sabato 14 giugno 2014

FALSO IN ATTO PUBBLICO? INTERVISTA SUGLI SCRUTINI A "ORIZZONTE SCUOLA"

Leggi l'articolo di Eleonora Fortunato.

63 commenti:

V.P. ha detto...

IL TAR: «TRE INSUFFICIENZE NON SONO MOTIVO DI BOCCIATURA»

Non bastano tre insufficienze gravi per giustificare una bocciatura. Nei giorni degli scrutini i docenti dovranno tenere a mente una recente sentenza del Tar che ha promosso uno studente di un liceo classico dell’Eur nonostante avesse come voti della pagella finale 3 in matematica, 3 in storia dell’arte e 4 in fisica. Per i giudici del Tar del Lazio, infatti, i docenti del liceo «non hanno valutato la preparazione complessiva dello studente bocciato» che aveva un 8 in italiano.

La Repubblica – ed. Roma - 13 giugno 2014 – pag. XI

pupipupi ha detto...

Ma è vero che i BES ricevono sufficienze false, pari a quelle di chi ha veramente studiato per avere quel voto?

Papik.f ha detto...

Davanti a notizie come quella postata da V.P. non rimane che chiedersi: "ma de che stamo a parlà?"
PS scusatemi il romanesco-borgataro, ma non conosco equivalenti idiomatismi per dire, insomma, che forse è meglio se ce ne andiamo tutti a casa ...

Livio ha detto...

E se bocciassimo i TAR? Famo festa colleghi, insegniamo come sempre ma per protesta diamo 10 a tutti e vediamo allora se accade qualcosa.

Livio ha detto...

Provasse a bocciare un BES o un DSA o un Semplificato, o un disgraziato ( nel senso che ha avuto disgrazie)o un pendolare....
Famo festa!!!!!

Livio ha detto...

A scuola mia hanno abbonato due insufficiente ad una ragazza pendolare......Dopo i sacrifici del viaggio perché sottoporla poerella al sacrifico de studià d'estate?

Livio ha detto...

A scuola mia hanno abbonato due insufficiente ad una ragazza pendolare......Dopo i sacrifici del viaggio perché sottoporla poerella al sacrifico de studià d'estate?

Papik.f ha detto...

Risposta per Pupipupi: sì, è vero, altrimenti succede QUESTO:
http://universomamma.it/studente-dislessico-a-rischio-bocciatura-il-tar-annulla-le-insufficienze/
Quindi se lo studente ha i BES e il consiglio di classe non gli dà tutte le sufficienze, il minimo che può capitare è di essere richiamati durante le vacanze estive per trasformarle doverosamente in sufficienze, ma è ancora poco e per il futuro si potrà migliorare ...

Andrea Ragazzini ha detto...

Di fronte alla folle sentenza del TAR che letteralmente espropria un Consiglio di classe della sua autonomia nel giudicare uno studente, in base alle norme e ai criteri stabiliti dal Collegio, credo che una scuola abbia non solo il diritto ma anche il dovere di ricorrere al Consiglio di Stato.

Papik.f ha detto...

Pienamente d'accordo, spero che la scuola lo faccia e aspetto di vedere come andrà a finire.
Intanto però, se qualcuno - per non saper né leggere né scrivere e nel timore che vengano presto allestiti campi di rieducazione di tipo maoista per docenti riottosi - mette la sufficienza a tutti, non sono certo di sentirmi di condannarlo.

VV ha detto...

Purtroppo, per una scuola, fare ricorso al Consiglio di Stato significa obbligatoriamente farlo attraverso l'Avvocatura dello stato. E. come diceva Totò, qui mi taccio

pupipupi ha detto...

Mi sembra un sistema che fa schifo e che premia i peggiori.

Papik.f ha detto...

Benvenuto in Italia ...

Massimo Rossi ha detto...

Per la verita' io ho sempre saputo che il TAR puo' intervenire solo in caso di vizi di forma; qua invece e' pesantemente entrato nel merito dell'autonomia decisionale di quel Consiglio di classe. A me pare un precedente molto grave e inaccettabile, anche perche' in contrasto con l'art. 33 della Costituzione. Percio' il ricorso al Consiglio di Stato sarebbe, in questo caso, quanto mai opportuno.

GR ha detto...

"Ho visto innumerevoli tre e quattro trasformarsi in sei nei licei della Galassia di Bode..." (Blade Runner II)

Papik.f ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Papik.f ha detto...

Un nuovo item per i test Invalsi.
Il docente XY della scuola YZ ha tra i suoi alunni numerosi DSA, BES e gente che preferisce andare a spasso. Quale delle seguenti linee di comportamento adotta con maggiore probabilità:
A. Partecipa a infinite riunioni con esperti, compila tonnellate di schede, adotta specifiche misure dispensative e compensative, mantiene le insufficienze, si guasta il sangue in sede di scrutinio, si rovina le vacanze perché viene richiamato per l’inevitabile ricorso, è infine costretto a trasformare le insufficienze in sufficienze dall’ispezione ministeriale oppure dal TAR.
B. Partecipa a infinite riunioni con esperti, compila tonnellate di schede, adotta specifiche misure dispensative e compensative, trasforma le insufficienze in sufficienze in sede di scrutinio.
C. Non partecipa a riunioni e non compila alcunché, ma dà direttamente la sufficienza a tutti sin dall’inizio.
D. Si fa certificare un esaurimento nervoso e/o gravi sintomi di ipertensione (del tutto reali peraltro) e si tiene lontano dall’insegnamento e dagli scrutini più che può.
Per conto mio non ho dubbi su quale sia la “chiave”.

