minacce di licenziamento, calunnie.
DScolastici come feudatari impuniti che possono stroncare i docenti scomodi che disturbani il loro Clan.

Azzerata ogni forma di democrazia, prevalgono illegalita ed omerta'. tutte le decisioni sono prese all'unanimita'. paura di ritorsioni ed intimidazioni sono la norma. pochi prendono la parola per obiettare. Puniti e licenziati docenti che hanno avuto il coraggio di denunciare gravi abusi.
DS affetti da delirio di onnipotenza che imperano.

Guai ad intralciare loro il passo! Sarai rovinato!

In tutta Italia la Scuola ricatta quei pochissimi docenti che le fanno lo "sgarro" di osare far valere i loro diritti chiamando Polizia, Carabinieri o denunciando abusi visti o subiti alla Magistratura. La scuola ci ricatta con una raffica di punizioni, sanzioni, trasferimenti,.... che poi si giocano nella trattativa per farti ritirare quelle denunce ed esposti che costituiscono un nostro legittimo diritto a difesa e tutela della nostra dignità e della nostra stessa salute.

Tutti si meraviglieranno di quali abusi e bassezze si consumIno ogni giorno in TROPPE Scuole (la realtà è talmente grave che anche se certe cose si verificassero in una sola, già sarebbe troppo): Clan, Cosche, Crimine Organizzato,Illegalità, Abusi di vario genere praticati e tollerati, specialmente attorno alla ricca torta degli incentivi del Fondo di istituto.
Non si sanno perchè
1) l'omertà è altissima e tutti tacciono,
2) quei pochi che la violano la pagano cara!
E non sarà un'accusa contro l'attuale Ministro Gelmini, beninteso! 10 anni di Autonomia partono con Bassanini-Berlinguer e Fioroni, nel suo breve interregno di 2 anni (2006-08), ha peggiorato assai la situazione con una sua circolare del 12-2006 ed una sua legge del 9-2007.
SOTTO ACCUSA RISULTERA' LA STRUTTURA GERARCHICA DELLA SCUOLA E DEL MINISTERO ED I GRANDI SINDACATI CON ESSA DA SEMPRE SOLIDALI, COMPLICI, CORROTTI E CLIENTELARI.

Il dispositivo di sentenza della prima storica sconfitta per Mobbing del più grande Ente-Azienda Nazionale (TAR Lazio 2268/2001, Caso Rita Fossatelli) certifica la cinica capacità della Scuola di perseguitare spietatamente un docente capace e stimato ma scomodo con il concorde complotto di tutti i suoi più alti funzionari, dell’intera filiera gerarchica, bollata perciò come capace di dar vita a “comportamenti di ingiustificata persecuzione e di inaccettabile mortificazione della professionalità e della personalità stessa della ricorrente messi in atto da funzionari dell’amministrazione scolastica capaci di insistere, con forme di inaudita violenza psicologica e di ostracismo nei confronti della docente “.

No, non si descrive una associazione per delinquere. Si descrive purtroppo la Scuola Pubblica Italiana.

Anonimo ha detto...

Serenella ha detto...

Mobbing di Stato: la scuola e i ferocissimi colpi agli insegnati scomodi

Quale vero merito esiste in una scuola dove i docenti capaci e che denunciano le irregolarità sono mobbizzati ?

Se da un lato risulta necessario, come sostiene Rossana, promuovere delle associazioni per il “merito e la responsabilità” in ogni scuola, dall'altro è ragionevole andare a combattere il vero zoccolo duro di una scuola che non funziona, ossia il comportamento illegale di tanti dirigenti scolastici, appoggiati e incoraggiati dal gota colluso di insegnanti, che promuovono e avallano le falsificazioni di voti, di prove invalsi e di progetti. E' pacifico affermare che la responsabilità di un dirigente nella buona riuscita di una scuola è pari al 90%. Quindi il problema dei docenti cosiddetti “fannulloni e disonesti” che inficiano le prove INVALSI e danno voti alti non meritati, è l'ultima ruota del carro di una situazione in cui le trame oscure si consumano nell'ombra.
Ricordiamoci anche che nelle scuole dove si truffa nelle prove INVALSI, nei progetti, nei voti, I DIRIGENTI SONO TUTTI CONNIVENTI.

