lunedì 3 febbraio 2014

IL TURPILOQUIO DIVENTATO REGOLA NELLA CRISI DELL'EDUCAZIONE

Ernesto Galli Della Loggia firma oggi un commento giustamente severo sul “disprezzo delle forme nel paese in declino” e in particolare sul “linguaggio scurrile e violento” adottato dai ragazzi. Senza più le remore, aggiungiamo, che un tempo imponevano almeno di distinguere tra contesto e contesto. E non meraviglia: il turpiloquio, infatti, legittimato nella sfera politica soprattutto dalla Lega e ora da Grillo e in quella dello spettacolo da comici che altrimenti non farebbero ridere, si è diffuso in tutti i campi in nome della spontaneità e della disinvoltura, sfociando naturalmente nel più penoso dei conformismi. Il fulcro di questa trasformazione - sottolinea Della Loggia - è il "grave indebolimento" delle agenzie educative, in primis famiglia e scuola, che dovrebbero provvedere alla formazione culturale e civica degli individui. Leggi.  

53 commenti:

Valerio Vagnoli ha detto...

Proprio di stasera la reprimenda dell'Europa sul nostro livello di corruzione e proprio di tutti i giorni il misurarsi con linguaggi e atteggiamenti biechi e triviali. Di che stupirsi? La deriva generale non salva quasi nessuno, lo sappiamo e lo diciamo in pochi, troppo pochi. E quando lo si dice si è tacciati di moralisti o passatisti. Due termini, questi ultimi, assai ricorrenti nelle pagine di certi intellettuali dei primi del Novecento che si misero in testa di cambiare il mondo andando in tasca al pensiero di "moralisti" come Salvemini o Croce e purtroppo vi contribuirono non poco a mutarlo. Oggi, se vogliamo, la situazione è ben peggiore rispetto al primo novecento e i "moralisti" sono nella migliore delle ipotesi snobbati a destra e a manca, se non irrisi. L'amore sviscerato per il proprio particolare (da non confondere con il concetto liberale che ne aveva Guicciardini)è l'unica passione che anima gli italiani e alzare la voce, anche attraverso il turpiloquio, è l'unico modo che molti usano per dare visibilità a se stessi, al proprio nulla, alla non esistenza interiore che svapora loro attraverso la sola cosa che certa gente sa fare: esagerare la propria volgarità e la propria voglia di stupire il prossimo senza sforzi e senza rielaborare alcunché che possa avvicinarsi al pensiero. D'altra parte "uomini" della politica, dello spettacolo( appunto) dello sport, del giornalismo(?) del ceto "intellettuale" non sono forse i campioni di questa defecazione pubblica di parole e gesti da trivio? E purtroppo il paese è ridotto a trivio e l'armonia della nostra lingua è solo un ricordo dei tempi che furono, come il senso stesso di appartenenza ad una civiltà che si è persa, non per colpa della televisione, come pensava Pasolini, ma per colpa nostra, anche di noi gente di scuola, che forse non abbiamo saputo o voluto indignarci abbastanza demandando solo al tempo che passa il compito di fare giustizia.

V.P. ha detto...

"Un filo rosso lega la rovina del sistema scolastico da un lato e dall’altro il turpiloquio sessista dei parlamentari grillini di oggi e dei guitti di sinistra di ieri contro le rispettive avversarie politiche, la dissennata edificazione del territorio da un lato e i tricolori sugli edifici pubblici ridotti a luridi stracci dall’altro, le condizioni della Reggia di Caserta e il nostro primato nelle frodi comunitarie. Ma quel filo rosso non ci piace vederlo: ed è così che la società civile italiana (a cominciare dai suoi deputati) è diventata per tanta parte un coacervo d’inciviltà."

1) chissà, forse chi ha governato ha qualche responsabilità?

2) oltre alla denuncia, cosa propone galli della loggia?

e poi, non dimentichiamo di dare a bossi ciò che è di bossi e a gelmini ciò che è di gelmini:

3) nel turpiloquio anche la lega nord ha fatto la sua parte, mi pare, o no?

4) alla rovina del sistema scolastico hanno contribuito le "riforme" e le "razionalizzazioni" del 2008 (meno 8 mld e meno 150mila tra docenti e ata), o no?

Rebert ha detto...

L' analisi di Galli Della Loggia non fa una grinza. Inutile urlare contro la classe politica quando essa è lo specchio della maggioranza della cosiddetta "società civile".
Che in Italia, più che negli altri Paesi, si sia perduto il senso dell' urbanità e stia crescendo una pericolosa intolleranza verso chi ha opinioni diverse è un fatto evidente. L' invettiva sia politica che nel discorso pubblico e privato al posto del ragionamento è ormai un' abitudine. E non solo nei talk show ma anche nelle strade e nelle relazioni di ogni genere. D' accordo che i tagli alla scuola e la Gelmini e chi si vuole hanno fatto tannto ( in negativo) ma ...e le responsabilità personali di chi, nella scuola, guarda e passa e non si cura di intervenire là dove potrebbe?

Sergio Casprini ha detto...

Anche se Galli della Loggia nelle sue denunce allarmistiche veda talmente nero nel futuro dell'Italia,da non credere oggi in possibili vie d'uscita al declino nazionale, la sua diagnosi sulla crisi di valori nella scuola e nella società civile non solo è veritiera, ma a mio parere coglie le ragioni dell'inadeguatezza della classe politica tutta, Bossi, gelmini, Grillo ad essere classe dirigente.Il degrado culturale della sociètà oggi così"incivile" ed in particolare della scuola produce una classe politica incolta e volgare!
A differenza di Galli della Loggia il Gruppo di Firenze, pur condividendo le sue analisi, con gramsciano ottimismo della volontà, persevera nella sua battaglia culturale, vedi per esempio il Dossier Per Renzi, per riportare nella scuola quei valori, merito e responsabilità, che si sono persi negli ultimi anni.

