venerdì 13 giugno 2008

DALLA RELAZIONE DEL MINISTRO GELMINI: FACCIO MIO IL MANIFESTO-APPELLO DEL GRUPPO DI FIRENZE

Dalla relazione del Ministro della Pubblica Istruzione davanti alla Commissione cultura della Camera di martedì 10 giugno:

"Signor Presidente, onorevoli deputati,
mi avvio ormai a concludere. Prima delle elezioni un gruppo di volenterosi uomini di conoscenza (Gruppo di Firenze) si è riunito per proporre agli italiani e alle forze politiche in particolare un manifesto-appello.Vorrei farlo mio e impossessarmi del suo messaggio più importante: “Sia le riforme, sia il governo e la vita della scuola a tutti i livelli dovranno ispirarsi ai criteri di merito e di responsabilità. L’aggiornamento dei programmi, la riorganizzazione dell’istruzione superiore, l’autonomia delle scuole potranno dare risultati effettivi e duraturi solo recuperando e mettendo in pratica questi elementari principi dell’etica pubblica e privata”.
Dobbiamo “offrire ai nostri ragazzi una scuola più qualificata ed efficace, ma insieme più esigente sul piano dei risultati e del comportamento”.
Dobbiamo “restituire ai docenti, spesso demotivati e resi scettici da troppe frustrazioni, il prestigio e l’autorevolezza del loro ruolo, intervenendo però con tempestività e rigore nei casi (pochi, ma negativi per l’immagine della scuola) di palese negligenza o inadeguatezza. I dirigenti scolastici infine andranno valutati in primo luogo per la loro capacità di garantire nel proprio istituto professionalità e rispetto delle regole da parte di tutti”.
Ai firmatari di questo appello, (a Giorgio Allulli e Remo Bodei, a Gian Luigi Beccaria e Piero Craveri, a Giorgio De Rienzo e Giulio Ferroni, a Ernesto Galli della Loggia, Sergio Givone, Giorgio Israel, Mario Pirani, Lucio Russo, Giovanni Sartori, Aldo Schiavone, Sebastiano Vassalli, Salvatore Veca) voglio rivolgermi chiedendo loro aiuto.
Sono convinta che invertire la tendenza al degrado della scuola richieda un grande sforzo nazionale alla quale è chiamato il Parlamento, sono chiamate nelle loro definite responsabilità le parti sociali, è partecipe il mondo della cultura, i giovani e le loro famiglie.
Ho bisogno, abbiamo bisogno di una grande “alleanza per la scuola” che restituisca al Paese la parola speranza.
A chi ha sottoscritto quel documento, ai tanti che in queste settimane mi hanno dato utilissimi consigli, chiedo collaborazione".

Nessun commento: