mercoledì 28 novembre 2012

MONTI CONTRO GLI INSEGNANTI. E NAPOLITANO CONCORDA

Nei paesi in cima alle classifiche mondiali degli apprendimenti, come Finlandia e Corea, ma anche in moltissimi altri, i docenti vengono portati in palmo di mano e si investe molto sulla scuola come motore del progresso civile ed economico. Gli insegnanti italiani devono invece subire in queste settimane uno sbalorditivo attacco del governo Monti, come se non fossero già da tempo demotivati, stressati e a rischio elevato di malattie professionali. La ritirata sull'aumento di un terzo dell'orario di cattedra non è andata giù al Presidente del Consiglio, che si è prodotto in una livorosa accusa di corporativismo e conservatorismo dei docenti italiani, rei di non aver accettato la certificazione ufficiale della loro condizione di privilegiati a part time. Ci si è messo anche Giorgio Napolitano, che da tempo fa spesso a meno di osservare i limiti dei suoi compiti costituzionali, gettando anche il suo peso nella campagna denigratoria in corso: "Non si può restare prigionieri di conservatorismi e corporativismi, come proprio ieri ha sottolineato il presidente Monti". 
Speriamo che i prossimi giorni ci risparmino almeno la reprimenda del Sommo Pontefice.  (GR) 
Video con le parole di Monti - L'esternazione di Napolitano

28 commenti:

V.P. ha detto...

Articolo pubblicato oggi su Tecnica della Scuola

Noi, docenti di oggi noi

Ero a cena, ascoltavo l’intervista di Fabio Fazio al Presidente Monti con scarso entusiasmo, per la verità. Alla domanda di Fazio sulla scuola italiana mi è caduta la forchetta di mano, per poco non mi è andato di traverso il boccone. Avevo dimenticato, per un attimo, come si deglutisce...
Ma Monti è o non è il Presidente del Consiglio italiano? Ebbene, dovrebbe sapere che la questione dell’orario dei docenti, così come era stata proposta nel DDL stabilità, prevedeva l’aumento, a parità di stipendio, di sei e non di due ore settimanali. Ah, egregio professore tecnico, lei mi cade sul comma 42, art.3 DDL stabilità! Non ha forse ben studiato? Continua, l’esimio professore tecnico, bacchettando i docenti perché strumentalizzano gli studenti… Ah, egregio professore tecnico, evidentemente durante il corso dei suoi studi ha incontrato insegnanti che non gli permettevano la libera espressione del pensiero e tentavano di plagiarla in tutti i modi. La rassicuriamo, noi docenti di oggi, non è più così.. I ragazzi non si fanno plagiare, né strumentalizzare. Mi dispiace che lei abbia così scarsa stima dei giovani! Non basta, il professore tecnico aggiunge una personalissima opinione sulla classe docente definendola espressione di un “CORPORATIVISMO” che blocca la crescita dell’Italia. Caspita! Noi docenti siamo una casta e non ce ne eravamo accorti. Ah, egregio professore tecnico, ma per essere una casta, per essere chiusi nel proprio corporativismo, io credevo che bisognasse guadagnare molto più di 1300 euro al mese...
E se noi insegnanti siamo una casta chiusa e corporativa, allora i politici, i banchieri, i grandi imprenditori cosa sono? Allora, da oggi in poi mi considererò “affiliata” ad una casta e non voglio fare due o sei ore in più a settimana, ma ne voglio lavorare dieci, venti e trenta in più... con lo stipendio della casta dei politici però, della casta vera…
Egregio professore tecnico, forse dovrebbe usare un tono un po’ meno pedagogico con noi insegnanti, non siamo dei bambini che vanno bacchettati perché hanno fatto i cattivi. Piuttosto, bacchetti i suoi politici che sbagliano e non poco ed usi anche un tono un po’ meno protervo e carico di rabbia nei nostri confronti. Non siamo stati di certo noi insegnanti a mandare all’aria l’intero sistema economico italiano ed europeo… Non noi con i nostri 1300 euro al mese. E da Fazio “noi docenti di oggi” ci aspettavamo una parola in più…

Marianna Morgigno

V.P. ha detto...

