Pur essendo contrario al cinque in condotta perché "non serviva alla scuola", Fabio Luppino sull' "Unità" non ci pensa neppure a dare manforte al vittimismo di alcuni gruppi studenteschi, che parlano di repressione e altre amenità. "Sulla base di questi criteri l'insufficienza in comportamento non ci sarà mai". Leggi l'articolo.
Le cronache da diverse parti d'Italia fanno emergere tutte le contraddizioni di questo provvedimento e i nodi al pettine che il decreto non sfiora neppure, anzi per certi aspetti aggrava, imbottito com'è di ipergarantismo: c'è chi si pone il problema delle occupazioni, altri dello "stillicidio quotidiano di maleducazione, arroganza, indifferenza". C'è anche da notare che diverse scuole si stavano e si stanno impegnando per distillare da questo infelice provvedimento qualcosa di positivo; ma molte di esse, che avevano già deciso di dare dei cinque nel primo quadrimestre, dovranno forse tornare indietro.
giovedì 22 gennaio 2009
“LA BALLA DEL CINQUE IN CONDOTTA”: E SE LO DICE L’UNITÀ...
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