lunedì 22 ottobre 2012

LOTTA DURA SÌ, MA IL COLLEGIO NON È UN’ASSEMBLEA SINDACALE


Alcuni giorni fa al liceo scientifico Leonardo da Vinci di Firenze ed al liceo scientifico Agnoletti di Sesto Fiorentino è stato deciso dal collegio dei docenti il blocco delle attività pomeridiane per protestare contro la proposta governativa di aumentare l’orario settimanale degli insegnanti da 18 a 24 ore; nei prossimi giorni in altre scuole verranno prese iniziative analoghe.
La proposta governativa è grave: per l’ennesima volta si svilisce il ruolo dei docenti, non si coglie la specificità professionale e culturale del loro lavoro, si fanno valutazioni di tipo burocratico ed impiegatizio della loro funzione. Va da sé che anche le proteste e le forme di lotta devono tenere conto di questa specificità dell’essere insegnante ed è per questo che, pur condividendone le ragioni, non mi convincono iniziative come quelle dei due licei di Firenze e di Sesto, che anzi possono produrre reazioni negative tra le famiglie, tra gli studenti e nell’opinione pubblica.
Per prima cosa il Collegio docenti delibera sulla didattica e se decide il blocco delle attività pomeridiane lo dovrebbe fare solo per ragioni didattiche e non come forma di protesta. In secondo luogo viene in questo modo coartata (almeno in teoria) la libertà dei docenti, fosse anche uno solo, di non aderire a questo tipo di protesta e di svolgere invece un’attività che a lui sembra essenziale per la sua didattica. Mi pare molto più corretto che siano le Rappresentanze sindacali della scuola ad indire un’assemblea sindacale, anche in coda alla riunione del collegio, la quale decida l’eventuale sciopero delle attività aggiuntive o quant’altro. In questo modo non è la scuola stessa come istituzione a decidere di sospendere alcuni aspetti del servizio, ma i singoli insegnanti in base ai loro diritti sindacali. Mi sembra anche singolare che siano i dirigenti a partecipare a queste iniziative: è sicuramente degna di merito la loro solidarietà con i loro docenti, ma il loro status è diverso e come comandanti della nave dovrebbero governarla durante le tempeste e non unirsi all’ammutinamento dell’equipaggio… (S.C.)

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Lidia ha scritto...

Ma dove sta la meraviglia?
Non capisco...

Ma è proprio il Collegio dei docenti la sede dove i docenti prendono le decisioni collegialmente sulle attività da fare o non fare nella propria scuola e si verbalizza ciò che si è deciso prima di darne esecuzione.
Che c'entra l'assemblea sindacale????

I colleghi hanno scelto la via legale per bloccare le attività: decidendole proprio nella sede giusta: il Collegio dei docenti con tanto di votazione e presa di responsabilità tramite la verbalizzazione.
Un plauso a loro.

Anonimo ha detto...

Lidia ha scritto...

Mi fa piacere il fatto che tanti colleghi hanno scelto la via legale per protestare e difendersi dalle leggi incostituzionali che vogliono propinarci con una faccia tosta inqualificabile: utilizzando proprio la legge!

Usiamo tutti gli strumenti legislativi: da quelli fornitici dagli Organi collegiali a quelli dell'Autonomia; dai ricorsi al Presidente della Repubblica a quelli verso Tribunali e Corte Costituzionale.

Usiamo anche quelli politici: lettere tramite via email o anche cartacee tramite raccomandate con ricevuta di ritorno ai politici promettendo di non votarli più se passano nefandezze con la legge di stabilità e facendolo veramente.

Su Repubblica è scritto che si teme il voto di circa 400.000 persone ( e sono poche molto poche perchè non considerano che dietro ve ne sono molto di più) che hanno promesso di non votare pd e altri partiti se non dovessero fare carta straccia dell'aumento ore.
Anche l'aumento di una sola ora NON SARA' ACCETTATA!
Non vogliamo più compromessi.
Anzi chiederemo remunerazione per il lavoro sommerso che facciamo attualmente e che (sbagliando) abbiamo accettato stando zitti e faremo richiesta sulla restituzione dei sussidi alle scuole private.

Una bella patrimoniale stile francese con tassazione per i redditi sopra il milione di euro, taglio alle prebende politiche e al numero dei deputati e un taglio drastico alle spese militari sarebbe la risposta giusta del governo e dei partiti nella congiuntura attuale.

V.P. ha detto...