Papik.f ha detto...

Errata corrige: ho scritto "alunni", ma l'Invalsi non sarebbe mai così politicamente scorretto: leggasi "studenti", anzi, "studentesse e studenti"; se poi non studiano, restano tali comunque.

Antonio ha detto...

Cari amici,

vi racconto la mia personale esperienza durante gli scrutini di quest'anno e anche qualche dato raccolto tra i colleghi in servizio presso altre scuole.
Dunque, durante lo scrutinio della prima media in cui insegno italiano, ci siamo trovati ad affrontare il caso di un alunno con sei materie col quattro (tutte le discipline dell'ambito linguistico e scientifico), che, nonostante ogni tipo di sollecito e di aiuto offerto durante l'anno, si è ostinatamente rifiutato di dimostrare un minimo d'impegno. I genitori erano stati ampiamente avvertiti della situazione e richiamati ai loro doveri, con esiti nulli. Ebbene, il dirigente dopo averci sottoposto la solita norma, non prescrittiva, che consiglia di non rispingere gli alunni nell'arco dei primi due anni,salvo casi particolari, ha tergiversato, approfittando di un consiglio largamente incline a promuovere anche i banchi. Colleghi che adducevano mille scusanti come: forse la bocciatura non le servirà, si troverà spaesata in una nuova classe e altre constatazioni che nulla hanno a che fare col merito e col profitto. Mi sono permesso di replicare loro che molti altri alunni, con gravi lacune e con scarse capacità, al contrario, si erano applicati con abnegazione per migliorare i propri risultati o almeno per raggiungere, con grande fatica, la sufficienza: di fronte a ciò ho chiesto loro quale lettura avrebbe avuto, tra questi ragazzi, la sufficienza e la promozione regalata a chi nulla ha fatto. Non ci sarebbe da meravigliarsi se il prossimo anno, molti, invece di proseguire con la stessa lena di quest'anno tirassero i remi in barca. Il dirigente non ha parteggiato per alcuna opinione e visto lo stallo ha chiesto il voto di consiglio: lettere e scienze hanno votato contro la promozione, il resto del consiglio a favore. Ogni ulteriore commento è superfluo.

Altro caso interessante, avvenuto in una secondaria di primo grado, rasenta pure il falso in atto pubblico. Un alunno, con tutte le materie insufficienti, con numerosi quattro e con frequenza al di sotto del limite di legge è stato promosso in terza media, per volere del dirigente, in quanto essendo indisciplinato, se respinto avrebbe rincontrato due suoi ex-compagni rimasti in prima nel precedente anno scolastico. Altro ragionamento assurdo, palesato da un docente prima dei consigli fu il seguente: "La bocciatura lo ha incattivito". Argomento futile e totalmente fuori luogo. Quindi, riassumendo, una persona incapace di mantenere la disciplina, maleducato e irrispettosa dei docenti, va promossa a prescindere. Mi domando in che mondo viviamo. Per giungere a questo fine, senza intoppi, il consiglio, col placet del DS, ha iniziato a cancellare dai registri un certo numero di assenze, onde non si incorresse nello sforamento del monte ore di assenza.
Ci sarebbe molto altro da aggiungere su quest'ultima vicenda e parecchio da opinare sul comportamento di un DS che rampogna i propri insegnanti quando esigono di discutere se sia il caso di mandare avanti alunni come quello del caso di cui sopra.
Tutto questo grida vergogna.

Anonimo ha detto...

Mi sembra che i presidi rispondano all'ordine di falsificare il più possibile. Nessun preside ha nulla da dire?

GR ha detto...

Segnalo a Anonimo che VV è un preside e che nell'istituto da lui diretto in 47 classi ci sono in tutto 13 allievi con bes.

Ludovica ha detto...

D'accordo sfogarsi, ma cosa si può fare?

VV ha detto...

Può accadere che un preside saluti i propri docenti all'ultimo collegio ricordando loro che l'aver da parte sua coordinato tutti gli scrutini ha avuto lo scopo di permettere che in tutte le classi si rispettassero i criteri di valutazione approvati a suo tempo dal Collegio stesso. Purtroppo ha anche ricordato che questo suo ruolo, assolto con rigore come è giusto che sia quando si devono far rispettare decisioni di carattere collegiale, è talvolta venuto meno perché ha intuito che in alcuni casi i docenti, dopo aver preso visione di tutte le proposte di voto e prima che iniziasse lo scrutinio, forse si sono affrettati a cambiare alcuni voti per permettere a qualche studente di non venir bocciato. Insomma, questo dirigente, di cui mi fido ciecamente, confermerebbe col suo racconto che esiste una minoranza di docenti incapace a crescere e a misurarsi col principio di realtà. Meglio essere convinti d'essere buoni e fare come ci pare piuttosto che sentirsi legati a delle regole e a dei principi condivisi dalla comunità . Le radici del nostro paese sono fatte anche e soprattutto da ideologie dure da sradicare: ideologie lontane da una vera visione democratica e liberale della vita e calate invece su dogmatismi ideologici e religiosi( o entrambi coincidenti) che vedono appunto nella legge un ostacolo anziché un faro che illumina la vita pubblica. Da queste parti il pensiero illuminista è transitato solo in certe case regnanti e in certi intellettuali che per essere illuminati ebbero vita grama e finirono o sulla forca o all’estero in fuga. Anche in certi docenti, e naturalmente anche in certi dirigenti, vige inoltre la regola del tirare a campare: è gente da meno grane più leggero pane, come diceva con disprezzo verso coloro che avevano questa filosofia del mondo mia zia Virginia. I fascisti le ammazzarono il marito e due figli e smise dopo il primo anniversario d’andare alle celebrazioni della strage nazifascista di Vallucciole disgustata di avervi trovato fin da subito , tra il pubblico e tra le autorità, numerosi commossi ex fascisti.
Anche questa è l’Italia e naturalmente c’è ancora molto da fare e lo si dovrà fare innanzitutto e malgrado tutto a scuola. Buon inizio esami di Stato .