Enrico D. ha detto...

Mi pare che già altre volte VP abbia manifestato la tendenza - peraltro molto diffusa - a minimizzare le responsabilità dei cittadini e a enfatizzare quelle della classe politica,certamente molto grandi. Si corre così il rischio che molti - non necessariamente VP - si mettano la coscienza a posto a buon mercato. Giusti quindi sia il richiamo di Casprini al degrado della società civile (ovvero elettorato), sia quello di Rebert al comportamento di chi "guarda e passa" senza intervenire, pur potendo.

V.P. ha detto...

Rebert ha detto... " ma ...e le responsabilità personali di chi, nella scuola, guarda e passa e non si cura di intervenire là dove potrebbe?"

cos'è cerchiobbottismo?
per di più vago.

V.P. ha detto...

mi sembra che galli della loggia non indichi le cause, né i possibili rimedi.

Ludovica ha detto...

"Il turpiloquio diventato regola nella crisi dell'educazione"

C'è turpiloquio e turpiloquio.
Vi è quello che proviene da deriva morale e quello che deriva da esasperazione.
Quando ti trovi davanti a sepolcri imbiancati che sono refrattari ad un qualsiasi discorso improntato su un confronto basato sull'onestà e sulla verità, prima o poi ci si stanca e si prova impotenza e rabbia.
Quando ci si stanca è facile che scappi più di una brutta parola.
Naturalmente la PERSONA FURBETTA E IN EVIDENTE MALAFEDE ne approfitta e fa passare chi ha perso la pazienza per qualcuno che è sbagliato in partenza e sempre e comunque.

Esempio? Un politico non parlamentare propone a inizio gennaio progetti di riforma di già bocciati in parlamento in precedenza.
Facendo così sa benissimo che chi lo dovrebbe ascoltare non accetterà mai in quanto la certezza di quest'ultimo è basata sulla Costituzione che gli fa dire che "LE LEGGI SI FANNO IN PARLAMENTO E LE FANNO I PARLAMENTARI E NON TERZE PERSONE FUORI".
Punto secondo in quanto quello proposto dal politico non deputato era stato già bocciato in parlamento.
Punto terzo perchè il politico non deputato non si è neanche scomodato a leggere quanto i parlamentari della parte da cui vorrebbe essere ascoltato hanno di già proposto e presentanto come emendamenti al parlamento.

Poi si resuscita un politico condannato con la scusa che è l'unico interlocutore possibile (falso).
Se le condizioni iniziali sono false anche le conclusioni saranno false.

Di fronte a tali situazioni paradossali create appositamente e che hanno il colore della provocazione, se la parte opposta non può utilizzare gli strumenti della democrazia e della ragione (e gli viene impedito in continuazione e dovunque di utilizzarli)facilmente è portata per esasperazione a sfogarsi con male parole e contestazioni.

Voi che fareste?

Ludovica ha detto...

Stesso dicasi nel confronto sulla scuola.

Ma vi pare che anche il confronto e il modo di agire di chi occupa la sedia di ministro e di chi è al governo nei confronti di noi operatori della scuola sia normale?

Insieme alla voglia di reagire (democraticamente, almeno fino ad ora) ti viene anche quello di sfogarti con un robusto turpiloquio.

Lo so che non si fa. Ma anche se lo so e tutti lo sappiamo, tuttavia sfido chiunque a resistere a lungo.

Non si fa? Siamo tutti

Enrico D. ha detto...

Dunque il comportamento di Renzi giustificherebbe il turpiloquio, l'insulto, la prepotenza, lo svilimento del parlamento... Detto questo, mi pare che in un blog sulla scuola non si dovrebbe perdere di vista l'importanza dell'educazione e quindi del buono o del pessimo esempio che si può dare ai giovani. Ma quando si ha un'ossessione, il resto non conta, vero?

Massimo Rossi ha detto...

Mi sembra che quello che ha detto qui la signora Ludovica sia inaccettabile. Giustificare il comportamento volgare e indegno dei buzzurri grillini è vergognoso, soprattutto da parte di persone che dovrebbero educare gli altri. Oggi si giustifica il turpiloquio, domani si giustificherà la violenza, della quale Grillo e i suoi servi hanno già dato prova più di una volta.
E non mi si venga a parlare di un politico condannato; anche Grillo è stato condannato, e per omicidio colposo, reato ben più grave di quelli contestati (e mai provati) a Berlusconi.

Papik.f ha detto...

