Sempre per la serie repetita
che giovano, è da segnalare un intervento di Aldo Grasso sul “Corriere
della Sera” che, partendo dal naufragio del Giglio, si aggiunge a tutti quelli
che hanno denunciato il rovinoso indebolimento delle idee di responsabilità
personale e di autorità, due cardini essenziali della convivenza civile. E
ancor più della vicenda della Costa, la mancanza di una qualsiasi “catena di
comando” in grado di far rispettare le leggi è dimostrata dal dilagare, ormai
pluridecennale, di forme di protesta come quella degli autotrasportatori,
basate sulla presa di ostaggi, cioè degli incolpevoli cittadini a cui viene
sequestrato il diritto di circolare liberamente.
La scuola che dovrebbe educare al rispetto delle leggi (quindi
degli altri) si trova così a combattere con una società che in mille modi diseduca; e più ancora che con la
violazione delle regole, con la fuga dal dovere di farle rispettare. Leggi.
1 commento:
Condivido appieno tutto .Il naufragio della Costa Concordia rappresenta a tutti gli effetti una metafora del fallimento di questo modello di sviluppo, tutto incentrato sull'individualismo più sfrenato, sulla crescita materiale più opulenta, navi sfarzose che promettono una breve felicità , ma che in realtà sono mostri meccanici che sprecano, distruggono e inquinano.Che posto può trovare in questa società il concetto di responsabilità individuale, da cui parte qualsiasi forma di sviluppo intellettuale ed etico ? Io resto ancora convinta che la scuola sia un modello importante e che la mente di un giovane possa sempre assorbire quanto di positivo le venga proposto.Resto convinta di essere un educatore.
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