Attilio ha detto...

VV ha scritto:
"c’è ancora molto da fare e lo si dovrà fare innanzitutto e malgrado tutto a scuola"
Condivido.

Papik.f ha detto...

Il guaio - a mio modo di vedere e parlando, stavolta, seriamente - è che nel caso di cui discutiamo il problema, purtroppo, non è affatto causato da chi non rispetta le leggi.
Sono invece proprio le leggi (appunto,le normative su DSA, BES e così via) a generarlo, insieme agli orientamenti interpretativi di chi è preposto a controllarne l'applicazione.
Stiamo infatti parlando di SENTENZE che hanno vanificato il lavoro e il comportamento dei insegnanti seri, comportando certamente anche una pubblica umiliazione e una perdita di prestigio per loro e per l'Istituzione scolastica alla quale appartengono.
Sentenze alle quali, come dice lo stesso Preside Vagnoli, non ci si può opporre o comunque è difficilissimo farlo.
Ora, un conto è il doveroso contrastare l'eventuale comportamento corrivo di colleghi docenti e dirigenti; un conto ben diverso è opporsi a linee di condotta dettate da sentenze inappellabili, rischiando di rimediarci, oltre al danno, anche numerose beffe.
Nel secondo caso la tentazione del "ma chi me lo fa fare" penso non risparmi neppure i migliori.

Paola61 ha detto...

Come ogni anno anche nella mia scuola l'ammissione all'esame di stato é stata preceduta da forti pressioni per far lievitare indiscriminatamente i voti degli alunni.Gravissime insufficienze sono diventate voti positivi.Se qualcuno di noi come la sottoscritta ,docente di diritto in un istituto tecnico,si rifiutava di falsificare le valutazioni veniva fatta oggetto di minaccia di ritorsioni da parte del dirigente e di strali da parte di alcuni colleghi abituati ad ammettere tutti pur di non avere fastidi.Ritengo sia urgentissimo proporre una modifica alla normativa relativa all'ammissione agli esami di stato.

Giorgio Ragazzini ha detto...

Cosa si può fare? Direi: fare tutti tutto quello che si può.

Ludovica ha detto...

Gentile prof. Ragazzini,dopo aver letto l'articolo su Orizzontescuola, qui linkato, le dico che sono perfettamente d'accordo con lei sul fatto di rimodulare la didattica per livelli e per moduli, come all’università se non si riuscisse in alcun modo a superare gli attuali limiti (che io riassumo in docimologici e di formazione) della scuola dell'obbligo e superiore. Ricordo che di questa proposta in passato se ne sia di già parlato insieme a lei su questo blog. Questo dimostra che i discorsi qui in blog , al di là delle posizioni diversificate e a volta "scomode" e "poco gradite", hanno poi uno sbocco positivo in quanto si condensano in proposte pratiche da poter rivolgere a tutto il mondo della scuola.

A riguardo il problema proposto qui in blog, ossia della pratica poco corretta dell'innalzamento dei voti all'ultimo momento da parte di tanti insegnanti, penso che una soluzione valida l'abbiamo di già sotto gli occhi senza accorgercene: il registro elettronico che presto non sarà più solo sperimentale, ma effettivo.
Tale registro permette, come di già sappiamo tutti, durante l'anno di registrare gli argomenti, i voti, le assenze e quant'altro in modo immediato e contestuale. In contemporanea, tramite il registro, viene attivato un sistema di invio degli sms ai genitori per quanto riguarda voti e le assenze. Vi è anche una pagina dedicata ad ogni alunno che genitori e alunni possono comodamente consultare da casa tutto l'anno dietro conoscenza della propria password.
Io penso che l'utilizzo pratico di queste TERRIBILI armi di trasparenza amministrativa, permetterà di superare PRESTO e in toto il problema del falso in atto pubblico dovuto alla tarantella valutativa usata a fine anno da tanti docenti, ANCHE sotto la spinta di tanti DS.

paniscus ha detto...

Scusa, Ludovica, ma il registro elettronico...

...(che nella maggior parte delle scuole è stato un bluff bello e buono, che funziona da schifo, e che è servito solo ad appesantire il lavoro degli insegnanti invece di facilitarlo, nonché a farci ridere dietro da TUTTI gli alunni e relative famiglie)...

Dicevo, 'sto famigerato registro elettronico, se anche funzionasse bene, cosa che appunto non è affatto ovvia, IN CHE MODO dovrebbe servire a migliorare le condizioni di trasparenza e di onestà, e a eliminare o limitare le promozioni regalate e i voti gonfiati?

Tanto, anche col registro elettronico...

- chi era già abituato a mettere i voti gonfiati per tutto l'anno anche prima, continuerà a metterli, e tutti gli studenti e genitori interessati saranno contenti;

- chi era abituato a mettere voti bassi durante l'anno ma poi a rialzarli spontaneamente alla fine, continuerà a farlo (e le medesime famiglie saranno contente);

- e chi tentava di mettere voti più bassi, ma poi veniva costretto ad alzarli col voto di consiglio, continuerà ad essere costretto allo stesso modo anche col registro elettronico, visto che la normativa non è affatto cambiata.