La rabbia dei docenti per la frase del premier “La scuola è al collasso” & ALTRO

Lidia ha detto...

Siamo in emergenza democratica.

Dobbiamo votare persone e partiti diversi dagli attuali.

Raffaella ha detto...

Bisogna chiedere a Fazio un contraddittorio.
E cominciare a parlare, oltre che di contabilità oraria, anche di che cosa significhi insegnare.
Che tipo di professione è, le sue caratteristiche di Helping profession, le sue differenze dalla docenza universitaria - quando si parla di caste-.....
Le difficoltà con il familismo italiano - le cui corde Monti, non inconsapevolmente, spera di toccare con la tattica della chiacchera da bar -, con l'indulgenza educativa che è una delle più grandi svalutazioni della professione, e a cui il corpo docente è praticamente costretto da un mix culturale e di costume di cui nessuno si vuole occupare.
Parlare di casta degli insegnanti negli stessi giorni in cui, sotto silenzio, il governo e parte del senato si è adoperato a non intaccare gli stipendi dei super manager, o la camera ha votato contro una proposta Idv di ridurre vitalizi assurdi corrisposti anche a chi avesse "lavorato" solo un paio di mesi, in un paese dove le vaste clientele politiche, ad ogni livello, centrale o periferico, reclutano persone con stipendi anche a 4000 euro (alla Regione siciliana, per esempio), persone ridicolmente prive di qualsivoglia competenza o titolo di studio, non è uno schiaffo, è una randellata, è un pensiero-randello.
E' olio di ricino.
O, più caritatevolmente, significa venire da Marte, ed essere talmente privilegiati da non capire davvero cosa e come sia il Paese che si pretende di raddrizzare.
Ma facciamoci sentire, e sentire bene.

V.P. ha detto...

Speriamo che i prossimi giorni ci risparmino almeno la reprimenda del Sommo Pontefice. (GR)

e perché no? in cambio dell'imu!

Lidia ha detto...

Dal forum di Orizzontescuola

http://www.orizzontescuolaforum.net/t29429-democrazia-linguistica-pagano-radicali-solo-su-centopercentoitalianoit-il-trattato-di-stabilita-europea-in-italiano#545211

SUSANITA
La legge di stabilità è direttamente collegata con lo strumento economico del Fiscal compact non serve affatto a salvare gli italiani e gli europei.


Vi posto due video sul fiscal compact. COPIATE SU UN FOGLIO word quello che è scritto in questo post, scaricate i video e fateli circolare TRAMITE EMAIL (prima che li tolgano da you tube) come una catena di sant'Antonio non solo a colleghi docente, ma proprio a TUTTI: i vostri amici, familiari, conoscenti, etc, etc.

Ecco cosa i nostri bravi politici votano (e continuano a votare nella malizia o nell'ignoranza) al Parlamento

www.youtube.com/watch?v=UGuBR11wQtk

http://www.youtube.com/watch?v=pTPde29EYRo

http://www.youtube.com/watch?v=HORaWaxi6io&feature=related


Gli attacchi ai docenti sono strumentali. Noi siamo la testa di una società. Noi possiamo aprire gli occhi agli altri e far fallire i piani degli oligarchi italiani, europei e mondiali. Delegittimando noi ottengono di tapparci la bocca e di non renderci più credibili all'opinione pubblica. In tal modo quello che abbiamo capito noi sull'emergenza attuale non verrebbe creduto dall'opinione pubblica che resterebbe plagiabile dalle politiche economiche schiaviste che vogliono attuare a livello mondiale.

