lunedì 30 dicembre 2013

RIPENSARE IL FALLIMENTO ANCHE A SCUOLA

Su “La Lettura”, il supplemento domenicale del “Corriere della Sera”, un intervento di Silvia Vegetti Finzi accompagna un ampio articolo di Danilo Taino sulla diversa rappresentazione mentale del fallimento economico in Europa, dove è vissuto come qualcosa di vergognoso, e negli Usa, dove invece è condivisa l’idea che il fallimento non è la fine della strada, ma una semplice curva, qualcosa da cui si può anche imparare. La psicoterapeuta si occupa invece dell’analogo stigma che accompagna da noi l’insuccesso scolastico, “vissuto come una catastrofe, anziché come un momento di crisi, come una rincorsa che consente di saltare più avanti e più in là”.  Al punto che, come sappiamo, si parla di eliminare la ripetenza. Si fa di tutto, insomma, meno che attrezzare i ragazzi alla sfida della responsabilità. Leggi

22 commenti:

Ludovica ha detto...

Parlate pure del fallimento della scuola a proposito della restituzione degli scatti stipendiali del 2012 e 2013 da parte dei docenti che la nota del MIUR del 27 dicembre impone , in barba dei diritti acquisiti.
Siamo all'inizio del processo di grecizzazione. Possiamo ancora fermarli votando alle europee il Movimento Cinque Stelle.
E' necessario rinegoziare il fiscal compact che dal gennaio 2015 ci impone di restituire 50 o 60 miliardi all'anno per venti anni. Gli altri Stati europei come la stessa Germania hanno rinunciato perchè il trattato è stato definito incostituzionale.
Qui in Italia il 19 luglio 2011 per colpa di Monti e con il consenso passivo di tutti i partiti (Pd, Pdl, Udc etc.) è stato votato e quindi ratificato.
Ci ridurranno come la Grecia: venderemo alle multinazionali tutti i nostri monumenti e colossi come l'Eni. In cinque anni tantissimi marchi italiani sono finiti alle multinazionali.
ci svegliamo o no???
A difendere i cittadini stanno restando solo quelli del M5s.
Via il Pd e tutti i partiti. Non votiamoli più. Chi voterebbe degli assassini, traditori della Patria e dei ladri? Assassini perchè tanti italiani si stanno suicidando; ladri perchè stanno rubando in accordo con le varie lobby (vedi decreto Milleproroghe e salva Roma infarcito di marchette, con i commercianti di armi vedi F35); traditori della Patria perchè stanno vendendo i loro fratelli italiani alle multinazionali estere e ai banchieri tedeschi e massoni.
Che resti solo il M5s.
Votiamoli alle europee così faranno (insieme ad altre forze europee "populiste" perchè dalla parte della gente e non dei ricconi massoni) saltare in aria gli altarini, le marchette e le corruzioni come sta avvenendo in Italia.
"MEGLIO UN SUICIDIO ASSISTITO (dai professoroni e dai nostri attuali GRANDI politici) O UN SALTO NEL BUIO e quindi la certezza di un dopoguerra dove ricostruire una società più giusta?
Io non ho dubbi.

Ludovica ha detto...

Fate bene a parlare di successo o insuccesso scolastico, ma...MENTRE ROMA DISCUTE, SAGUNTO BRUCIA!

Voi Gruppo di Firenze decidetevi ad affrontare anche il tema politico attuale.
La scuola viene taglieggiata e percorsa da provvedimenti paradossali come i BES, sostegno negato, promozioni facili, classi pollaio, soldi dati alle private, titolo di studio non valido legalmente, personale della scuola umiliato e danneggiato in tutti i modi, perchè i suoi fondi devono essere spesi per armi, per favorire varie lobby fra i quali quelli del gioco ( 95 miliardi annullati nell'ultimo decreto), per buttare fuori dalle carceri criminali (invece di costruire o ammodernare delle carceri).
Il fine ultimo (ossia la "soluzione finale" ) è la PERDITA DELLA SOVRANITA' NAZIONALE del popolo italiano per far sì che le multinazionali possano dominare e schiavizzano la popolazione italica come già fanno in Africa.
Che Renzi vada al diavolo se non è capace di smontare questa tragedia che di già si avvicina.
Ma del resto lui ha fatto capire che al di là degli spot pubblicitari non la pensa diversamente da chi è al governo attualmente in fatto di scuola, di lavoro e di diritti sociali.

