sabato 23 giugno 2012

RIFLESSIONI SUI BAMBINI BOCCIATI A PONTREMOLI

Si è per il momento conclusa la vicenda dei bambini di prima elementare di Pontremoli, ai quali la scuola aveva ritenuto opportuno far ripetere l’anno, in modo da recuperare con calma le basi indispensabili per l’apprendimento. La decisione è stata confermata, con più dettagliate motivazioni, dal consiglio di interclasse, dopo le ispezioni e le osservazioni del Ministero. Continua a leggere. 

49 commenti:

Edoardo ha detto...

Le mamme isteriche si diano una calmata, che già hanno fatto una figuraccia nel caso delle presunte maestre pedofile di Rignano Flaminio, assolte in pieno, dopo essere state messe alla gogna per anni.
La canea buonista o incompetente si è scatenata con il dito puntato in cerca del colpevole da denigrare.
Non esiste il diritto alla promozione e quelle maestre lo hanno ribadito a chi sta zitto di fronte a quanti copiano o fanno copiare agli esami di stato perchè della scuola hanno una visione da libro Cuore.

Enrico D ha detto...

Nel libro Cuore, però, si sospendeva e si bocciava...

V.P. ha detto...

Non si boccia un bambino di sei anni

paniscus ha detto...

Scusate, ma per quale motivo dovrebbe essere sentenziato come dogma religioso che "non si boccia un bambino di sei anni", MAI, in assoluto...

...anche SE le condizioni per prendere questa decisione ci sono realmente, e SE si pensa davvero che, per il bene del bambino, ripetere la prima sia pù costruttivo e più educativo che andare in seconda senza le basi necessarie?

A me sembra che si parta dal presupposto che la bocciatura sia sempre "una punizione" contro l'alunno.

Quando invece, specialmente alle elementari (dove le bocciature sono rarissime, e quelle poche sono sempre motivate e discusse con estrema attenzione, e spesso anche concordate con le famiglie, proprio per evitare malintesi del genere), la bocciatura non è affatto una punizione personale all'alunno.

Ma è solo la presa d'atto che non ce la fa ad affrontare l'anno successivo, e quindi ripetere la classe GLI FA BENE, proprio per facilitare il suo effettivo processo di apprendimento.

La convinzione che si debba per forza interpretare la bocciatura come una punizione o un'umiliazione personale, sta solo nella testa di certe persone, ma è un problema loro, non è che debba condizionare le normative della scuola che invece prevedono tutt'altro. Che questi signori si informino meglio, e poi discutano di cose che conoscono, no?

Sul resto della notizia, rispondo direttamente sul mio blog

saluti
Lisa

Anonimo ha detto...

Chi sente di NON aver fatto il proprio dovere fino in fondo NON boccia, soprattutto alle elementari. Le maestre e i professori mediocri sono la maggioranza di quelli che promuovono sempre e comunque, proprio per non esporsi a critiche e correre il rischio di finire sui giornali. Alle maestre che hanno bocciato, al predisse di Pontremoli, in fondo, chi glielo fa fare???

V.P. ha detto...

Marco Rossi-Doria: «Poi, certo, le cronache raccontano di una scuola primaria, dove in 2 prime classi per un totale di 59 bambini si è voluto bocciarne 5. E quando il Ministero ha chiesto di ripensarci, li si è nuovamente bocciati. Con alcuni genitori che hanno detto che è colpa delle classi numerose…. Cinque bocciati su 59, l’8,5%! Quando la media di bocciature in Italia nella scuola primaria – dalla prima alla quinta – è molto meno dell’1%.»

La scuola non abbandoni i più deboli

Anonimo che risponde a Edoardo ha detto...

Ripubblico qui il parere di un anonimo depurandolo di un'espressione non adatta a un dialogo civile sull'educazione e gli educatori. Da leggere dopo Paniscus. (GR)

Edoardo, dattela tu una calmata che non conosci i fatti.
Hanno fatto una porcheria e non perchè non si boccia in assoluto ma perchè i fa in modo di portare TUTTI i bambini allo stesso livello di apprendimento, cosa che in una classe così numerosa diventa difficile!

23 giugno 2012 22:50

GR ha detto...

Secondo Marco Rossi Doria un invito del ministero deve essere inteso come "una proposta che non si può rifiutare". Ci si può invece legittimamente ripensare e poi decidere di confermare la decisione. Il sottosegretario, poi, non deve essere forte in matematica: è ovvio che la decisione di far ripetere l'anno anche a un solo bambino, in una classe, poniamo, di 25, non può che superare di gran lunga l'1% (sarebbe, per la precisione, il 4%).

Giacomo ha detto...

