sabato 31 gennaio 2015

LA SCUOLA VA MALE PERCHÉ I DOCENTI HANNO IN MEDIA 53 ANNI? UNA LETTERA AL DIRETTORE DEL “CORRIERE”

Qualche giorno fa Gian Antonio Stella ha commentato con abbondanza di confronti internazionali i dati sull’età media elevata degli insegnanti italiani. Il problema non è nuovo e risaputa ne è la causa fondamentale: i numerosi aumenti dell’età pensionabile degli ultimi vent’anni. Continua.

23 commenti:

VV ha detto...

Al pur bravo Stella non manca spesso la compiaciuta consapevolezza di potersi permettere tutto, compreso il sostegno "morale" ad un ex terrorista, mai pentito e dissociato, che legge pubblicamente Dante alla presenza dell'ex cognato, tale Senzani, che prima dei talebani riprese con la telecamera e rese pubblica la lenta agonia e l'esecuzione di un suo "prigioniero" politico colpevole solo di essere fratello di un pentito delle BR. Il tono a volte altezzoso dello Stella ricorda una certa ideologia degli anni'70 che forse fa da bordone anche al suo articolo in questione. I "vecchietti" della scuola sono abituati ad essere trattati con sufficienza da molte parti, anche da quelle romane, ed è un peccato che vi si adegui anche il noto giornalista che, per tanti altri versi, ha dei meriti indiscutibili soprattutto nell'aver riproposto, anni fa, ad un largo pubblico, il tema della emigrazione degli italiani all'estero

pupipupi ha detto...

Questo Stella sull'università ha scritto una montagna di bugie. Non ne sa nulla, ma si vede che è un pennivendolo (gran tradizione nostrana).

Giorgio Israel ha detto...

Ma quanti anni ha Gian Antonio Stella e qual è l'età media dei giornalisti?... Che squallore questo giovanilismo con la lingua di fuori dietro il premier...

C. Serpieri ha detto...


Troppo supponente e troppo giovanilista, come lo sono la gran parte dei suoi articoli spesso versati al disfattismo, come è tipico dei vecchi.

Papik.f ha detto...

Mi piacerebbe sapere come il granitico giovanotto di sessantadue anni ritenga che il problema dovrebbe essere "affrontato, subito", visto che il pensionamento anticipato non ce lo possiamo permettere e di tenere i lavoratori di ogni categoria in servizio fino a sessantotto anni (per ora, ma crescenti) "ce lo chiede l'Europa".
Eutanasia di massa? campi di lavoro manuale forzato per chi ha superato i cinquant'anni e fino al raggiungimento dell'età fatidica? estromissione dal lavoro senza pensione né stipendio alla maniera degli esodati di forneriana memoria?
O forse Stella ignora che i docenti a tempo indeterminato sono una larghissima maggioranza e che proprio tra di loro si annida un elevato numero dei deprecati vecchietti carenti in inglese e informatica? e anche molti che non hanno più studiato la loro materia da anni perché incentivati a occuparsi a tempo pieno di POF, PEI, DSA, BES e così via?

Papik.f ha detto...

La risposta alla domanda che ingenuamente mi facevo sopra è già arrivata dal governo: con 36 ore obbligatorie di servizio settimanale - una parte della quali da dedicare ad attività di ufficio, ma senza poter disporre di alcun ufficio, né scrivania, né computer - e con 36 giorni di ferie effettivi da fruire esclusivamente nei periodi di chiusura della scuola, quindi di altissima stagione, cioè senza potersi più permettere alcuna vacanza (e tutto questo senza alcun aumento stipendiale), provvederà la selezione naturale darwiniana a eliminare i più anziani senza più alcun problema di pensionamento.

paniscus ha detto...

Comunque, specifichiamo: io non approvo il "sostegno morale a un ex terrorista", ma non penso che sia corretto fare riferimento a quello per smontare le stupidaggini che Stella ha detto a proposito della scuola.

Sono due contesti diversi e trovo pretestuoso stigmatizzare un ALTRO scivolone completamente scorrelato da questo... per dare addosso alla sua sparata sulla scuola, sulla quale abbiamo tanti altri argomenti molto più calzanti per criticare meglio

saluti
L.

Anonimo ha detto...

Essere considerati "vecchi" a 52 anni mi sembra un po' troppo! Il buon insegnante è solo quello che sa insegnare in inglese la sua materia e si intende di nuove tecnologie? Mah...certo a forza di sentirselo ripetere uno quasi ci crede...e poi di fronte a tanti bei numeri e discorsi...invece il bello è proprio quando un docente con un po' di esperienza e mestiere lavora con un docente fresco e motivato, condividendo l'unica finalità: insegnare! Ecco, tutto il resto non serve, anzi distrugge.
Anna

Ludovica ha detto...

