domenica 28 settembre 2008

"GELMINI PENSI AI PROGRAMMI, È QUELLO IL VERO PROBLEMA"

di Vera Schiavazzi
Da "Repubblica" di oggi (noi lo riprendiamo ringraziando dal sempre ben fornito sito della Flc-Cgil)

L'insegnante-scrittrice Paola Mastrocola torna a insistere giustamente sul problema dei programmi. È in effetti necessario stabilire per ciascuna materia un "canone" di argomenti da cui non si può prescindere per una seria formazione culturale. Il più possibile sintetico, senza sproloqui di filosofia dell'educazione e scritto in un italiano comprensibile a tutti. (GR)

«Sono arrabbiata con la Cgil che mobilita la piazza sulla scuola, riducendo tutto a una questione economica e sociale e dimenticando la didattica e l´educazione. Capisco che ci si voglia opporre a questo governo, ma in piazza bisognerebbe scendere in modo retroattivo, contro chi per anni ha demolito l´istruzione nel nostro Paese». Paola Mastrocola, scrittrice torinese (vincitrice del Premio Campiello 2004 con "Una barca nel bosco") non condivide l´idea dello sciopero generale anti-Gelmini. È d´accordo col maestro unico?«Credo che non sia questo il problema. Intanto, il ministro dice che con un solo maestro per classe quelli in esubero serviranno a aumentare il tempo pieno. Poi, la vera questione non è quanto si pagano i maestri o quanti se ne pagano, ma che cosa si insegna e come».Tagliare l´orario scolastico metterebbe in crisi molte famiglie.«Lo capisco, ma bisogna sostenerle in altro modo, con servizi diversi. Meno ore in aula, però, farebbero bene a chi studia, a condizione naturalmente di studiare meglio. Noi uscivamo a mezzogiorno: mi rendo conto che oggi per una madre è difficile prendere suo figlio a quell´ora, ma non è una buona ragione per sostenere che ai bambini fa bene restare a scuola». Che cosa ci vorrebbe, allora, per studiare meglio?«Ho chiesto al ministro perché non reintroduceva i programmi, ma ho ricevuto una risposta elusiva. Eppure la deriva è tutta lì, con l´autonomia di ogni scuola che aumenta e l´incertezza su che cosa si debba far imparare ai ragazzi: quando li in contro io, in prima liceo, soltanto pochissimi in una classe sono in grado di fare un dettato senza errori di ortografia». Le famiglie non se ne occupano?"Mi pare che siano più impegnate a salvaguardare l´idea della scuola come un luogo dove tenere i figli sette o otto ore al giorno». E i maestri licenziati?«Non credo che li licenzieranno, e comunque capisco il loro problema. Ma occorre più onestà: un conto è la loro esigenza di avere un posto e uno stipendio, un conto la qualità della scuola italiana. Perché non prendiamo atto che i maestri multipli non hanno funzionato?». Chi deve valutare se un insegnante "funziona"? E come?«Altra domanda alla quale non si vuole rispondere. Un insegnante è bravo se sa far lezione e svolge il programma. Invece li si vuol valutare per la presenza, la continuità didattica e la disponibilità a frequentare corsi di aggiornamento».

4 commenti:

Rosy ha detto...

Sono un'insegnante di scuola elementare e non condivido assolutamente l'affermazione di questa scrittrice "Meno ore in aula farebbero bene a chi studia, a condizione naturalmente di studiare meglio"
E' pura retorica detta da chi di scuola non ne capisce nulla!
Perchè non intervistate una maestra, ma una vera??
Come si fa a studiare meglio con meno ore scolastiche?
Chi ha insegnato in una scuola elementare con 25 alunni, di cui alcuni stranieri, altri con problemi di apprendimento (che in passato non venivano nemmeno diagnosticati!)sa bene che sono necessari tempi lunghi per il recupero delle difficoltà, per un insegnamento individualizzato che rispetti tempi e modi di apprendimento di ciascun alunno, capace di condurre tutti agli stessi traguardi. E per questo la scuola elementare italiana ha raggiunto, ad oggi, risultati così positivi(soprattutto il tempo pieno)
Finiamola di sentenziare su grembiuli, voti in condotta, educ. civica(che abbiamo sempre insegnato!!) E' SOLO FUMO NEGLI OCCHI per nescondere la cruda realtà dei tagli di organico e di risorse!!
Questa è una riforma-Tremonti: la Gelmini è solo una pupazza del tutto IGNORANTE in materia di istruzione ..quindi, per lo meno,eviti di prenderci per i fondelli con la sua pseudopedagogia e i ricordi nostalgici della maestrina-dalla penna-rossa nelle trasmissioni manipolate(Porta a porta) pagate, per giunta, con il mio canone!!
Diteci, chiaramente, che ormai l'istruzione non serve più ,
che è solo un ostacolo al monopolio della televisione, questa sì necessaria ad educare i novelli servi del potere

Non ho abbastanza parole per esprimere il mio disgusto

argo50 ha detto...

Esimia collega, sono 30 anni che insegno, e ti posso assicurare che non vedo l'ora che ritorni il maestro unico. Ho l'impressione che sei accecata da livore politico, e non sta bene per un' educatrice al dio sopra delle parti come dovrebbe essere la scuola. Ti dico questo: quali sono i riscontri positivi del tempo pieno com' è strutturato oggi. Quando il bambino deve approfondire l'argomento studiato a scuola, alle otto di sera? Mi meraviglio, dopo 25 anni non sai ancora quanto dura l'attenzione di un bambino. Quanti quadernoni hai riempire l'anno scorso? Ci sarà sempre chi aiuterà il bambino in difficoltà, sono solo spauracchi messi in campo dai tuoi amici di sinistra. Sono loro che non vogliono il rinnovamento. Un bambino, con tre maestre è diventato strabico, non sa a chi dare retta, alla ruffiana dei genitori, alla menenfreghista, che non ha mai avuto il coraggio di dire ai genitori le reali condizioni di studio del figlioletto o a quella onesta che lotta anche contro le colleghe per dire la verità. Io in questi lunghi 30anni, ne ho conosciute poche che si sapevano assumere le proprie responsabilità. Quindi smettiamola con queste ipocrisie, i dati Ocse
non ci danno più come eccellenti, siamo diventati mediocri anche alle elementari, da 5 anni a questa parte. Finiamola di dire no a prescindere, i bambini hanno bisogno di crescere sicuri e decisi la mamma-maestra li ha rovinati e tu lo sai meglio di me. Cerca di essere obiettiva quanta collaborazione hai con le tue colleghe? Auguri, Antonio Germino, maestro.... unico maschio in mezzo a tante pettegole.

feynman ha detto...

"Auguri, Antonio Germino, maestro.... unico maschio in mezzo a tante pettegole." Complimenti al maschilismo di ritorno. Tremo al pensiero che tu possa un giorno essere un maestro unico per un'unica classe per cinque anni. Unica consolazione: se sono davvero 30 anni che insegni la'ora della pensione è giunta.

argo50 ha detto...

x feynman: magari, la pensione, compagnuccio mio, tu sei disastrato perchè non hai avuto maestri maschi.