Tanto, col registro elettronico ognuno vede solo i voti PROPRI, mica può vedere quelli degli altri.

Quindi, siccome nessuno si sognerà mai di fare ricorso per un voto "troppo alto"...

...se anche si dà il caso di una famiglia che SA che il figlio ha avuto 4 tutto l'anno ma poi allo scrutinio si ritrova 6, che gliene frega di sollevare lo scandalo?

Anzi, ne sarà ben contenta!

E le famiglie degli altri non verranno nemmeno a saperlo, perché non possono sapere che voti avessero gli altri.

E quindi, cosa cambierebbe?

Dai retta... la modalità del registro elettronico che offre l'accesso diretto ai voti in tempor reale (che comunque per fortuna NON E' obbligatoria, e molte scuole infatti non la usano) avrà come unico effetto quello di inasprire ancora di più le occasioni di conflitto per quelle famiglie che erano GIA' abituate a protestare e contestare qualsiasi cosa, mentre non avrà il minimo impatto sul miglioramento della trasparenza per tutti gli altri!

E manteniamo un minimo di senso critico, per la miseria, senza farci abbagliare come allodole da qualsiasi lustrino di apparente modernità!!!

L.

Ludovica ha detto...

Paniscus, vediamo un po' (proprio in nome del senso critico) di fare ordine sugli argomenti che stiamo affrontando.

I temi che stiamo trattando sono due:
- modo di valutare degli insegnanti

- sentenze TAR sulle decisioni dei Consigli di classe che optano a maggioranza o all'unanimità per la bocciatura di alunni che sono andati male tutto l'anno in diverse materie.

Sia per il primo che per il secondo punto pesa il diritto costituzionale della libertà di insegnamento che hanno i docenti sulla base dell'art. 33 della Costituzione.

Per il secondo punto penso proprio, come è stato già detto, che avverso al TAR vi è da fare il ricorso al Consiglio di Stato per violazione dell'art. 33 della Costituzione. Una decisione presa dal Consiglio di classe, che è sovrano in tema di valutazione, non può essere ribaltato da una sentenza tar in violazione del dettato costituzionale.

A riguardo il primo punto sempre per lo stesso articolo nessuno può contestare ad un insegnante (anche un collega, peggio ancora genitore il quale è senz'altro senza diritto legale e di competenza) un voto espresso nell'ambito della libertà di insegnamento anche nel caso in cui ad esprimerlo ufficialmente sia un docente che noi ( o chiunque) consideriamo poco adeguato dal punto di vista docimologico (a che titolo possiamo noi avere strumenti legali per giudicare? Vorrei capirlo).

Per quanto riguarda il voto, le assenze, le note di demerito l'oggettività della media aritmetica e l'informazione tempestiva tramite sms e in pagina elettronica dei genitori, in registro elettronico, io mi sto trovando bene.
Del resto prima dell'esperienza del registro elettronico ero usa a mettere sul registro cartaceo e sul diario sia note di demerito (ascritte anche sul registro di classe)che voto richiedendo la controfirma. Non mi è mai importato del voto dei colleghi se non in Consiglio di classe per decidere il da farsi.
Io penso che il registro metterà un bel po' di oggettività e ripeto si comincerà a lasciar perdere l'attuale tarantella valutativa visto e considerato che poi a fine anno sarebbe un'impresa titanica andare a modificare i voti mese per mese e per diversi obiettivi.

Ti ricordo che in Consiglio di classe le nostre sono "proposte di voto" per cui a maggioranza possono essere aumentate, ma anche DIMINUITE.
Se il Consiglio di classe decide a maggioranza qualcosa poco gradito a noi o al DS o ci piace o non ci piace "così è se vi pare...".

Per cui di cosa stiamo parlando???
Per caso di limitare la libertà di insegnamento (e di voto) di qualsivoglia docente?
Allora io sono contraria a prescindere.
Ho sempre zittito anche i genitori più ostici oltre che i DS andando ad invocare la competenza del docente del dare un voto in base all'art. 33.
Preferisco, piuttosto, che vi siano strumenti che PREVENGANO comportamenti valutativi poco appropriati piuttosto che negare in toto la libertà di dare un voto.

E fra gli strumenti che si possono pensare per prevenire io penso piuttosto alla riorganizzazione del curricolo proposta dal Prof. Ragazzini ad Orizzontescuola che per me non è affatto provocatoria, ma risolutiva.

Sandro ha detto...

Per far sì che i docenti abbiano all'interno di una scuola o di un istituto una valutazione omogenea, esistono anche le griglie sul voto di comportamento e sulle discipline che i vari Collegi dei docenti approvano all'inizio dell'anno scolastico.
Tale griglie vengono pubblicate sui POF.

Questa è la soluzione nella normalità, ma per i paradossi descritti con l'attuale discussione la soluzione non è affatto con i pannicelli caldi, piuttosto con un radicale, e non gattopardesca, cambiamento di regole del gioco.

Giorgio Ragazzini ha detto...