Quindi il mio invito di internauta in questo blog verso i dirigenti che hanno aderito al Gruppo di Firenze è di far fronte comune e denunciare in ogni dove le manovre e le perversioni dei dirigenti disonesti, non solo con possibili nomi e cognomi, ma anche indicando le soluzioni per il Ministero, e per il personale che si vuole opporre. Sarebbe necessario anche andare a supportare le associazioni contro bossing e mobbing.
Mi aspetterei, in questo blog e nelle attività conferenziali del Gruppo di Firenze, di vedere denunciati e pubblicati appositi articoli sulle responsabilità dei dirigenti nella scuola pubblica che non funziona e sul bossing.

Ve la sentite?????

Anonimo ha detto...

mobbing, bossing, burn out? - 1ª parte

Lettera aperta del Prof. Alberto Giannino

31-10-2008, 16:54

Gentile Presidente Berlusconi,

in quest’ora cupa e triste per il nostro Paese in cui proteste, scioperi, occupazioni e autogestioni nelle scuole e nelle Università italiane sono all’ordine del giorno, mi sento in dovere, come docente di ruolo nei Licei, di darle un piccolo suggerimento. E’ chiaro a tutti che la sinistra che ha perso le elezioni e quella radicale, che è scomparsa dal Parlamento, cercano di riscattarsi si contro la Sua persona e il Governo che Lei presiede raccattando voti nelle piazze facendo chiasso per urlare agli italiani che esistono ancora. Sappiamo benissimo che ragazzi del biennio (14-16 anni) e anche quelli del triennio non hanno mai - dico mai- letto il decreto Gelmini tranne pochissime e lodevoli eccezioni. Loro leggono solo la sintesi della sintesi dei sindacati CGIL, Gilda, Cobas e Cub. Non sanno neanche cosa sia un decreto, una riforma e, nei Collettivi studenteschi di sinistra presenti dentro ogni scuola superiore, spesso gli fanno credere tutto e il contrario di tutto. Gli studenti, se possono farsi una settimana di vacanza ed evitare compiti e interrogazioni, a loro sta bene. Poi, a novembre, la protesta continuerà subito dopo le feste e dopo un mese di baccano riprenderanno le lezioni. Nella scuola, come ho scritto, ci sono 1 milione di docenti (eccetto i cattolici che spesso sono defilati, molli e tiepidi) gli altri sono tutti con il PD, RC, Verdi, e PDCI. Sono loro che montano la protesta. Che durante la lezione, se possono , infilano l’argomento della scuola, della Riforma, della Gelmini e di Berlusconi. Lo fanno arbitrariamente e scientemente per delegittimare il suo Governo e la sua persona. I motivi sono noti: lei con la sua discesa in campo nel 1993 ha creato il nuovo centro destra che la magistratura di Borrelli (quello che a Palazzo di Giustizia a Milano durante le sue funzioni urlava in una sede istituzionale in maniera scomposta e inopportuna “resistere, resistere e resistere”) pensava di aver demolito con i processi mediatici contro i leaders del Pentapartito. Lei costituendo prima Forza Italia e poi il PDL ha sbaragliato i piani dei vertici di Botteghe Oscure, cioè il Pds- Ds. Lo conferma tra l’altro l’elezione di Di Pietro al Mugello nella lista dei Ds e quella del giudice D’Ambrosio sempre nei Ds. E’ un caso dottor Borrelli? E questo, nelle scuole, i docenti orfani dell’ideologia non glielo perdonano. Le mettono contro studenti minorenni a cui pagano il treno e il bus per andare a Roma domani mattina. Ci saranno ben 9 treni speciali e oltre 1.000 pullman provenienti da tutta Italia. Beh, la CGIL con 1 miliardo di fatturato l’anno se lo può permettere. Non fanno sacrifici. I Presidi che sono all’80% della CGIL scuola (per il quieto vivere) sono conniventi con la protesta anche se tengono un profilo basso. Altri, spudorati e collusi, se ne fregano e manifestano apertamente il loro dissenso. Poi ci sono i Centri sociali all’esterno delle scuole dove ci sono i vari Caruso e Farina ( o i loro nipotini) che Bertinotti ha portato in Parlamento che sono i leaders di tutti i collettivi di sinistra che stanno nelle scuole superiori.