Un "vecchio" di 74 anni come Sergio Mattarella elevato al più alto scranno qual è la Presidenza della Repubblica è la migliore risposta a chi vorrebbe trattare con sufficienza i docenti con anni superiori agli "anta".

Inoltre, chi può mai dimenticare che Sergio Mattarella è stato anche Ministro della Pubblica Istruzione?

VV ha detto...

A proposito di Paniscus

Il richiamo al sostegno dato da Stella all'ex br Fenzi, invitato a rinunciare alla Lectura Dantis a Firenze per rispetto delle vittime fiorentine delle br, è per me pertinente altrimenti non lo avrei fatto. Conferma infatti la supponenza del nostro nel non cercare neanche di voler fino in fondo capire le ragioni di coloro che, in gran parte parenti delle vittime, protestarono. Né tantomeno diede spazio a chi contestò le sue posizioni, come pur dovrebbe avvenire ogniqualvolta un giornalista attacca qualcuno. Se un ( bravo) giornalista decide legittimamente di schierarsi e di prendere pubblica posizione su un fatto ben preciso, dovrebbe poi dare anche un pur minimo spazio a chi dissente dalle sue posizioni. Se non lo fa, a mio parere, dimostra di essere molto meno bravo di quanto sembri, dimostrandosi perlomeno fazioso e superficiale. Esattamente come è avvenuto in questa occasione.

pupipupi ha detto...

No, guardi, i giornalisti non ritrattano mai, SPECIE QUANDO HANNO TORTO. Quanto a giudicare un buon insegnante dall'informatica e dall'inglese dico semplicemente BASTA. Sono diventati mantra da lobotomizzati. Un buon insegnante è quello che sa bene la sua materia, sa trasmetterla e sa valutare gli studenti. Troppo banale? Non è abbastanza cool per il ministero?

Papik.f ha detto...

A proposito di Ministero e di "cool" ... sarà meglio tacere

Giorgio Ragazzini ha detto...

Consigliabile – non solo a Stella – la lettura di un libro del neuropsicologo Elkhonon Goldberg, Il paradosso della saggezza, che in un certo senso conferma su basi scientifiche la tradizionale convinzione che invecchiando si diventa più saggi. Questo perché (detto in soldoni) accumuliamo via via una quantità di schemi mentali per affrontare i problemi e dare valutazioni. È come se accumulassimo un vademecum di soluzioni e di approcci alla realtà. Riporto il risvolto di copertina: Goldberg spiega in questo libro perché la mente, invecchiando, diventa più forte. Per secoli gli scienziati hanno pensato che le nostre funzioni mentali non facessero altro che deteriorarsi. Non è vero, sostiene Goldberg, il cervello "maturo" è in grado di integrare pensiero ed esperienza. Il cervello anziano usa meglio l'emotività, l'empatia e l'intuizione, una mente attiva e adeguatamente stimolata non deve temere l'invecchiamento. Per questo, egli propone un vero e proprio programma di "fitness cerebrale".

Anonimo ha detto...

Lo Stato che ci bastona era quello che fino a due decenni fa regalava allegre pensioni ai quarantenni. Chi volesse lasciare il posto ai giovani non può farlo. Stella lo sa?

Gino L. ha detto...

Immaginiamo che lo sa. Ma forse fa finta di non saperlo. E' tanto bello essere demagogici e dalla parte del governo Renzi!
Dagli ai docenti "vecchietti", specialmente in possesso degli scatti di anzianità e vicini ad una pensione non in linea con la vera e propria fame troikana.

Anonimo ha detto...

Come è possibile essere governati da una classe politica che disprezza la scuola e insulta pure gli insegnanti? Dovrebbero andare a casa.

Gino L. ha detto...

Non ci vanno a casa. Gli elettori o non votano oppure lo fanno con il Pd o con la destra poco seria e piena di pregiudicati e buffoni che ci ritroviamo. L'unica speranza è votare il M5s, ma tanti ignoranti del bene, compresi gli insegnanti, non lo faranno. Mica siamo in Grecia! Lì sì che hanno toccato il fondo e la miseria nera e presto se Tsipras non l'ha vinta alleandosi anche con la Russia ed uscendo dall'Euro e contro da questa sottospecie di Unione Europea dominata dall'illegittima troika, allora i greci voteranno Alba dorata e saranno guai per tutti i banchieri tedeschi e massoni europei italiani compresi.

pupipupi ha detto...