"Le maestre e i professori mediocri sono la maggioranza di quelli che promuovono sempre e comunque"
Anonimo ha detto una grande verità che per esperienza diretta mi sento di sottoscrivere.

Edoardo ha detto...

Chi ha difficoltà a scuola deve ripetere, altrimenti si perde veramente. Certi anonimi maleducati hanno il mito egualitario della testa, in testa. No, non siamo uguali e un bimbo bocciato non è un reietto. Il medico pietoso fa la piaga puzzolente. Di fronte casa mia c'era un ingegnere che fu bocciato in seconda elementare, tanto per andare sul personale. Perciò, niente buonismi ipocriti o qualunquisti, che prendono di mira sempre un Colpevole (stato, docenti, dirigenti ecc)e ideologizzano sul caso specifico, facendone il Caso per cui lottare ad alte grida a costo zero. Nessuno boccia a cuor leggero e della pedagogia ispirata e compiacente non so che farmene. Ripeto: non esiste il diritto alla promozione a nessuna età. Lo abbiamo rimosso e perciò ci troviamo la scuola fallita, fallente e fallimentare che abbiamo.

Edoardo ha detto...

Il 21 sono stato di sorveglianza allo scritto di Matem. PNI nel mio lic. scient. della media periferia romana. Insegno lettere. Passeggiando tra i banchi, ecco due richieste d'aiuto che mi hanno rivolto: 1. "Prof., che cos'è un tetraedro?" "Ma dai! Non ci posso credere!", 2. "Prof. non riesco a capire come disegnare il teorema di Erone per poterlo dimostrare". "Stai scherzando? Cosa c'è da capire? E' scritto! Devi disegnare due punti a caso vicino a una retta e trovare la distanza minima che unisce i due punti tra loro toccando la retta! Oh,neanche l'italiano!" Mi fermo poi a fianco di una ragazza e vedo che sta affrontando il tetraedro regolare di cui sopra. "Perchè un rettangolo?", faccio io. "Ha 4 lati" "Pure il quadrato! Ma perchè ti devi complicare la vita?!" Questa è la scuola del tutti avanti a più non posso: lacrimevole.

Anonimo ha detto...

Caro Edoardo certi anomini maleducati hanno solo meno muretti mentali dietro i quali nascondersi.
Dici ''Non siamo tutti uguali'' è vero, non siamo tutti uguali, ci sono studenti che hanno diversi tempi per apprendere ma se la maestra si ritrova in classe 30 e più bambini non ha il tempo o anche la capacità di stare dietro a chi rimane indietro.Allora chi rimane indietro merita di essere bocciato solo perchè non c'è stato il tempo di seguirlo? Quegli studenti che ti hanno posto quelle domande significa che hanno delle lacune e di chi è la colpa?
Secondo me gli insegnanti dovrebbero imparare a fare un po' un mea culpa su tante mancanze degli studenti, non su tutte ma su molte sì.
Qui si parla di bambini di prima elementare, usciti dalla materna e proiettati nel mondo della scuola senza che venga fornita loro la guida necessaria ad affrontare un percorso.
I genitori sono stati chiamati ad Aprile, mi risulta, e sono stati informati che i loro figli non raggiungevano gli obiettivi minimi... perchè ad Aprile e non a Gennaio o ancora meglio a Dicembre... perchè non è stata data facoltà a queste famiglie di porre rimedio a un bocciatura?!
Te lo spiego io perchè, perchè visti le precenti rotture di scatole date al direttore dai genitori sulla numerosità delle classi deve aver pensato bene di ''sfoltire'' a modo suo.
Io la vedo così!

Andrea Ragazzini ha detto...

L’Anonimo non è certo in scarsa compagnia a tirare delle conclusioni senza avere nel merito della vicenda degli elementi di conoscenza che non siano quelli di fonte giornalistica e sulla base di mere ipotesi oltre che della pregiudiziale convinzione che la colpa è sempre degli insegnanti. Credo che quanto meno dovremmo sospendere il giudizio di fronte al fatto che un consiglio di classe ha preso quella decisione all’unanimità (ripeto: all’unanimità), convinto, come ha detto il Preside, che questa fosse la cosa migliore per i bambini; e l’ha successivamente ribadita, dopo l’invito del Ministero a riesaminare la questione. Vorrei capire cosa autorizza l’Anonimo e tutti gli altri indignati di turno a sostenere che quegli insegnanti hanno preso quella decisione senza averla attentamente valutata, magari con la cinica intenzione di “sfoltire la classe”.
Quanto agli studenti di Edoardo: può l’Anonimo prendere per un attimo in considerazione l’ipotesi che uno studente che in quinta liceo scientifico non sa cos’è un tetraedro, semplicemente non abbia studiato?

giacomo ha detto...

