(“Corriere
Fiorentino”, 3 dicembre 2017)
In un’intervista al “Corriere Fiorentino” di
ieri, il sottosegretario all’Istruzione Gabriele Toccafondi aveva preso le
distanze dalla richiesta di maggiore severità sulla condotta degli allievi che
è emersa dal sondaggio della società Eumetra di Renato Mannheimer. Lo stesso
quotidiano pubblica oggi la risposta di Valerio Vagnoli e Andrea Ragazzini del
Gruppo di Firenze.
Gentile direttore,
nell’intervista pubblicata ieri dal
Corriere Fiorentino al sottosegretario Gabriele Toccafondi, che conosciamo e di
cui abbiamo stima, ci sono alcune considerazioni che abbiamo trovato
francamente sorprendenti.
Dire che «le regole servono a poco, è
una questione culturale», è obiezione che ci saremmo aspettati da quel tardo
sessantottismo da cui lo stesso sottosegretario prende le distanze. Tanto meno
ci sembra appropriato sintetizzare la richiesta di una scuola più rigorosa
dicendo che si vuole il ritorno alle «bacchettate sulle nocche» e «alla
punizione dietro la lavagna». Quanto emerge dal sondaggio, espressione di una
larga maggioranza dell’opinione pubblica, auspica semplicemente una maggiore
serietà nei comportamenti e maggiore fermezza educativa da parte della scuola,
non il ritorno a certi metodi del passato. Insomma, nei panni del
sottosegretario noi prenderemmo più sul serio questi dati. In un Paese in cui
il rispetto delle regole, a tutti i livelli, è da troppi considerato una roba
da gonzi e nel quale la classe politica dà spesso in materia dei pessimi
esempi, si stenta ancora a convincersi che la scuola deve essere in questo
rigorosa, perché gli studenti di oggi siano domani dei buoni cittadini e magari
dei politici competenti e onesti. La considerazione che un Paese civile ha
delle regole è parte integrante dei suoi fondamenti culturali e civili, né le
regole possono essere sostituite dal «buon senso». Devono essere, questo sì,
ragionevoli e il più possibile condivise, ma poi anche applicate, pena la
credibilità delle stesse e di chi le ha formulate. L’Organizzazione per la
cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), e non per fortuna inesistenti
nostalgici dei maestri con le verghe, ha di recente certificato che i migliori
risultati sul piano della preparazione culturale e delle competenze vengono
ottenuti, non a caso, nei sistemi scolastici che danno molto valore al
comportamento corretto degli studenti.
In questo 2017 ricorre il cinquantenario della morte di don Milani e se ne ricorda l’opera nei suoi diversi aspetti. Quasi mai però si fa riferimento al suo inflessibile rigore educativo, talvolta a dire il vero perfino eccessivo e successivamente sostituito da molti suoi tardi epigoni ( tra i quali non mettiamo il sottosegretario) con una più spendibile pedagogia giustificazionista e permissiva. Stare dalla parte dei ragazzi significava per don Lorenzo costringerli a riscattare con lo studio e il sacrificio quotidiano la propria condizione di povertà e di emarginazione. Noi pensiamo che anche oggi, se la scuola vuole essere veramente un «ascensore sociale» deve offrire agli studenti le migliori opportunità ma anche chiedere responsabilità e impegno, senza i quali quell’ascensore non può funzionare.
In questo 2017 ricorre il cinquantenario della morte di don Milani e se ne ricorda l’opera nei suoi diversi aspetti. Quasi mai però si fa riferimento al suo inflessibile rigore educativo, talvolta a dire il vero perfino eccessivo e successivamente sostituito da molti suoi tardi epigoni ( tra i quali non mettiamo il sottosegretario) con una più spendibile pedagogia giustificazionista e permissiva. Stare dalla parte dei ragazzi significava per don Lorenzo costringerli a riscattare con lo studio e il sacrificio quotidiano la propria condizione di povertà e di emarginazione. Noi pensiamo che anche oggi, se la scuola vuole essere veramente un «ascensore sociale» deve offrire agli studenti le migliori opportunità ma anche chiedere responsabilità e impegno, senza i quali quell’ascensore non può funzionare.
Valerio Vagnoli e Andrea Ragazzini
3 commenti:
Episodio di atroce bullismo oggi in Sicilia. Fra poco non avremo più strumenti per fermare certi delinquenti a scuola. V.
L'ocse è anche quella che dice che le bocciature sono inutili e dannose
Sono Peter di Milano... Alcuni dicono che l'incantesimo d'amore non funziona, ma ho visto che l'incantesimo d'amore funziona tutto a causa del dottor ADELEKE il miglior lanciatore che ha lanciato un incantesimo per me e ha riportato mio marito a me e ora stiamo vivendo come una famiglia tutto grazie al dottor ADELEKE. È possibile contattarlo su WhatsApp: +27740386124 o inviarlo via e-mail: ( aoba5019@gmail.com )
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