In quanto gente laureata e dotata "di mente critica", chi dobbiamo votare alle prossime Europee?
E soprattutto voi gente di Firenze sarete capaci di affrontare il vostro sindaco chiedendogli cosa ha intenzione di fare per il popolo italiano di diverso e in senso positivo oltre le parole?

Kappa ha detto...

Non appellarti a Renzi. E' inutile.

A Firenze in 5 anni l'unica cosa che è stata fatta è la pedonalizzazione di Piazza Duomo. Per il resto :
Aeroporto di Peretola: situazione ferma come 5 anni fa ovvero niente di fatto
Linea 2 della Tranvia: situazione ferma, dove essere terminata nel 2014 ed ancora non è stata messa la prima pietra.
Stazione TAV: situazione ferma,neppure iniziata
Potrei continuare all'infinito, ma non voglio infierire. Caro renzi non puoi dire che ci vogliono fatti e non parole quando a Firenze i fatti non ci sono stati mentre le parole tantissime

Massimo Rossi ha detto...

A quanto sembra mi ero sbagliato: pensavo che il blog del Gruppo di Firenze avesse la finalità di parlare di problemi scolastici, ed invece mi accorgo che c'è chi usa questo spazio per fare comizi e proclami politici inutili e di dubbio gusto.
Lo dico per la signora Ludovica, che ha fatto in questa sede il panegirico dei 5 Stelle, un'orda di incapaci e di incompetenti che stanno sporcando il parlamento con le loro urla e le loro volgarità senza mai proporre nulla di concreto e senza collaborare a nessuna iniziativa. E' facile urlare come animali e gridare "tutti a casa", insultare persino il Presidente della Repubblica (il che è un vero e proprio reato: vilipendio alle istituzioni), compiere pagliacciate come salire sul tetto di Montecitorio senza mai proporre nulla di positivo. Distruggere è molto facile criticare gli altri è ancor più facile, ma non è altrettanto semplice costruire. Un movimento politico fatto di ignoranti, di buzzurri come la sen. Taverna, di buffoni come Grillo non può risolvere alcunché. Il sig. Grillo, anziché urlare contro i politici, dovrebbe ringraziarli, perché è proprio grazie a questo sistema che è diventato miliardario, alla faccia di chi non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena.
Un po' di coerenza non guasterebbe, e neanche un po' di minima educazione, che questi metecatti a cinque stelle mostrano di non possedere affatto. La loro presenza in Parlamento non è altro che la dimostrazione del livello spaventoso di ignoranza e di volgarità cui è giunta la società italiana. E gli illusi, per non dire di peggio, che hanno votato il sig. Grillo se ne pentiranno presto e si accorgeranno che quel personaggio altro non ha fatto che rovistare nel torbido e farsi sconciamente i propri interessi personali.
Se volete saper di più si quel che penso sul "Movimento Cinque Stalle" (l'errore è volontario), leggetevi gli articoli sul mio blog, all'url: http://profrossi.wordpress.com

Livio ha detto...

Non sono d'accordo con Massimo Rossi.
Se vi è il M5s la colpa è di chi ha governato male in tantissimi anni sia al governo che all'opposizione e continua a farlo con continue gaffes.
In ogni caso do loro il merito di far sapere immediatamente pubblicamente tutte le tresche, le marchette organizzate nel Parlamento e immesse nei Decreti legge. Questo è un grande regalo a tutta la comunità italiana.
Nessuno prima lo aveva fatto e non lo sta facendo attualmente se non sulla spinta di questa contestatissima nuova figura politica.
Stiamo assistendo come Renzi e il Pd stanno rincorrendo disperatamente proprio il "Movimento cinque stalle" piuttosto che essere "in primis" attivi scopritori di truffe e raggiri.
Poi penso che la signora Ludovica abbia tutto il diritto di parlare in questo blog in quanto affronta proprio argomenti di scuola come quello dell'emergenza sugli insegnanti.
L'esasperazione e la disperazione non sono una colpa.