L'anonimo evidentemente non insegna né ha dei figli a scuola altrimenti saprebbe che gli incontri con i genitori sono molto più frequenti e che le famiglie vengono informate costantemente sull'andamento de lro figli. Ad aprile avrannp casomai iniziato a prendere in considerazione la bocciatura come eventuale ipotesi.

Anonimo ha detto...

Carissimi, l'anonimo conosce la situazione, non da fonti giornalistiche, l'anonimo ha figli a scuola e va frequentemente a parlare con gli insegnanti e soprattutto l'anonimo si chiede perchè vi permettete di tirare conclusioni sulle persone e non sul fatto che è comunque grave.
Un insegnante che boccia alle elementari, non alle superiori dove i ragazzi ci mettono anche del loro nel farsi bocciare, deve mettersi in discussione perchè vuol dire che non ha fatto bene il suo lavoro.
E di insegnanti che non fanno bene il loro lavoro ce ne sono mi pare.
Ho letto una scemenza dietro l'altra a partire dal ''diritto a bocciare'' cui mi sento di anteporre il diritto allo studio che mi sembra sia per tutti e non per pochi eletti.
Ribadisco un bambino di prima elementare che deve ripetere l'anno non è un bambino che non ha studiato, ma solo un bambino che non è stato seguito a dovere e ora ditemi anche che ci devono pensare i genitori a seguirlo...allora mi chiedo il ruolo della scuola qual'è? forse quello di dispensare stipendi a mediocri laureati frustrati che non hanno potuto fare altro che andare ad insegnare nelle scuole?

Edoardo ha detto...

Beh, a scemenze e chiacchiere lei non scherza per niente. Certo che c'è un 'diritto'(parola sua) a bocciare e a promuovere. Non ce l'ha certo lei, perchè lei non insegna o, se lo fa, fa finta di farlo. Questo diritto ce l'ha il consiglio di classe. Ripete come un pappagallo dei mantra indimostrati della pedagogia 'democratica', in realtà solo 'lazzarona' e 'pilatesca', quando non reazionaria (tutti promossi significa che il posto se lo prende il figlio dei soliti noti, significa la mummificazione sociale, di cui siamo campioni in quell'Europa che accoglie i nostri bravi laureati in esilio).
Non abbiamo bisogno di lezioni da sconosciuti che parlano a slogan e non sanno nemmeno che promozione e bocciatura non sono decise dal singolo professore (che solo può propone un voto, non imporlo) ma dal consiglio di classe che vota assieme al dirigente.
Pensi, una misura fascista (e comunista) MAI MESSA IN DISCUSSIONE nell'Italia costituzionale, che fa semplicemente rabbrividire i miei colleghi europei. Perciò, lezioni niente, come caramelle da sconosciuti.

Giorgio Ragazzini ha detto...

Sostenendo che si può far ripetere l'anno solo quando un allievo "ci mette del suo", cioè non si impegna, si dà per scontato che la ripetenza sia una punizione. In realtà è un provvedimento conseguente alla verifica di una preparazione insufficiente per passare al livello successivo. Abbiamo anche sottolineato più di una volta come, soprattutto nella scuola superiore, si protrebbe ovviare a una certa grossolanità del mezzo con una scuola articolata per livelli, un po' come all'università, anziché per classi.
Detto questo, le due posizioni sono chiare: da una parte chi per principio . e senza poter esaminare i fatti, sostiene che non si deve MAI bocciare in prima elementare (aggiungendo alla tesi, in alcuni casi il linciaggio morale); dall'altra chi, come noi, non entra nel merito, ma difende l'autonomia degli insegnanti.

An.Ubi ha detto...

Io penso che se la scuola italiana peggiori ogni anno di più sia colpa un po' di tutti, e gli insegnanti non sono affatto esenti da tali colpe.
Sia chiaro, non sto dicendo che sono loro il male della scuola, ma una buona fetta in quanto parte attiva e importante del panorama scolastico, come vivono loro la scuola penso che solo gli studenti lo facciano, ma quest’ultimi non conoscono e non fanno parte di tutti i meccanismi scolastici.
Detto ciò, bisognerebbe un tantino ragionare sul perché questi alunni sono stati bocciati, e trovo che insultarsi a vicenda sia del tutto inutile e senza senso.
In prima elementare, dalla mia esperienza di scuola vissuta e di persone che stanno dentro questa situazione, posso dire che sia piuttosto difficile che un bambino non studi.
E’ una situazione nuova, vengono dalle elementari, si ritrovano catapultati in un mondo del tutto nuovo per loro e, a quell’età, lo prendono solo che per un gioco, pian piano, e passando gli anni comincia ad entrare nella loro mente la consapevolezza che la scuola è una cosa seria e che bisogna studiare.
Ma in prima elementare i bambini vanno seguiti dagli insegnanti che hanno un enorme potere nell’indirizzarli, e a quell’età si vede subito se un bambino ha problemi di apprendimento, non studia, o qualsiasi altro problema, e si cerca di correre ai ripari ed aiutarlo, non si aspetta giugno e la bocciatura. Che a mio avviso non risolve nulla.
Ripetono la prima, si ritrovano a non essere seguiti, con classi enormi e il sistema non migliorerà mai.

