“ilSussidiario.net”, 21 novembre 2020
Nonostante il drammatico ritorno autunnale della pandemia,
la maggior parte dei paesi europei, tra cui Francia, Germania, Regno Unito,
Spagna, Paesi Bassi, ha scelto di mantenere comunque le scuole aperte, sia pure
rafforzando le misure di sicurezza e rendendo più stringenti i controlli. Nel
nostro paese al momento le scuole superiori sono tornate alla didattica a
distanza, ma si è senz'altro affermata,
a prescindere dai comprensibili timori di contagio, una chiara consapevolezza che il rapporto didattico e educativo in
presenza tra l'insegnante e suoi
studenti non può essere surrogato dalle lezioni via internet, anche
disponendo delle più adeguate dotazioni tecnologiche. Su questo aspetto d'altra
parte non risulta che il Ministero, come era lecito aspettarsi, abbia svolto
una qualche indagine su quanto e come ha
funzionato la Didattica a distanza, da tutti i punti di vista: quanti studenti
ne hanno effettivamente usufruito e quanti al contrario ne sono stati del tutto
esclusi? Quanti insegnanti sono stati in grado di attuarla e in che misura? È
stato possibile almeno in parte verificarne i risultati?
La didattica in presenza è poi insostituibile per tutte le
attività pratiche che caratterizzano il primo ciclo e per tutti gli indirizzi di
studio delle superiori che hanno il loro
fulcro nelle attività di laboratorio, come gli istituti tecnici e
professionali e anche diversi indirizzi
liceali, quali l'artistico, il musicale, il linguistico, le scienze applicate.
Come di recente ha sottolineato anche Agostino Miozzo,
coordinatore del Comitato tecnico-scientifico, i luoghi dove è più facile il contagio non sono tanto gli spazi interni
delle scuole, in genere adeguatamente controllati, ma soprattutto i mezzi pubblici e gli assembramenti
all’ingresso e all’uscita dagli istituti scolastici. La questione dei
trasporti in particolare non è certo stato affrontata con l'attenzione e il
rigore che richiedeva, senza alcun serio tentativo di potenziare o integrare il
servizio e limitandosi a una misura che è in sé un palese controsenso,
l'aumento dal 50% all'80% della percentuale di affollamento dei mezzi pubblici.
Un ritorno a scuola
nella massima sicurezza possibile, per quando la situazione dei contagi lo
consentirà, deve essere programmato fin da ora e non con provvedimenti di
facciata. Per il Gruppo di Firenze il
modo più razionale di affrontare efficacemente il problema è l’istituzione
dei doppi turni, mattutino e pomeridiano, con alternanza settimanale, magari
riducendo l'unità oraria a 45/50 minuti.
Oltre
al dimezzamento delle presenze all'interno degli edifici scolastici, questa
soluzione consentirebbe soprattutto di diminuire
di molto l’affollamento dei mezzi pubblici e gli assembramenti all'esterno
delle scuole, certamente a condizione che su entrambi gli aspetti venga
esercitata un'assidua attività di sorveglianza, di persuasione e se necessario di applicazione delle sanzioni in relazione
all'uso delle mascherine e al rispetto della distanza di sicurezza.
Questo assetto
organizzativo appare necessario per le scuole superiori, dove l'uso dei
trasporti pubblici da parte degli studenti è spesso indispensabile, e anche per le scuole medie, molto più diffuse
sul territorio, ma dove ugualmente potrebbero essere limitati gli assembramenti
all'esterno. Probabilmente non sarebbe indicato per le elementari, dove è
ancora molto frequente il tempo pieno e dove d'altra parte sono per lo più i
genitori ad accompagnare i propri figli a scuola con mezzi propri.
Siamo
consapevoli delle resistenze che questa ipotesi incontra tra gli insegnanti,
per il timore del contagio, ma anche della possibilità di un orario che a volte
li impegni sia la mattina che il pomeriggio. In proposito tuttavia pensiamo che si possa e si debba trovare
una soluzione soddisfacente, anche prevedendo per i docenti delle indennità
integrative per un impegno orario più gravoso, tenendo comunque presente
l'eccezionalità della situazione e con
la consapevolezza della posta in gioco per le giovani generazioni.
Andrea Ragazzini
1 commento:
Bekins Feldman
Ciao mondo! Sono Bekins Feldman dal Canada, ho letto così diverse testimonianze su questo grande incantatore chiamato Dr Egwali su come ha aiutato così tanti a ripristinare la loro vita sentimentale spezzata e persino con alcune erbe speciali nella guarigione di diversi disturbi. Quindi decido di provarlo, eccomi qui oggi per dare la mia testimonianza su come questo affidabile incantatore ed erborista chiamato Dr Egwali ha portato il mio ex indietro per averlo contattato. La mia ex aveva bisogno di andare per la sua strada senza una ragione tangibile, quindi ha concluso la nostra relazione, se n'è andata da circa un anno ma onestamente parlando mi manca molto e di sicuro farò qualsiasi cosa con qualsiasi mezzo solo per avere la mia fantasia d'amore reinsediato .. Ho dovuto contattare questa persona sempre fantastica e fidata e boom, il resto è stato magico ed è così che è tornata tra le mie braccia in un batter d'occhio proprio come ha detto il dottor Egwali. Sto usando questo forum per condividere la mia meravigliosa storia e la tua non è un'eccezione, provalo e scommetto che sarai così felice di averlo fatto. Puoi raggiungerlo attraverso una qualsiasi di queste piattaforme.
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