Non mi piace parlare di politica, al di là di quella strettamente scolastica, in questo Gruppo, ma non resisto a fare un'eccezione, dopo la quale non interverrò più sul tema, quali che siano i commenti a seguire. A me sembra evidente che atteggiamenti come quelli di Ludovica abbiano consentito a colui che lei definisce "condannato" di affliggere l'Italia per vent'anni. Se lo si fosse lasciato governare, lo si fosse attaccato sul piano politico e si fossero attuate le iniziative giudiziarie senza eccessi esibizionistici, dopo il suo primo quinquennio di governo la sua carriera si sarebbe conclusa, perché non sarebbe stato in alcun modo in grado di rispettare il suo "contratto con gli Italiani".
Il fanatismo con cui lo si è invece attaccato gli ha consentito di presentarsi come perseguitato e di attribuire a chi lo attaccava le colpe della sua carente azione di governo, con i risultati che tutti conosciamo.
Perché è avvenuto questo? a mio parere, il motivo principale è che combatterlo sul piano politico avrebbe implicato il riconoscere che chi lo aveva votato aveva avuto dei motivi politici - criticabili più o meno, più o meno condivisibili, ma comunque di scelta politica - per farlo, e non era necessariamente un demente obnubilato dai programmi di Mediaset, un evasore fiscale seriale o (meglio) entrambe le cose. Il che non poteva essere ammesso in alcun modo, perché il pregiudizio ideologico non lo consentiva.
Oggi, però, ancora nessuna autocritica, ancora nessun dubbio incrina le certezze di chi è convinto di aver preso parte a una nuova Resistenza. Il che, anche se Renzi mi piace relativamente, mi fa comunque sperare che finalmente una nuova generazione prenda il potere in Italia. Anche se non riuscisse a far meglio della vecchia, sarebbe comunque un sollievo, perché di quest'ultima non se ne può veramente più.

annalisa ha detto...

"anche se Renzi mi piace relativamente, mi fa comunque sperare che finalmente una nuova generazione prenda il potere in Italia. Anche se non riuscisse a far meglio della vecchia, sarebbe comunque un sollievo, perché di quest'ultima non se ne può veramente più".
Nulla da aggiungere, perfetto

Ludovica ha detto...

Quale nuova generazione???

Ludovica ha detto...

@Massimo rossi.
Si definisce il comportamento del M5s come buzzurro. Mi sorge spontanea una domanda...
E il comportamento corrotto, dittatoriale, lassista, ipocrita degli altri politici ( e non) è educativo per le nuove generazioni?

Dire parolacce perchè esasperati è più riprovevole dal PUNTO DI VISTA EDUCATIVO come esempio alle nuove generazioni rispetto all'essere a sangue freddo corrotti, ipocriti e con il prosciutto sugli occhi e nelle orecchie?

Comunque i deputati grillini tutto sono tranne che buzzurri. Intendo che si presentano bene (Di Maio, Taverna, Di Battista) preparati, impegnati, presenti e per niente disposti a cedere sull'onestà.
E sì! Da un punto di vista educativo battersi per la democrazia, per la Costituzione, per la sovranità popolare, per il rispetto dei diritti e dei doveri di tutti e il non volere compromessi è una grande colpa: mettono a disagio.
Meglio stigmatizzarli con le bugie ed esasperare gli errori dovuti ad esasperazione.
Mi sembra che chi è contro il M5s festeggia la sagra dei prosciutti nei cervelli!

Ripeto. Che nuove generazioni potremmo avere con gli esempi di Renzi, Monti, Pierfurby, Letta, etc?
Bella educazione!

Ludovica ha detto...

@Papik.
Se davvero Berlusca è sopravvissuto per le continue contestazioni (invece che per il magna magna che ad altrui assicurava), allora il M5s a tutte le prossime elezioni dovrebbe avere la maggioranza assoluta?
Magari!

Io, invece, penso che il M5s sarà compreso ed apprezzato (ma già da ora tanti si stanno ricredendo e lo stanno cominciando a fare) quando saremo abbondandemente in condizioni gravissime come la Grecia.
Il M5s si ritroverà a dover gestire un popolo in povertà e distrutto sia dal punto di vista economico che morale.

L'educazione deve basarsi sul senso della comunità e non sulla furbizia e sull'individualismo.

Il turpiloquio appartiene ai partiti di destra quando gli toccano Berlusconi. Ecco la verità.
Quelli di sinistra, invece, sono dei gerioni a cui conviene mantenere lo status quo.
Renzi (nuova generazione??? Oddio!) ha resuscitato Berlusconi perchè doveva rispristinare lo status quo.
Grasso gli ha rotto le uova affermando il principio che il Senato DEVE costituirsi parte civile contro chi ha corrotto senatori.

Ludovica ha detto...

E aggiungo:
E' evidente che io condanno il turpiloquio a tempo perso, MA CONDIVIDO quello indirizzato AI POTENTI che con sfacciataggine e malattia mentale si sentono domeneddio mentre con protervia continuano a rovinare il benessere e il presente e il futuro altrui.

Chi condivide l'atteggiamento dei domeneddio( e in tal modo si rende complice) è evidente che con gridolini scandalizzati non approvi il turpiloquio dovuto ad una condanna netta e senza sconti (di Grillo o altri, non ha importanza) nei confronti di una puzzolente classe politica.
Mi continuo a chiedere il perchè tanti omettano di dire che i cattivi educatori sono piuttosto quelli che coprono il marciume attuale di fronte alla nuova generazione e si impegnano con tutte le forze a conservare lo status quo.

Pertini stesso in parlamento, da deputato, durante il tentativo di approvazione della maggiornaza della cosiddetta LEGGE-TRUFFA negli anni cinaquanta non ha lesinato parolacce all'indirizzo di altri deputati di partito avverso ed è diventato Presidente!

Comunque ai giorni nostri più che il turpiloquio penso che sarebbe più elegante ed efficace insegnare alle nuove generazioni L'ARTE DELLA PERNACCHIA alla maniera di De Filippo.

Alessandro, Roma ha detto...

la volgarità vera non è quella del linguaggio dei ragazzi ma è di questa classe politica fatta di pescecani, ladri, farabutti buoni a nulla. dopo di loro il diluvio e si dirà, come accade per la dc, che prima si stava meglio dimenticandoci che il diluvio è sempre una conseguenza di chi lo ha preceduto. Beata Ludovica.

