Il convegno si propone di riprendere, con il contributo di
importanti studiosi, temi e proposte dell'appello lanciato a febbraio da 600
docenti universitari “contro il declino dell’Italiano a scuola”. La necessità di
intervenire sul problema della padronanza della lingua italiana da parte di
alunni e studenti verrà messa in evidenza da diversi punti di vista. Su quello linguistico,
dai professori Claudio Marazzini Presidente dell’Accademia della Crusca e Luca
Serianni, Coordinatore della Commissione ad hoc nominata dalla Ministra Fedeli proprio
in séguito all’appello; su quello delle difficoltà di apprendimento dal
professor Michele Zappella, neuropsichiatra; su quello della scrittura a mano dalla professoressa Valeria Angelini;
sul piano storico-culturale dal dottor Pierandrea Vanni, scrittore e giornalista.
sabato 13 gennaio 2018
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4 commenti:
Il ministero tiene tanto all'italiano che quest'anno le richieste di PROGETTI DI RICERCA NAZIONALI (nb nazionali) all'università dovranno essere compilate in inglese e facoltativamente ... in italiano.
Non mi potrò chiamare Responsabile del Progetto bensì PI (Principal Investigator).
Il disprezzo di chi ci governa verso la nostra lingua, storia cultura mi è diventato chiarissimo dopo aver letto un memorabile articolo di Alberto Bagnai (http://goofynomics.blogspot.it/2016/05/autorazzismo-e-lotta-di-classe.html).
Siamo un popolo di corrotti, mafiosi, pigri e poco europei, quindi dobbiamo distruggere tutto ciò che fa parte della nostra tradizione umanistica perché fa schifo o è inutile, nevvero?
RR
La nostra lingua facoltativa? Ma sono pazzi. V.
siamo noi i nostri peggiori nemici ...
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