La faccenda sulle 24 ore e del Ddl Aprea non è finita e neanche quella dei tagli alla scuola, alla sanità, e al welfare in generale anche perchè il governo nel momento in cui si faranno le leggi applicative del fiscal compact (ratificato il 19 luglio 2012 nel pieno silenzio della stampa) si prepara dal 1 gennaio 2013, al piano ventennale di tagli di circa 45-50 miliardi all'anno per raggiungere il pareggio di bilancio con un rientro del 3% annuo per vent'anni. Verrà, secondo le intenzioni non espresse da nessuna stampa o partito politico, privatizzato tutto, tagliato lo stato sociale e svenduti alle multinazionali (in possesso di vari oligarchi) tutto il patrimonio e l'economia dell'Italia.
Si preparano a sfiancare l'Italia (paese ancora forte e ricco), la Spagna, la Francia e a seguire il resto degli stati europei per ridurli come la Grecia. Il mezzo sono le politiche dei mercati e dello spread e insieme quello dei tagli recessivi dei governanti compiacenti chiamati a salvare. Perchè? Lo spiega il video che ho postato sopra. Cosa fare? Massacrare di email e raccomandate i politici (come abbiamo fatto con successo per le 24 ore) per dire che se non bloccano le leggi applicative del fiscal compact e non fanno qualcosa, voteremo altrove e non per loro. Poi far CIRCOLARE le informazioni sul fiscal compact e i video sotto per informare altre categorie di lavoratori e in generale TUTTI QUANTI.
Più informazione FAREMO e più difficoltà avranno nel PRIVATIZZARE e nel FAR VOTARE gli uomini politici che servono LORO (Casini, Montezemolo, Bonanni, etc, ma anche Bersani, Renzi che non si sbottonano, pdl, TUTTI SONO RESPONSABILI ) per attuare il piano che Monti e company insieme a oligarchi mondiali si sono proposti.
SIAMO ormai IN GUERRA ECONOMICA E SOCIALE. Ricchissimi contro poveri.
Difendiamoci con la democrazia. Ancora ora che lo possiamo fare. Poi (dopo le elezioni di marzo) sarà troppo tardi.

Lidia ha detto...

L'Aprea s'arena in Senato. "Vittoria storica degli studenti", la protesta continua

In questo articolo è detto:

La Rete della Conoscenza definisce "storia" al vittoria che ha portato all'insabbiamento della legge Aprea che rivedeva gli organi collegiali della scuola e la rappresentanza di docenti, genitori e studenti. Ma la protesta non si ferma: parte nuova ondata di occupazioni. Casini: "superficialità da parte di insegnanti e studenti".



http://www.orizzontescuola.it/news/laprea-sarena-senato-vittoria-storica-degli-studenti-protesta-continua

Lidia ha detto...

NUOVO ORDINE MONDIALE

Anche per il papa vi deve essere un "nuovo ordine mondiale".

http://www.youtube.com/watch?v=bE7FrSH3__8

Lidia ha detto...

Al parlamento europeo

http://www.youtube.com/watch?v=5bT2GsaK9k4

ele58 ha detto...

Sono d'accordo con Monti quando parla di corporativismo degli insegnanti.
Il declino della scuola italiana non e' solo una conseguenza della mancanza di fondi ma di comportamenti poco virtuosi di insegnanti che non fanno il loro dovere presentandosi impreparati alle lezioni, non aggiornandosi, assentandosi per settimane dalla scuola e contro i quali nulla servono le proteste di genitori e studenti e nel silenzio totale di presidi e colleghi. Devo dire che anche sul vostro sito, che seguo da anni e che apparentemente considera il merito come valore fondante non ho mai visto proposte per un reclutamento meritocratico e per una seria valutazione del corpo docente.

Giorgio Ragazzini ha detto...

Lidia cita a proposito delle proteste contro la legge ex Aprea: Casini: "superficialità da parte di insegnanti e studenti".Una volta tanto Casini ha ragione, ma solo su un punto: la millantata "privatizzazione" delle scuole contenuta in quel progetto. Molta gente ha nel sangue l'idea che "Lo Stato è buono, il Privato cattivo" e ciò basta a reagire automaticamente senza ulteriori approfondimenti, figuriamoci poi i ragazzi. Ma avere uno o due rappresentanti di aziende senza diritto di voto nel consiglio dell'istituzione significa privatizzare la scuola? Ma non dicono tutti che "la scuola deve raccordarsi alla realtà economica del territorio"? Se ci sono finanziamenti utili per migliorare la scuola e questo fa comodo a tutte e due le parti, non vedo il problema.Lo vedo invece nell'ostinazione ad affidare a un genitore la presidenza; lo vedo ancora di più nel parificare la rappresentanza dei tecnici legittimati dallo Stato (i docenti) a quella degli utenti, che dovrebbero avere iu propri organismi e strumenti di controllo e trasparenza.