Se quegli studenti del liceo arrivano e frequentano non ho ben capito che classi, ma anche la prima non cambia nulla, e non sanno cosa sia un tetraedro, sia colpa di chi ce li ha mandati, perché quello non è un problema del non studio (anche), ma anche di chi li ha mandati lì, perché è ovvio che c’è qualche problema di fondo e non ci sono le conoscenze basilari che dovrebbero venire dalle elementari e dalle medie.
Ma è un paragone che non c’entra nulla con questo caso, perché qui si parla di bambini di prima elementare che le conoscenze devono ancora farsele e soprattutto le esperienze di vita.
Questi bambini escono solo traumatizzati da questa situazione che fa più male che bene.
Io posso capire che questi 5 potevano essere i futuri liceali che non sanno cos’è un tetraedro, ma in prima elementare i bambini si seguono e si aiutano, non gli si danno calci per mandarli avanti, tantomeno calci per mandarli indietro, ma vanno presi durante l’anno scolastico perché c’è tutto il tempo possibile per poterli mettere di nuovo in carreggiata.

5 bambini in due classi sono tanti, uno poteva passare inosservato, ma cinque fanno sorgere diverse domande e diversi dubbi.

V.P. ha detto...

1. Pontremoli: la scuola boccia se stessa. Ma può farlo (per ora)

La vicenda dei cinque alunni (tra cui 3 stranieri e un disabile) non promossi in una classe prima della scuola primaria di Pontremoli ha fatto rumore, tanto da avere echi non solo al ministero dell’istruzione, che ha disposto un’ispezione, ma anche a livello parlamentare.

A seguito dell’ispezione gli scrutini sono stati annullati e rifatti, ma i docenti della classe hanno confermato il loro giudizio negativo per tutti, compreso l’alunno disabile, difesi dal dirigente scolastico.

Le critiche sono piovute non solo dall’opposizione (Giuliana Carlino, Idv, parla di bocciatura “inaudita” che “certifica ancora una volta il fallimento dell’intero sistema scolastico”), ma anche da esponenti della maggioranza, per quanto ‘strana’. Il senatore Andrea Marcucci, segretario della Commissione istruzione a Palazzo Madama, ha deprecato il “braccio di ferro consumato sulla pelle di cinque bambini e delle loro famiglie”, e ha auspicato un nuovo intervento del TAR contro le ‘classi pollaio’, mentre la stessa responsabile Scuola della segreteria Pd, Francesca Puglisi, polemizza con il dirigente della scuola.
Il fatto è che la normativa vigente prevede anche la bocciatura: “Nella scuola primaria i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione” (legge 169/2008, art. 3).

Evidentemente i docenti di quella scuola hanno ritenuto di trovarsi di fronte a ‘casi eccezionali’. E chi poteva/doveva valutare questa eccezionalità se non loro? Forse gli ispettori o, peggio, il TAR?

Diventa sempre più chiaro che l’unico modo per eliminare in radice le bocciature nella scuola primaria (e ridurre la dispersione in quella secondaria), sarebbe quello di vietarle, o meglio di renderle impossibili personalizzando i percorsi e gli obiettivi formativi. Fin tanto che si parlerà di ‘casi eccezionali’ vorrà dire che esiste una norma, uno standard, rispetto al quale la bocciatura è comunque ammessa.

TuttoscuolaFOCUS N. 430/543

V.P. ha detto...

Massa, bocciati per la seconda volta

V.P. ha detto...

An.Ubi ha detto: «Io penso che se la scuola italiana peggiori ogni anno di più sia colpa un po' di tutti, e gli insegnanti non sono affatto esenti da tali colpe.
Sia chiaro, non sto dicendo che sono loro il male della scuola, ma una buona fetta in quanto parte attiva e importante del panorama scolastico, come vivono loro la scuola penso che solo gli studenti lo facciano, ma quest’ultimi non conoscono e non fanno parte di tutti i meccanismi scolastici.....»

"gli insegnanti non sono affatto esenti": ok, ma poi si parla solo di loro! e questo non va bene, è ingiusto, copre le responsabilità maggiori di politici, ministri, governi e anche sindacati!

quale è la colpa di un docente se le classi hanno 30 alunni, se le aule sono piccole, se il sostegno è insufficiente, se il recupero è simbolico?

An.Ubi elenchi - per completezza - anche le colpe e le omissioni degli altri!