Papik.f ha detto...

Riprendo la parola perché non è una questione di politica.
Io non penso che un carabiniere che si rifiutasse di arrestare un ladro perché in parlamento c'è chi fa di peggio adempierebbe "con disciplina ed onore ai doveri del suo stato", come ha giurato di fare.
Altrettanto penserei di un giudice che mandasse assolto uno sfruttatore della prostituzione perché alcuni politici hanno ottenuto favori femminili in cambio di posti di lavoro.
Lo stesso a mio parere vale per un educatore, fatte le debite differenze, che però non si pongono sul piano del principio.
Tanto più per un insegnante della scuola pubblica, come dice l'art. 54 della nostra tanto lodata Costituzione.
Quindi a mio parere, e sono disposto ad assumermi la responsabilità di quanto affermo ove si rendesse necessario, chi fa questo tipo di ragionamenti, se non si limita a farli in astratto ma agisce ispirandosi a essi nella propria concreta attività didattica, dovrebbe essere semplicemente allontanato dall'insegnamento.

Ludovica ha detto...

@Papik
Chiedo scusa, ma se ci si riferisce a me preciso che io non faccio discorsi politici ai ragazzini, ma solo agli adulti e fuori dalla scuola.
Pertanto non si deve chiedere a chi è insegnante di castrarsi ipocritamente e di non avere una propria coscienza civile.

Del resto in continuazione si organizzano in tutte le scuole d'Italia dei bei PROGETTI SULLA LEGALITA' per i ragazzi.
A riguardo a questi io mi chiedo CON QUALE SPIRITO E COERENZA lo fanno quegli insegnanti che approvano i comportamenti e gli atteggiamenti dell'attuale classe politica!
QUESTO CONDANNO! L'ipocrisia! E inoltre la corruzione anche personale dei valori!
Se l'insegnante è corrotto che moralità deve insegnare?

Perchè guardare la pagliuzza nell'occhio dell'altro quando si ha una trave nel proprio?

Che insegnante si scandalizza per il turpiloquio di chi politicamente (Grillo) lo usa per contestare una classe politica che sbaglia e che non si redime (meglio questo che le bastonate e la violenza), mentre tace sulla corruzione, il malcostume e sulla perversione dei valori di una classe politica e di una società che li scusa, li approva, li difende e VOTA il politico che ha scelto coscientemente il disvalore !




Ludovica ha detto...

ERRATA CORRIGE:
(in sostituzione dell'ultimo periodo del mio discorso)

Che INSEGNANTE E' chi si scandalizza per il turpiloquio di chi politicamente (Grillo) lo usa per contestare una classe politica che sbaglia e che non si redime (meglio questo che le bastonate e la violenza), MENTRE TACE E CONDIVIDE la corruzione, il malcostume e la perversione dei valori di una classe politica insensibile al bene?
E perchè scusa, approva, difende e VOTA il politico che ha scelto coscientemente il disvalore?

Ludovica ha detto...

@.Papik.f.
Domanda: Sulla base dell'art. 54 della Costituzione, che posizione ha l'insegnante che tace sul comportamento amorale della classe politica e la condivide fino a dargli il voto?

Ludovica ha detto...

@Papik.f

Aggiungo alla precedente un'altra domanda ancora:
Che posizione deve avere l'insegnante in cui il dovere morale del "dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi" è in forte contrasto con il voto che da a politici che non osservano l'art. 54?.
(non è il caso mio e neanche di chi è del M5s).

Papik.f ha detto...

Penso che quello che intendevo dire sia chiaro, comunque lo ripeto. Se un insegnante ritenesse di non dover educare un giovane a non far uso dell turpiloquio perché la classe politica dà abbondanti cattivi esempi in questo e altri campi, verrebbe meno ai suoi doveri. Né si può accettare in nessun caso una giustificazione del tipo "i politici fanno di peggio". La scuola non è luogo per il cosiddetto "benaltrismo", peraltro detestabile ovunque. Per il resto, ognuno la pensa come vuole. Quindi, Ludovica, se lei non fa discorsi politici ai ragazzini fa benissimo, e fuori dalla scuola faccia pure i discorsi che vuole. Il resto, lo ripeto, rientra nell'opinione politica e non è questo il luogo per discuterne. Almeno per me.

Anonimo ha detto...

anch'io riprendo e sgrido i miei allievi quando usano un linguaggio da caserma. Volevo però dire che loro sono almeno scusabili per l'ignoranza e i politici invece no. Volevo anche dire che è sempre più difficile essere auteroveli se alla camera, in tv, allo stadio, per la strada etc etc si hanno modelli di inaudita sguaiatezza.
Volevo solo dire che condivido anche Paprik ma non ne posso più e nessuna forza politica mi convince. Per me il quadro è drammatico e vorrei fare qualche altro lavoro, ve lo dico con chiarezza. Alessandro

Ludovica ha detto...