"Una bella patrimoniale stile francese con tassazione per i redditi sopra il milione di euro, taglio alle prebende politiche e al numero dei deputati e un taglio drastico alle spese militari sarebbe la risposta giusta del governo e dei partiti nella congiuntura attuale."

anche qualcosa dai 200.000 euro in su, no?!

V.P. ha detto...

Sono di seguito riportati i seguenti Comunicati del Collegio dei docenti:

del 17 ottobre ( relativo alle decisioni del Collegio )

del 22 ottobre ( di rettifica di alcune notizie stampa )
Comunicato

Firenze, 22 ottobre 2012

Le e i Docenti del liceo scientifico “Leonardo da Vinci” intendono correggere quanto apparso il 20 ottobre u.s. sui quotidiani in cronaca cittadina precisando che:

la discussione delle tematiche sindacali relative agli articoli della Legge di stabilità 2012 inerenti la scuola è avventuna NON in Collegio docenti, dove è - come tutti sanno - vietato discutere di argomenti che attengano ad altro che alla funzione docente ed ai compiti del Collegio stesso, bensì nella assemblea sindacale indetta dalla RSU della scuola il giorno 17 ottobre 2012 dalle 11 alle 13,05
Il Collegio, tenutosi il giorno 17 ottobre 2012 dalle ore 15 alle 18, ha visto i Docenti discutere e deliberare su tematiche didattiche e organizzative, come nei suoi compiti istituzionali (progetti, funzioni strumentali, opportunità di tenere uscite didattiche e visite di istruzione etc.) e decidere a maggioranza, con un voto contrario e nessuna astensione, di sospendere la discussione e la deliberazione sulle attività aggiuntive alle ore frontali di cattedra. Sui lavori del collegio e sulla loro correttezza testimonia il verbale del medesimo.
I docenti e le docenti tutti inoltre non desiderano che siano poste ipoteche da parte di partiti o sindacati alle loro iniziative in corso, ritenendo di dover essere aperti a qualsiasi interlocuzione democratica ma vigili sulle strumentalizzazioni che la loro protesta potrebbe subire.

Il Collegio dei Docenti
del Liceo scientifico statale "Leonardo da Vinci" di Firenze



Comunicato del Collegio dei Docenti

Oggi 17 ottobre 2012

il Collegio dei Docenti del Liceo Scientifico “Leonardo da Vinci” di Firenze,

preso atto delle modalità con cui il governo cerca, in modo unilaterale e arbitrario, di modificare di fatto il contratto, sottolineando che sono modalità offensive, da cui si evincono la scarsissima stima e la mancanza di conoscenza della realtà vera della professione docente e della stessa scuola pubblica,

intende opporsi

a questa misera rappresentazione della propria funzione, che sembrerebbe esaurirsi nelle sole ore di lezione frontale, mentre scompare del tutto la mole di lavoro al di fuori dell’orario frontale di cattedra, necessaria per preparare e rendere efficace e proficua l’attività didattico-formativa.

Per dimostrare la propria estrema indignazione

IL COLLEGIO DECIDE DI SOSPENDERE

tutte le attività aggiuntive previste dal POF che non possono svolgersi entro le 18 ore frontali sia sul piano della loro progettazione che su quello della loro attuazione.

Il Collegio si impegna comunque a garantire l’attività didattica curricolare, entro le 18 ore frontali, a tutti gli studenti, che in questa situazione sono parte lesa, visto che si attenta al loro diritto all’istruzione, sancito dalla Costituzione, e per questo i docenti non cesseranno per ora di lavorare ben oltre le 18 ore frontali per preparare lezioni e verifiche e per correggerle e valutarle.

http://www.liceodavincifi.it/

Anonimo ha detto...

Lidia ha scritto ....

V.P.

"anche qualcosa dai 200.000 euro in su, no?!"

CERTAMENTE!

"Il Collegio, tenutosi il giorno 17 ottobre 2012 dalle ore 15 alle 18, ha visto i Docenti discutere e deliberare su tematiche didattiche e organizzative, come nei suoi compiti istituzionali (progetti, funzioni strumentali, opportunità di tenere uscite didattiche e visite di istruzione etc.) e decidere a maggioranza, con un voto contrario e nessuna astensione, di sospendere la discussione e la deliberazione sulle attività aggiuntive alle ore frontali di cattedra. Sui lavori del collegio e sulla loro correttezza testimonia il verbale del medesimo".