An.Ubi ha detto...

V.P. sono d'accordo con te che la colpa è prima di tutti dall'alto, mi sono limitata a parlare degli insegnanti per non andare a prendere tutto il sistema scolastico a partire dallo Stato e per non scrivere un km di messaggio.
Sia chiaro che hai ragione, 30 bambini in una classe è una cosa impensabile, ma si sono mai opposti o hanno mai protestato per questo alto numero di alunni?
In moltissimi casi - e Pontremoli potrebbe come non potrebbe essere uno di questi - non frega a nessuno che le classi siano da 30, se stanno al passo bene, altrimenti li possiamo bocciare, e ti assicuro che ne ho visti una marea di questi casi.
E' un ragionamento che non sta bene nei licei, figuriamoci in una prima elementare dove i ragazzi vanno solo che seguiti e aiutati.
Le classi numerose non sono un problema solo di Pontremoli, ma di tutta Italia e non mi sembra che in altre parti ci sia stato un numero così elevato di bocciati in due classi.
E' ovvio che le colpe sono anche del Ministero, ma le cose si cambiano dal'interno, nessuno può sapere come si vive la scuola meglio di un insegnante e se non sono loro i primi a cercare di "ribellarsi" a queste cose chi lo deve fare? Il bambino di 6 anni che si ritrova bocciato solo perchè stava in una classe di 30 alunni dove era impossibile seguirli tutti?
Mi sembra troppo comodo dare le colpa all'alto, o solo all'alto, che comunque hanno, non ho mai affermato il contrario.
Ma credo che un esame di coscienza collettivo serva a tutti.
Sono bambini delle elementari (della prima poi) mica diplomandi o laureandi che si devono rimboccare le maniche da soli, sono solo bambini che hanno bisogno di essere seguiti e indirizzati alla scuola e alla vita, e se la scuola non è in grado di farlo, beh, significa che stiamo messi piuttosto male.

Anonimo ha detto...

A me invece pare che le maestre, soprattutto durante la riforma Gelmini, si siano lamentate alla grande. Qualcuna ha pure fatto lo sciopero della fame. OK, si trattava di precarie che innanzitutto avevano paura di perdere del tutto il lavoro dopo molti anni di lavoro e sacrifici anche lontano da casa, ma ricordo che da più parti, soprattutto alle elementari, è stato sollevato il problema del sovraffollamento. Molti hanno accusato le maestre di coinvolgere i bambini nelle proteste, e ammetto che non è un fatto positivo. Ma che fare? Molti sono all'oscuro di tutto anche per le omissioni dei TG. Occorre leggere i giornali e andare in rete per rendersi conto almeno un po' di cosa accade. Le maestre hanno protestato. Molte volte con mezzi e modalità sbagliati, ma hanno protestato finchè hanno potuto. Nessuno le ha ascoltate, ed ora sono accusate di bocciare i bambini come prevede la legge... Io invece spero che almeno queste bocciature sturino le orecchie ai nostri governanti facendoli uscire dalla loro cappa di ipocrisia. Non è un rivalersi sui bambini, è prendere atto della situazione e agire per il loro bene. Se le bocciature si vogliono evitare che ci pensi il ministro anziché limitarsi alle ispezioni. Facciano le classi più piccole e altri correttivi al sistema. Basta chiacchiere, facciano i fatti.
Nadia

Edoardo ha detto...

Il fatto che in prima elementare non si dovrebbe bocciare ecc. ecc. mi fa riparlare di un argomento antipatico che suscita reazioni immediate: l'elettroshock (ne ho già parlato come metafora e ne riparlo qui per l'ultima volta). Una invenzione italiana (1938), di 'sinistra', per la quale nel '49 lo psichiatra Ugo Cerletti, candidato al senato a Roma (non eletto) per il Fronte popolare (1948), fu candidato al premio Nobel per la medicina (perse, a quanto pare, il ballottaggio con l'effettivo vincitore). Chi non è competente pensa ad un macchinario di tortura infernale, ma gli psichiatri sanno bene che è tutt'altra cosa: l'ultima ratio prima della tragedia finale: il suicidio o l'omicidio seguito da suicidio. Ancora oggi, nonostante la chimica, certe depressioni maggiori incurabili hanno solo quest'ultima chance, come riconosciuto sempre dall'Org. mond. della sanità. Rispetto al passato, l'el. è praticato in anestesia generale, per alleviare il dolore della scarica. Brutto, bruttissimo, ma la morte del malato si allontana, anzi, la guarigione si avvicina o, quantomeno, un netto miglioramento che lascia aperta la porta alla speranza.

Anonimo ha detto...

con la differenza che la bocciatura non è crudele quanto un elettroshock e i benefici, nel caso sia motivata ed eseguita con coscienza da professionisti, ha benefici molto maggiori dei danni eventuali.

