La Dichiarazione di insegnanti e dirigenti per la correttezza degli esami di Stato approda sulla prima pagina del "Corriere della Sera" con un'efficace presentazione-commento di Giovanni Belardelli, da sempre sostenitore di una scuola più esigente e rigorosa. Leggendolo nel sito web del giornale, si possono utilmente scorrere 108 commenti dei lettori.
La giornalista del Sole24Ore Francesca Barbiero rilancia la notizia sul suo blog, integrandola con una testimonianza dal mondo studentesco ("I miei prof non dicono niente se teniamo i cell accesi. Scansiono a casa il libro e lo passo sul mio cell" e così via).
Ricordiamo che per sottoscrivere la dichiarazione, è sufficiente scrivere all'indirizzo gruppodifirenze@libero.it, indicando nome e cognome, ruolo (docente o preside), scuola e località.
Il documento verrà presentato in una conferenza stampa venerdì prossimo 3 giugno 2011, alle 12, presso il Liceo Visconti di Roma. Oltre ai promotori, interverranno il professor Rosario Salamone, preside del Liceo Visconti e primo firmatario fra i dirigenti; e il professor Marcello Dei, docente universitario di Sociologia dell’educazione e autore del recentissimo Ragazzi si copia, A lezione di imbroglio nelle scuole italiane (Il Mulino).
Sono stati invitati i dirigenti delle tre organizzazioni che hanno espresso apprezzamento e sostegno all’iniziativa: Giorgio Rembado e Gregorio Iannaccone, presidenti rispettivamente dell’Associazione Nazionale Presidi (Anp) e dell’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici (Andis); e Massimo di Menna, Segretario generale della Uil scuola.
lunedì 30 maggio 2011
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3 commenti:
Sto frequentando un corso serale e da tre anni mi scontro con questo problema .
L'età media degli studenti è di circa 45 anni , con punte di 57 , nonostante questo si assiste , ogni qual volta c'è un compito in classe , ad una vera e propria girandola di fotocopie con appunti , libri aperti , e ultima chicca , compiti già belli e pronti portati da casa . I prof. ( a parte qualche raro caso ) fanno finta di non vedere , e il risultato di questo malvezzo è che gli asini che copiano vengono valutati senza tenere conto delle copiature ( con tutto quello che ne consegue in termini di media voti e relativi crediti ) , e i " fessi " come me che , essendo seduto al primo banco non possono farlo anche volendo , vengono valutati per le effettive capacità che , talvolta ( come nel mio caso ) , a causa del fatto che essendo un lavoratore autonomo ho pochissimo tempo per studiare a casa , tradiscono una preparazione carente . Quest'anno ho l'esame e mio malgrado , per alcune materie dove ho qualche difficoltà , per non pregiudicare i scrifici di tre anni mi sono dovuto adeguare all'andazzo , cambiando addirittura posto e fila di banco . Vi confesso che questa esperienza mi ha lasciato profondamente deluso , soprattutto nel constatare che adulti di 50 anni truccano le verifiche come e peggio dei ragazzi . Mi chedo che tipo di educazione e di valori possano trasmettere ai propri figli , se loro stessi per primi non rispettano le regole più elementari .
p.s. La mia decisione mi è stata suggerita da una Prof. che , anche lei a malincuore , ha realizzato che quella era la scelta obbligata per non compromettere l'esame !!
Comprendo benissimo lo stato di necessità. Da valutare, in base agli elementi a sua disposizione, la possibilità di chiedere un colloquio a quattr'occhi con i docenti e far presente che così non va.
A proposito di "copiare": vi sono siti ben noti che già ora promettono (e manterranno) di pubblicare "in tempo reale" gli svolgimenti della prima e della seconda prova. Perché il Ministero non denuncia e non chiede di oscurare questi siti?
Cordialmente
Giovanni Corbelli
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