Grazia ha detto...

Voi non ci crederete ma io sono iscritta alla cgil e del blog mi piace la franchezza, la freschezza e la libertà che vi si respira. Perché qualcuno vuol fare reprimende ad altri? In questo mondo c'è spazio per tutti perché arrabbiarsi?

Ludovica ha detto...

Il titolo di questo post è quanto mai illuminante. Infatti dice: "RIPENSARE IL FALLIMENTO DELLA SCUOLA".
Ottimo è il confronto che Silvia Vegetti Finzi fa a proposito della rappresentazione mentale del fallimento economico in Europa con l'insuccesso scolastico “vissuto come una catastrofe, anziché come un momento di crisi, come una rincorsa che consente di saltare più avanti e più in là”. E anche il fatto che "Si fa di tutto, insomma, meno che attrezzare i ragazzi alla sfida della responsabilità".

A questo proposito direi che si fa di tutto anche a non responsabilizzare anche gli adulti!

Il titolo del post si presta benissimo anche al comportamento nei confronti della scuola da parte della classe dirigente da parecchi decenni ma soprattutto negli ultimi venti anni.
Infatti la politica deve seriamente "RIPENSARE IL FALLIMENTO DELLA SCUOLA" e attribuirlo al proprio miope interesse.

Diceva Italo Calvino
“Un Paese che distrugge la sua scuola non lo fa mai solo per i soldi, perché le risorse mancano, o i costi sono eccessivi. Un Paese che demolisce la sua istruzione è già governato da quelli che dalla diffusione del sapere hanno solo da perdere”.

A riguardo quanto sostenuto dal signor Massimo Rossi, gli preciso che il M5s ha il più alto numero di laureati e con master.
Questo per far capire che tutt'altro sono che ignoranti come si vuole far credere e che certa stampa diffamatrice e bugiarda continua a predicare senza prove.
tutto questo basta vederlo collegandosi al sito del parlamento e cliccare sui nomi dei deputati per vedere i loro curricula.

Inoltre quelli del M5s sono gli unici che leggono da cima a fondo tutte le leggi e tutti i commi prima di decidere insieme cosa votare. In tal modo hanno scoperto tutte le bagattelle inserite da governo e altri parlamentari.
Tutti gli altri deputati degli altri partiti invece votano su comando del partito oppure a scatola chiusa.
I deputati del M5s sono sempre presenti al Parlamento tutti i giorni della settimana. Ciò non risulta dell'ottanta per cento degli altri deputati degli altri partiti.

Riguardo il comportamento aggressivo dei deputati del M5s c'è da dire che all'inizio non era così. Si sono incanagliti dopo aver visto il comportamento oppositivo al bene della gente italiana, interessato alle lobby, incoerente, ipocrita e quant'altro degli altri deputati.
A questo si sono sommati anche la disinformazione dei giornali italiani su di loro pitturandoli come poco propositivi e come oppositivi (falso).
Basta collegarsi al sito del Parlamento per capire cosa hanno fatto i grillini e cosa gli altri deputati non hanno fatto mai.
Il novanta per cento delle leggi attuali sono stati proposti dal governo e non dai partiti.
Le leggi e soprattutto i molteplici emendamenti correttivi proposti dal M5s vengono bocciati non perchè sbagliati ma per puro ostruzionismo o perchè contrari agli interessi di partito o delle lobby che pagano i deputati degli altri partiti.

Questo è tutto.