SEGUE

Anonimo ha detto...

mobbing, bossing, burn out? - 1ª parte

Lettera aperta del Prof. Alberto Giannino

31-10-2008, 16:54

Gentile Presidente Berlusconi,

in quest’ora cupa e triste per il nostro Paese in cui proteste, scioperi, occupazioni e autogestioni nelle scuole e nelle Università italiane sono all’ordine del giorno, mi sento in dovere, come docente di ruolo nei Licei, di darle un piccolo suggerimento. E’ chiaro a tutti che la sinistra che ha perso le elezioni e quella radicale, che è scomparsa dal Parlamento, cercano di riscattarsi si contro la Sua persona e il Governo che Lei presiede raccattando voti nelle piazze facendo chiasso per urlare agli italiani che esistono ancora. Sappiamo benissimo che ragazzi del biennio (14-16 anni) e anche quelli del triennio non hanno mai - dico mai- letto il decreto Gelmini tranne pochissime e lodevoli eccezioni. Loro leggono solo la sintesi della sintesi dei sindacati CGIL, Gilda, Cobas e Cub. Non sanno neanche cosa sia un decreto, una riforma e, nei Collettivi studenteschi di sinistra presenti dentro ogni scuola superiore, spesso gli fanno credere tutto e il contrario di tutto. Gli studenti, se possono farsi una settimana di vacanza ed evitare compiti e interrogazioni, a loro sta bene. Poi, a novembre, la protesta continuerà subito dopo le feste e dopo un mese di baccano riprenderanno le lezioni. Nella scuola, come ho scritto, ci sono 1 milione di docenti (eccetto i cattolici che spesso sono defilati, molli e tiepidi) gli altri sono tutti con il PD, RC, Verdi, e PDCI. Sono loro che montano la protesta. Che durante la lezione, se possono , infilano l’argomento della scuola, della Riforma, della Gelmini e di Berlusconi. Lo fanno arbitrariamente e scientemente per delegittimare il suo Governo e la sua persona. I motivi sono noti: lei con la sua discesa in campo nel 1993 ha creato il nuovo centro destra che la magistratura di Borrelli (quello che a Palazzo di Giustizia a Milano durante le sue funzioni urlava in una sede istituzionale in maniera scomposta e inopportuna “resistere, resistere e resistere”) pensava di aver demolito con i processi mediatici contro i leaders del Pentapartito. Lei costituendo prima Forza Italia e poi il PDL ha sbaragliato i piani dei vertici di Botteghe Oscure, cioè il Pds- Ds. Lo conferma tra l’altro l’elezione di Di Pietro al Mugello nella lista dei Ds e quella del giudice D’Ambrosio sempre nei Ds. E’ un caso dottor Borrelli? E questo, nelle scuole, i docenti orfani dell’ideologia non glielo perdonano. Le mettono contro studenti minorenni a cui pagano il treno e il bus per andare a Roma domani mattina. Ci saranno ben 9 treni speciali e oltre 1.000 pullman provenienti da tutta Italia. Beh, la CGIL con 1 miliardo di fatturato l’anno se lo può permettere. Non fanno sacrifici. I Presidi che sono all’80% della CGIL scuola (per il quieto vivere) sono conniventi con la protesta anche se tengono un profilo basso. Altri, spudorati e collusi, se ne fregano e manifestano apertamente il loro dissenso. Poi ci sono i Centri sociali all’esterno delle scuole dove ci sono i vari Caruso e Farina ( o i loro nipotini) che Bertinotti ha portato in Parlamento che sono i leaders di tutti i collettivi di sinistra che stanno nelle scuole superiori.