Certamente andrebbe rivista a fondo e semplificata la normativa sulla valutazione, rendendola meno manipolabile e più aderente all’effettivo andamento degli studenti. E in questo concordo in parte con Papik.f. Tuttavia, qualche regola da rispettare c’è, a cominciare dal recente D.P.R. n. 122 del 22 giugno 2009 (Regolamento sulla valutazione). Intanto “ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva”. Inoltre, vi si dice che “la scuola “certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenere i processi di apprendimento, di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi, di consentire gli eventuali passaggi tra i diversi percorsi e sistemi formativi e l’inserimento nel mondo del lavoro”. Né trasparenza né certificazione (da “rendere certo”) sono minimamente compatibili con la delirante interpretazione del “voto di consiglio”, la cui “sovranità” gli consentirebbe di fare tutto e il contrario di tutto. Beninteso, solo nel caso che lo si faccia a favore dell’allievo. Infatti – e qui casca l’asino della presunta onnipotenza del Consiglio – nel caso che qualcuno venga bocciato, non solo bisogna fornire ampia giustificazione, ma in caso di ricorso ecco scattare controlli minuziosi sull’operato del docente, sulle valutazioni in itinere, su quello che ha messo in atto e via dicendo. Sicché la più sacrosanta delle bocciature può essere minuziosamente contestata, mentre per l’Istituzione Scuola, pagata con i soldi dei contribuenti, la più indecorosa delle promozioni non si tocca.

Ludovica ha detto...

Ma il certificare tramite registri elettronici e cartacei, tramite le frequenti comunicazioni del rendimento e comportamento, i voti e le assenze per tutto l'anno e gli interventi effettuati, non vale come ampia giustificazione dell'operato del docente e delle decisioni del consiglio di classe? Se non vi sono vizi di forma?

Ignazio ha detto...

Infatti il registro elettronico garantirebbe la minuziosità della valutazione dello studente in positivo e in negativo prevista dalla legge. La disfunzione del registro a causa di problemi di cattiva copertura e di ignoranza informatica di alcuni docenti è un problema a parte anche se non indifferente nella sua portata. I corsi di formazione , se vi sono, spesso lasciano a desiderare e sono soldi persi.

Paola ha detto...

Per quanto riguarda l'ammissione agli esami di stato si potrebbe intanto riportare la normativa precedente che prevedeva la media del sei .Questo non sarebbe certamente risolutivo del problema ma intanto ci aiuterebbe nell'attesa di una radicale riforma dell'esame di maturità che come è oggi strutturato é solo una costosa e ripetitiva ratifica dell'operato del consiglio di classe.

Papik.f ha detto...

Per quanto riguarda il registro elettronico, è uno strumento, che sarebbe utilissimo se funzionasse bene o almeno in maniera accettabile. Il che non si è verificato, quest'anno, nella mia scuola e non certo per mia ignoranza informatica, bensì per l'interazione tra malfunzionamenti del sistema e insufficiente copertura. Trascorrere venti minuti o più all'inizio delle lezioni in attesa che il sistema desse l'accesso per poi veder mancare il campo improvvisamente è stata esperienza quotidiana. A un certo punto sono ricomparse come non giustificata una serie di assenze (al livello di dieci per alunno) che io personalmente ricordavo benissimo di aver giustificato come coordinatore, e altrettanto è accaduto in numerose altre classi.
Speriamo che per il futuro funzioni meglio, e in questo caso renderà più semplice il nostro lavoro, ma in ogni caso non vedo come un strumento possa evitare l'imbroglio di chi vuole imbrogliare. L'accessibilità dei voti, ove sia effettivamente introdotta, sarebbe certamente un elemento positivo, ma se il registro può non funzionare per due settimane di seguito (è accaduto a me personalmente) si è costretti a lasciare aperta la possibilità di inserire voti in data successiva a quella nominale, e comunque quale accessibilità "in diretta" si può dare?
Sarei invece anch'io favorevolissimo alla riorganizzazione del curricolo proposta da Giorgio Ragazzini.
Anche in questo caso, però, ci sarebbe un punto di fondo da chiarire preliminarmente: se, e a quali condizioni, sia consentito giudicare che un alunno con DSA o BES non abbia conseguiti gli obiettivi minimi richiesti senza che qualche autorità intervenga poi dall'alto a ritenere illecito il giudizio dell'insegnante. Questo, e non altri, è il punto cruciale da chiarire, riorganizzazione del curricolo o meno,

VV ha detto...

Che autorevolezza può avere un docente davanti alla classe se per 20 minuti si adopera in ogni modo per far funzionare il registro elettronico? e quale clima, nel frattempo, si crea in classe, soprattutto nelle classi difficili presenti in molti contesti scolastici? Ai burocrati del ministero che vollero i registri elettronici con spese ridotte all'osso la risposta. Si fa per dire, tanto mica rispondono!

Gruppo di Firenze ha detto...

Quanto ai Bes abbiamo avuto una serie di consensi individuali alla lettera al Ministro più questa mail da un collega:
"Il Collegio dei docenti del Liceo Classico Galilei di Pisa nella riunione del 15 giugno 2014 ha sottoscritto con 26 voti favorevoli, 7 contrari e 5 astenuti la 'nostra' Lettera aperta sui Bisogni Educativi Speciali.
Prof. Stefano Sodi".
Credo che iniziative di questo tipo, che a nostro giudizio sono corrette in quanto si mantengono sul piano tecnico-professionale, potrebbero costituire una strada da percorrere.

Ludovica ha detto...

Gentili componenti del Gruppo di Firenze, vorrei avere il vostro ottimismo a proposito della risoluzione della problematica Bes esclusivamente attraverso una iniziativa (vostra e di chi aderisce) sul piano tecnico professionale.
Ve l'ho già detto nell'altro thread che sto ad aspettare e che per me la soluzione è da prospettarsi, invece, sul piano politico.
Questo perchè siamo nella patria di Machiavelli.
Quando vi fu alla fine dell'anno scorso il problema della finanziaria di Renzi che prevedeva la restituzione degli scatti di anzianità a partire da gennaio 2014 se non fosse stato per il tam tam di tanti furibondi docenti e per Mila Spicola che ha fatto opera di intercessione con Renzi...
Vero Paniscus?
Lasciamo perdere.