La scuola è molto importante soprattutto in questo periodo e dobbiamo fare di tutto per proteggerla. Ci si deve interessare non solo degli alunni, ma del personale e degli edifici.
Ossia si deve RISPENSARE IL FALLIMENTO DELLA SCUOLA" per superare non solo la sua crisi, ma anche quello della nostra Patria e dell'Europa.

Ludovica ha detto...

Esatto Grazia. Ti ringrazio.

E ringrazio anche Livio.

paniscus ha detto...

Il motivo per cui il gruppo parlamentare del M5S ha un'alta percentuale di laureati è semplicemente che in media sono più giovani, e che quindi appartengono alla generazione in cui una laurea triennale in "organizzazione di eventi sociali", in "tecnologie della moda", in "comunicazione web" o in fuffonomia applicata non la si nega a nessuno.

Ma non vuol dire che siano più colti.

L.

Massimo Rossi ha detto...

Non voglio continuare in questa polemica con la sig.ra Ludovica, evidentemente convinta dal "mantra" grillino per cui i politici dei partiti sono tutti farabutti mentre solo loro dei 5 stelle sono in grado di risolvere tutti i problemi dei paese.
A me l'antipolitica non è mai piaciuta. Senza partiti e senza politici non esiste la democrazia. Questo è quel che penso, poi ognuno può pensarla come vuole. Tenga presente però, la sig.ra Ludovica e tutti i fans di Grillo, che anche i parlamentari del M5S costano al Paese, e se ne stanno lì parcheggiati in parlamento per non fare assolutamente nulla.
Detto questo, vorrei che in questo blog del Gruppo di Firenze si tornasse a parlare di scuola, lasciando da parte la propaganda politica e i proclami da campagna elettorale.

Ludovica ha detto...

La mia non è campagna elettorale e antipolitica, bensì rabbia.

Oltre la scuola certi figuri stanno facendo fallire la nostra Italia.
Non dobbiamo RIPENSARE anche a questo?

Purtroppo parlare di scuola non significa rinchiudersi in una monade ed escludere tutto il resto, e questo penso che il Gruppo di Firenze lo sappia.

Signor Rossi, noto che continua a essere parecchio disinformato.
I deputati del M5s non sono affatto inattivi e non è vero che non fanno nulla. Infatti fin dall'inizio del loro mandato hanno preparato leggi ed emendamenti, studiato tutte le leggi e garantito la loro presenza costante al Parlamento.
Per cui fra tutti i deputati sono loro quelli che sono stati i più attivi e fattivi.
Hanno messo con le spalle al muro governo e partiti politici e svelato le loro continue ipocrisie.

Anche ultimamente hanno dimostrato di essere molto attivi facendo saltare tantissimi altarini come nei casi ultimi come nei decreti Salva Roma (dove vi erano facilitazioni per le multinazionali delle slot machine e mobbizzazioni per quei comuni che li avessero intralciato -- RITIRATO). Nel Decreto Milleproroghe (dove vi erano i cosiddetti "affitti d'oro" - RITIRATO).
L'ultimo è stato quello relativo allo scippo degli insegnanti: i primi ad avvertire e a dire che stavano preparando una minacciosa interrogazione al governo è stato proprio il M5s.
Tre schiaffoni al governo in meno di un mese.

Rensi è dovuto andare di corsa a cercare di riparare il danno elettorale del Pd (e del consenso popolare del governo) costringendo il governo a ritirare decreti.

Questa è la vera democrazia di gente che non accetta disonestà e non si fa menare per il naso.
Degli irriducibili partigiani.
Un giorno di loro si parlerà nei libri di storia come coloro che si sono battuti per l'onestà e per uscire dalla crisi voluta intenzionalmente da altri.
I partiti vanno depurati dagli attuali ignobili personaggi che li popolano (e sono percentualmente tantissimi) e non annullati.

Ma forse questo a lei dà fastidio perchè preferisce andare dritto al baratro con gli occhi chiusi.
Peccato che il suo modo di vedere le cose insieme a chi la pensa come lei può portare anche altri allo stesso destino.