Gruppo di Firenze ha detto...

ele58 scrive di essere d'accordo con Monti quando parla di corporativismo degli insegnanti. E spiega che ci sono "comportamenti poco virtuosi di insegnanti che non fanno il loro dovere presentandosi impreparati alle lezioni". Le due affermazioni sono in evidente contraddizione: la prima generalizza, la seconda indica una minoranza. Monti ha sostanzialmente fatto la prima cosa, noi abbiamo sempre fatto la seconda. Provi ele58 a vedere quanti altri in Italia hanno proposto costantemente l'individuazione e la sanzione del demerito come una delle leve fondamentali per migliorare la scuola e innalzare il livello medio dei docenti. Ne abbiamo scritto anche sull'ultimo numero di "Scuola democratica", in un intervento dal titolo "Premiare i migliori insegnanti migliora la scuola"? Si riconosce il merito dei contribuenti onesti sanzionando gli evasori; di chi paga regolarmente il biglietto sull'autobus multando chi viaggia gratis; delle persone civili beccando chi getta per terra involucri e scontrini.
Due priorità per la valutazione degli insegnanti

Luciano ha detto...

Il presidente del Consiglio d'Istituto della scuola in cui insegno è un perfetto imbecille eletto con 32 voti su una popolazione scolastica di 1356 studenti.

paniscus ha detto...

per ele58:

come farebbero, tecnicamente, gli insegnanti ad "assentarsi per settimane"? Io non conosco alcun modo per farlo, nemmeno se volessi.

Lisa

ele58 ha detto...

Come volevasi dimostrare da alcuni commenti di risposta ecco che partono subito gli insulti gratuiti e la difesa della corporazione. Sono professore universitario e ho sempre criticato dall'interno, per quanto mi e' stato possibile, la gestione corporativa, autoreferenziale e non meritocratica della mia categoria che ha portato ad un abbassamento della qualita' e discreditamento delle universita' italiane e che ci sta costando, giustamente, attraverso l'anvur il commissariamento. Anche nel mondo universitario molti si indignano e protestano per il trattamento che stiamo ricevendo ormai da alcuni anni senza riconoscere che cio' e' soprattutto conseguenza del malgoverno interno.

Papik.f ha detto...

"Conseguenza del malgoverno interno", senza dubbio, ma anche e soprattutto del pessimo governo esterno. Per l'università come per la scuola.
Se in una categoria c'è una certa diffusione di un cattivo comportamento, ciò determina un'inevitabile e comprensibile irritazione nell'opinione pubblica. Esempio: l'evasione fiscale tra gli artigiani o i professionisti.
I provvedimenti possibili possono essere volti a individuare chi, all'interno di tali categorie, individualmente si comporta male, il che è alquanto difficile da farsi. Ma iniziare a individuare i singoli che si comportano male potrebbe servire a rompere la solidarietà mafiosa e omertosa ove sia presente.
Oppure si può approfittare del malessere diffuso nell'opinione pubblica per vessare la categoria nel suo insieme (non so quanti, qui, abbiano provato a svolgere un'attività autonoma; io sì, in passato, e vi assicuro che non è uno scherzo). Il che è assai più facile, nei confronti degli insegnanti come dei professionisti come dei professori universitari come di qualsiasi altra categoria. Inoltre presenta, per chi è al governo, i vantaggi che ha sempre presentato la politica del "divide et impera".
Maltrattare un gruppo, però, secondo, un ovvio principio di psicologia spicciola ben noto, ad esempio, agli addestratori militari, aumenta la solidarietà e la coesione all'interno del gruppo stesso. Produce, dunque, effetti diametralmente opposti rispetto alla prima soluzione.
Altra conseguenza negativa è che così nessuno viene più, ad esempio, a investire in Italia, e che così gli italiani di talento se ne vanno all'estero, e che così chi ha un'impresa la porta oltreconfine, e che così si va in rovina continuando a beccarsi reciprocamente come i famosi polli di Renzo.
P.S. Se Ele58 mi illustra quali sono gli insulti e/o le difese corporative contenuti negli interventi pubblicati tra il suo primo e il secondo post, le sarò grato, perché io non ne vedo alcuno.