Lo Stato è in ritrazione e viene gestito da bande che si spartiscono potentati economici.In questo quadro, la scuola non suscita molto interesse se non in quanto rivendita tecnologica, con grandi dibattiti suscitati su argomenti tipo la banda larga, mentre il ministero taglia direzioni scolastiche, posti di preside e persino giorni di scuola per risparmiare il riscaldamento. Tutto ciò unito a un conformismo anglolatrico che detta scelte didattiche "di lusso", con risorse dirette verso obiettivi secondari "(insegnare l'inglese all'asilo), laddove si consentono classi con 28 alunni alle superiori. Vengono intanto disprezzate e neglette le nostre buone tradizioni liceali e tecniche, di cui si parla ormai pochissimo. Dobbiamo fare tutti i camerieri, possibilmente parlando inglese (e sia chiaro che non disprezzo né i camerieri né l'inglese). Questa classe politica è incolta, incapace, corrotta e porterà solo a distruzioni.

Anonimo ha detto...

ANONIMO ESIODEO

Per Gino L.:
Licio Gelli ha dichiarato: "Muoio contento perché vedo che i miei obiettivi si sono realizzati".

Gino L. ha detto...

Per ANONIMO ESIODEO

ti dedico questo articolo de La tecnica della Scuola.


Presa diretta svela il bluff di Renzi

"In attesa che arrivi il tanto annunciato decreto, è già chiaro a tutti che la fantomatica riforma della Buona Scuola di Renzi è solo un bluff, una clamorosa presa in giro nei confronti di insegnanti, studenti e famiglie. Il Movimento 5 Stelle ha già più volte detto che quelli del premier sono solo annunci che servono a coprire un'amara verità, cioè lo smantellamento della scuola pubblica italiana. Ieri a darci ragione, dando voce direttamente ai protagonisti della scuola e facendo chiarezza su questa riforma, ci ha pensato anche la trasmissione 'Presa Diretta', che ha svelato come i tagli attuati dal governo siano maggiori dei fondi stanziati". Lo affermano i parlamentari M5S della Commissione Cultura di Camera e Senato.

"Renzi naturalmente ha risposto stizzito a chi ha osato criticare la sua riforma - proseguono i parlamentari M5S - e ha scatenato le sue truppe pronte a difendere l'indifendibile. Ma pesano di più le voci di chi il prezzo di questa riforma lo pagherà sulla propria pelle: i 150 mila insegnanti precari che, anche se assunti, sanno già che resteranno supplenti a vita; gli altri precari che affollano altre graduatorie e per i quali non è stata prevista una soluzione, se non quella di lasciarli abbandonati nel limbo di un'eterna precarietà, fino a costringerli a cambiar lavoro; i genitori che vorrebbero scuole sicure, prima ancora che belle, e che di slogan non sanno che farsene".

"Oggi anche l'Ocse - conclude il M5S - ci conferma che in Italia la spesa per l'istruzione negli ultimi anni è scesa ben al di sotto della media, eppure, invece di invertire questa tendenza, l'azione del governo Renzi sta continuando sulla stessa linea: quella di tagliare fondi alla scuola pubblica e poi spacciare le sue briciole per oro. Come ha fatto, ad esempio, con i fondi destinati all'edilizia scolastica, in realtà stanziati precedentemente da altri governi e che Renzi ha usato per formare il personale Ata affinché potesse essere impiegato in lavori di piccola manutenzione. Il Movimento 5 Stelle, anche attraverso le tappe degli Stati generali della Scuola organizzati in giro per l'Italia, ha raccolto le istanze che arrivano da insegnanti, famiglie e lavorati del settore Ata e ha pronte le sue proposte. Tra queste c'è una proposta di legge organica depositata alla Camera sulla stabilizzazione degli insegnanti che risolve concretamente la piaga del precariato e che garantirebbe classi sicure e qualità della didattica".

Anonimo ha detto...

IL PD è “irato” con Presa diretta perché “la gente” ha VISTO che sono sulla scia della GELMINI !!!

Stella è l'ennesimo punteruolo della scuola italiana (si vedano sulle palme i danni di questo simpatico insetto).

Anonimo ha detto...

Personalmente temo moltissimo che Renzi si faccia consigliare da bocconiani, distruttori dell'umanesimo e fautori del Produci, consuma, crepa.

pupipupi ha detto...

Temo che la storia dei bocconiani sia tragicamente vera. Un piccolo gruppo di pressione si appresta a smantellare pezzi di istruzione pubblica. Le materie umanistiche sono la prima vittima: per questa gente non contano niente di niente.