La Scuola dovrebbe preparare le nuove generazioni ad avere spirito critico e chi è colto dovrebbe capire che non è bene fare discorsi sofistici per trasformare il falso in vero e NEGARE il vero con la disinformazione soprattutto quanto è controproducente anche per se stessi.
Inoltre Gorgia non è una buona cura neanche per la scuola, ma ne decreta il suo fallimento.

Il Titanic non è vero che è inaffondabile e si prepara ad affondare. Dalla prima alla terza classe andremo giù tutti insieme.

Se questa è propaganda politica in un blog che parla di scuola, allora è vero che questo è il tempo delle Cassandre!

Ludovica ha detto...

@ Massimo Rossi
Sul sessantotto la penso identicamente a lei.

Ludovica ha detto...

Mio ultimo commento per questo post.
Mi scuso se sono stata per qualcuno inopportuna.
Con questo chiudo le mie "polemiche" con tutti.
:-)
Una buona notte e continuazione.


Livio ha detto...

Signora Ludovica, non posso che darle ragione.
I nuovi mezzi di comunicazione come il web vanno a confermare le sue parole a proposito della fervida attività dei grillini a confronto con quella di altri deputati e sulla malafede dei partiti al governo.
Ma purtroppo anche tanti di noi si sono ammalati di "berlusconismo", ossia di negazione dei fatti anche se suffragati da tante prove sotto gli occhi di tutti (basta andare su you tube e i siti dove si possono leggere i contenuti delle attività delle Camere)
Leggendo il commento di Paniscus mi viene da pensare che i titoli di studio dei deputati grillini sono sempre comunque alti, per cui a dispetto di altri che hanno prevalentemente il diploma, i primi sono sempre e comunque in pole position.

Gruppo di Firenze ha detto...

Una precisazione: il titolo del post non è "Il fallimento della scuola", ma "Ripensare il fallimento anche a scuola", che è tutt'altra cosa.
Detto questo, secondo Ludovica il Gruppo di Firenze dovrebbe decidersi "ad affrontare anche il tema politico attuale", cioè a schierarsi. Capiamo il senso dell'urgenza che la anima, espresso anche dalla citazione di Livio, ma non è questa la natura del gruppo, pur rivendicando la piena politicità del nostro lavoro. Il nostro metodo consiste nel chiedere adesioni e collaborazioni a iniziative su obbiettivi specifici a tutti indistintamente i possibili interessati, senza alcuna pregiudiziale politica. Ci piace riscuotere consensi sulla base di quello che diciamo e facciamo, non per affinità ideologica, anche se ovviamente abbiamo le nostre individuali storie e scelte politiche. Questa nostra impostazione pragmatica e anti-ideologica (che non è affatto neutralità) ha dimostrato una sua indubbia efficacia e credibilità. Chi milita in un partito o in un movimento è senza dubbio legittimato a sostenerne le posizioni, anche se, per parte nostra, pur dovendo constatare che purtroppo anche la faziosità più smaccata fa presa su una parte dell’elettorato, ci auguriamo che i partiti e i movimenti diano ogni tanto un po’ di spazio al dialogo argomentato e al rispetto dei fatti. Infine, questo blog è stato sempre aperto a tutti, ma si occupa di scuola e qualche volta dei dintorni. In questo campo già molto ampio gli eventuali ulteriori interventi di Ludovica saranno senz’altro ben accetti.

Massimo Rossi ha detto...