Relativamente alla parola professionisti i timorosi stiano tranquilli: sono gli insegnanti poco professionali i sostenitori della promozione a tutti i costi. Chi ha davvero a cuore il destino dei bambini ed è sicuro di lavorare da vero professionista accetta di esporsi al giudizio pubblico. Il motivo? Sanno il fatto loro e non temono nulla di grave per la loro carriera.
Nadia

V.P. ha detto...

Trasferita la prof troppo severa

V.P. ha detto...

il preside già a marzo aveva scritto al Tar per annunciare le cinque bocciature

??!!

V.P. ha detto...

Capita spesso di leggere che non ci sarebbe evidenza scientifica del nesso tra basso numero di alunni e risultati scolastici positivi. Provate a chiederlo ai genitori dei bocciati di Pontremoli se il numero non fa la differenza….. Le famiglie hanno tutto il diritto di verificare il rispetto di regole, principi, azioni, responsabilità messe in capo ai docenti ma non avrebbero anche diritto, oltre che alle ispezioni ministeriali successive, anche alla certezza preventiva che l’ambiente in cui vivono i propri figli sia adeguato ed idoneo allo svolgimento di una proficua azione didattica?

I dolori della giovane Aprea

V.P. ha detto...

Bocciare i bambini o le maestre?

Anonimo ha detto...

''Il preside già a Marzo aveva scritto al TAR per annunciare le cinque bocciature e di conseguenza l'assenza di ragioni a creare una terza classe, visto lo sfoltimento del numero di studenti''

Dunque avevo ragione a ravvisare del cinismo nella bocciatura ''immotivata''(perchè a tutt'oggi al ministero non sono pervenuti gli esiti dei nuovi scrutini) di cinque bambini.
Relativamente all'articolo ''Bocciare i bambini o le maestre?'' sono completamente d'accordo con ogni singola parola.
Con questo tolgo il disturbo.

paniscus ha detto...

Per l'ultimo anonimo....

scusa un attimo, ma quali dovrebbero essere le "NUOVE" motivazioni della "seconda" bocciatura, se non esattamente le stesse di prima?

Se i bambini sono stati bocciati perché gli insegnanti hanno ritenuto che non avessero raggiunto gli obiettivi minimi, per quale motivo adesso questa motivazione dovrebbe essere cambiata?

Si è riconvocato il consiglio, si è verificato che non c'erano difetti di forma (o si sono corretti eventuali difetti di forma presenti), si è ripetuto lo scrutinio, si è ridiscussa la stessa situazione di prima esaminando gli stessi documenti e gli stessi risultati scolastici di prima (che ovviamente nel frattempo non potevano essere cambiati, visto che le attività didattiche dell'anno erano già finite)... per quale motivo la bocciatura avrebbe dovuto essere giustificata con motivazioni diverse da prima?

Quelle di prima non bastavano?

Non è che il ricorso (o l'ispezione) abbiano annullato la bocciatura, dopo di che gli insegnanti hanno deciso di darne un'altra: la bocciatura è la stessa...

Lisa

Anonimo ha detto...

Ultimo intervento perchè qui ho capito che o non sapete leggere o fate finta di non capire.
Se il ministero ha richiesto un NUOVO scrutinio significa che il primo non andava bene, non penso lo abbiano richiesto tanto per... o sbaglio?!
In secondo luogo il dirigente a Marzo ha scritto al TAR annunciando le 5 bocciature in seguito alle quali non sarebbe più stato necessario creare un altra classe.
E questa è la motivazione delle bocciature: Sfoltire le classi.
Vorrei anche che qualcuno mi spiegasse come mai un dirigente scolastico già a Marzo sa che verranno respinti 5 bambini!

Lalla ha detto...

Tra poco vado in pensione dopo trentacinque anni di lavoro in quasi tutti i tipi di Scuola SEcondaria Superiore. Quando andavo io a scuola, nessuno si preoccupava dei nostri insuccessi (solo noi studenti, che dovevamo subire i castighi più o meno gravi dei nostri genitori)poi ho cominciato a costruire il mio modo di insegnare, tutto da sola cercando di copiare i miei professori migliori e di dimenticare quelli che non mi sembravano "bravi". In tanti anni di scrutini ho capito che alla bocciatura si ribellano solo alcuni genitori e alcuni "politici e sindacalisti" che mi sembra non sappiano cosa significa INSEGNARE. Ricordo con affetto e simpatia due alunni del recente passato che, seppur bocciati, non solo non si sono ribellati, ma hanno compreso che avevano un'altra occasione per fare meglio, per crescere nel mondo della cultura e della maturità. Poco tempo fa li ho rivisti e mi hanno ringraziato ancora pe l'attenzione che io e i miei colleghi abbiamo prestato loro. A proposito, entrambi sono ben inseriti nel mondo del lavoro e stanno riprendendo gli studi universitari. Smettiamo di considerare la bocciatura come una punizione, ma facciamo capire che "regalare" una promozione è la peggiore cosa che possiamo fare verso i giovani che dovranno presto affrontare il mondo dove solo loro potranno lottare con le proprie forze e nessuno potrà spianare loro la strada. Non ricordi chi diceva che la pianta va curata e raddrizzata finchè è giovane.

paniscus ha detto...