Il senso dei miei interventi non era quello di legittimare il turpiloquio a livello di allievi, che condanno e non permetto.
Non lo ho legittimato neanche a livello di normali rapporti fra gli adulti.
Se lo avete notato non ho mai usato parolacce.
Ho detto che vi era "turpiloquio" e "turpiloquio", nel senso che non è in taluni casi da condannare in toto. Nella situazione drammatica che vi è ora dirne quattro e a dei figuri senza dignità e spernacchiarli a dovere è il solo modo per sfogarsi senza andarli a prendere a botte e in attesa di andare alle urne per buttarli fuori definitivamente (magari!) dal Parlamento.
Pertanto sentire Grillo che gliele canta e gliele suona (della Lega non mi importa perchè si sono dimostrati dei loschi figuri, ladri e ipocriti) è per me e per altri catartico.
Il problema di tanti insegnanti è cosa dire ai ragazzi in tempi come questi.
Per rispondere a domande su Grillo e sul suo modo di dire parolacce o di utilizzare un registro linguistico pesante non basta liquidare velocemente la faccenda con il "non si fa".
Bisogna risalire alle satire sulla statua di Pasquino in epoca dello Stato della Chiesa quando la critica politica era condannata con la prigione e la morte?
Bisogna dire che le parolacce non appartengono solo a Grillo ma anche al resto della politica e anche altrove come è indicato dall'articolo di Galli della Loggia?
Bisogna dire che la satira politica diventa feroce in tempi come quelli della dittatura o della dittatura camuffata da democrazia?
Bisogna dire che la satira non è sopportata da chi ragiona con la mentalità della dittatura mentre è tollerata da chi ha la mentalità democratica?
Cosa dire?

Riguardo all'atteggiamento tollerante di tanti nei confronti di partiti politici oramai incancreniti devo dire che quello che succede in questo blog è comune anche in altri contesti reali. Ossia noto come il problema del turpiloquio viene associato quasi solo a Grillo e inoltre lo si considera come peccato mortale mentre l'atteggiamento di sottomissione ai politici corrotti viene considerato normale.
Mi spiego meglio. Se un insegnante appoggia e vota un partito a liste bloccate che sa pieno di gente corrotta, ladra, camorrista e mafiosa, non si configura come un loro pari e quindi va (come dice giustamente Papik. f) allontanato dall'insegnamento?
Questa situazione è peggiore oppure uguale a quella dell'insegnante che invita o tollera il turpiloquio? Perchè gli insegnanti accondiscententi a partiti corrotti non insegneranno mai la moralità e il rispetto delle leggi dello Stato,
bensì a trasgredirle?
Io rabbrividisco non solo di fronte ad un insegnante sessantottino oppure dedito al turpiloquio come abitudine, ma anche di fronte ad insegnanti che difendono ad oltranza dei politici corrotti e condannati in primo o secondo o terzo grado o passati in giudicato e continuano a pancia a terra a votarli.
Mi chiedo di loro se sanno che esiste l'art. 54 della Costituzione oppure no.
Per me è questa la vera crisi dell'educazione e non il turpiloquio.

Veramente.

Massimo Rossi ha detto...

Adesso la signora Ludovica ha veramente passato i limiti: sta usando questo blog per fare squallida propaganda politica a favore di un buffone condannato per omicidio, e ha la sfrontatezza di offendere tutti coloro che non votano per quei sudici individui che compongono il movimento cinque stalle (l'errore è volontario). Continua a sputare offese contro i politici facendo di ogni erba un fascio, come fanno tutti gli incompetenti che, accecati da un'idea, accusano e insultano tutti gli altri. Io ho conosciuto personalmente vari politici, di diversi partiti, e non erano affatto ladri e mafiosi come pensa lei. Che poi esistano politici corrotti è pacifico, ma questo non autorizza a usare sistematicamente l'insulto buzzurro come forma di lotta politica, né a scatenare l'immonda gazzarra che i servi del condannato Grillo hanno provocato in Parlamento. Se Cavour, Giolitti, De Gasperi ecc. vedessero da quali animali da stalla sono occupati i loro banchi, si rivolterebbero nella tomba.
Personalmente ne ho abbastanza delle esternazioni di questa signora grillina che sta offendendo tutti noi. Sarebbe meglio che abbandonasse per sempre questo forum perché, se continua così, prima o poi tra noi ci scappa la querela.
Invito la signora a leggere quel che penso dei grullini (errore volontario), accedendo al mio blog e magari commentandolo. Ul: http://profrossi.wordpress.com

Io Non Sto con Oriana ha detto...

Il tempo passa e le cose cambiano: dopo aver ciarlato per anni a favore dell'aggressione statunitense all'Iraq, il signor Galli della Loggia si è finalmente ridotto a inventariare le parolacce dei ragazzini.

Con questo non si intende dire che l'ampiamente prevedibile tragedia ancora in corso sia interamente colpa sua, ma ricordare la sua partecipazione al coro di yankee di compemento (di solito tanto obesi e tanto ben vestiti quanto incompetenti) che hanno tacciato non gratis di terrorista chiunque accoglisse con scetticismo le istanze dei loro padroni resta comunque un piacevole dovere.

A questo punto, è sperabile che per il futuro limiti il campo dei suoi interessi al turpiloquio: nessun dubbio che si tratti di una materia confacente.

Ludovica ha detto...

@massimo rossi.
Io ho solo detto come la penso e in Italia ancora esiste la libertà di pensiero.
Del resto se mi attaccate io non mi offendo e mi risulta di non aver indirizzato direttamente a nessuno delle accuse, ma ho parlato in generale.
Questo è un forum dove ci si confronta. Se si impedisse il confronto avrebbe tradito la sua missione.
Piuttosto ci pensi attentamente a non restare chi non sopporta di confrontare le idee.
Non penso affatto ad abbandonare questo forum.
Inoltre ancora non è stata data una risposta alle mie domande.
Se è lecito fare domande è cortesia rispondere.
Lei lo può fare senza scadere nel darmi della buzzurra?

Ludovica ha detto...

Chiedo scusa. "BLOG" non forum!

Papik.f ha detto...