Avevo detto che volevo concludere questa polemica, ma vedo che la sig. Ludovica, tutta presa da religioso fervore per il suo idolo a cinque stelle, continua con pervicacia e stizza nelle sue affermazioni, poco convenienti ad un blog che dovrebbe parlare di problemi scolastici, al di sopra delle parti.
Non è vero, signora Ludovica, che lei non fa proclami e campagna elettorale, perché è stata la prima a chiedere ai lettori di votare per i 5Stelle (commento n. 1). Poi, nei commenti successivi, ha anche fatto affermazioni scorrette e offensive nei miei confronti, dicendo che sono disinformato e che procedo con gli occhi chiusi. Prima di tutto le premetto che io non sono iscritto a nessun partito, pur situandomi nell'area politica della destra, cosa di cui non mi vergogno affatto. In secondo luogo le dico che il suo modo di argomentare mi ricorda tanto quello dell'estrema sinistra supponente e altezzosa nei confronti degli avversari politici, per cui chiunque non la pensava come loro (e non accettava il Verbo di Marx) era immediatamente, oltre che fascista (ovvio!), anche disinformato, ignorante, cerebroleso e così via.
Non è né giusto né democratico ragionare in questo modo e liquidare chi ha idee diverse dalle proprie dandogli del disinformato: secondo me la disinformata è lei, che, seguendo il gregge belante di Grillo, continua a infamare la classe poltiica usando termini addirittura grotteschi (assassini, traditori) ed esponendosi così al ridicolo a cui si espongono i deputati grillini, laureati sì ma beceri, volgari e ignoranti.
Un'altra cosa la accomuna ai nipotini di Stalin: il catastrofismo e lo sfascismo fatto di previsioni nere (affonderemo tutti come il Titanic). Sono anni ed anni che la sinistra nostrana - e adesso anche il buffone Grillo - continuano con questi mantra catastrofici, e a sentire loro dovremmo essere tutti sulla strada a chiedere l'elemosina già da un pezzo; ma a me questo non risulta, risulta invece che Grillo sia miliardario e che abbia organizzato questo movimento per il proprio sporco interesse personale.
Quindi, cara signora, le consiglio di andare a fare questi proclami da un'altra parte, e soprattutto di non permettersi più di offendere chi non la pensa come lei, visto che ne ha tutto il diritto.
E cerchi anche di capire qualcosa di più dei partiti, anziché metterli sulla graticola, e di imparare anche i nomi dei loro esponenti: glielo dico perché dovrebbe sapere che il nome di Renzi si scrive con la z e non con la s. Così, tanto per informazione.

paniscus ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
paniscus ha detto...

Comunque, tornando al tema principale del post: soltanto adesso ho letto integralmente l'articolo linkato, e la cosa che mi colpisce di più è la "ricostruzione" del processo graduale di riconoscimento del fallimento scolastico.

E in particolare questa sequenza:

"...finché dura la scuola dell'obbligo, cercano di minimizzare, di reagire cambiando istituto o sperando che, con l'età, le cose si aggiustino. Ma alle superiori può accadere che, da problema marginale, l'insuccesso scolastico di Marco si trasformi in fallimento esistenziale. Il preside manda a chiamare i genitori (di solito si presenta solo la madre) ed espone il problema: il ragazzo non ce la fa. Non si tratta di rimediare a qualche brutto voto, ma proprio di un fallimento strutturale. "

In pratica, la presa d'atto dell'insuccesso scolastico, da parte di certe famiglie, diventa tale SOLO quando si comincia a rischiare qualche conseguenza concreta palpabile.

Alle elementari e alle medie il fatto che il ragazzino "andasse male" non veniva considerato un problema grave, perché tanto veniva promosso lo stesso.

Ci si sveglia solo alle superiori perché, per la prima volta, rischia di essere bocciato...

Non sono affatto d'accordo, invece, sulla becera e superata distinzione tra ruolo paterno e ruolo materno.

Ma ANCORA stiamo a sbrodolarci con la mitologia della madre sentimentale che nutre, consola e coccola senza limiti di ragionevolezza, e del padre concreto e razionale che invece deve prendersi la responsabilià di limitare le smancerie della mamma e di dare ai figli un indirizzo più rigoroso?????

A parte il fatto che lo trovo OFFENSIVO... ma l'illustre studiosa non si è accorta che, in un contesto responsabile, evoluto e civile, entrambi i genitori dovrebbero essere in grado di svolgere, quando ce n'è bisogno, tutte e due le funzioni?

L.

Livio ha detto...