Anonimo: "Ultimo intervento perchè qui ho capito che o non sapete leggere o fate finta di non capire.
Se il ministero ha richiesto un NUOVO scrutinio significa che il primo non andava bene, non penso lo abbiano richiesto tanto per... o sbaglio?!"

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Mettiamo pure che sia così.

Allora, immagino che tu abbia a disposizione tutti i dettagli delle motivazioni per cui "lo scrutinio non andava bene", e abbia motivazioni solidissime per affermare con sicurezza che queste motivazioni fossero corrette.

Quindi, per favore, tira fuori questa documentazione, e spiegala dettagliatamente a noi poveri ignoranti e insensibili che ancora non la conosciamo.

Se invece non è vero, ossia questa documentazione non ce l'hai a disposizione, non la conosci, forse non sai nemmeno se esiste o no, e ne parli solo per sentito dire...

...allora, francamente, non riesco a capire per quale motivo tu ti indigni tanto per la mancata pubblicazione delle "motivazioni dela bocciatura nel secondo scrutinio", mentre non ti scomponi minimamente per la mancata pubblicazione delle motivazioni del ricorso stesso.

Curiosa, 'sta cosa.

Lisa

Anonimo ha detto...

''Scrutini da rifare per i cinque bambini bocciati in prima elementare nella scuola Tifoni di Pontremoli. Lo ha deciso l’Ufficio scolastico regionale sulla base della relazione degli ispettori ministeriali. Gli uomini inviati da Roma hanno stabilito che le bocciature – che nella scuola primaria sono previste solo in casi eccezionali - non sono state adeguamente motivate dagli insegnanti. Tutto da rifare dunque.''

http://iltirreno.gelocal.it/regione/2012/06/21/news/bimbi-bocciati-in-prima-gli-scrutini-sono-da-rifare-1.5301125

La comprensione del testo è uno degli obiettivi della scuola primaria mi pare.
Le motivazioni del ricorso non le conosco ma posso immaginarle.
Curioso che ancora nessuno mi abbia risposto, ribadisco la domanda: Come può il dirigente scolastico già a Marzo contattare il TAR dicendo che la nuova sezione non serve più perchè saranno bocciati 5 bambini??
Veramente curioso è che continuiate ad arrampicarvi sui vetri!

paniscus ha detto...

E scusate ancora, eh....

Fermo restando che se fosse vero sarebbe grave, ma quale sarebbe esattamente la FONTE affidabile della notizia secondo cui "il preside avrebbe contattato il TAR già a marzo per annunciare che i bambini sarebbero stati bocciati"?

Perché l'articolo, la fonte, non la riporta proprio... e la notizia, così come sta scritta, è veramente surreale.

Se anche fosse stato vero (cosa poco plausibile) che il preside aveva intenzione di bocciare "per sfoltire le classi", che razza di motivazione avrebbe avuto per comunicarlo al TAR?

Semmai (sempre se la notizia fosse vera) avrebbe dovuto comunicarlo all'ufficio scolastico provinciale o regionale, non certo al TAR.

Da quando in qua il TAR ha il compito di formare le classi e di assegnare gli organici degli insegnanti? Il TAR si occupa di contestazioni e di ricorsi contro irregolarità amministrative, mica di anagrafe scolastica.

Se a marzo non c'era ancora stato nessun ricorso, perché mai il preside avrebbe dovuto essere così scemo da scrivere al TAR?

Dai, siamo seri... se anche ci fosse un fondo di verità nella notizia, quell'articolo l'ha scritto qualcuno che non ha manco la più pallida idea di cosa sia un TAR e di come funzionino gli organi della scuola, quindi perché darvi credito?!

Lisa

pippo ha detto...

ma perché in una scuola elementare di un comune confinante con Pontremoli sono stati bocciati 4 bambini in due prime di 7 e 9 studenti e nessuno ne ha parlato? Perché deputati, senatori, presidente della regione e tale Lastri si incanagliscono solo per il caso di Pontremoli? Che ci sia dietro una storia politica? dato il basso livello a cui questa è ridotta e dato il bassissimo livello di certi nostri politici, ce lo potremmo aspettare. Qualche collega delle parti di Licciana Nardi e di Pontremoli ci potrebbe illuminare?

paniscus ha detto...

