lunedì 25 marzo 2013

DOPO LA GITA LA CLASSE "PERFETTA" SI ASSENTA. E VIENE PUNITA

A proposito di rispetto delle regole a scuola, un interessante articolo di Antonella Landi – insegnante e titolare di una rubrica settimanale sul “Corriere fiorentino” – dimostra come questo rispetto lo si debba insegnare anche attraverso le attività quotidiane del nostro lavoro. Guai a lasciar perdere, magari per pigrizia, per convenienza, per assuefazione o per complicità con gli allievi stessi, rispetto ai loro doveri. Peraltro occorrerebbe non dimenticare che in quanto studenti essi rappresentano un importante investimento per il futuro della società, la quale sostiene per loro una spesa non indifferente. Spesso, come giustamente fa rilevare Antonella Landi, complici dell’irresponsabilità dei ragazzi sono anche i genitori, pronti giustamente a protestare contro gli sprechi della pubblica amministrazione, ma insensibili al dispendio di risorse pubbliche a favore dei loro figli. Che a volte, come nel caso denunciato nell'articolo, trascurano il loro dovere, preferendo dormire sonni tranquilli anziché andare a scuola. (VV)     Leggi. 

7 commenti:

Mario ha detto...

Si può sperare se questo accade in una città di "furbi" come Firenze.

Anonimo ha detto...

Gli è stato insegnato che tutto è dovuto e che esistono solo i diritti. Questa lezione la sanno a memoria molti impiegati pubblici e anche tanti nostri colleghi.
Fabio

Mario ha detto...

Spesso si preferisce fare finta di nulla e accontentarsi rispetto a tutto quello che avviene nelle classi. Cinismo? abitudine alle tante cose che non vanno? resa completa alla triste constatazione che tanto non cambierà nulla? L'esempio dela collega non desterebbe lo scalpore che purtroppo suscita se non sapessimo che posizioni del genere sono sempre più anomale e isolate, pertanto coraggiose e segnale di speranza.

Enrico D ha detto...

Un esempio notevole di fermezza educativa da parte della professoressa Landi e colleghi. Resta la curiosità su quale sia stata la sanzione.

Anonimo ha detto...

prova a chiederglielo:

scriviqui@antonellalandi.com

Anonimo ha detto...

Anche io sono curioso. Nel merito penso che la sanzione sia meritata, ma sul piano pratico non vedo come potranno irrogarla: i ragazzi porteranno giustifiche per le più varie ragioni (o anche solo per la stanchezza dopo il viaggio) e la scuola potrà solo prenderne atto.

FR

VV ha detto...

Penso che una misura disciplinare possa essere presa anche singolarmente dagli insegnanti. Per esempio abolendo le interrogazioni programmate o rinunciando, almeno per un po' di tempo (essendo sempre necessario ricucire i rapporti con gli studenti), a rendersi disponibili con gli allievi oltre il normale orario di lavoro. Ma quando tra un docente e gli allievi vi è un rapporto fatto, come diceva Contini, di eros pedagogicus, una sana indignazione forte e mantenuta per un po' di tempo da parte degli insegnanti nei confronti dei ragazzi, può lasciare dei segni e lanciare dei segnali molto forti e duraturi nel tempo.