APPUNTO, V.P. CONFERMA QUANTO AVEVO SPIEGATO IO, OSSIA CHE IL COLLEGIO DEI DOCENTI E' IL LUOGO DEPUTATO IN CUI SI HA TUTTO IL DIRITTO DI DISCUTERE DELLE ATTIVITA' SCOLASTICHE SE FARLE OPPURE NO.
QUINDI NIENTE MERAVIGLIE SU CIO' CHE HA FATTO IL COLLEGIO DEI DOCENTI del Liceo scientifico statale "Leonardo da Vinci" di Firenze IN QUANTO è PERFETTAMENTE CONFORME ALLA LEGGE.

Anonimo ha detto...

Lidia ha scritto...
E per concludere aggiungo che il DIRIGENTE SCOLASTICO del Liceo scientifico statale "Leonardo da Vinci" di Firenze, si è comportato correttamente e secondo la legge.
Diversamente (ossia se avesse inibito le decisioni del Collegio docenti) avrebbe violato la legge.

Anonimo ha detto...

Lidia ha scritto...
Stesso, di sopra, dicasi per tutti i Collegi docenti che delibereranno in tutt'Italia nei modi simili e dei loro Dirigenti Scolastici.

Andrea Ragazzini ha detto...

Personalmente sono per le più dure forme di lotta contro l'obbrobrio proposto dal Governo e spero che i sindacati tutti prendano, senza ambiguità, le opportune iniziative. Per quello che possono fare gli insegnanti vanno bene l'astensione dalle attività aggiuntive e soprattutto la non disponibilità ai viaggi di istruzione, che può mobilitare le categorie economiche interessate (alberghi, agenzie di viaggi ecc.).
Ciò premesso non sono i Collegi dei docenti che possono deliberare in materia, ma le assemblee sindacali di istituto. Credo che contro queste misure siano d'accordo almeno il 99% degli insegnanti, ma l'adesione a tutte le forme di lotta è pur sempre individuale, mentre le delibere del Collegio impegnano tutti.
E' invece corretto che le RSU indicano un’assemblea sindacale, anche in coda alla riunione del Collegio, per decidere lo sciopero delle attività aggiuntive e quant’altro. In questo modo non è la scuola stessa, in quanto istituzione, a deliberare di sospendere alcuni aspetti del servizio, ma i singoli insegnanti in base ai loro diritti sindacali.

Anonimo ha detto...

Lidia ha scritto...

@Andrea Ragazzini. I sindacati non sono più affidabili da molto tempo. Su di loro non si può fare nessun affidamento. La loro unica e ripetitiva arma inutile, spuntata e complice con il governo è lo sciopero. Altro non propongono ed è notizia di questi giorni che con una situazione fluida ed effervescente vanno ad annunciare uno sciopero per il 24 novembre! Ossia quando i buoi sono scappati e magari la legge già discussa e approvata dal Parlamento!
A che serve lo sciopero se non a far risparmiare le finanze? Cosa frega al governo se si sciopera? Non fanno più una piega e ridono sotto i baffi per il gran regalo FINANZIARIO e di imbrigliamento delle masse in rituali stupidi.
Di più i governanti temono il ricorso alla legge (ricorsi, impugnazioni), il ricorso al voto e...alla NON COLLABORAZIONE GHANDIANA.
Quindi, il fatto che i docenti (come qualsiasi gruppo vasto di lavoratori) si organizzino in forme dure, legali e coinvolgenti il pubblico, ben venga.
Mentre altri lavoratori utilizzano i blocchi nelle strade, noi tranquillamente useremo il blocco dei servizi scolastici. Garantiremo il minimo e spiegheremo che è dovuto al fatto che il governo adotta forme incostituzionali nei nostri confronti.
Abolendo le attività alternative che si svolgono nel tempo pomeridiano andiamo certamente ad obbligare tanti genitori a tenersi i ragazzi a casa oppure ad affidarli a familiari. Ma questo è perchè il nostro equivalente dei blocchi sulla strada è il non garantire i servizi pomeridiani tanto utili ai genitori che lavorano. Dispiace, ma rinunciamo a facili e spesso stupidi altruismi quando nei nostri confronti è usato disprezzo e dileggio non solo dall'opinione pubblica, ma anche dai governi presunti "SALVATORI DELLA PATRIA". FACCIAMOCI RISPETTARE! invece di fare i buoni e i samaritani. Cominciamo a comportarci da PROFESSIONISTI e non da missionari e crocerossine.
Quindi ben vengano Collegi dei docenti che a maggioranza deliberino l'abolizione delle attività alternative e (a riguardo del fatto che obblighino le minoranze di uno o due docenti) ricordiamo che la posta in gioco è troppo alta. Anche chi si oppone oppure è perplesso si convincerà col tempo e le prove della bontà della decisione DEMOCRATICA del Collegio. Se una nave affonda mica ci si può fare rallentare da chi non ha capito la situazione critica e blocca gli altri: lo si prende di forza e lo si salva insieme agli altri.