Ah, aggiungo: ho appreso proprio oggi anche il figlio della mia amica R. è stato bocciato alle elementari.

Come alcuni dei bambini di Pontremoli, anche lui è straniero (addirittura di origine zingara, che di solito è vista come eccezionalmente disgraziata anche rispetto alla media degli stranieri).

E come qualcun altro dei bambini di Pontremoli,anche lui ha qualche lieve problema di apprendimento (per fortuna non un vero e proprio handicap che gli impedirà di fare una vita normale, ma di sicuro una certa debolezza di attenzione, che gli crea problemi in classe).

Bene, la situazione era stata seguita e discussa con la famiglia da parecchi mesi. Le insegnanti hanno onestamente ritenuto che essere fermato per un anno gli facesse bene per consentirgli di affrontare meglio le richieste scolastiche, con un po' di maturità in più e con un maggior rispetto dei suoi tempi personali.

La mia amica e suo marito, che saranno pure semplicissimi e di scarsa cultura, ma non sono mica scemi... si sono fatti spiegare bene tutti i dettagli, e hanno accettato la cosa senza problemi, firmando consapevolmente, essendo poi perfettamente in grado di riferirla a me come una questione pacifica e risolta senza ambiguità, senza rancori contro la scuola, e senza giudizi umilianti sul bambino.

Pare impossibile, ma esiste anche questo, eh. Speriamo che non lo venga a sapere qualche zelante politico sentimentale...

Lisa

Enrico D ha detto...

Io boccio senz'altro Cancrini per l'articolo segnalato anche da VP, che comincia con "la notizia che sono stati bocciati dei bambini già ripetenti in prima elementare", prosegue dicendo che lo scopo fondamentale è la crescita e non la valutazione (come se una cosa escludesse l'altra) e termina affermando che se in prima non si riesce a insegnare le cose semplici che si insegnano in prima elementare, vuol dire che il problema non e dei bambini, ma delle maestre.
Voto in accuratezza dell'informazione: 4
Voto in argomentazione: 3-

V.P. ha detto...

Puglisi (Pd), a Pontremoli bocciare dirigente non bambini - 25 Giugno 2012

V.P. ha detto...

Parlano i genitori di uno dei cinque alunni bocciati in Lunigiana: «È intelligente. Le maestre solo a Pasqua ci hanno detto che era meglio che ripetesse l'anno. Ora cambierà scuola» - 24 giugno 2012

V.P. ha detto...

Ma forse la questione non è neppure questa, e neppure la polemica sulle «classi pollaio» (anche se il comitato dei genitori non la pensa così: il ricorso al Tar spinse il dirigente ad ammettere che ci sarebbero volute cinque bocciature per risolvere il problema del sovraffollamento; numero poi puntualmente confermato), ma realmente la difficoltà concreta di questi bambini a raggiungere un livello minimo di competenze: gli insegnanti hanno illustrato, anche ai genitori, come questi bambini non fossero in grado di scrivere neppure sotto dettatura.

Confermata la bocciatura dei bambini di Pontremoli - 25 giugno 2012

V.P. ha detto...

Caso Pontremoli, dopo la conferma delle bocciature: continua l'attacco mediatico e politico. Il punto di vista del Dirigente - 26 giugno 2012

paniscus ha detto...

Ma santa pazienza, adesso anche il fatto di "aver cominciato solo a Pasqua" a ventilare l'ipotesi di bocciatura, costituisce infamia e prova di malafede?

Ma se avessero cominciato a dirglielo a Natale, la reazione sarebbe stata ancora peggio, ossia sarebbero stati accusati di "aver già deciso in partenza di bocciare i bambini" per pura e semplice antipatia, senza avere nessuna intenzione di tentare alcun recupero!

Ma nemmeno alle superiori, si usa tirare dei giudizi così lapidari prima di marzo o aprile inoltrato. Al massimo si comunica ai genitori che i risultati non sono buoni e c'è bisogno di intenso lavoro di recupero, ma di sicuro non si dice "guardate che abbiamo intenzione di bocciarlo!". A maggior ragione alle elementari, è normalissimo che prima del periodo di Pasqua la bocciatura non sia affatto ipotizzata, perché si prova prima a mettere in atto tutte le altre strategie possibili...

Lisa

V.P. ha detto...

Si deve scegliere tra un modello che ammette le ripetenze e uno che non le prevede. Senza ipocrisie

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V.P. ha detto...

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V.P. ha detto...

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V.P. ha detto...

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Laura ha detto...

Paniscus ha ragione: qualsiasi iniziativa venga presa dai docenti, per le famiglie è sempre intempestiva.