Io sarei veramente felice se i fatti mi smentissero e se senza intercessione alcuna, le lettere della gente di buona volontà, a proposito dei Bes, su sollecitazione del Gruppo di Firenze avesse successo.

Ludovica ha detto...

Pardon,
ERRATA CORRIGE Finanziaria di Letta (non di Renzi).

E adesso passo e chiudo con la politica visto che vi da fastidio.

paniscus ha detto...

se non fosse stato per il tam tam di tanti furibondi docenti e per Mila Spicola che ha fatto opera di intercessione con Renzi...
Vero Paniscus?
Lasciamo perdere.


... e che c'entro io con l'intercessione con Renzi?

Se intendi dire seriamente che mi hai presa per una sostenitrice di Renzi, del quale mi sbraccio da anni a denunciare le truffe, le mistificazioni e i pericoli (a partire da quando al di fuori fuori di Firenze non lo conosceva nessuno e quei pochi che lo conoscevano si limitavano a dire che però è tanto simpatico, tanto nuovo e tanto giovane, quindi è giusto dargli fiducia)...

...beh, allora vuol dire una sola cosa: che non sei NEMMENO una militante grillina, e forse nemmeno un'insegnante, ma sei solo un troll, che sta qui esclusivamente per prenderci tutti in giro.

Lisa

Ludovica ha detto...

No Paniscus.
Sono un'insegnante e anche molto incavolata e preoccupata.
Non mi sento serena di come stanno andando le cose e quello che ci prospetta il futuro qui in Italia.
Sbaglio? Chiedo scusa.

Se non ricordo male, e chiedo scusa ancora se fosse così, ma mi pare che in orizzontescuola e anche qui lei ( o tu per come si preferisce) disse che Mila Spicola si stava interessando di pressare Renzi per convincere Letta e la Carrozza a modificare la legge finanziaria a proposito degli scatti stipendiali degli insegnanti che si dovevano restiture . Questo nel mese di gennaio.

Ho fatto questo esempio e paragone con l'invio di email e lettere per la problematica Bes per dire che sono pessimista.
Non credo più molto alle persone che hanno poltrona e potere.
Questo non significa non tentare, tuttaltro, ma per gradi vedere che cosa si può fare per raggiungere l'obiettivo di far fare le cose giuste a chi di dovere invece di permettergli di passarci sempre sopra ignorandoci perchè tanto le nostre richieste e le nostre persone a causa della loro mentalità e dei loro interessi non contano nulla.

Ludovica ha detto...

E comunque, mi fa piacere che non sia sostenitrice di Renzi o di chicchessia.

E da adesso le mie angosce le tengo solamente per me.

Papik.f ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Papik.f ha detto...

A proposito dei 20 minuti, diciamo che io avevo il non trascurabile vantaggio, nella maggior parte dei casi, di poter fare riprendere un disegno da completare o di assegnarne rapidamente uno nuovo prima di mettermi a insistere con il tablet.
Certo, i colleghi che dovevano iniziare una "lezione frontale" suppongo lasciassero proprio perdere dopo il secondo o terzo tentativo per aggiornare poi i dati quando potevano.
In ogni caso l'immagine della scuola non ne guadagnava certamente.
Anche perché certe classi, come giustamente ha osservato Valerio Vagnoli, contengono vari alunni che non possono essere persi di vista neanche mentre sono teoricamente impegnati a lavorare.

sandra ha detto...

Per quanto riguarda il registro elettronico , cosa ne pensate di un docente che l'ultimo giorno di scuola fa "sparire" un 7 di una verifica orale e inserisce un 3 e un 2 di verifiche scritte fatte un mese prima?

sandra ha detto...

Per quanto riguarda il registro elettronico , cosa ne pensate di un docente che l'ultimo giorno di scuola fa "sparire" un 7 di una verifica orale e inserisce un 3 e un 2 di verifiche scritte fatte un mese prima?

paniscus ha detto...

Per quanto riguarda il registro elettronico , cosa ne pensate di un docente che l'ultimo giorno di scuola fa "sparire" un 7 di una verifica orale e inserisce un 3 e un 2 di verifiche scritte fatte un mese prima?
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Che è pura fantascienza: normalmente succede l'esatto contrario...

sandra ha detto...

Purtroppo non è fantascienza e ora sto verificando se ci sono gli estremi per un ricorso vista la leggerezza con cui è stato compilato il registro nel corso dell'anno scolastico.Alla faccia della tanto richiesta collaborazione tra scuola e famiglia!

Ludovica ha detto...

Mi sto facendo due domande:

1) Come mai (e chi l'ha informata) la sig. Sandra ha saputo di questo scambio di voto?

2) Come mai la famiglia non ha saputo dello scambio di voto della docente, visto e considerato che l'apposizione del voto comporta l'immediata informazione tramite sms e anche la presenza del voto (e della data) nella pagina web dedicata allo studente.

Una operazione di trasparenza per le famiglie è quelle di invitarle a stampare periodicamente le pagine web dedicate al proprio figlio studente.
Se vi fosse uno scambio o annullamento di voti il docente dovrebbe motivarlo adeguatamente.

Ludovica ha detto...

