Ma la Gelmini è tornata sui suoi passi o invece non è cambiato nulla? Si sceglie fra maestro unico/prevalente e modulo oppure fra maestro unico e maestro prevalente? I tagli e i risparmi preventivati ci saranno o no? Quanti hanno scioperato ieri? Quanti sono scesi in piazza? Sulla riforma delle scuole superiori ci sarà una consultazione o solo un’ampia informazione su quanto sarà stato già deciso? (1)
I cittadini italiani – e non solo sui problemi della scuola – sembrano aver perso il diritto a un’informazione facilmente comprensibile sulle decisioni politiche e neppure sui dati numerici si trova facilmente un punto di incontro (ricordate gli scontri sull’esistenza dei “tesoretti”, sui buchi di bilancio, sul vero costo della vita e via dicendo)? La pratica poi di gonfiare in modo ridicolo le cifre di scioperi e di manifestazioni ha fatto perdere ormai ogni credibilità ai commenti del giorno dopo (“flop” e “successo” si alternano anche oggi sui quotidiani senza possibilità di cavarci le gambe).
Fin dall’inizio la tormentata vicenda del maestro unico è stata segnata dall’ambiguità (tra gli altri più volte rilevata da“Tuttoscuola”). Si parlava, è vero, di tener conto delle scelte delle famiglie, ma anche che andava “privilegiata l’attivazione di classi affidate a un unico docente funzionanti con orario di 24 ore settimanali”. Neppure le numerose interviste rilasciate oggi dal Ministro Gelmini riescono a fare del tutto chiarezza. A occhio sembra meno contraddittoria quella pubblicata dal “Giornale”. La integriamo con la cronaca che “Il Sole 24 Ore” dedica all’accordo Governo-Sindacati (preparato dal lavoro in Commissione Cultura di Valentina Aprea). Buona lettura...
(1) Intanto sono in circolazione la nuova bozza di Regolamento per il riordino dei licei e quella per il riordino degli Istituti tecnici (i professionali sono fermi alla prima versione).
1 commento:
E' chiaro che il ministro Gelmini ha fatto dietro front
dopo il mare di proteste suscitate dalla sua legge.
Mi chiedo pero', con preoccupazione, quali saranno le voci su cui andra' a tagliare la ministra dato che il maestro unico serviva anche per risparmiare.
La chiarezza e la logica non e' della politica e questo e' assodato ma almeno i giornalisti potrebbero cercare di farci capire qualcosa visto che il loro lavoro e' proprio quello di dare informazione!
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