giovedì 16 settembre 2010

CARO MINISTRO, A FIRENZE SI DICE: “QUANDO CI VA, CI VUOLE”...

Gentile Ministro Gelmini,
nella vicenda di Adro è in gioco il principio cardine della scuola pubblica, cioè la neutralità dello Stato e delle sue istituzioni rispetto a tutte le possibili opzioni politico-ideologiche. Il sindaco sostiene che il "sole delle Alpi" da secoli è un simbolo della zona. Sarà, ma non c’è dubbio che oggi identifica la Lega che l’ha scelto come emblema; ed è questo che conta. Lei, quindi, non dovrebbe a nostro avviso limitarsi a “prendere atto” della spiegazione, pur rimanendo “perplessa”. È necessario dire chiaro e tondo che quei simboli vanno rimossi. Come diciamo a Firenze, “Quando ci va, ci vuole”.
Che nelle scuole si siano visti altri simboli politici è senz’altro vero, anche se la marchiatura partitica dell'edificio rappresenta un unicum. Si ricorderà il fiorire, qualche anno fa, di bandiere della pace non solo nelle scuole, ma sulle facciate di amministrazioni comunali, provinciali e regionali; e anche lì, esattamente come per la scuola di Adro, si imbrogliavano le carte negando che rappresentassero uno schieramento politico, sia pur ampio e variegato, e sostenendo che si trattava, invece, del simbolo “di un’aspirazione universale” e cose del genere. Su questo blog, poi, abbiamo più volte criticato i colleghi che inscenano manifestazioni politiche davanti agli edifici scolastici o al loro interno, con striscioni e cartelli, coinvolgendo per di più anche gli allievi. Ma tutto questo non fa che rendere più evidente e più urgente la necessità di chiarire una volta per sempre che la scuola pubblica è di tutti e tutti ci si devono sentire come a casa propria, quali che siano le loro idee. Con quali argomenti, sennò, ci si potrà opporre in futuro ad altre iniziative dello stesso genere?

Cordialmente,

GdF

8 commenti:

Sergio Palazzi ha detto...

Mai i bambini nelle manifestazioni politiche o parapolitiche, mai nelle scuole i simboli partitici o parapartitici (tranne ovviamente nelle ore di storia o educazione civica). Non mi sembrano regole difficili. Mai, mai, mai.

Quello di Adro, per quanto al di sotto del grottesco, è un bruttissimo precedente. Perchè il passato può sempre ritornare, e nell'ultimo secolo di cose brutte ne abbiamo già viste troppe.

Ho aggiunto qualcosa, per ribadire il concetto, nella pagina sul Sussidiario http://www.ilsussidiario.net/News/Educazione/2010/9/15/SCUOLA-Meglio-piccoli-leghisti-ad-Adro-che-devoti-di-Giordano-Bruno/112623/

laura ha detto...

Sono d'accordo con voi. Non si può passare sopra ad un fatto del genere. Fatevi promotori di una campagna sino a quando i simboli non saranno rimossi.
Laura

Anonimo ha detto...

va bene, e su tutto quello che sta succedendo nelle scuole non diciamo niente?

Giancarlo Scheggi ha detto...

Concordo pienamente col Gruppo d Firenze che chiede la rimozione dei simboli leghisti nella scuola.
Anche i fasci rappresentavano il potere della giustizia (se poi giustizia era), ma quando all’avvento del fascismo fecero ingresso negli edifici scolastici ebbero ben altro significato.

cotugnoprof ha detto...

il leghismo della padania profonda è infantile e pericoloso ad un tempo....

Gruppo di Firenze ha detto...

Da "Il Corriere.it" Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, con una lettera fatta inviare nei giorni scorsi dal direttore dell'ufficio scolastico della Lombardia, ha chiesto al sindaco di Adro (Brescia) di «adoperarsi per la rimozione dal polo scolastico del simbolo» noto come il «sole delle Alpi». E' quanto apprende l'Ansa.
LA MISSIVA - Nella lettera, firmata dal direttore Giuseppe Colosio, viene dato atto al sindaco di Adro di aver realizzato «attrezzature didattiche all'avanguardia», ma è anche spiegato che non può essere nascosto il fatto che «il sole delle Alpi» è uno dei simboli utilizzati dalla Lega, il movimento politico al quale appartiene la maggioranza dell'amministrazione comunale di Adro. Nella lettera si ricorda l'attenzione mediatica di questi giorni e si sottolinea che è dovere dell'amministrazione evitare che la politica di parte entri nella scuola: la delicatezza della funzione - si legge nel testo - impone di intervenire anche in caso di solo sospetto, per evitare ogni possibile strumentalizzazione

rossana ha detto...

I Leghisti non rispettano la Costituzione: stiamo attenti!

Anonimo ha detto...

rossana ha detto...
I Leghisti non rispettano la Costituzione: stiamo attenti!

19 settembre 2010 08:40

PURTROPPO NON SONO SOLI C'E' ANCHE IL PDL DI BERLUSCONI ....