Il 22 ottobre pubblicammo su facebook la petizione di un gruppo di studenti contrari a ripristinare le prove scritte negli esami di maturità. Un testo talmente pieno di errori ortografici, sintattici, logici e di improprietà di linguaggio da far pensare a uno scherzo. La petizione in un mese ha raggiunto 42.000 adesioni (relativamente poche per un bacino di oltre 2 milioni e 600 mila studenti delle superiori più i loro familiari). Ma il Ministro Bianchi, la cui "bontà infinita ha sì gran braccia, che prende ciò che si rivolge a lei", direbbe Dante, è orientato a confermare quelli che molti degli stessi studenti hanno giudicato esami burletta. La maturità "snella" viene giustificata con le difficoltà patite dai ragazzi negli ultimi due anni e con il crescere dei casi di Covid attualmente in corso; anche se dopo la fine dell’anno scolastico nelle scuole ci saranno aule vuote sufficienti a suddividere i maturandi in piccoli gruppi e si potranno tenere le finestre aperte.
I promotori della
petizione potranno quindi ringraziare il Minisdro dela Publica Istruzzione.
(GR)
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