@paniscus. Non è mitologia.
Penso che la studiosa si sia attenuta solo ad una constatazione dei fatti. Nella nostra scuola italiana (soprattutto al sud) il compito di seguire il figlio nella crescita e anche nel percorso scolastico spetta inesorabilmente alla donna. Raro qualche caso in cui è delegato anche il padre di ciò.
Mi è capitato il caso di un ragazzo in cui era (in mancanza della madre perchè morta) la zia addetta al ruolo di custode e cura mentre il padre era una figura del tutto assente.
La donna assume un ruolo di "chioccia" più che di facilitatrice della crescita del figlio.
E' anche vero come le problematiche dei ragazzi sono dalla famiglia rimosse piuttosto che affrontate fino a che non è possibile più nasconderle.
In tal caso si innesca, quasi automaticamente, un processo di proiezione nei confronti dell'ALTRO che in questi casi sono i professori e in generale la scuola. La si accusa ( o li si accusa) di essere i veri responsabili del fallimento dei figli.
Il cosiddetto "Fallimento della scuola" consiste nel fatto di non essere riuscita a far prendere immediatamente (e fin dai primi anni di scuola)coscienza delle problematiche e non aver "costretto" padre e madre ad affrontarli.

Livio ha detto...

Dalla parte del ragazzo vi è, spesso, la mancanza di un punto di riferimento certo per poter affrontare in modo diverso (ossia senza rimozione e proiezione del problema) il suo "fallimento" a scuola.
E' un processo psicologico di cui anche gli operatori della scuola devono rendersi conto.

Giorgio Ragazzini ha detto...

Cara Lisa, sulla “becera e superata distinzione tra ruolo paterno e ruolo materno” le consiglio il bel libro di Osvaldo Poli “Cuore di papà” (sottotitolo: Il modo maschile di educare). Maschile e femminile, materno e paterno vengono certamente modificati dall’evoluzione culturale, ma negare l’importanza della biologia e della biochimica sul modo di essere è altrettanto sbagliato che riservare la funzione paterna e quella materna esclusivamente ai rispettivi generi. Per me insegnante delle medie la diversità tendenziale fra maschi e femmine all’ingresso nella pubertà è talmente evidente che sarei portato a considerarli di due specie diverse. Sarebbe molto strano se la possibilità e la realtà della generazione fosse del tutto ininfluente sulla psiche e su una particolare attitudine alla cura e alla relazione affettiva. Poli sottolinea però che i due coniugi si possono arricchire a vicenda con i loro stili educativi; e poi ci sono i “mammi” e le donne più “paterne” di molti uomini...

paniscus ha detto...

Visto che personalmente sono madre anch'io, e che sono stata anche una madre molto animalescamente "biologica" nelle prime fasi della maternità, credo di essere proprio la persona meno adatta ad essere sospettata di egualitarismo biologico forzato

(tipo le militanti degli anni settanta che rifiutavano l'allattamento al seno e sceglievano apposta il latte artificiale solo per costringere i mariti ad accollarsi la metà delle poppate... o le carrieriste degli anni ottanta, che si facevano un vanto di tornare al lavoro dopo pochi giorni dal parto per dimostrare di essere esattamente uguali ai maschi).

Però, proprio per esperienza personale e non per posizione ideologica, credo di poter affermare senza problemi che tali differenze biologiche, nel rapporto con i figli, siano veramente importanti solo nella prima infanzia.

Nella mia famiglia abbiamo sempre tenuto molto a impostare la nostra azione educativa su una sostanziale condivisione paritaria delle responsabilità.

E mi pare assolutamente ovvio, come madre e non come insegnante, che, col passare del tempo e con la crescita dei bambini, tali responsabilità diventano molto più sociali ed etiche che biologiche.

Per cui, non riesco a vedere francamente alcun legame tra il sesso biologico del genitore e la sua presunta predisposizione innata alla severità piuttosto che alla giustificazione... o tantomeno al compito "naturale" di seguire l'andamento scolastico dei figli per tutta l'adolescenza!

L.