Quindi, cara sig. Sandra, che prove materiali ha a sostegno di quello che ci sta dicendo in blog?

paniscus ha detto...

Come mai la famiglia non ha saputo dello scambio di voto della docente, visto e considerato che l'apposizione del voto comporta l'immediata informazione tramite sms e anche la presenza del voto (e della data) nella pagina web dedicata allo studente.

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Ludovica, guarda che NON E' COSI'.

Anche nelle scuole che hanno già adottato effettivamente il registro elettronico, non esiste nesusn obbligo universale di rendere tutti i singoli voti accessibili alle famiglie in tempo reale, e tantomeno esiste alcun obbligo di inviare dei messaggi sms ogni volta.

Che ti piaccia o no, esiste un margime di autonomia decisionale delle singole scuole su come usare il registro elettronico.

Alcune scuole scelgono di mettere tutto accessibile in chiaro in tempo reale, altre scelgono di mandare pure il messaggio privato di conferma, altre ancora scelgono di rendere i voti accessibili solo dopo un certo margine di tempo prestabilito, e altre scelgono di non rendere affatto accessibili i singoli voti, ma magari solo le assenze, i ritardi, le giustificazioni e le note disciplinari.

TUTTE scelte legittime e perfettamente cosentite dalla normativa.

Fattene una ragione.

L.

E

sandra ha detto...

Rispondo a Ludovica. Della "sparizione" del voto me ne sono accorta io perchè controllo il registro quotidianamente. La scuola di mio figlio non manda sms e il voto viene , o meglio, DOVREBBE essere inserito nel registro in modo che le famiglie siano a conoscenza dell'andamento scolastico dei propri figli. Infine concludo dicendo che la pagina del registro dove è sta inserito il 7 ( cancellato il giorno dopo) è stata "salvata " e posso stamparla in qualsiasi momento.

Ludovica ha detto...

Signora Sandra non per caso le ho fatto le domande di cui sopra.
Lei ha a disposizione una prova materiale di tutto riguardo.
Quello che è logico da fare è quello di preparare una lettera con ricevuta di ritorno da inviare alla Ds e al professore in cui dopo aver sottolineato quello che è avvenuto ne chiede il motivo per iscritto ai fini della Legge sulla trasparenza degli atti amministrativi e di accesso agli atti n. 241/90. Chieda, inoltre, nella lettera il nome del Responsabile del procedimento. Hanno tempo un mese (in quanto Pubblica Amministrazione)per rispondere. Se non rispondono entro un mese, faccia poi una diffida e chieda che entro una settimana le rispondano altrimenti invierà denuncia presso le autorità competenti per omissione di atti di ufficio (art. 328 del Codice Penale).

@Paniscus. Io non mi faccio nessuna ragione.
La trasparenza è trasparenza.
Se non lo prevede la Scuola è diritto che lo chiedano le famiglie.
Io non sono tenera con nessuno compreso le famiglie, però sono d'accordo che in assenza di comunicazione tempestiva tramite sms e aggiornamento in pagina web dello studente, padre e madre (e magari non singoli, ma un bel gruppo di loro)chiedano la procedura tempestiva di avviso di voti, note e assenze che io ho descritto e che vige tranquillamente nella mia scuola.

Anzi! Per noi docenti è vantaggio! Se mettiamo un uno, due, tre, quattro (la scala di valutazione per legge va da zero a dieci), se mettiamo una nota o rapporto, e anche le assenze, poi non potremmo più toglierle e concorrerà a fare media aritmetica a fine quadrimestre o trimestre per la disciplina e per il comportamento!

Ludovica ha detto...

@Sandra.
Metta in allegato alla sua lettera le stampe della pagina web del 7 e quella attuale.

La avverto che potrebbero rispondere che il voto cambiato sia dovuto ad un primo inserimento non corretto a cui ha seguito una correzione per avere in database i voti veri.

paniscus ha detto...

La avverto che potrebbero rispondere che il voto cambiato sia dovuto ad un primo inserimento non corretto a cui ha seguito una correzione per avere in database i voti veri.

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...e magari tale risposta potrebbe anche essere VERA, visto che non è scontato che tutti gli insegnanti siano necessariamente dei farabutti arroganti in malafede che si divertono a prendere in giro le famiglie.

L.

paniscus ha detto...

@Paniscus. Io non mi faccio nessuna ragione.
La trasparenza è trasparenza.
Se non lo prevede la Scuola è diritto che lo chiedano le famiglie.


Il principio della trasparenza c'era anche prima, non è che il registro elettronico abbia cambiato le leggi.

Il principio della trasparenza prevede (e prevedeva anche prima) che l'andamento didattico del figlio venga comunicato regolarmente alla famiglia, SECONDO I CRITERI stabiliti dalla scuola.

Siccome le scuole già da prima si facevano in quattro a trasmettere periodicamente (anche TROPPO spesso) pagellini, prospetti, comunicazioni, eventualmente convocazioni dirette se necessarie, e a offrire regolari occasioni di colloquio individuale per tutto l'anno, mi pare che la trasparenza sia sempre stata al sicuro da diversi anni, senza il bisogno ossessivo di monitorare tutti i dettagli in tempo reale.

L.

paniscus ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Ludovica ha detto...