Giorgio Ragazzini ha detto...

Se Lidia avesse ragione, come mai c'è la marcia indietro dello Scientifico Leonardo da Vinci? Il quale il 17 diffonde un documento in cui si afferma che il Collegio ha congelato le attività aggiuntive e il 22 ne diffonde un altro secondo il quale invece è stata l'assemblea sindacale (che per la cronaca può essere convocata senza intervento dei sindacati). C'è stata oggi una riunione di presidi dell'ANP a Scandicci che tutti d'accordo hanno sostenuto che decidere forme di lotta NON spetta al Collegio Docenti.

EMILIO SISI ha detto...

Le funzioni del Collegio dei docenti sono stabilite dall'ART.7 del TU 1994. E tra queste per i motivi esposti non rientra l'indizione di forme di lotta. Concordo con il Gruppo di Firenze e con l'assemblea ANP. Nei giorni scorsi avevo ricevuto una e-mail da un docente del LdV. Qui di seguito la mia risposta:

Egregio Professore,
la invito ad astenersi da comunicazioni improprie. In un sistema democratico esistono garanzie e libertà, diritti e doveri. Se il Suo Dirigente vuole informarmi a livello personale sa come fare, se vuole comunicare a livello istituzionale
lo stesso: non ha bisogno di interventi di appoggio. L'iniziativa di un gruppo di docenti di manifestare il proprio disagio è legittima e per questo esistono RSU e Sindacati. Se il dibattito è culturale esistono oltre ai Sindacati numerose Associazioni. Non rientra nelle funzioni del Collegio dei Docenti, che la Legge stabilisce e garantisce, quella di sospendere attività didattiche. Il tentativo di trasformare il Collegio dei docenti in soviet a quasi 100 anni dalla Rivoluzione Russa ha solo un valore nostalgico e folcloristico.

La prego dunque di astenersi dall'inviare comunicazioni non pertinenti, che verranno immediatamente cestinate dal personale che le riceve.
Se invece, egregio Professore, avesse bisogno di consulenza professionale in merito alla Riforma dei Tecnici, alle problematiche DSA, a una didattica per competenze la nostra scuola è aperta alla collaborazione e potremmo lavorare congiuntamente per migliorare la qualità dell'offerta formativa di cui il vostro e il nostro Istituto sono nodi centrali a Firenze.
Cordialmente,

V.P. ha detto...

Se una scuola si trasforma in soggetto sindacale e il preside ne diventa il rappresentante

Sindacati e partiti fuori gioco. A mettere in riga governo e ministro ci pensa una scuola romana con il piccolo esercito del suo personale, pronto a combattere compatto, con alla testa il dirigente scolastico. Le agenzie hanno battuto questo bellicoso bollettino di guerra.

Il Collegio docenti del liceo scientifico Talete di Roma, “all'unanimità con un solo astenuto, insieme alle Rsu e all'assemblea del personale Ata ha deciso, come forma estrema di dissenso contro i gravi attacchi alla scuola pubblica del Governo Monti, di svolgere una settimana di protesta in classe: da lunedì a venerdì didattica essenziale, assemblea e informazione sulle motivazioni dell'azione”. Lo annuncia il preside del Talete, Antonio Panaccione.

Il Collegio docenti del liceo scientifico “esprime grave preoccupazione, indignazione e profondo dissenso nei confronti delle scelte politiche del Ministro dell'Istruzione Profumo e, più in generale, del Governo fortemente punitive della Scuola Pubblica; queste sono caratterizzate da tagli di risorse e personale, attuati in forme diverse e non sempre trasparenti, nonché da una martellante svalutazione della professionalità e della libertà di insegnamento”.

Tra le misure deliberate con una mozione per tutto l'anno il “blocco di tutte le attività del Piano dell'Offerta Formativa” e “il blocco dei viaggi di istruzione e delle uscite didattiche e delle attività extracurricolari”.