In conclusione:
a. nel parlamento italiano ci sono dei politici disonesti;
b. alcuni insegnanti, essendo evidentemente disponesti anche loro, si permettono di non appoggiare entusiasticamente il movimento 5 stelle;
c. gli amerikani sono intervenuti in Iraq e Galli della Loggia era favorevole.
Da quanto sopra si desume che i giovani fanno bene a usare il turpiloquio soprattutto a scuola e che i loro insegnanti non dovrebbero scoraggiarli bensì esortarli a continuare.
Oppure, se non si desume ciò, a che servono certi post?

Ludovica ha detto...

Sig. Papik, e le mie domande?
Mi sa rispondere?

Ludovica ha detto...

@massimo rossi
" Se Cavour, Giolitti, De Gasperi ecc. vedessero..."

Anche loro hanno avuto il loro bel daffare nel ritrovarsi dei tumulti in aula e nell'essere insultati di brutto da tanti deputati.
Il TURPILOQUIO, quindi, non è prerogativa moderna!
L'unica differenza rispetto ad adesso era la mancanza di microfoni e di telecamere. Però tanti giornali arrivavano lo stesso a raccontare...
Del resto a corruzione stavano pure loro del Governo messi male.
Da ricordare lo scandalo della banca romana all'epoca di Giolitti (1893).
Ne hanno fatto un film. Non so se lei o qualcuno del blog lo ha visto alla tv.
Lo scandalo della banca romana è una miniserie televisiva andata in onda nel 2010.

http://it.wikipedia.org/wiki/Lo_scandalo_della_Banca_Romana_%28miniserie_televisiva%29

Ludovica ha detto...

@massimo rossi

Anche De Gasperi e il suo ministro dell'interno Mario Scelba si prese in Parlamento e FUORI la sua bella dose di TURPILOQUIO quando si trattò di voler approvare a tutti i costi la cosiddetta Legge-truffa (legge elettorale del 1953).

http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_truffa

Ecco cosa disse Pertini al presidente di allora, «legge truffa nel marzo del 1953: dopo 70 ore di seduta ci fu una rissa di 40 minuti che vide Sandro Pertini rivolgersi al presidente Meuccio Ruini con un "Lei non è un presidente, è una carogna! Un porco!". O ancora, sempre nella stessa seduta, il senatore Elio Spano (Pci) affrontò a muso duro il giovane sottosegretario Giulio Andreotti, che in quel momento aveva in testa il cestino della carta per proteggersi dagli oggetti che piovevano dai banchi della sinistra, urlandogli: "Dopo il voto avrete un nuovo piazzale Loreto!"»

http://blog.libero.it/VOLTAPAGINA/commenti.php?msgid=12634034&id=401257

Livio ha detto...

Gentile signora Ludovica penso che si sia accorta di avere toccato dei nervi scoperti per cui non si aspetti niente di buono: né risposte alle sue lecite ed educate domande, né un confronto alla pari a riguardo le sue legittime osservazioni sul turpiloquio e sul suo imbarazzo a spiegare a dei ragazzi cosa è legalità e anche a svolgere la disciplina "Educazione alla convivenza civile" (vecchia Educazione civica) a fronte a quelli che lei definisce "cattivi maestri" politici che non sono Grillo bensì gli altri che sempre lei definisce "sepolcri imbiancati" .
Per tanti solo Grillo è solo un buzzurro, sbagliato etc. compreso per l'autore dell'articolo che in questo blog viene pubblicato. Gli altri politici angioletti ingiustamente accusati. I "grillini" sono solo gente che fa "gazzarra" e non fa nulla da mane a sera, invece di persone da ammirare perchè oltre a cercare di combattere il malcostume con l'esempio e con il convincimento, si stanno impegnando nel Parlamento a capire le leggi, a proporle, a bloccare quelle sbagliate, a far sapere alla gente fuori le attività controproducenti per gli italiani dei lobbisti.
E' vero quello che ha detto il sig. Rossi che vi sono tuttavia politici onesti, ma lei ha ben sottolineato la presenza delle "liste bloccate" che fanno sì che votanto un partito perchè vi sono alcuni politici onesti se ne vanno a votare il triplo anche di disonesti.
Infatti per questo non condivido quello che sta combinando Renzi proponendo una legge elettorale uguale e peggiore dell'abolito dalla Corte costituzionale Porcellum.
Non cambieranno mai, sia i politici onesti che accettano di mettersi in lista con i disonesti che gli elettori che votano per questi partiti inquinati.
Forse non ne hanno la forza oppure la consapevolezza.

Come lei ben dice il turpiloquio non è l'unico problema da affrontare nell'educazione dei ragazzi.

Papik.f ha detto...

Spiego di nuovo perché evidentemente non sono stato sufficientemente chiaro.
Alla domanda: "se l'insegnante è corrotto che moralità deve insegnare", la risposta è ovvia. Nessuna.
L'identificazione della persona corrotta con chiunque che non sostiene il Movimento 5 Stelle è una specifica opinione politica di Ludovica che mi rifiuto di discutere qui perché non ritengo sia questa la sede opportuna, come ho già detto più volte.
Penso tuttavia che un'opinione del tipo "chi non la pensa come me è corrotto" si commenti da sola.

Papik.f ha detto...

E francamente vorrei finirla qui, anzi per quanto mi riguarda la finisco qui.

Papik.f ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Io sto con gli amerikani ha detto...

Mah! Meglio finirla qui.

Ludovica ha detto...

@papik.f
La ringrazio per avermi risposto almeno ad una domanda.