Papik.f ha detto...
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Francesco ha detto...

Per Papik.f:

Vedo una sola ipotesi possibile: ele58 è il presidente del Consiglio d'Istituto di Luciano.

Lidia ha detto...

@Francesco. Io penso che non sia giusto offendere con battute sarcastiche. Meglio discutere delle situazioni e capire, visto che la situazione non è per nessuno allegra.

@Ele58. Non avevo neanche io capito che "l'assentarsi per settimane" era riferito solo ai docenti universitari.
Non ho fino ad adesso risposto perchè mi sono scervellata su come si postesse farlo nelle scuole superiori e inferiori. Infatti in esse e a maggior ragione in quella dell'obbligo ciò è impossibile a causa del fatto che non solo siamo in pochi, ma anche perché vi sono notevoli difficoltà a sostituire i colleghi assenti, sia per carenze di ore a disposizione e sia per carenza di fondo d'istituto da destinare alle supplenze.

E anche per il resto, senza nessuna difesa per la "corporazione" docenti, non riuscivo a capire come si facesse a :
"presentandosi impreparati alle lezioni, non aggiornandosi, assentandosi per settimane dalla scuola e contro i quali nulla servono le proteste di genitori e studenti e nel silenzio totale di presidi e colleghi".

Se facessimo una cosa del genere nell'ambito, ripeto, delle scuole superiori e inferiori ci farebbero la pelle.

Capisco la situazione che si è creata alle università e, sinceramente, mi dispiace tanto per questo lassismo.

ele58 ha detto...

@Lidia: mi riferisco anche alla scuola e per l'esperienza accumulata negli anni con le mie tre figlie devo dire che ho trovato molto spesso insegnanti non all'altezza del ruolo ricoperto e ho trovato anche insegnanti che spesso sono assenti da scuola per i piu' svariati motivi.
@Papik.f Mi riferisco al commento di Luciano per quanto riguarda gli insulti (peraltro poi ribaditi anche da Francesco).
Per quanto riguarda la difesa della corporazione mi sembra che dagli interventi ci sia l'idea che gli insegnanti inadeguati siano una minoranza e quindi un problema minore mentre non credo sia cosi' purtroppo.
Poi e' chiaro che nella scuola come nell'universita' ci sono anche tanti docenti brillanti e preparati che svolgono con cura e passione il loro lavoro che andrebbero valorizzati di piu' e premiati.

Papik.f ha detto...
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Papik.f ha detto...
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Papik.f ha detto...

@Ele58, sono perfettamente d'accordo con il tuo ultimo post. Tuttavia sono convinto anche di quanto ho detto prima: attaccare frontalmente una categoria nel suo complesso è il modo più sicuro per ravvivarne il corporativismo e quindi per rendere più difficile l'isolamento di quanti, al suo interno, si comportano scorrettamente.
Ora, poiché di Monti tutto posso pensare tranne che sia fesso, sono portato a chiedermi quale sia il suo reale intento. E l'ipotesi più plausibile, ahimé, mi sembra sia proprio che miri ad attizzare l'invidia sociale tra categorie a fini di "divide et impera".

Lidia ha detto...

