In vista degli ormai prossimi esami di Stato di terza media e di fine ciclo di studi, stiamo raccogliendo adesioni alla dichiarazione riportata qui sotto. Invitiamo a farla propria gli insegnanti e i dirigenti scolastici che avranno il ruolo di presidenti e membri delle commissioni, comunicando la propria adesione all'indirizzo gruppodifirenze@libero.it.
Proprio in coincidenza (fortuita) con l'avvio della nostra iniziativa, è uscito un libro di grande interesse e del tutto in sintonia con le motivazioni che ci hanno spinto a prenderla. Si tratta di Ragazzi, si copia, di Marcello Dei, edito dal Mulino (Leggi la presentazione nel post precedente).
DICHIARAZIONE DI INSEGNANTI E DIRIGENTI PER LA CORRETTEZZA DEGLI ESAMI DI STATO
Fra poco si svolgeranno gli esami di Stato conclusivi del primo e del secondo ciclo di studi. Negli ultimi anni i mezzi di informazione hanno riferito di numerosi casi in cui non è stato assicurato il loro corretto svolgimento. (Continua a leggere>)
venerdì 6 maggio 2011
INVITO A FIRMARE UNA DICHIARAZIONE PER LA CORRETTEZZA DEGLI ESAMI DI STATO
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10 commenti:
Non capisco perché bisognerebbe firmare una dichiarazione in cui sono esposti i doveri di ufficio già previsti dalla legge! E' come se un eletto dovesse firmare una dichiarazione in cui si impegna a non rubare denaro pubblico! O un poliziotto a firmare una dichiarazione in cui si impegna a non commettere abusi durante l'arresto! O un magistrato a firmare una dichiarazione in cui si impegna a non farsi corrompere dall'imputato! E' totalmente assurdo!
Cara/o M.N., se tutti fossero rispettosi delle norme e della deontologia professionale, indubbiamente questa dichiarazione non avrebbe ragion d'essere. Il punto è che purtroppo per diversi nostri colleghi, inclusi i dirigenti, l'essere tenuti al rispetto delle regole non è per nulla scontato. Ogni anno non solo si viene a sapere di numerosi episodi di scorrettezza anche molto grave, ma a volte tocca persino di sentire i responsabili teorizzare il loro buon diritto a comportarsi così. La dichiarazione è dunque un modo per denunciare un andazzo che certo non contribuisce al prestigio della scuola pubblica.
posso firmare tutto quello che volete ma sono certo che no ci sarà correttezza!!! E' 15 anni che faccio esami ogni volta devo lottare contro i mulini a vento!!!
Quando vado a fare il commissario d'esami, quasi sempre ne esco disgustato per il menefreghismo dei presidenti e per la corruzione morale di molti miei colleghi che tradotta in soldoni significa compiacenza con gli studenti, se membri interni, buonismo a buon mercato, se esterni.
Ad M.M vorrei dire che il problema esiste, almeno per una parte degli addetti ai lavori. Può essere più o meno esteso, ma il problema, è inutile negarlo, esiste. Il fatto che qualcuno, in questo caso noi del Gruppo, si decida di denunciarlo elaborando allo stesso tempo anche una sorta di manifesto che richiami tutti quanti a tener conto di questo problema, mi sembra cosa tutt'altro che tautologica. Pensate se a fare una cosa del genere, cioè denunciare il venir meno del dovere morale e deontologico dei loro colleghi, ci pensassero anche i medici, gli infermieri, i magistrati, i dipendenti degli enti locali etc? Ovviamente si è liberi di pensare che la sanità non abbia problemi legati al pessimo comportamento di medici e infrmieri, come pure allo stesso modo si può essre convinti che la magistratura sia completamente composta da giudici irreprensibili e ligi al proprio dovere alla stessa maniera della totalità del pubblico impiego tutto quanto dedito all'interesse comune! Ma sarebbe davvero inutile veder girare, un giorno, un documento di alcuni, meglio se molti, poliziotti che richiami i colleghi a non commettere abusi durante gli arresti e di medici, magistrati, infermieri, dipendenti pubblici che alla fine richiamino i loro colleghi ad una maggiore responsabilità e dedizione ai loro compiti e doveri?
"Non capisco perché bisognerebbe firmare una dichiarazione in cui sono esposti i doveri di ufficio già previsti dalla legge!"
Reputo tale affermazione ineccepibile dal punto di vista formale ma purtroppo nella pratica succede a volte di non comportarsi sempre come ci si dovrebbe. Ben vengano dunque queste prese di posizione.
Ritengo che alla base di molte problematiche nella scuola - e non solo durante gli esami di stato - ci sia il mancato rispetto delle regole di una parte minoritaria di tutte le componenti e che questo rappresenti - insieme alla confusione sulle competenze specifiche di ciascun operatore e a procedure spesso farraginose - uno dei principali problemi della scuola italiana.
Ho più volte notato che i napoletani sono i primi denigratori di se stessi. Se non si riapproprieranno della loro dignità non sapranno mai nemmeno reclamare il rispetto che è dovuto ad una grande città che ha dato ben altro che il rispetto del semaforo rosso all'Italia e all'umanità intera.
Lo stesso per il Gruppo di Firenze e i docenti. Siamo sempre pronti a cercare i nostri difetti e a fare ridondanti appelli moralistici (concordo con MM) che ci mettono sul banco degli imputati. Poi scopriamo che le prove invalsi sono deleteree, che i cervelli li creiamo (anche se volano via). Perché nel vostro sito non ho trovato nemmeno un rigo che rivendichi rispetto contro gli attacchi (perché attacchi sono)ripetuti del governo? Perché sempre e solo karakiri? Siamo masochisti o conniventi travestiti?
chissà, forse conniventi inconsapevoli.
governo e ministro sono considerati come condizioni atmosferiche non modificabili.
Lidia ha detto...
Effettivamente (come ha scritto CC) ancora non ho trovato su questo blog un rigo che "rivendichi (per la scuola e gli insegnanti) rispetto contro gli attacchi del governo".
Se condivido le soluzioni del ripristino dell'avviamento professionale accanto ai licei ed istituti tecnici (ossia un sano ritorno al passato che ha dato dei provati buoni frutti); del voto di condotta e della bocciatura quando è meritata; del controllo su tutta la piramide del personale della scuola, inclusi dirigenti da parte degli ispettori; dell'incremento del numero degli ispettori con compiti di "vero" controllo sulle scuole sulla didattica e sui conti; del ritorno ai programmi; non condivido il solo attacco al comportamento dei docenti escludendo dirigenti ed ispettori e la soluzione di togliere valore legale al titolo di studio, come panacea di ogni male, invece di riportare serietà, dignità e legalità a scuola facendo osservare le regole a tutti(incancrenendo irreversibilmente la scuola pubblica e delegittimandola a favore della privata a pagamento).
Riflettiamoci...
A chi non ha letto nemmeno un rigo su questo blog a difesa degli insegnanti attaccati dal governo, segnalo la nota del 27 febbraio 2011.
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