“Da lunedì, pur non essendoci assolutamente alcuna interruzione di pubblico servizio - spiega il preside - i docenti rimarranno in classe, ma faranno una didattica alternativa e essenziale: ad esempio senza fare interrogazioni e compiti in classe, leggendo dai libri al posto di spiegare, senza attività di laboratorio o esterne. Siamo convinti che alunni e genitori ci sostengano. Vogliamo che il Governo ritiri immediatamente: il D.D.L 953 ex Aprea; il decreto di stabilità con l'orario a 24 ore; e il concorso per l'accesso all'insegnamento che svantaggia i precari. Se così non sarà siamo pronti a forme di lotta ancora più incisive, anche inedite, con il blocco dei consigli di classe, degli scrutini e dell'adozione dei libri di testo”.

Sarà interessante vedere ora la risposta delle famiglie, dei sindacati e, soprattutto, del Miur.

Ad ogni modo altri istituti scolastici si stanno mobilitando con delle mozioni. Tra questi, solo a Roma, il Liceo “Anco Marzio”, il Liceo classico Mamiani, il liceo scientifico “A. Labriola” e il “Montale”.

da tuttoscuola.com - lunedì 22 ottobre 2012

Anonimo ha detto...

Lidia ha scritto...

Ma io non capisco ancora...

Un Collegio dei docenti (dopo aver parlato insieme in un'assemblea sindacale) non è libero di decidere se fare o bloccare le proprie attività aggiuntive secondo la legge, mentre un governo e un parlamento possono comportarsi in maniera anticostituzionale violando la legge?
MA SIAMO IMPAZZITI? Ma come si ragiona? E che c'entra il Soviet?

Dimostratemi dove sta l'illegalità della decisione presa nel liceo di Firenze o in tutt'Italia.

Se il liceo di Firenze ha scelto di retrocedere vuol dire che ha in mente altre forme di protesta e non che si sono comportati (compreso il DS) in modo illegale oppure che hanno torto.

Tante scuole compresa la mia si stanno organizzando in tal senso e in altri modi. Non verrà accettata neanche un'ora in più.
Anzi chiederemo di più: il riconoscimento del nostro lavoro sommerso, un ufficio per uno come nel resto d'Europa, dei laboratori attrezzatissimi e un'edilizia scolastica impeccabile con tanto di piscina.
Chiederemo anche la tutela della Sicurezza sul posto di lavoro.

Dove prendere i soldi? Drastica riduzione delle spese militari, patrimoniale per patrimoni sopra i 200.000 euro, lotta all'evasione fiscale con insieme il controllo di tutti i patrimoni facendo un incrocio con le dichiarazione dei redditi e gli assegni di povertà degli ultimi dieci o cinque anni. In tal modo si potranno individuare i patrimoni portati all'estero senza chiedere nulla alle banche estere e si sconfiggerà definitivamente la criminalità organizzata.
Un bel colpo per recuperare così 150 e più miliardi di euro all'anno altro che i pochi miliardi della Legge stabilità.

Il governo e certi perbenisti non hanno capito il mostro che hanno risvegliato.

Anonimo ha detto...

Lidia ha scritto...

Dimostrate dove sta l'illegalità dei DS e dei collegi dei docenti che decidono di bloccare le attività aggiuntive nel corso dell'anno: cercate di indicate le norme legislative.

Sarà un utile contributo del Gruppo di Firenze e dei suoi utenti per indicare alla mia e alle altre scuole come bloccare le attività aggiuntive senza violare la legge.

Anna Rita ha detto...

I riferimenti normativi per le competenze del Collegio dei docenti sono, ovviamente, nel Testo Unico. Ma è bene riflettere su un argomento che già è stato proposto: diritti individuali e obblighi conseguenti alle delibere del collegio. Come è noto, le delibere del collegio docenti diventano esecutive per tutti, anche se prese a maggioranza. Un docente al quale venisse imposta la rinuncia ad un'attività aggiuntiva (per es. il coordinamento di classe), senza essere d'accordo, vedrebbe limitata la sua libertà di scelta individuale, e dunque verrebbe leso un suo diritto sindacale.

Ludwig ha detto...

Vi ringrazio per tutte le notizie così pertinenti e documentate. Con inquietudine noto che, quando lo psicologismo da parodia freudiana, diviene grillo parlante del'io cosciente,il cielo stellato sopra di noi comincia a vacillare.

Ludwig

Anonimo ha detto...

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