@Ele58. Si consideri il fatto che i pochi aggiornamenti che vengono proposti a noi docenti di scuola superiore e dell'obbligo raramente sono di qualità anche quando vengono invitati grandi professori universitari di metodologia didattica.
Io pago di tasca mia gli aggiornamenti che faccio, ma altri colleghi con tanta famiglia e con poche possibilità economiche non possono permetterselo.
Inoltre, metto in evidenza che spesso devo risolvere problemi con i ragazzi e soprattutto con i portatori di handicap solo con la mia scuola, non avendo spesso un valido supporto da parte dell'Usl e degli enti territoriali.
Spesso dobbiamo supplire, insieme alle famiglie, al deserto delle istituzioni, con il buon senso e con una buona scorta di carità psicologica ed economica.
Si consideri anche il fatto che vi sono spesso colleghi che usufruiscono della legge 104 i quali o loro o i loro familiari necessitano di cure e pertanto si assentano per lunghi periodi.
Invece di rendere difficile l'accesso alla pensione anche a loro, sarebbe il caso, invece, di permetteglielo sia per il loro bene che per quello del servizio scolastico.
Questo non significa che non esistano docenti incompetenti, ma solo che non mi sento in grado di giudicare se questo sia dovuto solo a colpe personali oppure per mancanze organizzative e di supporto degli enti territoriali.

Lidia ha detto...

MONTI a Verona, ha detto.

"La polemica dei giorni scorsi da parte di alcune organizzazioni degli insegnanti nei miei confronti, era fondamentalmente motivata, lo dico serenamente, dalla difesa di interessi di breve periodo''.
Il premier ha aggiunto di sentirsi ''pronto insieme al ministro Profumo ad ascoltare le istanze del mondo della scuola a patto che siano fatte in maniera costruttiva, senza strumentalizzazioni e senza corporativismo".
Mettersi in discussione è alla base di ogni sana evoluzione demografica: tutti devono mettersi in discussione. Gli insegnanti, i professori, sono i nostri maestri, la base prima, insostituibile, per la nostra crescita e del loro impegno quotidiano la nostra società ha assolutamente bisogno. Non c'è un 'noi governo' e un 'voi insegnanti-studenti'. Ma lavoriamo tutti per uno stesso obiettivo''. Il premier ha concluso: ''Tutti vogliamo una scuola più efficiente, più moderna, che sappia rispondere alla sfida del presente.
Stiamo lavorando per avere per esempio una scuola digitale anche e soprattutto per le scuole del mezzogiorno''.

Dove sta il trucco?

I docenti che difendono interessi di breve periodo?
Quali?
Quelli di non morire di burn out e di fame e di non far buttare in mezzo una strada fra i 30 e i 40 mila colleghi precari?

Mentre i denari per le "pillole del sapere", per la pubblicità con Vecchioni, per la scuola digitale e quella privata, si trovano...

Francesco ha detto...

Scusate, mi riconnetto dopo alcuni giorni e vedo che c'è stato un seguito al post in cui suggerivo che ele58 fosse il presidente del Consiglio d'Istituto di Luciano. ele58 addirittura asserisce che ho ribadito l'insulto di Luciano.

Mamma mia! Spiegare le battute è sempre una cosa deprimente, ma tocca. E dunque: quello che volevo dire era ovviamente - ed evidentemente, per qualunque lettore appena sereno - che, come diceva Papik.f, ele58 non era stata offesa da nessuno, perché l'unico insulto proferito nel thread era stato "imbecille", riferito da Luciano all'indirizzo di altri. Quindi, suggerivo scherzando, solo l'assurda ipotesi che ele58 fosse quella persona l'avrebbe autorizzata a sentirsi offesa. Insomma, facevo ironia sulla suscettibilità di qualcuno... e non ho avuto successo. Non intendevo offendere nessuno e non ho ravvisato la presenza di imbecilli all'orizzonte - salvo forse me stesso.

Lidia ha detto...

Speriamo che ele58 lo legga.
Io noto che spesso si dimenticano i post precedenti e si leggono e commentano solo i nuovi.

Rebert ha detto...

Da testimonianze sicure apprendo che lunedì sera, da Fazio, Settis ha usato l' argomento iniziale di questo post secondo cui le scuole migliori sono in quei Paesi ( Corea e Finlandia) dove la funzione del docente è valorizzata. Insomma, anche Settis legge questo blog ( e fa bene!).