Ma di questo sono d'accordo! Il fatto è, cara paniscus, che per chi ha (o avrà) la fortuna di avere una decente copertura internet, un tablet buono e la dimestichezza con esso e con il software relativo ai registri, avrà sveltito il lavoro e con le comunicazioni immediate, la media aritmetica automatica, messageria e altro ancora si toglieranno tante scuse e tentativi di fare cose sbagliate a docenti, genitori e DS.
Nessun genitore potrà dire più di non sapere della situazione comportamentale e disciplinare del figlio e si troverà smontato dall'inappellabile media aritmetica dei voti orali e SOPRATTUTTO SCRITTI che vi sono per tutto l'anno in database. I DS non avranno più buon gioco e così via.
Una mia collega ogni anno faceva aumentare al consiglio di classe il votodi condotta. Questo'anno è rimasta fregata! Ognuno nel database ha messo la sua proposta di voto di condotta ed è uscita la media aritmetica.
Ho sentito a tanti colleghi parlar bene del registro elettronico e dei tanti vantaggi. Non sono la sola.

Ludovica ha detto...

Dimenticavo! La trasparenza si ottiene anche facendo votare e pubblicare nel POF le tabelle per voto di disciplina e di comportamento con i criteri con cui si assegnano. Questo unito alla legge costituzionale sulla libertà di insegnamento metterà a KO tutti i genitori sindacalisti sul piano legale. E comunque per i genitori che intentano cause con i docenti o con il consiglio di classe io propongo la contro querela immediata e senza aspettare la conclusione. Così resteranno solo chi ha veramente ragione (pochi).

paniscus ha detto...

Scusa un attimo, ludovica, posso capire (in parte) l'auspicio dell'aumento di trasparenza nei confronti della famiglia, anche se non sono d'accordo su tutte le tue posizioni...

...ma in che modo il registro elettronico renderebbe più trasparenti (o più giuste e veritieri) le valutazioni ALL'INTERNO DEL CONSIGLIO DI CLASSE????

Innanzi tutto, nel corso dell'anno, prima dello scrutinio, ogni insegnante vede solo il prospetto dei voti SUOI, mica quelli dei colleghi. Al massimo il coordinatore di classe può visualizzare una carrellata provvisoria delle medie aritmetiche, ma non certo i singoli voti di tutte le singole verifiche di ogni materia. E chi non è coordinatore non vede nemmeno quella.

Poi, in ogni caso, ogni insegnante è libero di presentare allo scrutinio la proposta di voto che meglio crede, senza essere obbligato a fare la media aritmetica. E normalmente le modifiche più spudorate non avvengono in sede di scrutinio, ma avvengono già a monte, da parte dei singoli insegnanti che addomesticano i voti spontaneamente, prima di arrivare allo scrutinio.

E anche se lo scrutinio avviene per via elettronica (e questo lo si faceva già da almeno 10 anni, NON E' dipeso dall'introduzione generalizzata dei registri per l'attività ordinaria di tutto l'anno), ognuno inserisce il suo voto provvisorio per i fatti suoi, e fino allo scrutinio nessuno (tranne eventualmente il coordinatore) vede quello degli altri.

Per cui, se io arrivo alla riunione finale del consiglio di classe, e constato che il collega X a un certo alunno ha dato 6, come cavolo dovrei fare a sapere se aveva effettivamente la media del 6, o se in realtà aveva 5 ma l'insegnante ha deciso di proporlo col 6 per scelta sua?

Al massimo, se c'è un dubbio, si chiede e se ne parla, ma è esattamente la stessa cosa che succedeva anche prima!

Dove sta l'innovazione epocale?

L.

Ludovica ha detto...

Cara paniscus, siccome ho l'insonnia provo a risponderti a quest'ora sperando di avere una decente lucidità.

Dunque...forse noi due abbiamo una esperienza di Consigli di classe diversa.

Fino a due anni fa, quando nella mia scuola ancora si lavorava con i registri del professore e di classe cartaceo, tanti colleghi mentre al primo quadrimestre mantenevano una valutazione veritiera non solo sulla disciplina (anche grazie a una valutazione degli scritti), ma anche sul comportamento, nel secondo improvvisamente il quattro o il due passava a sei magicamente.
Spesso tanti miei colleghi si presentavano al Consiglio senza una media aritmetica di voti orali e scritti per cui spesso il loro voto era dovuto per lo più ad una intuizione piuttosto che ad una oggettività evidente.

Da quando vi è il registro elettronico e l'obbligo ad inserirvi in maniera immediata (tramite tablet in classe) assenze, rapporti, voti, e messaggi in bacheca o personali per tale o talaltro alunno e in contemporanea anche sms ai genitori, i miei colleghi sono, per come dire, incastrati.
A fine anno non possono barare sui voti neanche se volessero.
Il Consiglio di classe lo facciamo dove vi è una LIM e ci colleghiamo al database con la password del coordinatore.
Lì si legge sia la media dei voti dei colleghi per le discipline e il comportamento e anche il voto che tale o talatro alunno ha avuto negli scritti, ma anche i rapporti e quant'altro.
Ti pare niente? Trasparrenza assoluta e poca soggettività.

Incastrati lo sono anche i genitori in quanto tramite sms e pagina web sanno tutto sull'alunno e spesso vengono convocati in Presidenza o al cospetto di noi prof tramite proprio il web.
Incastrati pure gli alunni che non possono più assentarsi o avere voti negativi senza che lo sappiano i genitori e togliendo da ogni responsabilità i docenti.

Insomma è una comodità che evita tutta la fatica che si faceva prima (avvisi e controavvisi ai genitori e altro cartaceo e tramite posta o bidelli) con il vantaggio di essere veloci e burocraticamente a posto.

Gruppo di Firenze ha detto...

Nei commenti al post del 30 maggio sui Bes, abbiamo inserito una risposta alle accuse segnalate da Ludovica.