C’è un aspetto sconcertante nella dura polemica che il Partito Democratico conduce nei confronti della Gelmini e dei suoi provvedimenti. Non ci riferiamo a quella contro i tagli e il ritorno al maestro unico, né alle comprensibili reazioni alla gaffe sugli insegnanti meridionali, ma ai sarcasmi e alle risentite condanne dei provvedimenti relativi alla condotta, percepiti da molti (da troppi) come simbolici di un “ritorno all’ordine”, quando non di aspirazioni autoritarie.
Eppure il merito di una coraggiosa inversione di tendenza rispetto alla filosofia buonista e demagogica che ha egemonizzato la scuola negli ultimi decenni è certamente di tale Giuseppe Fioroni, fino a pochi mesi fa Ministro della Pubblica Istruzione nel Governo Prodi e tuttora autorevolissimo dirigente del PD. Perché un partito che si definisce e intende essere riformatore non rivendica quella svolta?
Di questo scrive oggi Mario Pirani nella prima parte della sua Linea di confine, sottolineando “l’approccio empirico ma non privo di obbiettivi avviato da Fioroni e perseguito ora dalla Gelmini” e il tentativo di entrambi di “rimettere al centro lo studente e il suo rapporto con lo studio , con le esigenze di serietà, fatica e disciplina che questo comporta”.
(AR)
lunedì 8 settembre 2008
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1 commento:
Lettera in risposta a Claudio Cerasa.
ECCELLENTISSIMO SGNOR CERASA,
da quando la Gemini ha dichiarato l’idea del maestro unico, sto leggendo da tutte le parti dichiarazioni di personaggi più o meno conosciuti, ma che nessuno è, come si dice, addetto ai lavori. Non ho letto nessuna intervista fatta ad una maestra/o cioè addetta/o ai lavori. Desidero chiarirgli qualche concetto, qualche cosa che è avvenuto in questi anni di “modulo”. Io non la ritengo una figata pazzesca, perché il doppio maestro, spesso, è diventato sinonimo di confusione. Perché? Perché spesso le tre maestre non si sono mai assunte la responsabilità di dire ai genitori di un bambino discolo, come stavano realmente le cose. Il bambino discolo, a sua volta, furbo com’era, aveva capito che l’ avrebbe fatta franca, sempre. Per quieto vivere nessuna delle tre sindacava sull’operato dell’altra, quando succedeva, litigi con conseguente intervento del dirigente, con conseguente critica da parte dei genitori, con conseguente declassamento della figura dell’ insegnante, anche da parte degli allievi. Allora, in queste condizioni , one is molt megl che tree, non two, poi si è dimenticato di aggiunger l’insegnante di inglese, di religione, qualche specialista. Egregio signor CERASA, a un bambino di 6/10 anni tutto ciò gli provoca confusione, da qui l’irrequietezza comportamentale. E’ l’ anticamera del tanto discusso bullismo. Ancora non ho sentito levarsi un grido di dolore da parte di pedagogisti e psicologi contro questa Riforma. Lo faranno? Ho QUALCHE DUBBIO. LEI ha dichiarato:” …. Per dirlo in altre parole, lasciare ai ragazzi delle scuole elementari un solo insegnante mi sembra una stupidaggine”. Come si permette di fare certe affermazioni, quali elementi certi ha in mano, pardon, in mente, per affermare con certezza che è una stupidaggine. Io, che da trent’ anni “lotto” e mi diverto con i miei fringuellini, LE posso assicurare che le stupidaggini le ha scritte LEI. Ha scritto: “…Sarà perché non credo che la caratteristica del maestro elementare sia quello di insegnarti a fare il bravo bambino studente ma sia proprio quello di insegnarti a studiare e di insegnarti a conoscere nel migliore dei modi un tot di materie. Sarà perché credo che le scuole elementari siano una, anzi, la sola cosa che funzioni bene nel pessimo sistema scolastico che ci ritroviamo (maledetta riforma Moratti, maledetta, maledetta).” Maledetti sono i sindacati e quei colleghi/e che non hanno voluto vedere oltre il naso, egregio signor CERASA. Perchè proprio la Riforma Moratti voleva portare lo studente a capire le cose, a decidere autonomamente e non con la testa di tre insegnanti. Perché i sindacati hanno firmato la Riforma nel maggio del 2004? Io, non sono certo del maestro unico come è LEI, io so che verrò “aiutato” dall’insegnante di lingua straniera, da quella di religione, e qualche specialista, come potrebbe essere quello di informatica, anche se il sottoscritto non né ha bisogno. Per concludere, invito tutti i non addetti ai lavori di dare giudizi onesti e non politicizzati,
perché eccellentissimo signor CERASA, LEI ha ripetuto a memoria le parole della sinistra più sinistrata, aggiungo:” vorrei mettere una firma da qualche parte per dire non ci rompete le scatole come ha scritto Lei (mi ha costretto a diventare volgare, nel mio linguaggio comune “non mi rompete le scatole, non esiste,) non toccate i bambini solo per sporca ideologia”.
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