Ma, riassumendo, le altre due domande si racchiudono in:
1) Che INSEGNANTE E' chi si scandalizza per il turpiloquio di chi politicamente (Grillo) lo usa per contestare una classe politica che sbaglia e che non si redime, MENTRE TACE E CONDIVIDE la corruzione, il malcostume e la perversione dei valori di una classe politica insensibile al bene?
E perchè scusa, approva, difende e VOTA il politico che ha scelto coscientemente il disvalore?

2) Cosa dire ai ragazzi a proposito del turpiloquio collegato a protesta politica a volte giusta visto che spesso alle loro domande in coscienza non si può rispondere con un "non si fa"?

Inoltre non ho l'opinione "chi non la pensa come me è corrotto", desidero solo sapere come ci si sente dalla parte di chi, essendo insegnante (e quindi preposto all'educazione alla convivenza civile a scuola e quindi partecipa anche ai progetti legalità), legittima con il voto e con la difesa ad oltranza certi partiti che (dicendola alla Livio) sono "inquinati".

Non vedo perchè vi è tutta questa acredine nel rispondere.
Se si è in buona fede non ci si può mai offendere.
Io non mi sono offesa neanche quando ho letto di massimo rossi che pretende che io non partecipi alle discussioni qui in blog paventando addirittura delle querele.

Un grazie a Livio.

Massimo Rossi ha detto...

Visto che la signora Ludovica non intende andarsene, me ne vado io, perché non sopporto la presenza di chi insulta gli altri e poi fa la parte della vittima.
Ditemi voi se queste frasi non sono offensive per tutti coloro che non accettano il Verbo del profeta Grillo:

Se un insegnante appoggia e vota un partito a liste bloccate che sa pieno di gente corrotta, ladra, camorrista e mafiosa, non si configura come un loro pari e quindi va (come dice giustamente Papik. f) allontanato dall'insegnamento?
Questa situazione è peggiore oppure uguale a quella dell'insegnante che invita o tollera il turpiloquio? Perchè gli insegnanti accondiscententi a partiti corrotti non insegneranno mai la moralità e il rispetto delle leggi dello Stato,
bensì a trasgredirle?
Io rabbrividisco non solo di fronte ad un insegnante sessantottino oppure dedito al turpiloquio come abitudine, ma anche di fronte ad insegnanti che difendono ad oltranza dei politici corrotti e condannati in primo o secondo o terzo grado o passati in giudicato e continuano a pancia a terra a votarli.

Praticamente la signora ha dato dei corrotti e dei mafiosi a tutti coloro che non votano il movimento cinque stalle (errore volontario) e continuano a credere nei partiti che, se pure hanno all'interno qualche mela marcia, non possono e non debbono essere condannati nell'insieme, con una ignobile generalizzazione come quella che questi animali calzati e vestiti stanno facendo in Parlamento.
Ce ne sarebbe abbastanza per una querela. Ma poiché io non voglio star qui a farmi insultare da una persona che non mi conosce e che legittima il turpiloquio e la violenza, me ne vado dal blog, senza più rispondere alle sue squallide provocazioni.

Gianni ha detto...

ma veramente quella che insulta non è lodovica.

Gianni ha detto...

e non ho letto nel blog che lodovica abbia parlato di violenza. Tuttaltro.

Anonimo ha detto...

@massimo rossi
Che dire?
L'arrabbiatura è una scelta sua.
Lodovica

Anonimo ha detto...

In un blog sulla scuola che parla di merito e di responsabilità si contesta e si è tutti addosso (o si sta in silenzio) ad un suo utente che dice che vuole coerenza e atteggiamenti di legalità negli insegnanti e addirittura si minacciano querele contro?

Ma stiamo scherzando???

Papik.f ha detto...

Caro anonimo delle 20.47, quello che si contesta a chi dice che vuole coerenza e atteggiamenti di legalità negli insegnanti è il fatto di identificare tale coerenza e tali atteggiamenti con il votare per il movimento politico che la persona in questione appoggia. O lei non sa leggere?

Anonimo ha detto...

Mi spiace ma non è così. Si stanno appositamente prendendo le lucciole per lanterne. Non potete trincerarvi dietro questa giustificazione per non rispondere. A questo punto vi dico che non c'entra nulla la politica ma l'aspetto didattico e professionale. Non c'entra nulla neanche il riferimento personale. Siete fuori strada e me ne meraviglio!
Come mai le mie parole e domande vi mettono nella condizione di attaccare e non dialogare? Pregiudizio?
Ludovica

ludovica ha detto...

Cosa volete che io ci attacchi personalmente come fate voi? Non lo farò. Sarà chi leggerà a giudicare e vedo che alcuni lo stanno facendo.
Siamo persone di cultura e non semplici utenti. Ludovica

Ludovica ha detto...

Sig. Papik, e allora! E le mie domande?

Le viene difficile rispondere mentre le è facile contestarmi?

Ha condiviso con me l'assioma che un insegnante corrotto non può insegnare morale, ora risponda alle altre domande.

Non si preoccupi non parlo da "grillina" ma da collega.

Le rifaccio le domande per rinfrescare la memoria:
1) Che INSEGNANTE E' chi si scandalizza per il turpiloquio di chi politicamente lo usa per contestare una classe politica che sbaglia e che non si redime, MENTRE TACE E CONDIVIDE la corruzione, il malcostume e la perversione dei valori di una classe politica insensibile al bene?
E perchè scusa, approva, difende e VOTA il politico che ha scelto coscientemente il disvalore?