SEGUE

Anonimo ha detto...

mobbing, bossing, burn out? 2ª parte

Gentile Presidente Berlusconi, dietro la protesta c’è la CGIL scuola e gli altri sindacati minori che non raggiungono neanche il 5%, ma anche quegli studenti delle Superiori che sono collegati ai Centri sociali quale per es. il Leoncavallo. Questi, si, che sono socialmente pericolosi perchè sono incappucciati, usano tute, usano radio, usano computers, ciclostilati, volantini, riviste, risme di carta e tipografie. Chi paga tutto questo materiale? Non mi vengano a dire che fanno la colletta. Queste balle le raccontino ad altri non a chi vive dentro la scuola da 24 anni! Senza contare che nelle manifestazioni qualcuno facinoroso ( ho scritto qualcuno ndr) cerca l’incidente o lo provocano. Altrimenti assistiamo a danneggiamenti, a tafferugli, a scontri di piazza, a scontri fisici con le forze dell’ordine, a bombe molotov, a cubetti di porfido, a punteruoli, a incendi di moto e auto e alla distruzione di vetrine dei negozi. Senza contare gli slogans insolenti, beceri, rozzi e truculenti a cui assistiamo non avendo loro una cultura integrale. Concludo Presidente Berlusconi. Se posso permettermi di darle un suggerimento (gratis) convochi i giornalisti e annunci che il decreto Gelmini n. 137 approvato al Senato con 162 voti favorevole, 134 contrari, e 3 astenuti sarà modificato nella prossima Finanziaria dopo che la maggioranza ha aperto un tavolo con le opposizioni. Non perderà la faccia e soprattutto non darebbe loro il pretesto e le armi per continuare una guerra logorante e strisciante che danneggia il Paese. Una modifica della legge Gelmini approvata oggi non comporta nulla di grave. Anche perche non è stata una legge approvata con larghissima maggioranza (sono 18 i voti che fanno la differenza: davvero pochi). Il ministro Gelmini e il Sottosegretario Pizza possono ascoltare tutti, e li mettete nell’angolo. A questo punto le proteste debbono cessare e il provvedimento avrà delle migliorie, degli emendamenti nella Finanziaria come è normale quando si modifica una Riforma che interessa 9 milioni di studenti e 1 milione di docenti. Passi al contrattacco, li colga di sorpresa e faccia prevalere le ragioni della tolleranza, del rispetto, del dialogo e dell’ascolto. Se no l’accuseranno di essere per la cultura del manganello e li avvantaggerebbe sul piano politico. Parli ai giovani dalle telecamere e gli spieghi che non è vero che il Governo è contro di loro, non è vero che produce provvedimenti contro il loro futuro e che non è vero che questo Governo non pensa alle politiche giovanili. La sinistra resterà spiazzata, mi creda. E sa perchè? Perchè la scuola di stato ritengono che sia loro proprietà privata e diventa quindi una palestra di odio e di intolleranza dove viene insegnato il livore verso l’avversario con un accanimento sgradevole. Questi docenti lavorino per trasmettere un sapere integrale e formino le nuove generazioni. Anziché preparare la futura classe dirigente senza una adeguata cultura come avviene negli altri Paesi europei.

Cordiali saluti

questo è il link

Anonimo ha detto...

Serenella ha detto ...
Non posso crederci!!!
Ditemi che sto sognando!!!

Scuola, alle elementari e alle medie
più grammatica e addio alla calcolatrice
Riforma dei programmi per italiano e matematica

Anonimo ha detto...

Per Serenella:

tranquilla è solo un annuncio!

Anonimo ha detto...

Cambiano i programmi della primaria?

Inglese nella primaria. Un’altra “I” andata al macero…

Anonimo ha detto...

La Gelmini non può rappresentare il principio meritocratico dato il suo passaggio calabrese per acquisire un titolo immeritatamente. Deve dimettersi.

Anonimo ha detto...

Bello! Volevo solo rispondere. Ho amato a fondo il tuo post. Continuate così grande aetnascuola.it.