2) Cosa dire ai ragazzi a proposito del turpiloquio collegato a protesta politica a volte giusta visto che spesso alle loro domande in coscienza non si può rispondere con un solo "non si fa"?

Bhrihskwobhloukstroy ha detto...

Che dire di un preside che spalleggia a ogni costo alunni pesantemente turpiloquianti e mette a zittire i professori?

Papik.f ha detto...

Ludovica, il fatto è che non so proprio cosa rispondere perché non capisco a chi e cosa di preciso si riferisca.
Chi è che tace e condivide la corruzione? non ricorrere al turpiloquio vuol dire condividere la corruzione? o votare per chi ha "scelto coscientemente il disvalore"? quando si vota si cerca di scegliere il meno peggio tanto più che il quadro politico italiano è tale che non esiste una parte che non sia piena di disvalori. Lei pensa che il M5S faccia eccezione, io penso di no, quindi dal mio punto di vista chi vota per il M5S potrebbe fare una scelta peggiore di chi vota per la parte a cui lei allude.
Per quanto riguarda il turpiloquio collegato a protesta politica, le eventuali ragioni di quest'ultima non rendono accettabile il primo. Ai giovani cosa dire? che nella società attuale il turpiloquio è spesso uno strumento per imporsi all'attenzione e prevalere sugli altri, alcuni ci hanno costruito sopra brillanti carriere e riescono anche a passare per modelli di riferimento culturale. Non tutto quello che è efficace, però, è moralmente lecito, e questo chi ha a che fare con i giovani non può mai dimenticarlo. Il presidente di una squadra di calcio potrà anche mettere sotto contratto un cocainomane e gli organi di stampa, nella loro infinita ipocrisia, potranno anche proclamarlo il più grande di tutti i tempi. Ma l'allenatore di una squadra giovanile non potrà mai incitare i suoi allievi a fare uso di cocaina senza tradire la propria missione.

Ludovica ha detto...

@papik.f
Sicuramente il turpiloquio non è mai e poi mai una cosa buona.
In questo post quello che mi ha infastidito parecchio è che si sia parlato di quello di Grillo e della Lega come se fossero stati solo loro a farlo e mentre altri (passati e presenti) no.

Ho dimostrato (nei miei commenti) che in passato spesse volte il turpiloquio è stato abbondandemente usato e per motivi nobili (vedi le contestazioni in parlamento per lo scandalo romano durante l'epoca di Giolitti e la contestazione di Pertini e gli schiamazzi in aula quando vi fu da combattere la cosiddetta "legge truffa").
Anche le contestazioni di Grillo io le definisco nobili per il loro scopo.

Ci si concentra sul "mezzo" senza sapere il "fine" che altro non è che il volere contestare il malcostume perchè altra strada non vi è. Un malcostume che non si può combattere in altro modo perchè sono spuntate tutte le armi relative al dialogo. Come si dialoga con dei bugiardi???

A questo punto è sorta in me una domanda di non poco conto che è stata quella di osservare meravigliata che proprio chi si lamenta del turpiloquio di Grillo (e della Lega) guardacaso non trova per niente amorale appoggiare con il proprio voto ( e anche con i discorsi) partiti che a causa delle liste bloccate fanno andare al Parlamento per un onesto dieci disonesti.
Tutti noi (andandoci ad informare anche su internet) abbiamo la prova che NESSUNO dei deputati del M5s è stato processato per truffa e appropriazione indebita.
Mentre in tutti gli altri partiti abbonda il numero di gente o con processi in corso oppure passati in giudicato.
Quello che dico risulta o no?

Poi ho anche messo in evidenza il mio imbarazzo a dover eventualmente spiegare ai ragazzi (in risposta alle loro domande) cosa fosse il turpiloquio politico e il perchè viene usato.
Turpiloquio politico che è completamente diverso da quello di gente maleducata e basta.
Se si fa educazione alla convivenza civile questo argomento non lo si può liquidare velocemente con un atteggiamento ipocrita o bacchettone.

Comunque questi discorsi qui in blog mi sono serviti parecchio per organizzare una buona lezione di educazione civica per le mie classi. Abbiamo parlato di cosa è il turpiloquio politico e di quello relativo al quotidiano e abbiamo fatto gli opportuni distinguo senza scadere nel politico. La riflessione è andata anche sul decadimento dei costumi quando pubblicità e sociale invogliano i giovani ad usare le parolacce perchè sono "in".

Se poi sono "un'asina vestita e calzata" (secondo il parere di qualcuno) perchè seguo il "verbo di Grillo", in quanto credo (per esasperazione) al M5s e lo dico apertamente, ben venga questa definizione di me.

Anonimo ha detto...

Il turpiloquio è violenza verbale ma pur sempre una forma di violenza che si ferma un attimo prima della violenza fisica. Da dove nasce questa violenza? Il mio parere è che essa poggia le basi sul senso di insoddisfazione indotto da questa società dell'avere contrapposta a quella dell'essere e quindi, in ultima analisi, sul consumismo esasperato: l'individuo vale in ragione dei beni che riesce a procurarsi e tutto l'apparato lavora per indurre negli individui la necessità di quei beni. L'individuo che non può ottenerli è un fallito, uno sfigato, per dirla con i giovani. Da ciò nasce la frustrazione e questa genera violenza dapprima verbale poi fisica. E' una società questa di protagonisti dove si vorrebbe raggiungere la notorietà ed il successo senza uno spessore culturale e soprattutto senza fatica. E' una società fotografata spietatamente e definitivamente da Carlo Verdone nell'episodio di Jessica e Ivano nel film "Viaggi di nozze".